25/11/2014
2 recensioniAndava d’accordo con la sua famiglia, composta da suo padre, sua madre e suo fratello Thomas, di quattro anni più grande.
Rosebelle Greyson era una di quelle ragazze che sorrideva sempre, che era sempre gentile, che quando le domandavano ‘che hai?’ lei rispondeva ‘niente’.
Rosebelle Greyson insomma era una di quelle ragazze che aveva tanti pensieri in testa ma che semplicemente non esprimeva, ma per il resto andava alle feste, viveva la vita come una normale adolescente, amava divertirsi, essere felice, e sì, nonostante tutto amava la vita in ogni sua singola sfaccettatura.
Tutto questo però cambiò una notte di fine gennaio, suo padre stava tornando dal suo ennesimo viaggio di lavoro, parlava al telefono con lei, parlava del regalo che le aveva comprato, la Vespa rossa che tanto aveva desiderato, e le diceva quanto fosse contento che la sua bambina tra pochi mesi avrebbe fatto sedici anni. Lo sentì. Sentì lo schianto del camion guidato da un ubriaco contro la sua fiancata, e subito dopo la consapevolezza che tutta la sua vita dorata era andata in frantumi.
Subito dopo il funerale sua madre se ne era andata, affermava di dover sistemare gli affari di papà, ma sia Rose che Tom sapevano che non era così, semplicemente era entrata in panico e pensava di non riuscire più a gestire le cose. Così i due ragazzi avevano dovuto impacchettare le loro cose e trasferirsi, cambiare scuola e tutto, cambiare vita, e cosa ancora più importante, avevano dovuto imparare a cavarsela da soli.
Dall’oggi al domani si erano ritrovati senza una famiglia, senza un soldo, senza poter più mantenere le rette, abbandonati al loro destino.
La zia e la famiglia della madre contribuivano con un po’ di denaro di tanto in tanto, ma Rose e Tom si erano dovuti rimboccare le mani per riuscire a rimanere a galla.
In tutto questo trambusto Rosebelle Greyson aveva dovuto fare i conti anche con una malattia al cuore che si aggravava e con un ragazzo che, scegliendo proprio il momento adatto, aveva deciso di tradirla con quella che all’epoca era la sua migliore amica, e il mondo dorato e roseo che aveva conosciuto fino ad adesso era stato inghiottito da un buco nero che non lasciava traspirare luce alcuna.
E la notte, quando arrivava l’ora di dormire, era solita chiedersi cosa sarebbe successo, se mai le cose sarebbero cambiate, se sua madre si sarebbe degnata di tornare, se lei e suo fratello ce l’avrebbero fatta e soprattutto se mai qualcuno sarebbe riuscita a salvarla.
Sbam!
Okay, lo so che ogni volta dico che sarà l'ultima e puntualmente ci ricasco, ma a quanto pare non riesco a stare lontana da qui. Beh almeno ho capito che non diventerò mai una scrittrice, scrivo troppo da schifo a quanto pare haahahaha.Anyway, questa è una nuova storia, ne inizio a decine eppure non riesco a continuare quelle vecchie, da mesi non pubblico un capitolo di everything has changed o di it's too cold outside for angels to fly, sono imperdonabile, ma per ora ho la scuola occupata e spero di poter aggiornare presto.
Ora mi dileguo, un bacio, Ossidiana xx