28/11/2014
0 recensioniMeno Cinquanta
Sherlock lanciò un'occhiata al calendario, cercando di capire che giorno fosse, ma la data era illeggibile a causa di una X rossa che la copriva. In piccolo, con la grafia appuntita di John, c'era scritto 'meno cinquanta'.
Natale era vicino, quindi non poteva essere un conto alla rovescia per quello; il suo compleanno era stato un mese prima, quindi poteva essere escluso; il compleanno di John sarebbe stato tra più di due mesi, e non poteva essere.
"Meno cinquanta" mormorò Sherlock. Lo ripeté più volte, come un mantra, nel tentativo di capire a cosa mancassero cinquanta giorni. Scorse all'indietro le pagine del calendario, risalendo all'inizio di quel countdown - era partito da duecentoquarantadue, segno che era qualcosa che aspettava impazientemente.
Sherlock contò cinquanta giorni, arrivando alla data che John aveva cerchiato di rosso. Era la data in cui si erano conosciuti, ma non era sicuro che fosse quella l'occasione speciale - non l'avevano mai festeggiata.
"Meno cinquanta" mormorò di nuovo Sherlock.
"Non ci sei arrivato?"
La voce di John, inaspettata ma gradita, lo riportò al presente.
"Ci arriverò."
John annuì e si accomodò nella sua poltrona, osservando Sherlock che continuava a fissare il calendario.
"Va bene" si arrese. "Cosa festeggiamo tra cinquanta giorni?"
"Ancora nulla" rispose criptico John.
Sherlock si portò le mani dietro la schiena, facendo avanti ed indietro per la stanza. "Quindi faremo qualcosa che poi dovremo festeggiare" concluse.
John si alzò, preferiva rovinare ora i suoi piani e sperare di poter ancora sorprendere Sherlock, anziché aspettare che lui capisse tutto e rovinasse la sorpresa. "Siediti, Sherlock" ordinò.
L'altro lo guardò con sospetto, ma si accomodò nella poltrona che John aveva appena lasciato, aspettando che chiarisse la situazione.
"Sapevo che sarebbe successo" disse, infilando una mano in tasca. "Mi rifiuto di ricordare questo giorno come il giorno in cui hai capito tutto come al solito" continuò inginocchiandosi e tirando fuori una scatolina di velluto blu, "quindi lo ricorderemo come il giorno in cui ti ho chiesto di sposarmi. Lo farai, Sherlock? Mi sposerai?"
L'unica cosa che Sherlock riuscì a fare fu annuire, prima di baciarlo, accettando di diventare suo marito senza pronunciare una parola.