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Autore: Red1701    27/11/2014    2 recensioni
Mi chiedo cosa sarei diventato se il dobe,quel giorno,non mi avesse chiamato per nome.
Mi chiedo anche quante sofferenze (mi) le avrei evitato se non fossi stato il solito orgoglioso sociopatico.
Spero di avervi attirato.
Il tutto nasce dopo aver guardato molto attentamente il video di "Maps" dei Maroon 5 e dopo aver provato a mettermi nei panni del protagonista.Tutto questo nel bel mezzo d un disegno di Sasuke.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Continuo a piangere come non facevo da quel giorno e se non fosse stato per questa situazione,credo che non l’avrei più fatto.
“Scusami..Scusami se non sono riuscito a salvarti” gli sussurro all’orecchio sempre stringendola tra le mie braccia.
Non la voglio lasciare andare ora,non la voglio lasciare andare per sempre.
Uso le mie braccia come pareti di una gabbia che cercano di tenere rinchiuso dentro esse un piccolo uccellino che ha imparato a volare e che non vede l’ora di farlo.Voglio essere a tua gabbia perché so che non sono pronto a lasciarti andare via da me.
Ma per farti restare almeno nella mia mente e farmi vivere la vita senza troppi rimorsi,devo almeno riuscire a dirti quelle parole che per anni ho accantonato in un angolo buio del mio cervello.
Quelle parole che il mio orgoglio mi ha impedito di dirti prima,quelle parole che pur sapendo che le avresti corrisposte,avevo paura a dirti.
La paura ce l’ho ancora oggi,ancora adesso che so di dover spaccare in mille pezzi la mia maschera da Oni che ho sul volto,e parlare come dovrei davvero fare.
Per molti anni,questa maschera ha accompagnato la mia vita rendendomi un uomo alla ricerca della vendetta.Un uomo disposto a sacrificare la vita dei suoi amici per il proprio scopo personale.
Avevo tradito l’amicizia di Naruto,avevo reciso il legame che mi univa ad Itachi,avevo spezzato in mille pezzi il cuore di Sakura.
L’avevo rotto in tanti piccoli pezzi come con la mia maschera.

“Io,io..ti amo Sakura”

Finalmente gliel’ho detto,e non sai quanto sia stato difficile.
Mi sembra di essermi tolto un blocco enorme di pietra dal cuore,mi sembra di essere rinato e se sapevo che avrei provato questa sensazione,sicuramente l’avrei fatto prima.

Vorrei sentirmi dire da lei le stesse parole.
Ma so che ormai è tardi.

Sposto il mio viso da quel posto che sembrava così caldo,che sapeva di casa,per guardarti in viso.
Dio quanto sei bella.
I suoi tratti così fini e allo stesso tempo decisi,la sua pelle che pur odorando di metallo per colpa del sangue so che emana la stessa fragranza dei ciliegi in fiore,le sue labbra così belle,sottili,rosa.Le labbra che avrei voluto far mie da tempo e che non sono mai riuscito a farlo.
Ora penso che non ci sarebbe problema se lo facessi.

Mi avvicino sempre di più finché le mie labbra non si posano sulle sue.
Ho il cuore in gola come i protagonisti di quei film smielati che le piacciono tanto ma che io ho sempre odiato perché pensavo che provare quelle emozioni fosse strano,quasi impossibile e,ancora una volta,mi sbagliavo alla grande.

Il cuore mi batte forte,sembra quasi che voglia uscirmi dal petto.
Le farfalle nel mio stomaco creano un vero e proprio gruppo folto tanto quanto quello delle sardine in mare che può raggiungere fino a decine di migliaia di componenti.
Il respiro comincia a mancarmi.
La testa comincia a non pensare più con razionalità ma si lascia trasportare da tutti i sogni che avevo e che ho ancora di lei.

Mi stacco a malavoglia da quelle sue bellissime labbra tenendo gli occhi chiusi,devo cercare di darmi un contegno e rimandare indietro le nuove lacrime che sono nate,ma sembra che la cosa non funzioni per nulla.

“Sasuke-kun…”

Il mio cervello comincia a giocarmi brutti scherzi riuscendo persino a farmi sentire la sua voce che mi chiama e,anche se leggermente debole,è proprio la sua voce.
Quella voce dolce ma talmente tanto acuta che quanto si arrabbia raggiunge decibel che riescono a romperti i timpani.
Quella voce che ha sempre riempito i momenti in cui era nervosa perché cominciava a parlare a macchinetta e non la smetteva più.
Quella voce che diventava impercettibile quando parlava con qualcuno di cui aveva vergogna.
Quella voce che diventava forte e spaventosa quando si arrabbiavia con Naruto e lo inseguiva per picchiarlo e io,nonostante le sue richieste di aiuto,rimanevo a guardarli sorridendo internamente.
Quella voce che diceva cose insensate quando aveva la febbre e io ero il primo che se accorgeva perché capivo subito quando “dava di matto” contro la sua volontà.
Quella voce che avrei ascoltato all’infinito anche quando le davo della noiosa perché parlava troppo.

“Non ti ho mai visto piangere….” mi dice ancora o meglio,è il mio cervello che me lo dice.

E’ un’allucinazione che mi distrugge.

“Smettila di giocarmi brutti scherzi cervello” dico ad alta voce tenendo ancora gli occhi chiusi.Magari così riesco a scacciare questa tortura.

“Sasuke-kun,parli anche da solo ora?”

Ora basta,non posso più stare qui.Devo andarmene.
Lentamente riapro gli occhi e senza più guardarla in faccia,mi alzo con lei in braccio e la poso delicatamente sul suo lettino.

“Scusa Sakura.
Ti amo.
Scusa.” dico guardando fuori dalla finestra.
Non riuscirei più a dormire se dovessi guardarla in faccia ora.
Mi giro per uscire dalla mia gabbia personale delle torture e noto di sfuggita il monitor posto al lato del letto.

“Dovrai asciugarti le lacrime prima di farti vedere dagli altri in questo modo.”

In quello schermo c’è qualcosa di diverso.
“Ti amo anche io,Sasuke.”

In quello schermo ora è comparsa una linea che ogni due secondi cambia la sua andatura.

Mi giro lentamente convinto che,vedendola distesa senza vita sul quel letto,le mie allucinazioni possano darmi tregua almeno fino al momento in cui arrivo da Itachi.

“Scusami cervello” dico tra i denti prima di correre verso il mio centro di gravità che ha ripreso a vivere.

Sakura mi guarda con le lacrime agli occhi e,mentre scendono,si portano con loro residui di sangue che ha ancora in faccia.E’ bella anche così.

“Ti ho salvato,IO ce l’ho fatta!” urlo abbracciandola.
“Sasuke,mi stai facendo male” mi dice
Ha ragione,lei è appena stata investita da una macchina e sicuramente ha qualche osso rotto ma io non voglio lasciarla,ora che finalmente l’ho presa non la voglio lasciare andare mai più.
Mi limito solo a diminuire la forza nel mio abbraccio.
Passano i minuti e noi rimaniamo avvinghiati l’uno all’altra.Probabilmente dovrei andare a chiamare Tsunade per farle controllare Sakura e avvisare Naruto e gli altri,ma sono appena entrato nel mio paradiso personale e non voglio rovinarmi l’entrata di scena che ho appena fatto.
Pensavo che il meglio che avessi potuto avere,una volta morto,sarebbe stato entrare nel purgatorio in cui sarebbe stato creato un girone solamente per me perché io ero uno da isolare,la peggior specie di persona esistente al mondo,ma dopo averla salvata,penso che almeno l’anticamera del paradiso me la sono guadagnata.Soprattutto perché finalmente le ho detto quello che dovevo dirle.

Mi allontana da se e mi guarda negli occhi intrappolandomi e incantandomi in quel verde come le sirene fecero con la ciurma di Ulisse.Era impossibile resistervi.

“Era vero quello che mi stavi dicendo prima o era solo per la condizione in cui ero?”

Anche da appena sveglia riesce a fare domande pungenti cercando di capire la verità leggendo nei miei occhi o nei miei movimenti perché nelle mie espressioni,non è mai riuscita a leggere nulla.Ci sarà stato un motivo se quello che vinceva sempre quando si giocava a Poker ero sempre io.
Distolgo i miei occhi dai suoi cercando di nascondermi.
Non è che quello che le ho detto prima era falso,solo che era più facile farlo se lei non mi guardava negli occhi,così mi misi a litigare con il mio orgoglio cercando di reprimerlo il più possibile per riuscire almeno a rispondere a quella domanda la cui risposta sarebbe statoa semplicissima per una persona qualunque che non ero io.
Ancora una volta però,stava avendo la meglio.

“Tranquillo,posso capire che…”
“No Sakura,non puoi capire” le rispondo
“Allora aiutami a farlo” mi dice prendendomi il viso tra le sue mani che a contatto con la mia pelle quasi scottano.
Mi osserva il volto e vedo i suoi occhi soffermarsi sulla mia bocca e ne conosco già il motivo;la macchia rossa di sangue che dev’essermi rimasta dopo il bacio che le ho dato.
Riesco benissimo a leggerle lo stupore negli occhi e sorride pensando a quello che avevo fatto.Le era bastata quella macchia per riuscire a capire cosa si insinuava nella mia testa.

“L’hai fatto tu,ora tocca a me” mi sussurra a pochi millimetri dalla bocca facendo entrare il suo alito nella mia appena schiusa.
Avvicina sempre di più la sua bocca alla mia fino ad annullare completamente la distanza che ci separava.
Le sue labbra ora sono più calde di prima,più soffici e rilassate e riesco a sentire il suo cuore che batte forte quanto la gran cassa della batteria e il mio,invece,suona meno forte del suo,ma alla sua stessa velocità.
Si stacca da me dopo quelli che mi sono parsi minuti interminabili per cercare di recuperare il fiato,ma io ho talmente bisogno di lei che le riprendo le labbra subito,lei però,dopo un bacio veloce,mi allontana di nuovo.
Non stacco gli occhi dai suoi neanche un momento,e le lacrime che ancora riempiono i suoi occhi rendono quelle immense distese verdi due specchi in cui mi ci posso specchiare.

“Non ti ho mai visto piangere” mi dice
“Tsk…” la liquido chiudendo i miei occhi e passandomi il dorso della mano sulle guance per togliermi lacrime che non ho mai pianto fino ad oggi:lacrime di felicità.
“Dovrei andare a chiamare il medico e almeno Naruto” le dico
“Ok,ma dovresti smettere di piangere.Ne va della tua reputazione di Sasuke Uchiha” mi dice sorridendo e,inconsapevolmente,alzo l’angolo sinistro della mia bocca accennando un sorriso.
Non so se sono ancora capace di sorridere in realtà,ma forse potrei iniziare ad impararlo da oggi.
“Noiosa” le dico prima di posarle un leggero bacio sulla labbra

Mi avvio verso l‘uscita e prima di aprire definitivamente la porta mi giro a guardare quella splendida creatura sdraiata alle mie spalle.“Torno presto,te lo prometto” le dico con gli occhi.
Faccio un respiro profondo e finalmente apro la porta con tutta la calma che possiedo.
Esco,giro l’angolo e mi ritrovo di fronte lo scenario che ho lasciato fuori dalla stanza un’ora fa.Sorrido sapendo quanto cambierà la situazione appena parlerò.
Cerco Itachi con gli occhi e quando lo trovo,sento qualcosa al cuore come se avessi davvero capito che finalmente ho ottenuto qualcosa di buono dalla mia schifo di vita.

“Otouto,non sai quanto mi dispiace….” mi dice venendomi incontro e attirando l’attenzione di Naruto verso di me.
“Guardami negli occhi,capiscilo da solo.” penso

Mio fratello,ad un paio di metri da me,finalmente mi guarda negli occhi e qualcosa nella sua espressione cambia.Io in compenso sorrido.
Grazie per avermelo dato come fratello!

“Teme,perché diavolo sorridi?E cosa significa quella macchia di sangue sulla tua faccia!” mi urla contro Naruto che del mio volto ha guardato tutto tranne che gli occhi,altrimenti sarebbe riuscito anche lui a capire senza bisogno di parole.
Si avvicina incazzato tanto quanto non lo avevo mai visto in vita mia e mi prende per il colletto della felpa blu macchiata di sangue e bagnata da lacrime che non appartengono solo a me.

“Calmati Naruto” dice Itachi poggiandogli una mano sulla spalla
“No che non mi calmo,Sakura-chan è appena morta dentro quella fottuta stanza e la colpa è anche sua.In più questo stronzo sorride,e non è una cosa normale visto che non ricordo neanche l’ultima volta che gliel’ho visto fare!
Non dirmi di calmarmi!”

“Complimenti otouto” rivolge a me l’attenzione cercando di far uscire Naruto da quello stato di odio in cui è caduto per colpa del dolore e del peso della situazione.

“Ma che cazzo di problema avete voi Uchiha?” sbraita di nuovo.

“Sasuke ce l’ha fatta.Sakura è viva” gli risponde

Gli occhi del biondo sono sbarrati,mi trasmettono tutta la paura dovuta a quella affermazione.

“Davvero?Non ci credo…”

“Va dentro a salutarla.”

“Ah dobe,non mi sottovalutare mai più.” gli dico mentre corre verso la camera della rosa

Itachi si avvicina a me e mi abbraccia e io ne rimango stupito.Si è sempre limitato a sbattermi in fronte l’indice e il medio ripetendomi frasi senza senso –almeno per me- non ho mai saputo come fosse un suo abbraccio fino ad ora.

“Grazie Nii-san”





Ehy guys,I’m back.
Ve l‘avevo detto no che non ero una cattiva persona eh?! Ahahah
Ringrazio tutti quelli che leggono e che recensendo, mi fanno capire che davvero questa storia piace.Ma non è finita qui,il meglio deve ancora venire.
Con affetto,
al prossimo capitolo,
Red-chan.
   
 
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