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Autore: ___Page    25/11/2014    4 recensioni
"Sollevo lo sguardo a cercare l’insegna e aggrotto le sopracciglia, mentre un fiocco di neve mi si deposita sul naso.
La Girandola e il Mandarino.
Di fianco al nome c’è uno strano ghirigoro senza senso, almeno per me.
Mi domando cosa cazzo centrino i mandarini con un negozio che vende ciarpame decorativo per la casa ma d’altra parte nemmeno io qui centro molto quindi lascio perdere e mi accovaccio di fianco alla piccola."
*Fan Fiction partecipante al Fluff Fest Challenge*
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Kalifa, Marco, Mr. Two Von Clay, Nojiko
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Titolo: Neve
Autore: Piper_Parker
Fandom: One Piece
Personaggi: Kidd, Nojiko, Lamy, Marco, Caimie, Califa, Bon Kure
Paring: KiddxNojiko
Genere: Fluff
Rating: Arancione
Disclaimer: “Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Eiichiro Oda che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in One Piece, appartengono solo a me.” 
Tabella: Inverno
Prompt: Neve
Note: Ah, le battaglie a palle di neve! Da quanti anni non ne faccio una?! Tristezza!!! Con sto clima che abbiamo qui la neve è praticamente un ricordo d'infanzia! Va beh, non deprimiamoci e leggiamo fluffosamente che è meglio! Vorrei ringraziare fenicerossa_00, Ice Star, magicaemy e ThatOneEyedFlamingo (tesoro ti adoro ma un nome più complicato da scrivere non potevi sceglierlo! :P) per le recensioni e per seguirmi! Buona lettura a tutti! Piper. 





 
NEVE




 
Spengo le luci e mi avvio verso l’uscita mentre infilo il cappotto.
Il clima si è raffreddato rapidamente e la città è completamente ricoperta da candida e soffice neve, uno spettacolo che non finirà mai di affascinarmi, proiettandomi ancora di più verso il Natale, anche se siamo ancora solo al 26 di Novembre.
Non mi sembra vero che siamo già a metà corso e che nel giro di tre settimane sarà tutto finito.
Quando abbiamo iniziato il 17 Dicembre mi sembrava così lontano!
A dire il vero il mio gruppo di fedelissimi viene qui periodicamente anche solo per salutarmi e si sono dimostrati tutti entusiasti della mia proposta di fare una cosa simile per Pasqua.
Beh, oddio, proprio tutti no.
Quel fiammifero ambulante di Kidd mi avrebbe volentieri sbranata per averlo detto davanti a Lamy che poi non ha nemmeno sentito.
È un tipo particolare, uno di quelli che a vederli in strada gli gireresti al largo ma poi appena ci parli capisci che c’è molto di più sotto la corazza.
Mi ricorda un po’ Zoro, solo con un sedicesimo della sua pazienza.
Però, sarà irascibile e permaloso quanto vuoi, burbero come pochi, ma quando si tratta della sua nipotina diventa un cuore di panna.
Quando lo vedo prodigarsi per aiutarla con i lavoretti non posso fare a meno di sciogliermi e credo che il motivo per cui riesco a trattenermi dal lanciargli continuamente battute al riguardo è che finirebbe per distruggermi il negozio in preda al fastidio.
Certo se tentasse di fare amicizia anche con gli altri non guasterebbe.
In tre incontri si è scambiato giusto un paio di convenevoli con Marco, il che è tutto dire visto che mister ananas riesce a essere più taciturno di un muto.
Beh, comunque sono affari suoi, se lui vive bene così non vedo perché debba preoccuparmene!
Finisco di chiudere il negozio a doppia mandata, rabbrividendo nell’aria fredda della sera.
Kidd credeva che abitassi nell’appartamento sopra al negozio.
Ci mancherebbe solo quello così la mia attività fisica sarebbe del tutto nulla.
La passeggiata che devo fare per andare o venire da casa è l’unico movimento  costante che faccio.
Un mix di voci, risate e gridolini raggiungono le mie orecchie e, incuriosita, mi volto, scrutando con le sopracciglia corrugate nella penombra illuminata dai lampioni stradali che, riflettendo la loro luce rossastra sulla neve, creano un effetto estremamente suggestivo.
Mi apro in un sorriso quando li individuo al di là della strada, nel piccolo parco dirimpetto al negozio, che giocano a palle di nave e sgrano leggermente gli occhi quando vedo che anche Kidd si è unito a loro, non limitandosi a tenere d’occhio Lamy e a osservare come sta facendo Marco, appoggiato al tronco di un albero.
Infilo le mani in tasca mentre scendo rapidamente i tre gradini e attraverso la strada, guardando prima a destra e a sinistra.
In pochi secondi raggiungo l’ingresso al parco e mi avvicino, fermandomi accanto a Marco, ai margini del campo di battaglia.
-Chi vince?!- domando divertita, osservando i miei allievi correre, scivolare e ridere come dei bambini.
Califa è in grande difficoltà con i tacchi a rocchetto dei suoi stivali ma non si fa scoraggiare e, d’altra parte, se la cava meglio di Caimie che continua a scivolare nonostante le scarpe basse.
-Tanto non mi prenderete mai! Sono troppo agile! Un, deux, trois!-
Mi concentro su Bon-chan che volteggia in mezzo alla neve, saltellando con leggiadria a destra e a sinistra e facendo perdere per l’ennesima volta l’equilibrio alla mia verde amica ma stavolta Kidd se ne accorge in tempo e, fulmineo, la afferra da dietro.
Per un attimo torno con la mente al nostro primo incontro/scontro.
Deve avere un sesto senso per questo genere di incidenti e, per quanto voglia fare il superiore e menefreghista, si sta dimostrando una persona gentile e pronta ad aiutare il prossimo anche se a modo suo.
In fondo senza di lui quella sera avrei fatto un bel volo.
Mi rendo conto che non l’ho mai nemmeno ringraziato, come sta invece facendo Caimie, leggermente rossa in viso, vittima del fascino dei suoi occhi dorati che, ammettiamolo, non passano di certo inosservati.
Una palla di neve non vista nemmeno da me, si schianta sulla rossa chioma di Kidd, facendolo girare  omicida verso il proprio aggressore ma subito il suo sguardo si addolcisce quando lo mette a fuoco e io capisco, prima ancora di girarmi a cercarla con gli occhi, che è stata Lamy.
Infatti eccola lì, con i suoi codini biondi e gli occhioni verdeacqua che brillano, che guarda suo zio ridendo a più non posso.
È così adorabile che me la mangerei.
Kidd si scrolla via la neve dalle ciocche rosse, prima di piegarsi in avanti come una belva in posizione di attacco e avvicinarsi di qualche passo alla piccola.
-Questa me la paghi- mormora prima di gettarsi verso di lei, senza riuscire a sopprimere un ghigno.
Ancora più divertita, Lamy fa solo un debole tentativo di fuggire, lasciandosi prendere subito e sollevare in aria.
Kidd la lancia e recupera senza esitazione, e lei ride fiduciosa tra le braccia dello zio, riempiendo l’aria con la sua voce dolce e cristallina e contagiandoci tutti, Marco compreso.
-Tu non ti unisci a loro?!- gli chiedo, voltandomi a guardarlo.
Si stringe nelle spalle, con la sua proverbiale noncuranza.
-E tu?- mi rigira la domanda.
Apro la bocca per rispondere ma un tonfo secco e una sensazione di gelo mi bloccano, lasciandomi interdetta.
Qualcuno mi ha tirato una palla di neve sul collo e ora mi sta colando nel cappotto!
Ed è gelida!!!
Rapidamente apro un paio di bottoni e allargo il colletto per farne cadere fuori il più possibile, prima di girarmi omicida alla ricerca del colpevole.
Si guardano tutti tra loro, facendo i vaghi, in un’improvvisata coalizione per salvare da morte certa il mio attentatore e io mi ritrovo a sorridere come non facevo da una vita, un po’ sadica ma in preda all’euforia.
-Adesso vi faccio vedere io!- esclamò, mentre già mi precipito verso di loro, piegandomi in avanti per recuperare un po’ di neve e unendomi alla mischia.
È un tutti contro tutti senza esclusione di colpi, con momentanee alleanze contro l’uno o l’altro e, Kami, erano secoli che non mi divertivo così!
Anche Marco, pur rimanendo in disparte, ride di gusto.
Lamy se ne sta per tutto il tempo ben aggrappata alle spalle dello zio ma riesce a partecipare comunque, dal momento che Kidd è talmente imponente che le consente di recuperare la neve dai rami più bassi degli alberi.
Lo osservo ridere e mi stupisco di quanto sembri diverso, quasi un bambino.
È la palla di neve lanciata con poca precisione da Bon-chan, che mi sfiora senza colpirmi, a farmi riscuotere e realizzare che mi ero persa a guardarlo.
Scuoto la testa, stupefatta.
Che mi prende adesso?!
Proseguiamo senza sosta per un buon venti minuti, finché non restiamo tutti senza fiato, più per il troppo ridere che per le corse poco convinte sul terreno scivoloso.
Ci riavviciniamo a Marco, camminando un po’ affaticati a causa dei piedi che continuano ad affondare nella neve soffice.
-Kami, sono esausta!- esclama Califa, rossa in viso ma sorridente come non l’ho mai vista.
-Non dirlo a me!- interviene Bon-chan, tenendosi un fianco.
-Ma come?! Il grande ballerino senza fiato?!- lo prendo in giro, dandogli una pacca sulla spalla.
Formiamo un cerchio, tutti affannati e impegnati a respirare profondamente per recuperare il fiato perduto.
-Che ore sono?!- domando, deglutendo per inumidire la gola secca.
-Venti e trenta- risponde Marco e, come reagendo a un segnale, il mio stomaco emette un suono cavernoso e imbarazzante, che mi fa arrossire.
Sembro mio cugino Rufy, dannazione!
-Scusate- mormoro, sorridendo nervosamente -Non ho nemmeno pranzato- spiego, guardandoli un po’ a disagio.
-Ehi che ne dite se andassimo a mangiare una pizza tutti insieme?!- propone Caimie, colta da improvvisa illuminazione.
-Mi sembra una magnifica idea, carciofina!- le volteggia intorno Bon-chan, facendoci sghignazzare.
-Per me va bene- commenta Marco, stringendosi nelle spalle.
-Pizza!!! Sìììì!!!- esclama Lamy entusiasta, dalle spalle dello zio.
Kidd gira il viso a guardarla.
-Non so se ci possiamo andare Lamy! Mamma e papà ci aspettano!- le dice ragionevole, facendole assumere un’espressione delusa.
E, per qualche assurdo motivo, mi sento improvvisamente delusa anche io.
-Ma come?! Ci abbandonate così!- interviene Bon-chan, mentre Caimie annuisce energicamente accanto a lui.
-Oh andiamo, chiappe di marmo! Vieni con noi!- lo incita Califa.
Lui si gira a guardarla truce per il soprannome che gli ha appioppato e strabuzza gli occhi, lievemente preoccupato, quando la vede azzannare l’aria ammiccante nella sua direzione.
-Eddai, Kidd ti prego!!!- si aggiunge anche Caimie, corrugando le sopracciglia e giungendo le mani davanti al volto.
-Ma io…- fa per protestare, visibilmente in difficoltà e io apro la bocca già pronta a schierarmi dalla sua parte, capendo le sue esigenze al riguardo.
Ha la responsabilità della bambina in fondo!
Ma Kidd emette un grugnito strano che mi interrompe prima che io possa proferir parola.
-E va bene! Faccio una telefonata a Trafalgar, vediamo cosa dice ma tu aspetta ad esultare!- ammonisce Lamy, mentre se la toglie dalle spalle -Stai qui a giocare con i capelli di Marco intanto!- le dice poi, piazzandola in braccio la biondo.
Si allontana estraendo il cellulare e io non posso fare a meno di seguirlo con lo sguardo, mentre se lo porta all’orecchio in attesa.
Non mi rendo conto di averlo fatto di nuovo, di essermi persa a guardarlo, finché lui non si volta verso di me e, trovandomi a fissarlo sorridente e speranzosa, mi regala un ghigno che mi fa perdere un paio di battiti.
Sobbalzo appena e cerco di mostrarmi indifferente nonostante il rossore che mi imporpora le guance ma non posso fare a meno di ringraziare mentalmente questo Trafalgar per avere risposto al telefono quando, finalmente, lui si gira a parlare e io riesco solo allora a distogliere lo sguardo. 
  
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