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Autore: ___Darkrose___    28/11/2014    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Inuyasha e i suoi compagni un giorno si fossero ritrovati nel presente? Cosa sarebbe successo se al posto di Kagome avessero incontrato un'altra ragazza?
Ci saranno nuove sconvolgenti sorprese, una nuova avventura piena di colpi di scena e di nuovi personaggi che si uniranno al gruppo dei nostri amati eroi!
La mia prima FF, sono emozionata! *.*
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Miroku, Nuovo personaggio, Sango, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Solo uno spirito'
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Eh già, ero di nuovo da sola in quella grande casa.
Chris aveva finalmente portato via quasi tutta la sua robaccia e per un po’ non avrei più dovuto vederlo.
Per la precisione Chris era il mio ex ragazzo, che aveva deciso che sarebbe stato divertente cornificarmi con quella troietta che gli girava sempre intorno.
Soffocai le lacrime e le ricacciai indietro. Non era il momento per farsi prendere dallo sconforto.
Uscii dalla porta finestra della sala per andare nel piccolo giardino.
Abitavo in una casa isolata in collina, raggiungibile con un solo autobus che passava ogni quaranta minuti in centro e la maggior parte delle volte ritardava anche.
Però alla fine mi piaceva quella lontanaza dalla città, mi donava la privacy che tanto desideravo. I miei genitori me l’avevano regalata quando mi ero trasferita per l’università. Lavoravo e studiavo, riuscivo a conciliare le due cose, ma questo mi portava via un sacco di tempo per la vita privata, e forse era anche per quello che Chris se n’era cercato un’altra.
Scacciai il pensiero.
Non era il momento di pensare a quelle cose tristi.
Il giardino aveva un pozzo vecchio e malconcio in pietra. Ricordava quello del film di The Ring, ma le cose macabre mi erano sempre piaciute, quindi non avevo problemi ad averlo in casa.
A Chris aveva sempre messo un po’ di paura…
No, basta! Non dovevo pensarci.
Una mela cadde dall’albero accanto al pozzo, rimbalzando sull’erba bagnata dalla rugiada della sera.
La presi e mi feci cullare dai ricordi. Quell’albero gli era sempre piaciuto…una volta aveva anche preparato una torta di mele perché sapeva quanto mi piacesse.
Lanciai la mela dentro il pozzo con rabbia; forse avrei fatto abbattere quell’albero solo per smettere di pensare a lui.
La luna splendeva alta e piena in cielo e mi incantai a fissarla per un tempo indeterminato, fino a quando una scia luminosa catturò la mia attenzione.
Vorrei che arrivasse nella mia vita una persona che mi ami davvero e non che finga, mi ritrovai ad esprimere quel desiderio senza neanche accorgermene.
Decisi che era meglio andare a dormire, domani mi sarei dovuta svegliare presto per andare in biblioteca a studiare.

Mi sembrava di essere in un sogno, perché sentivo gente che parlava, eppure sentivo il calore delle mie coperte e l’odore di casa mia e…odore di cane bagnato?
No, doveva essere sicuramente un sogno.
- Secondo voi è umana o è un demone? –
- Non sento alcuna presenza maligna, deve essere umana –
- Oppure la sta nascondendo –
- Oppure siamo finiti nel posto sbagliato, come al solito –
- Se continuate a parlare così forte la sveglierete! –
Una goccia d’acqua mi cadde sulla guancia e aprii gli occhi.
Nel buio vidi tre figure stagliarsi davanti a me.
Rimasi immobile, con il cuore colmo di terrore. Dovevano essere per forza dei ladri! Ma ancora non si erano accorti che ero sveglia. Dovevo chiamare la polizia, se avessi urlato non mi avrebbe sentita nessuno.
Mannaggia a me e alla casa isolata!
I tre continuavano a blaterare tra di loro e, non appena furono troppo presi dalla loro discussione per accorgersi di me, corsi veloce come una gazzella fuori dalla stanza, stupendomi della mia velocità.
In tre millesimi di secondo avevo recuperato il cellulare e mi ero chiusa nel bagno.
I tre però erano già fuori dalla porta e il mio cellulare era scarico.
Ero in trappola.
- Dannata, apri la porta o la sfondo! – gridava una voce maschile.
- Inuyasha! – lo riprese una voce femminile. – Così la spaventerai -.
Sentii qualcosa che mi tirava la tuta dei pantaloni e abbassai lo sguardo.
Accanto a me c’era un bambino, ma aveva delle zampe e le orecchie da volpe, insieme a due piccoli canini che gli sbucavano dalle labbra.
- Ciao – sussurrò con voce dolce.
Cacciai un urlo che spaventò il bambino, facendolo correre verso la porta e aprirla.
Si buttò tra le braccia di una ragazza vestita con una strana tuta nera e che portava dietro la schiena un’enorme boomerang.
Ma non fu lei ad attirare la mia attenzione, quanto uno dei ragazzi che stava con lei.
Aveva i capelli argentei che risplendevano nella tenue luce della luna, un paio di orecchie bianche in cima alla testa e…una gigantesca spada!
Urlai più forte di quanto non avessi gridato prima, cercando di aprire la finestra del bagno che dava anche quella sul giardino.
Prima che l’altro ragazzo potesse afferrarmi ero già fuori e mi ero arrampicata in cima all’albero di mele.
I quattro strani tipi erano arrivati in giardino, ma ancora non mi avevano notata.
Il cuore mi martellava nel petto e avevo il fiato corto per il terrore.
Quei pazzi mi volevano fare fuori!
Rimasi in silenzio e cercai di capire di cosa stessero parlando.
- Sei sempre il solito! – sbraitava il ragazzo moro. – L’hai spaventata, se va bene pensa che volessimo ucciderla! -.
- Tzè. Cosa mi importa? Siamo qui per i frammenti, di quello che pensa lei poco mi importa! – rispose il ragazzo dai capelli argentei.
Il bambino stava piangendo. – Mi ha spaventato -.
La ragazza lo teneva in braccio e lo accarezzava. – Tranquillo Shippo, magari ha avuto più paura lei di te -.
Puoi dirloi forte! Pensai, mentre cercavo di arrampicarmi sul ramo che sporgeva fuori dalla staccionata; in quel modo sarei potuta arrivare in strada e magari fermare qualche macchina di passaggio.
- Ad ogni modo riponi Tessaiga, non mi sembra che ci siano pericoli in zona – disse il ragazzo.
Ormai ero a pochi passi dalla libertà, quando un lugubre scricchiolio mi fece gelare il sangue nelle vene.
Il ramo si stava spezzando.
Prima che potessi pensare ad una soluzione stavo già cadendo nel vuoto.
Non ci sarebbe potuta essere morte più comica; spiaccicata dal ramo di un albero, mentre cercavo di scappare.
Non ebbi neanche il tempo di urlare; ma poco prima che mi schiantassi al suolo, un paio di braccia mi cingevano il busto ed ero di nuovo a terra miracolosamente illesa.
Aprii gli occhi e davanti a me trovai il ragazzo dai capelli argenteii e le orecchie da cane.
La mia mano ragionò più velocemente del mio cervello e ritrovai il mio pugno stampato sulla sua guancia, catapultandolo a terra.
- Ahi, questo ha fatto male mi sa – mormorò il bambino, ormai senza più lacrime.

Dopo venti minuti e una buona dose di urla mi ero finalmente calmata.
Mi ero decisa a farli entrare in casa per spiegarmi tutto, anche se per sicurezza tenevo la scopa in mano come arma (probilmente inutile) di difesa.
- Allora, potete spiegarmi? – chiesi.
Ora che li osservavo meglio i quattro erano fradici e sembravano parecchio stanchi. I loro vestiti mi ricordavano quelli giapponesi e dalla loro aria smarrita, capivo che anche loro erano parecchio confusi.
- Ma allora sei stupida! – esclamò il ragazzo, che avevo capito chiamarsi Inuyasha. – Ti abbiamo detto che siamo qui per… -, un pugno si abbattè sulla chioma argentea del ragazzo, zittendolo.
Il pugno era arrivato dal ragazzo moro, Miroku. – Quando imparerai le buone maniere? Questa gentile ragazza ci offre ospitalità e tu la insulti? –
- Stammi a sentire bonzo… -, prima che Inuyasha potesse dire altro Sango, la ragazza con la strana tuta nera, lo bloccò con un cenno.
- Noi veniamo da lontano, dall’epoca Sengoku. Siamo qui alla ricerca dei frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti – disse con voce calma e pacata la ragazza.
- Anche se non sappiamo esattamente dove sia qui – aggiunse il piccolo bambino di nome Shippo.
Rimasi un secondo di sasso, chiedendomi se fossero solo dei pazzi oppure se fossero veramente convinti di quello che stavano dicendo.
- Ehm, scherzate? – chiesi, il mio cervello si rifiutava di credergli.
Inuyasha stava di nuovo per adirarsi, ma prese un lungo sospirò e parlò. – Ti sembra che stia scherzando? – chiese, visibilmente irritato. – Io sono un demone! -.
- Mezzodemone – lo corresse Miroku, suscitando ancora di più l’ira del già nervoso Inuyasha.
Sango prese la parola, era l’unica che sembrava essere normale. – Stiamo dicendo il vero. Lui è un mezzodemone, mentre Shippo è un demone-volpe. Come puoi ben notare, non hanno proprio caratteristiche umane -.
In effetti aveva ragione. Ma non riuscivo razionalmente a credere a tutta quella storia.
Mi avvicinai al ragazzo, tirandogli le orecchie per capire se fossero finte.
Ciò che otteni fu un verso di disappunto e un tuffo al cuore.
- Quindi…voi? E lui…? E quello…? -, non riuscivo materialmente a completare una frase, riuscivo solo a spostare lo sguardo su ognuno di loro sempre più disperata.
Miroku parlò interrompendo il mio confuso balbettare. – Siamo arrivati qui da quel pozzo. Stavamo seguendo il corso del fiume dove ci avevano detto esserci un frammento. Shippo è caduto in acqua e quando abbiamo cercato di riprenderlo siamo stati trascinati dalla corrente fino ad una grotta e poi…beh il resto credo che lo sappia Samantha-chan -.
Ero incredula.
Tornai dal mezzodemone e ripresi a toccargli le orecchie. – Ma allora sei davvero un mezzodemone -.
- Certo che lo sono stupida! – sbraitò. – Ti sembrano finti questi? –, mi mostrò gli artigli sulla mano e per poco non ebbi un mancamento.
Ok, era tutto vero.
Ok, non era un sogno.
Ok, ero nei casini.
Ok, non era ok un cazzo!



Salve a tutti beli e brutti!
Ok, questa è la prima fanfiction che scrivo e solo dopo attente riflessioni mi sono decisa a pubblicarla!
Come avete potuto notare c'è un nuovo personaggio nella storia e credo che molti di voi si stiano chiedendo dove sia Kagome...mi dispiace ma lei in questa storia non esiste...NON UCCIDETEMI VI PREGO *si mette in ginocchio*
Comunque andando avanti con la storia capirete come mai è stato necessario eliminarla.
Vi prego commentate e ditemi cosa ne pensate!
Al prossimo capitolo ^^
 

   
 
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