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Autore: Elybelieber99    28/11/2014    0 recensioni
Lei nata nel buio e il suo colore preferito è il nero, esprime il vuoto che sente dentro di lei.
Lui nato nella luce ma si nasconde nell'ombra, il suo colore preferito è il bianco, esprime il vuoto che sente dentro di lui.
Entrambi vogliono colmare quel vuoto, lei con un po' di bianco e lui con un po' di nero.
Ma cosa succede se le loro vite sono così diverse da potersi annientare a vicenda?
E se anche il passato li vorrà dividere?
E se tra loro ci mettiamo anche gare, lavoretti sporchi, criminalità e gang dove lei è completamente immischiata?
_______
Se vi ho incuriosito andate a leggere, la storia vera e propria parte dal capitolo 7.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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-Fuoco-



Oggi sembra che lo ieri non vi sia stato, ieri era una virgola in un fiume di parole, una semplice pausa, ma la vita non può essere solo virgole e punti, la storia deve andare avanti bella o brutta che sia.

Le virgole e punti ci fanno apprezzare un testo, non devono essere loro i protagonisti. Qui non ci vorrebbe ne un punto ne una virgola ma una rivoluzione mettere la parola fine e girare pagina, e scrivere qualcosa di nuovo, ma non sono così forte da girare pagina, la mamma era così forte, lei aveva girato pagina anche se in peggio, lo aveva fatto alla mia età.

Quindi oggi si ricomincia la solita routine, sveglia, litigata con mio fratello,si perché lui tornò a fare lo stronzo e poi scuola, piano per mettere paura a Terence e ai sui compagni, dopo io vado alla mia panchina, casa, cena,dopo a volte qualche lavoretto e poi a letto. Ecco cosa comprendeva il mio testo.

****

Il giorno del attuare il piano

7:55 a.m.

Erano passati ormai una decina di giorni da quando ero uscita con Josh.

Febbraio era ormai alle porte mancava poco meno di una settimana prima che arrivasse.

Il tempo volava, più volevo che rallentasse, più andava veloce.

Ormai mancavano poco più di tre mesi al Heart Broken, ma niente cuori spezzati per amore, lì non c'era amore, solo odio e sete di potere.

Lì vince chi perde, e perde chi vince.

Solo questo.

Mi venivano i brividi solo a pensarci, avevo paura del futuro, ormai vivevo alla giornata non mi aspettavo di niente.

Stavo camminando per le strade di Port Angeles, ero diretta a scuola. Il cielo era nuvolo. Una tipica giornata invernale.

8:15 a.m.

Arrivai davanti al grande cancello della scuola.

Non c'era già più nessuno.  Ero in ritardo di quasi un quarto d'ora, ma non mi interessava più di tanto. Avevo fatto una piccolissima e innocua sosta nei parcheggi. Avevo una piccola questione in sospeso con il prof di matematica, aveva fatto la scelta sbagliata, mettersi contro Carter King.

Avevo preso un chiodo lungo quasi 15cm e inserito nella ruota.

Avrei potuto benissimo tagliarli tutte e quattro le ruote, ma così si sarebbe notato troppo che era stato un alunno, meglio una ruota sola.

Tanto scemo come è non è capace a cambiarla, poi è da giorni che dice che oggi, appena dopo scuola, ha appuntamento al buio con una donna conosciuta in uno di quei siti di incontro. Così non si presenterà e ho salvato una signora.

< Che brava ragazza che sono!> pensai tra me e me.

Andai nella mia classe.

8:25 a.m.

< Guardate ragazzi chi è venuta a deliziaci, della sua presenza, Signorina King, buongiorno è questa l'ora di arrivare? Venti minuti di ritardo?> mi rimproverò Mrs Smith, la vecchietta che insegna storia.

< Mrs Smith, sicuramente non sono venuta qui per ammirare la sua faccia, o per ascoltare lei che racconta la sua infanzia. Tanto lei è nata nel paleolitico giusto?> riposi a tono.

< Signorina due ore di punizione dopo scuola. Adesso in silenzio ripartiamo con la lezione> si girò verso la lavagna e cominciò a scrivere le nozioni di storia che avremmo dovuto imparare. 

Farmi mettere in punizione non era stato molto difficile, non mi ci ero dovuta neanche impegnare molto. 

Da Carter a Josh:

Josh la prima parte della missione è completata. Sono riuscita a farmi mettere in punizione.

Dopo qualche minuto rispose.

Da Josh a Carter:

Di già? Ma la scuola è iniziata da venticinque minuti, e tu sei entrata tardi per farti rispettare dal prof di matematica. Io ho trovato la bolletta dell'acqua dopo per l'alibi andrò a pagare quella.

Da Carter a Josh:

Non mi ci vuole niente per farmi mettere in castigo.

13:00 p.m.

Le ore volarono e arrivó subito l'ora di pranzo.

  Io uscii da corsa da scuola e li fuori c'era già mio fratello.

Come fui dentro l'auto Josh mise in moto e andammo al covo della gang di Terence. Il piano era quello di creare una specie di incendio, ma che si attivava da solo quando noi eravamo in punti diversi della città.

13:12 p.m.

Arrivammo davanti ad una grande villa bianca, con un portico sorretto da due colonne in stile ionico, sembrava una casa di quei ricchi, snob so tutto io, e di sicuro non immischiati nella vita illegale. L'apparenza inganna.

Arrivammo davanti la casa, era vuota, avevamo studiato i loro movimenti ed a quest'ora loro erano sempre in giro.

< Carter apri la porta> sussurrò Jake.

Mi sfilai una forcina dai capelli e la inserì nella fessura, era un metodo che funzionava sempre per aprire le porte. Qualche secondo a smanettare e di scatto la porta si aprì.

13:19 p.m.

Entrammo velocemente in casa e io tirai fuori dallo zaino di mio fratello la farina ed io iniziai a fare piccole linee che portavano in tutte le stanze e Jake fece lo stesso.

La farina è come la benzina incendia facilmente e poi dopo con il controllo dei pompieri la farina si sarebbe disintegrata, o al massimo sarebbero rimasti piccolissimi granelli a cui i pompieri nel sopralluogo non avrebbero fatto a caso siccome normale trovare dei granelli di farina in casa. Josh invece aveva il compito di creare l'innesco del fuoco.

Aveva  preso un lungo filo di spago e ne posò un capo sui fornelli e l'altro nella farina. Dopo quando tutto lo spago si fosse bruciato il fuoco sarebbe andato sulla farina e prima che succedesse noi avevamo un ora buona. Ed ad aiutarci a far andare a fuoco tutto c'era il parquet.

13:36 p.m.

< Ragazzi avete finito con la farina?> gridò Josh dalla cucina.

< Quasi!> urlammo dalle camere da letto. Avevo l'adremalina in tutto il corpo, faceva un po' paura, anzi no, paura non più lo avevo fatto già tante volte, era solo una sensazione strana.

13:42 p.m.

Incrociai gli occhi grigi di Jake, che mi annui all'istante, ormai avevamo incendiato tante di quelle case che avevamo una sintonia perfetta per coordinarci nei lavori. Ci muovevamo senza intralciare il lavoro dell'altro, conoscevamo il significato di ogni singolo gesto dell'altro, non avevamo nemmeno più bisogno di parlare.

< Fatto!> urlai mentre Jake mi sorrise, sapevo bene cosa voleva dire,più che sorriso ghigno, stava in lavoro bene svolto. Sorrisi anche io a mia volta.

< Ok uscite che io accendo il gas>io e Jake corremmo fuori dalla porta ed Josh ci seguì subito.

13:46 p.m.

Saltammo in macchina.

< Bravi ragazzi!> disse Josh davanti a me dando una pacca sulla spalla a Jake seduto difianco a lui.

< Si fratello> disse Jake facendo scontrare il suo pugno con quello di Josh.

Si girarono entrambi e fecero la stessa cosa con me. Mi trattarono proprio come un maschio ma non mi dava per niente fastidio ero abituata.

13:47 p.m.

Partimmo.

< Josh ma perchè non ci sono mai gli altri cinque componenti della gang?> chiesi. Lui era una specie di boss ed io e Jake venivamo subito dopo di lui. Poi c'erano gli altri, non mi ricordo neanche i nomi se è dire il vero.

< Perchè non servono!Loro devono solo venire il 1° maggio! E stare ai miei ordini o al massimo ai vostri quando servono>disse serio.

13:56 p.m.

< Basta fare domande corri in classe!> si fermò davanti al cancello.

 Mi riportarono a scuola io entrai ed andai nell'aula di punizione. Loro andarono subito in banca per pagare le bollette.

14:00 p.m.

< Allora ragazzi se siete qui vuol dire che avete fatto qualcosa che mi ha fatto arrabbiare. Quindi adesso vi interrogo.> disse mrs Smith.

< Serio prof, tutti quelli dentro quest'aula Sono qui per colpa sua?> chiese un ragazzo da infondo l'aula.

< Si gli altri prof sono troppo bravi.> rispose acida.

< Che scema che è sarebbe potuta già essere a casa a quest'ora a dormire, questa vecchietta invece sta con noi> scherzai.

< Siete tutti interrogati! King lei rimarrà un ora in più degli altri>esclamò la vecchietta.

Partì un buh di gruppo, che la fece diventare rossa di rabbia.

15: 00 p.m.

La casa dovrebbe essere già a fuoco, quindi Josh sarà sicuramente in fila in banca. Oggi è giorno di pensione e a quest'ora il vecchietti si accalcano in banca per la pensione quindi lui è a posto come io, a scuola ci sono telecamere dappertutto  e la Smith quindi anche io tranquilla.

< King adesso sarà lei interrogata!> mi alzai ed andai a rispondere alle sue domande.

Risposi esattamente ad tutte le sue domande, ero l'unica che avrei preso anche A in punizione gli altri tutti F.

16:00 p.m.

< Ragazzi voi potete andare la King rimarrà ancora qui!>

Tutti se ne andarono ed io rimasi in silenzio davanti alla vecchietta.

16:26 p.m.

< Polizia! E' qua Carter King> spalancarono la porta due poliziotti in uniforme.

< S-signore è lei, era in punizione che succede!> chiese la signora ad uno dei poliziotti mentre l'altro mi fece alzare.

< E' accusata di aver appiccato un incendio,insieme a due ragazzi. La dobbiamo portare in centrale> rispose conducendomi all'uscita di scuola e portandomi in macchina.

'Merda' pensai se è stato Terence a chiamare la polizia ed a fare il nostro nome giuro che l'incendio glielo metto tra i capelli, e se mi tocca stare in centrale glielo appicco anche in un posto che non batte il sole. Ha solo acceso la scintilla in me.

  
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