Videogiochi > Resident Evil
Ricorda la storia  |      
Autore: Nocturnia    26/11/2014    2 recensioni
La villa è piena di zombie e mostri creati dalla Umbrella Corporation, ma per Wesker sono solo un giocattolo a cui strappare gambe e braccia.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ada Wong, Albert Wesker, Excella Gionne, Jill Valentine
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
dddd
Disclaimer: Albert Wesker, Chris Redfield, Ada Wong, Jill Valentine e tutti gli altri personaggi appartengono a Shinji Mikami, alla Capcom e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.



"Ci sono persone a cui la morte dona un'esistenza."

- Louis Scutenaire -



Cosa chiedi alla morte?



Cosa chiedi alla morte?

Vita.

Il primo respiro era stato come ingoiare vetro.



Il T-002 è un ammasso di carne annerita e lacerata, un prototipo difettoso di cui rimanevano solo le putride escrescenze e il ridicolo viso umanoide.
Wesker inspira e vomita di colpo il pranzo, espira e crolla in ginocchio, dove la morte è sangue e fango.
La pupilla si contrae come quella di un predatore.

****

Cosa chiedi alla morte?

Potere.

Il mondo si era tinto di rosso.



La villa è piena di zombie e mostri creati dalla Umbrella Corporation, ma per Wesker sono solo un giocattolo a cui strappare gambe e braccia.
Sorride, mostrando i denti sotto le labbra sottili.
"Nessuno è perfetto, Lisa; nemmeno tu."
La ragazza che credeva d'essere immortale si scopre fragile come i suoi sogni.

****

Cosa chiedi alla morte?

Vendetta.

Il virus aveva ruggito nelle sue vene.



Sergei lo fissa con l'unico occhio che ancora può dirsi umano, ciò che resta del suo corpo un intrico di tentacoli e visceri mollicci.
Lo attacca senza requie e Wesker quasi ride quando comincia a sentire la fatica - finalmente un degno avversario!
Schiva una scudisciata che gli avrebbe quasi sicuramente staccato la testa, fracassandogli poi il plesso solare - e là, dove c'era la milza e dove c'era lo stomaco, su su su, sempre più in alto, fino ad artigliargli la mandibola con le dita e a strappare.
Sergei ha solo un attimo - un grido agonico - prima che Wesker lo impali con le proprie mani, smembrandolo.

Splatch.

L'Umbrella cadrà con altrettanta facilità.

****

Cosa chiedi alla morte?

Conoscenza.

Ada aveva sorriso.



Che Ada l'abbia tradito è un incidente di percorso che aveva calcolato - fidarsi non rientra tra le opzioni accettabili.
Interessante come una donna simile si fosse fatta convincere da una sentimento debole come l'amore - o forse era solo voglia di sfidarlo.
Wesker socchiude gli occhi, analizzando i residui ricavati da Krauser e cominciando a formulare le prime ipotesi.
Se l'amore fosse un virus forse potrebbe anche decidersi a scomporlo, persino analizzarlo, ma per adesso è solo la retorica di corpi troppo deboli per fare altro che sperare l'uno nell'altro.

****

Cosa chiedi alla morte?

Forza.

Chris Redfield si batte con la disperazione dei condannati.



Il corpo di Jill è appena tiepido sotto le sue mani, inerte come uno straccio in balia del vento.
È immobile il viso di Wesker, una maschera impenetrabile in cui sangue e pioggia si rincorrono in egual misura.
Osserva Jill ancora per qualche secondo, caricandosela poi in spalla e decidendone il destino.

Cavia da laboratorio. Sputo in faccia a Chris. Vendetta personale. Voglia di far scempio di qualcosa di bello.

Wesker è troppo preso dal suo delirio d'onnipotenza per capire come quelli  siano sentimenti fin troppo umani.

****

Cosa chiedi alla morte?

Immortalità.

Excella lo cerca con la stessa passione suicida delle falene verso la luce.



Il virus è un cannibale.
Brucia sotto la pelle e mastica tutto ciò che incontra, costringendolo a digrignare i denti e a piegarsi con i gomiti sulle ginocchia.
Si fa spazio tra le sue cellule, squarciandole e inducendole poi a riprodursi, una mitosi violenta e che gli provoca uno sgradevole formicolio alla nuca.
"Il siero è quasi pronto." lo rassicura Excella, sfiorandogli la linea tesa delle spalle "Ancora qualche secondo."
Strano come la fiducia sia solo un altro nome che diamo alla devozione.

****

Cosa chiedi alla morte?

Ricordi.

L'Uroboros schiude la bocca e ingoia anche l'ultimo residuo della sua umanità.



Ha i piedi ben piantati nella lava bollente e la pelle si dissolve e si ricompone in un arco doloroso senza fine.
Il braccio destro è un ammasso di tentacoli e metallo, quello sinistro ormai inutilizzabile.
Grondano sangue i suoi occhi, rossi come l'inferno - rossi come il fuoco che lo sta consumando.
Non vuole morire Albert Wesker - non può! - ma l'Uroboros gli racconta un'altra storia - quella di un uomo che è stato un po' marionetta e un po' burattinaio, di un bambino cresciuto sotto lo sguardo vigile della Umbrella e di un dio fallito e fallace.
Il cielo ha lo stesso colore dei suoi occhi quando il missile gli spappola la testa.

****

Cosa chiedi alla morte?

Risposte.

Cosa chiedi alla morte?

Sollievo.

Cosa chiedi alla morte?

Consapevolezza.



"Sono stato programmato per essere così?"
"Sì."



Cosa chiedi alla morte?

Silenzio.

Albert Wesker diventa solo un nome nelle infinite cicatrici della storia.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Resident Evil / Vai alla pagina dell'autore: Nocturnia