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Autore: CenereSpada5435    26/11/2014    1 recensioni
ambientata tra la 3 e la 4 serie, Rick è stato appena cacciato dalla Gates e Kate continua il suo silenzio radio...
dal testo: -La luce nell'appartamento sembra più fioca rispetto a qualche minuto fa-
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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I’ll continue
 
 
 
La luce nell’appartamento sembra più fioca rispetto a qualche minuto fa, è notte fonda, e io mi aggiro ancora vestito, con la barba incolta ed un bicchiere di scotch in mano...
passeggio dall’atrio al mio ufficio come se stessi attendendo qualcosa, qualcuno.
Sono passati due mesi e mezzo, oggi la Gates mi ha cacciato dal distretto, non mi vuole più vedere ed in effetti non ho più motivo di restare.
Mi avvio verso il televisore del mio studio, varco la soglia della porta, schivo la scrivania e con tocco convinto premo sullo schermo touch illuminandolo, e vedo il tuo volto, il tuo sorriso... lo sfioro a mo di carezza con un lieve, impercettibile sorriso sulle labbra... ma attivo solo un’altra catena di pensieri... si apre il tuo caso.
Una stilettata mi trafigge il cuore, boccheggio in mancanza d’aria mentre il nodo alla gola si fa sentire più che mai e lacrime amare si presentano prepotenti inondando gli occhi fin l’orlo per poi cadere silenziose lungo le guance, pesanti, come a voler lasciare solchi, prove del loro passaggio... faccio un piccolo passo indietro, percorso da brividi insopportabili, fissando sempre il televisore, volto velocemente la testa e come correndo mi lancio sulla bottiglia quasi vuota del liquido ambrato, riempio il bicchiere anch’esso quasi vuoto e lo porto velocemente alla bocca... ne necessito più che mai, anche solo il contatto con quel nettare di dio mi fa sentir meglio... lo mando giù velocemente sentendo la gola bruciare, fitte arrivare al cervello tanto potenti quanto dolorose, ma il nodo sembra allentarsi e le mute lacrime ritirarsi... non è cosi, e dopo due secondi sento di nuovo quel dolore dritto al cuore... mi sembra strano vivere per cosi tanto tempo lontano... lontano da te.
Torno nello studio e riguardo tutto quello che spero mi porti ad una pista, quel che mi basta per far si che la mia mente immagini cosa sia successo diciannove anni fa e trovi un collegamento, una qualsiasi cosa che mi porti dal bastardo che ti ha ridotto con un buco nel petto.
Ma l’evidenza dei fatti è che non ho nulla su cui indagare, e sento di nuovo l’impulso di bere da quel bicchiere di cristallo che stringo come fosse l’unico appiglio per salvarmi da una caduta infinita... e so che devo essere forte e continuare a cercare una pista ma a volte mi perdo ed è come un inferno la notte.
Ed ora  sono rimasto solo e mentre porto la mano al viso, il bicchiere alle labbra, saetto con gli occhi da una foto all’altra e cosi anche per le scritte che ormai conosco a memoria... sospiro continuando a elaborare le informazioni, e mi deprimo ancor più non riuscendo ad andare avanti... le luci si fanno sempre più indefinite e fastidiose, la testa comincia a girare e sto per cedere ma c’è qualcosa che mi fa capire al volo che devo continuare e... farlo per te.
Allora torno a guardare il tuo volto e ti prometto... ti prometto che continuerò a cercarli... da solo... proteggendoti.




parole dello scrittore:
Buona sera/giorno a tutti! continuo a leggere questa storia e, oltre al fatto che è corta, non so perche ma c'è qualcosa che non mi convince... nel caso provvederò a modificarla XD grazie in anticipo a tutti.
Spero vi piaccia!
   
 
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