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Autore: drem_of_love    25/11/2014    6 recensioni
Salve amici, eccomi qui che ripubblico lamia storia amore impossibile con un nuovo titolo e con numerose revisioni e modifiche. Spero vi Piaccia, ho intenzione di riempire le lacune della storia e gli spazzi di tempo tra una cosa e l'altra, li avevo un po saltati.
Soun è vedono con tre figlie. Ha deciso di risposarsi con la sorella del suo migliore amico. Vedova anche lei, ha un figlio 16enne, il quale dovrà imparare a vivere con tre splendide ragazze e sentimenti contrastanti. Spero di avervi incuriosito.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Salve a tutti/e perdonate il mio immenso ritardo ma sono stata impegnata, prometto di recensire le vostre storie e di aggiornare più assiduamente. Care amiche manca poco, firmato il contratto e tutte le scartoffie varie attendo solo la conferma che il mio libro esca nella vetrina del sito, non vedo l'ora! Bando alle ciance, vi auguro buona lettura.

Capitolo 19

Paura 


Ero in viaggio per Ryugenzawa: Akane aveva bisogno di me! La sua voce angosciata e tremolante mi aveva preoccupato, cosa stava succedendo? Il paesaggio scorreva veloce lungo il finestrino, molte cose non mi tornavano. Pigiai pigramente il numero di Ucchan, era da oltre un mese che tenevo d'occhio "il fratellino" così!

<< Ehilà Ukyo come sta?>> La cuoca si sentiva in colpa e cercava di liberarsi la coscienza aiutando di nascosto l'amico.

<< Vorrei dirti bene ma...>>

Non riuscì a terminare la frase, Ranma stava davvero così male?

<< Quando tornate?>>

<< Tra due settimane!>>

<< Ho un piano!>>

Conclusi la conversazione, mi stravaccai sul sedile scomodo e puzzolente. Odiavo i treni! Cominciai a fare dei brevi calcoli con la mia fida calcolatrice, la voce della mia sorellina mi faceva supporre una sola cosa: cicogna in arrivo! Presto in casa Tendo sarebbe arrivata una bella sorpresa!


Il giorno seguente mi ero alzata strana e dolorante. Mi reggevo a malapena in piedi e ogni tre per due perdevo l'equilibrio, cosa mi stava succedendo? Mi trascinai a fatica verso la cucina, avevo bisogno di un caffè e subito anche! Arrivai al banco e un forte contrazione al basso ventre m'investì in pieno. Urlai, non riuscivo a respirare. All'improvviso una fitta ai reni e una sensazione di bagnato. Istintivamente infilai la mano sotto il vestito e mi toccai: sangue. Sospirai un po più tranquilla, forse il test era sbagliato. Cercai di alzarmi ma fu inutile. Pochi attimi dopo ero riversa al pavimento.


La corsa quel giorno era stata piuttosto snervante, avevo una strana sensazione addosso. Mi sentivo nervoso e preoccupato, i miei sensi d'artista marziale non sbagliavano mai! Iniziai a correre velocemente verso casa, ero in pensiero per Akane. Da giorni era pallida come un cencio, sembrava malata. Probabilmente era solo influenza o forse mi ero legato troppo a quella giovane donzella dal cuore puro. Era sempre gentile e sorridente e da quando godevo della sua compagnia perfino la mia maledizione sembrava sparire. L'avevo vista ridere a crepapelle del mio strambo racconto, non mi aveva preso in giro anzi si era scusata per me da parte di Ranma. Ora capivo perfettamente perché Saotome fosse così legato a lei. Ero così preso dai miei viaggi mentali che non notai di essere arrivato. Abbassai la maniglia e quello che vidi mi tolse il respiro. Akane era inerme in una pozza di sangue. Mi precipitai da lei, la strinsi tra le braccia e accostai il mio viso alle sue labbra. Per fortuna respirava ancora! Come una furia mi recai in città, dovevo portarla in ospedale!


La telefonata di Nabiki mi aveva rallegrato la giornata, finalmente avremmo fatto qualcosa per quei due. Fissavo Ranma da giorni ed ero preoccupata. Da quando aveva lasciato casa Tendo era diventato spento, silenzioso e scontroso. Cercava sempre di essere gentile ma spesso nei suoi occhi leggevo rabbia, odio e rancore. Amava quella ragazza e l'idea di non poterla avere gli consumava l'anima. Avrei aiutato la secondogenita dei Tendo, il mio migliore amico meritava di essere felice!

Quella mattina ero uscito presto, avevo deciso sarei ritornato a casa. Non volevo più scappare! Dovevo tornare a Nerima, volevo rivedere mia madre, tornare a scuola dai miei amici, litigare con quel degenerato di mio zio ma soprattutto volevo rivederla! Sarei stato solo un fratello per lei ma non potevo più privarmi di vederla! M'incamminai verso casa, dovevo avvisare Ucchan: era tempo di partire!

Aprii gli occhi lentamente, la luce mi dava fastidio e la testa mi doleva. Mi guardai intorno, dov'ero? Non riconoscevo quelle mura, quei mobili austeri. Dall'aspetto avrei giurato di essere in ospedale! Cercai di alzarmi ma qualcuno me lo impedì.

<< Sta giù! Sei ancora troppo debole!>> Mi voltai e lo vidi, Ryoga era seduto accanto a me.

<< Dove sono? Cos'è successo?>> chiesi sedendomi lentamente.

<< Ecco piccola Akane non so come dirtelo.>>

<< Cosa c'è? Mi fai preoccupare!>>

<< Siamo in ospedale. Akane hai avuto delle minacce d'aborto, ho chiamato tua sorella, sta venendo qui!>>

Boccheggiai senza fiato, ero davvero incinta! Le lacrime uscirono prepotenti dai miei occhi, non ne potevo più. Ryoga anche se un pò impacciato mi abbracciò forte, avevo proprio bisogno di un contatto.

<< Tranquilla andrà tutto bene.>>

<< No invece! Come farò a dirlo a casa?>>

<< Troveremo una soluzione stanne certa!>>

In quel momento la porta si aprì rivelando una Nabiki preoccupata e trafelata. Finalmente era arrivata la mia salvezza.
   
 
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