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Autore: SAA89    27/11/2014    1 recensioni
Storia alternativa a DBGT: tre anni dopo la morte di Majin Bu, e ad un anno dall'arrivo di Tarble, una persona a cui Vegeta era molto legato riemergerà dall'oscuro passato del principe.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 17, Goku, Nuovo personaggio, Tarble, Vegeta
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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RED TAIL cap.103: l’ultima carta

Vegeta era stato sconfitto.

Dopo essersi trasformato, Zaku ci aveva messo meno di dieci minuti a spuntarla sul grande principe dei sayan. E tutto quello che Vegeta era riuscito a fare, nonostante la sua immensa potenza, era stato fargli uscire un po’ di sangue dalla bocca.
Zaku era un demonio, una creatura infernale che non sarebbe nemmeno dovuta esistere: tutto il potere che possedeva era troppo per un solo individuo: nessuno al mondo avrebbe dovuto essere in grado di concentrare tanta potenza nelle proprie mani, o l’universo stesso ne avrebbe risentito.

< ...è la fine... > aveva mormorato Yasira, rilassando i pugni che aveva tenuto stretti per tutto il tempo prima di cadere in ginocchio, con lo sguardo rivolto verso il basso, annebbiato dalle lacrime.

Sul pianeta dei Kaioshin, Bardack aveva avuto una reazione molto simile: < è finita > aveva detto, indietreggiando dalla sfera di cristallo attraverso cui aveva appena visto l’ultimo attacco di Zaku, impaurito come se la sfera stessa fosse una specie di bomba pronta ad esplodergli in faccia.

Re Vegeta era come pietrificato. Quanto odiava se stesso per non essere in grado di fare a pezzi quel mostro.

Su Kandara, Zaku era in estasi: finalmente il suo acerrimo rivale era scomparso per sempre.

Era il caso di festeggiare. E adesso che Vegeta non c’era più, cosa poteva esserci di meglio che sterminare tutti coloro che gli erano cari nel modo più lento e doloroso possibile?

Si voltò sghignazzando, prima di mettersi all’opera: < Allora, chi vuol essere il primo a raggiungere il povero Vegeta nell’aldilà? Tu mi sembravi piuttosto impaziente... > disse provocatorio, rivolgendosi a Goku.
Il sayan non sapeva che cosa fare.

Si guardò brevemente intorno, lanciando una veloce occhiata ai suoi compagni. Gohan e C-17 erano pietrificati. Yasira sembrava essersi già arresa. Evidentemente, vedere il suo fratello maggiore, il suo angelo custode, venire assassinato in un modo così brutale l’aveva scossa fino al midollo. La verità era che anche lui aveva paura. Una paura folle. Non era assolutamente in grado di combattere con il mostro che gli si parava davanti.

Prima di allora soltanto Lord Straw lo aveva fatto sentire così impotente, quando lo aveva sottoposto alle più brutali e abiette torture, nel suo laboratorio sul pianeta Glease. Se avesse deciso di provare a tener testa a Zaku, il risultato sarebbe stato pressoché il medesimo: non sarebbe stato un combattimento, ma una tortura.

Stava tremando come una foglia, ma si stava anche sforzando di apparire forte. Indubbiamente era arrivata la fine, ma non voleva che i suoi amici e la sua famiglia lo vedessero morire come un codardo. Non voleva, anzi non poteva arrendersi. Avrebbe combattuto, e sarebbe caduto con l’onore delle armi, proprio come aveva fatto Vegeta.

Quello che nessuno poteva sapere era che Vegeta non era ancora morto.

Nessuno aveva notato la piccola ombra che era apparsa accanto al suo corpo inerme appena prima che il ferale attacco di Zaku causasse l’esplosione che avrebbe dovuto eliminarlo una volta per tutte.

Il principe dei sayan aprì gli occhi, e il dolore lancinante che provava gli fece immediatamente prendere coscienza della realtà: lui era ancora vivo. Era sdraiato al suolo, incapace di muovere un dito, respirava a fatica e la vista era annebbiata, ma era ancora vivo.

Passarono solo pochi secondi prima che riuscisse a scorgere una figura seduta accanto a lui. Non ci vedeva molto bene, ma riuscì a capire di chi si trattava: < Hamaan... > mormorò.

Il vecchietto che già una volta lo aveva salvato e aiutato nella lotta contro Zaku e il suo esercito si strinse nelle spalle: < Cerca di non muoverti, Vegeta. Ti ho riportato nell’Abisso, qui i miei poteri magici sono più efficaci. Sto cercando di guarire le tue ferite, ma ci vorrà ancora qualche minuto... > disse.

Il principe iniziava a capire: lo stregone doveva essersi teletrasportato su Kandara come aveva fatto la prima volta, e allora non aveva fatto altro che velocizzare la sua guarigione, questa volta gli aveva indubbiamente salvato la vita.

Ma a questo punto, che importanza poteva avere? La forza di Zakuandava al di là di ogni immaginazione. Nessuno, nemmeno lui, era in grado di sconfiggerlo.

< Mi dispiace, Vegeta... > riprese Hamaan.

Il sayan gli rivolse un’occhiata interrogativa. Hamaan sembrava avvilito: < Ho largamente sottovalutato Zaku. Ha acquisito un potere immenso in tutto questo tempo >.

< Non è colpa tua, non potevi saperlo... >

< Forse no, ma ho mandato te e Gohan allo sbaraglio... >

Ci fu un attimo di silenzio, prima che Hamaan riprendesse a parlare, stavolta con un mesto sorriso sul volto: < Almeno sono riuscito a salvarti. Possiamo ancora batterlo, Vegeta >

< Senti, io... io non ce la posso fare > lo interruppe il principe. Hamaan cpaiva perfettamente cosa volesse dire.

Vegeta riprese: < E’diventato smisuratamente più forte del previsto, l’hai detto anche tu. Che cosa possiamo fare tu e io da soli? >

< Il fatto è, Vegeta, che tu ed io non siamo soli... > disse, tenendo la voce bassa, quasi come stesse confidando un segreto.

Vegeta non capiva, ma tutte le sue domande svanirono nel nulla quando, guardando nella stessa direzione del vecchio stregone, i suoi occhi si posarono su una serie di sagome nere dagli occhi rossi come il fuoco. Tra di loro, Vegeta riuscì a scorgere l’aura del suo antenato, il super sayan originale. E anche le altre ombre emanavano un’energia spaventosa, incredibilmente potente. Però non si trattava di presenze ostili. Tutte quelle aure si assomigliavano, aure di guerrieri invincibili, capaci di spezzare milioni di vite in un battito di ciglia, ma anche di salvarle con quasi altrettanta facilità.

Quelle aure, erano del tutto simili alla sua.

Hamaan riprese la parola: < Vegeta, questa volta non si tratta più della tua famiglia o dei tuoi amici, e nemmeno dell’intero universo. Stavolta è lo stesso ordine naturale delle cose ad essere in gioco. Un essere come Zaku non dovrebbe esistere, il suo potere è semplicemente troppo grande. È per questo che loro sono qui. È scritto nel tuo destino: devi essere tu a sconfiggerlo. Ed io, tutti noi, siamo qui per aiuterti, se ce lo permetterai >.

Le ferite di Vegeta erano ormai quasi completamente guarite. Hamaan non era certo un combattente, ma i suoi poteri erano stati tanto utili in quella battaglia quanto quelli di un super sayan. Il principe si rimise in piedi: < Beh, se la metti così... – disse, volgendo lo sguardo verso gli spiriti che lo circondavano – direi che è il momento di iniziare il secondo round... > concluse, sogghignando.





Ed eccomi di ritorno con un nuovo ed entusiasmante (?) capitolo!
Mi dispiace per il ritardo megagalattico con cui sto aggiornando. Non so più che scuse inventarmi... Ma c'è anche una buona notizia (almeno spero): ho iniziato una raccolta di One Shot collegate a questa fic! Si intitola "Red Tail, le origini". Sì, lo so, viva la fantasia, ma non mi è venuto in mente niente di meglio. Se vi va, andate a dare un'occhiatina, e magari lasciatemi un commento!
Scappo, belli! Alla prossima!
  
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