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Autore: NerdGirl_Marta    27/11/2014    0 recensioni
Quando fai di tutto per realizzare il tuo sogno può capitare che la vita ti sorprenda...accetta ciò che il destino ti regala e vivi l'occasione come un dono! Non puoi mai sapere cosa ti riserva il futuro...
Questa è una storia diversa, non vedrete mai un ''Tom'' che si innamora della protagonista...anche perchè la protagonista sono io!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 – Partenza per Mantova

 

Nell'istante esatto in cui appoggiai la testa sul cuscino mi addormentai di sasso. Riccardo era andato in bagno per secondo e lo vidi entrare subito dopo di me ma non lo vidi mai uscire. Ero talmente stanca di non aver avuto il tempo di ripensare alla meravigliosa serata trascorsa in compagnia di Tom e di tutta la sua allegra combriccola. Quando mi svegliai la mattina successiva ebbi un mezzo infarto nel rendermi conto che la sveglia sul comodino segnava mezzogiorno. Avevo due ore per prepararmi, non era un grosso problema tanto non ci avevo mai impiegato molto tempo, era davvero un peccato dover lasciare quel meraviglioso hotel ma ormai era giunta l'ora di tornare a casa. Mentre mi truccavo di fronte al grande specchio del bagno iniziai a pensare alla serata precedente, iniziavo a prenderci gusto, l'ansia delle prime volte mi aveva abbandonato, ero riuscita a conversare un po' con tutti senza andare nel panico. Ero fiera di me! La cosa più emozionante era stata sentire Tom che mi presentava agli altri “Questa è la mia amica Marta...è italiana!” diceva a tutti e io mi esaltavo un casino. Mi considerava davvero una sua amica? Per me era un enorme traguardo, fino a poco tempo prima ero solo una delle tante fans sparse per il mondo che aveva avuto l'occasione di conoscerlo una volta ma di certo non pensavo abbastanza importante per lui da essere considerata addirittura un amica. Chris era stato fantastico, all'inizio era un po' distante, forse anche lui non sapeva bene come comportarsi con me ed Amy ma subito dopo l'arrivo di Tom si sciolse diventando molto simpatico e genuino. Era stato bellissimo parlare con lui dei suoi bambini, della sua famiglia e quei discorsi servirono solo a confermare la mia teoria che fosse un padre fantastico. “Marta sei pronta? Ho una fame da lupi! Ieri sera mi sono divertito un casino ma per via di cibo non siamo stati molto fortunati! Ci credo che gli attori sono tutti magri anoressici...non mangiano!” disse Riccardo a voce alta per farsi sentire visto che era sul divano davanti alla tv. “Puoi andare a caricare la valigia in macchina intanto invece di stare li a lamentarti!” risposi stizzita a Riccardo che sbuffò ma si alzò per fare ciò che gli avevo detto. Avevo un po' di tempo prima di dover scendere per il pranzo quindi decisi di chiamare la mia migliore amica Francesca. Tom e Amy avevano deciso di venire a Mantova per rilassarsi una settimana ma avevano sicuramente bisogno di un posto dove dormire e soprattutto avevano la necessità di non farsi scoprire. Per quel motivo pensai subito di chiedere aiuto alla mia amica. Francesca infatti era l'unica vera persona di cui mi fidavo, io avevo sempre avuto solo amici maschi, non mi ero mai legata troppo a persone del mio stesso sesso ma lei era tutto diverso. Ci conoscevamo dai tempi delle superiori e per me era come una sorella, sapevo che avrebbe potuto aiutarmi con Tom quindi decisi di chiamarla. “Ciao Cesca come va? Ascolta io devo chiederti un enorme favore...porta pazienza ma sto sclerando! Io sono a Milano ed è successa una cosa incredibile...” le dissi agitata. Dall'altro capo del telefono Francesca aveva già iniziato a ridere “Ah,ah,ah ma non avevi detto che non ci saresti andata? Ora della fine ce l'hai fatta a convincere Riccardo a portarti dal tuo fidanzato immaginario? AHAHAHA, cos'è successo l'hai visto? Si è ricordato di te!?”. Sapevo di poter parlare apertamente con lei anche perchè avevo bisogno del suo aiuto “NOOOO peggio! Sono andata con lui, il suo assistente e la sua ragazza alla premiere e sono uscita a cena con tutto il cast! MA..ma aspetta la cosa più traumatizzante arriva ora! Sei pronta?...Vogliono venire a Mantova in vacanza! Ho bisogno delle chiavi della casa dei tuoi nonni sul lago...ti prego ti prego!” le dissi supplicandola. Lei aspettò qualche istante prima di rispondere, come per timore di usare le parole sbagliate o semplicemente non si aspettava quel tipo di notizia “Ma chi vuole venire a Mantova???...e poi frena! Mi hai detto che sei uscita col cast? Proprio tutti? Non dirmi che hai conosciuto quel figone di Thor!!! Ti prego dimmi di no o appena torni a casa ti strozzo!”. Tentai di risponderle senza farla arrabbiare più del dovuto “Ehm...ehm direi di si! Te l'ho detto...abbiamo cenato assieme. Chris era seduto di fianco a me, è veramente molto simpatico ma torniamo a noi! Lo sai che mi devi un sacco di favori ora sono io che ho bisogno di te! Dimmi che per questa settimana la casa sul lago è libera? Ho bisogno che tu la sistemi per bene entro diciamo...stasera e che mi dai il permesso di farci stare Tom e la sua ragazza. Vogliono fare le cose di nascosto quindi mi devi promettere che manterrai il segreto! Non dire nulla a nessuno e magari chi lo sa posso pure chiedere a Tom di farti parlare al telefono con Chris...penso sia una cosa fattibile!”. Un urlo sovraumano mi perforò il timpano facendomi imprecare sonoramente, la risposta di Francesca era quindi affermativa “Consideralo già fatto! Esco dal lavoro ora e vado direttamente la, sistemo tutto e poi ti faccio sapere...non ci credo che l'hai conosciuto! Ti odio cazzo!”. Ero riuscita a convincerla quindi ora mi bastava convincere anche Tom ed Amy, mi sembrava un idea geniale quindi pensavo che avrebbero apprezzato molto. Quando Riccardo tornò in camera era già ora di scendere per il pranzo, mi piangeva il cuore perché dovevo lasciare quella meravigliosa suite ma avevo cose ben più importanti da fare e soprattutto da organizzare. Nessuno dei miei amici e famigliari aveva la minima idea che sarei ritornata a Mantova con un attore famoso come ospite. Quando arrivammo alla sala da pranzo dell'hotel Tom ed Amy non c'erano ma intravedevo Luke seduto al tavolo a noi riservato. Iniziammo a parlare del più e del meno aspettando l'arrivo degli altri due commensali che mancavano all'appello. Ci disse che lui sarebbe tornato a Londra perché il giorno successivo doveva accompagnare Emma Watson alla prima del suo ultimo film. In quelle occasioni rimanevo sempre un po' sconcertata nel realizzare che l'uomo con cui stavo parlando collaborava con così tanti attori e attrici che adoravo. Ci portarono l'aperitivo proprio quando arrivarono anche Tom ed Amy. Davano decisamente meno nell'occhio rispetto alla sera precedente, infatti indossavano vestiti assolutamente normali per nulla eleganti. Tom aveva scelto pantaloni grigio scuro della tuta con t-shirt nera e felpa dello stesso colore, scarpe da ginnastica bianche e un cappello con visiera che però stava tenendo in mano. La cosa più strana fu vederlo con gli occhiali da vista, grossi occhialoni con le lenti squadrate e la montatura scura, molto simili ai miei. Era quasi irriconoscibile, di certo in pochi si sarebbero accorti di lui per strada soprattutto se accompagnato da Amy che non era famosa neanche a Londra, figuriamoci in Italia. Lei aveva un delizioso vestitino lungo fino al ginocchio a tema floreale e un cardigan scuro per ripararsi dal freddo. Ballerine blu ai piedi e capelli sciolti e morbidi. Erano ancora più belli assieme, formavano una coppia davvero perfetta e quando li vidi arrivare non seppi trattenere un sorriso complice. “Buongiorno! Dormito bene? Io come un sasso! Ne avevo proprio bisogno...beh cosa ne dite del mio travestimento? Ehehehe..” esordì Tom, anche Amy salutò tutti molto dolcemente e poi iniziammo a pranzare. Raccontai a tutti che avevo telefonato ad una mia amica che aveva una casa a Mantova, una vecchia casetta storica che si affacciava direttamente sul lago che circondava l'intera città. “...pensavo che potreste stare li a dormire! Non vi disturberebbe nessuno, certo non è lussuosa come questo hotel ma è piccola e accogliente e sicuramente lontana da occhi indiscreti o paparazzi. Francesca, la proprietaria della casa è una mia vecchia amica, di lei ci si può fidare e non ha bisogno della casa perchè era appartenuta ai suoi nonni, ora lei abita da un altra parte. Se vi piace come idea le telefono e le do la conferma che aspetta! Potreste andare a dormire la già da stasera poi ci sentiremo nei prossimi giorni per farvi fare un giro della città! Che ne dite!?”. Luke sembrava un po' dubbioso mentre Tom era troppo felice, lo intuivo dai suoi occhi spalancati e da come sorrideva. Impiegammo un po' di tempo a convincere Luke ma poi le cose andarono proprio come mi aspettavo. Partimmo verso le quattro del pomeriggio, Tom e Luke discussero di nuovo perché l'attore voleva noleggiare una macchina e raggiungere Mantova guidando mentre l'assistente insisteva col dire che non era prudente e che guidare in Italia era molto diverso che guidare nel regno unito. Inutile dire che Tom come sempre ebbe la meglio, andava sempre a finire che faceva quello che voleva nonostante Luke tentasse di farlo ragionare. Dopo un paio di telefonate l'assistente era riuscito a noleggiare la fatidica macchina che si rivelò essere una semplice Peugeot 106. Appena Tom la vide iniziò a ridere come un pazzo e ad esultare visibilmente senza una ragione vera e propria per gli altri ma io sapevo bene il motivo. Avevo visto una sua vecchia intervista al programma TopGear dove diceva che la Peugeot fu la sua prima macchina e che adorava quel modello. Dopo aver caricato tutto partimmo in vista di Mantova. Per tutto il tragitto guardai insistentemente lo specchietto retrovisore per vedere se Tom riusciva a seguirci, ci mancava solo che facesse un incidente. Rimasi piacevolmente stupita nel constatare che invece riusciva a cavarsela molto bene nonostante non fosse molto abituato alle nostre strade e ai nostri veicoli. Francesca ci stava aspettando proprio fuori dal cortile della casa sul lago, l'alta siepe si innalzava alle sue spalle. Il sole stava ormai tramontando e una luce rossa diffusa si rifletteva sulla superficie del lago in lontananza “Ciao Cesca, tutto ok? Tutto a posto non è vero?” dissi alla mia amica prima che Tom potesse scendere dalla macchina per capire la situazione. Francesca si limitò a farmi l'occhiolino, era molto nervosa, le sue dita che tamburellavano sulle cosce sintomo di una notevole agitazione. Mi venne da sorridere ripensando a tutte le volte che diceva che Tom faceva schifo rispetto a Chris e che mi prendeva in giro dicendomi che non riusciva a capire come faceva a piacermi un uomo tanto pallido, smunto e per niente attraente. Si sarebbe ricreduta ne ero certa, una volta conosciuto Tom diventava come una droga, una malattia che ti colpiva lasciandoti senza scampo. Tom scese dalla macchina e girò attorno alla vettura raggiungendo la portiera del passeggero per poi aprirla lasciando scendere Amy. Era davvero un gentiluomo, appena vidi la scena mi voltai verso Riccardo con una faccia da rimprovero che parlava da sola. Riccardo era sempre stato gentile e romantico con me ma di certo non a quei livelli, Tom lo faceva con una spiccata naturalezza, si vedeva benissimo che non premeditava nulla, tutte quelle accortezze da galantuomo facevano parte del suo essere. “Mi chiamo Tom, piacere di conoscerti! Tu devi essere Francesca giusto?” disse tendendo la mano verso la mia amica che limitò la risposta ad un timido e flebile “...ehm si!”. Amy era sempre sorridente, solare e spigliata si presentò subito “Che bello questo posto! Dobbiamo davvero ringraziarti perché sei stata gentilissima ad accoglierci...sei sicura che non disturbiamo?” disse rivolta a Francesca. Erano entrambi eccessivamente gentili, mi chiedevo cosa davano da mangiare agli inglesi per crescerli così cordiali ed educati ma forse erano solo loro ad esserlo, forse tutti quelli che frequentavano Tom lo erano. Molto probabilmente era proprio lui ad attorniarsi di persone per bene, infondo erano molto simili tra loro oppure era proprio Tom a coinvolgere ed instillare quella sua “magia” nella gente. L'ultima cosa che vidi quella sera prima di andarmene in macchina erano Tom e Amanda, mano nella mano. Mi salutavano sorridenti di fronte alla porta scura della casetta, il sole nascosto dietro la linea dell'orizzonte aveva tinto il cielo di arancione rendendo l'atmosfera speciale, forse per loro una favola divenuta realtà.

   
 
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