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Autore: Sonoinvisibileperte    25/11/2014    2 recensioni
''Martina basta scappare,non puoi starmi lontano'' Lei piangeva,gli occhi gonfi insieme alle sue labbra,e tutto il trucco sciolto sul viso. ''Lasciami in pace Jorge'' Disse lei,con voce strazziata dal pianto. ''Martina..ti amo.'' Dissi piu sicuro che mai. ''NON PUOI AMARMI OKAY?'' Disse lei urlando con le lacrime che scorrevano senza nessun freno.''NON POTREMMO MAI STARE INSIEME,ACCETTALO,E LASCIAMI IN PACE''.Disse lei urlandomelo in faccia. ''Non ti lascio sola Martina,ti chiedo una possibilità,farò di tutto per te.''
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
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                                                                                                                                                                                                                                               MARTINA.
Sono qui rinchiusa in questa stanza,bianca,senza colori vivaci,ne fotografie,davanti a me ho la psicologa della scuola,mio padre l'ha assunta,per superare quella notte...ogni volta che ci penso mi vengono i brividi,ecco che gli occhi si fanno lucidi,come ha potuto mia madre farmi del male,e perche mio padre quando l'ho chiamato non è venuto? Perchè mi voleva lasciare morire? Doveva pensare solo a Jade e il loro bambino che sta per arrivare? Già,Jade è incinta di quasi otto mesi di mio padre,l'ho ammetto ho paura,Paura che mio padre possa preferire questo bimbo a me,paura che riserverà attenzioni solo a lui e che io ai suoi occhi non esiterò piu..
Cerco di trattenermi devo essere forte,non posso piangere davanti a lei.
<< Allora Martina,come ti senti?.>>. Ero agitata,confusa e terrorizzata ma mi limitai a sorridere ed a sussurare un..<< Bene!.>> Vidi la psicologa incerta,ma capendo le mie condizioni non ci fece caso è passò avanti. << Come va la scuola?.>> Chiese con tono gentile,ma non fece altro che innverosirmi di piu,odio essere trattata come una paziente pazza che ha bisogno di cure,e poi ha quello sguardo...Non lo so,ma io ci vedo solo Pena. Una gran pena per me,per la mia perdita e per la mia situazione.<< Come al solito,sono la piu brava della classe.>> Ecco un sorriso che si sparge sul suo volto,non credo che bisogna essere cosi felici,era una cosa scontata che fossi una secchiona. << Ho bisogno del tuoi aiuto.>> Mi disse d'un tratto,che cosa vorrà.? La guardai,come per farle capire di continuare. << Ho un ragazzo mio paziente,sempre di questa scuola.voglio aiutarlo,soprattutto dopo tutto quello che sta passando,non ha molto tempo per studiare,e i suoi voti sono pessimi,mi chiedevo se volessi dargli delle ripetizioni,pagate.>> Ci pensai un po',non era male,dovevo solo incontrare questo ragazzo due volte alla settimana,imparargli qualcosa,lui mi paga,e posso aggiustare la macchina di mio fratello,che prima di morire stava appunto aggiustando. Non ho mai affrontato l'argomento dio mio fratello. Mi ricordo che prima di partire per la guerra,era un militare,mi disse che quando sarebbe tornato avrebbe finito la macchina e mi avrebbe fatto fare un giro con lui,io aspetto ancora,aspetto che lui torni per fare il mio primo giro con lui,ma so che non tornerà,e quindi ho deciso di aggiustare la sua macchina in suo onore,anche se mio padre non è d'accordo,non vuole che io abbia nessun approccio ne con il ricordo di mio fratello e ne il ricordo di mia madre,per lui è passato,ma per me no,e lui non lo capisce.
<< Per me va bene,ma siccome ho parecchi compiti e anche i miei impegni personali,non le dispiacerebbe fare due giornin a settimana?.>> Lei mi sorrise,contenta della mia risposta. << Certo,ne parlerò con lui e poi ti farò sapere Martina.>> Suonò la campanella,l'ora è finita,finalmente non è potevo piu di questo stress.
<< Mi scusi,ma adesso avrei spacco.>> Dissi,molto educatamente,anche se non mi stava simpatica,io ho avuto un insegnamento,e questo metto in atto.
<< certo,non ti preoccupare.>> Lasciai la sala,e incontrai il suo sguardo..no,n o ,enne o.
<< Martina..>> sussurrò lui alzandosi. << Possiamo parlare.?.>> Non voglio parlare con lui,ha scoperto il mio segreto,e mi farà un miliardo di domande..,no,ma forse è meglio che lo convinca a starsi zitto.
<< Solo per cinque minuti.>> Mi prese la mano e lo seguii fino allo sgabbuzzino,apri la porta,ed entrammo. Era buio,ma riuscivo perfettamente a vederlo.
<< Senti,non so che cosa voglia dirmi,ma di quello che hai visto ieri,non dirlo a nessuno,ti prego...>> Lo supplicai con gli occhi. Lui mi sorrise,e mi accarezzò la guancia.
<< Non ho intenzione di dirlo a nessuno,ma a patto che tu risponda alla mia domanda.>> Annuii immaginando solo a cosa voleva che rispondessi. Riguardavano le cicatrici? Riguardavano sui i miei genitori? Riguardava all mio periodo di mancanza a scuola?. Tutto dipendeva da lui.
<< Dimmi la verità,non sei stata tu a farti quei tagli....Te li hanno fatti?.>> Ecco,l'ho aveva capito. Annuii,leggermente e abbassai lo sguardo. D'un tratto mi trovai,improginata nelle sue braccia,mi sentivo al sicuro,avevo la forza di far tutto.
<< grazie...>> Dissi,tutto d'un tratto,asciugandomi le lacrime. << Per cosa?.>> Mi disse. Lo guardai e gli sorrisi.<< Per esserci,e mi dispiace se me la sono presa con te,e colpa mia e della mia impulsività,scusami.>> Lui sorrise. << E' stata anche colpa mia,dovevo capirlo,adesso che ti ho trovata e abbiamo fatto pace,non ti lascerò andare.>> Lo abbracciai,forse la mia vita non fa cosi schifo,se c'è una persona che ti ama sei salvo,e io l'ho trovata.


                                                                                                                                                                                                                                                        JORGE.
Finalmente ho fatto pace con Martina,sentivo come un peso al cuore,adesso mi sto dirgendo dalla psicologa della scuola che mi aiuterà a prendere la custodia dei miei fratelli,quanto mi mancano,sapere che stanno vivendo una vita senza di me,pensando che Tyler non mi riconosce,che pensa che non abbia un altro fratello mi distrugge.
Odio Mara e Tim,la loro nuova famiglia,pensano che sia un criminale ribelle,e non mi fanno vedere i miei fratelli,avvolte capita che me li fanno vedere per un ora al mese.
Ma a me non basta,io li voglio crescere,so che è difficile e che non ne sono capace ma farei di tutto per i miei fratelli.
Eccomi arrivato difronte alla porta della psicologa. Aprii piano piano la porta. << Entra,entra.>> Mi disse con un sorriso. << Ti aspettavo.>> Già,come vorrei alzarmi e scappare via. << Eccomi qui,mi voleva parlare?.>> << Si,ho visto la tua cartella,e devo dire che i tuoi voti sono pessimi,se vuoi riprendere la custodia dei tuoi fratelli,devi riuscire a passare l'esame,e non puoi con questi voti,quindi ho pensato di assumerti una toutor privata,che ti aiuterà in tutte le materie,almeno ti farà arrivare alla sufficenza.>> Ecco qua la mia rovina,ci mancava solo questo,almeno se questa mi aiutava davvero,potevo riavere i miei fratelli. << Come farò a pagarla?.>> dissi preoccupato,lavoro in un fast food non è che guadagno tanto per pagare questa toutor.<< Di questo non ti preoccupare,mi occupo io,l'ha incontrerai due volte alla settimana,l'appuntamento e domani pomeriggio alle 17,non mancare,mi raccomando,ora puoi andare.>> Sorrisi,e mi avviai verso la porta,avrei ripreso la custodia dei miei fratelli.
  
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