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Autore: ChibiRoby    28/11/2014    4 recensioni
Mentre balla sul palco Francesca perde la parrucca rivelando agli studenti il mistero di Fausta e Roxy. Leon riuscirà a perdonare Violetta e a recuperare il loro rapporto? Francesca e Diego porteranno il loro amore alla luce del sole?
Leggero spoiler per chi non segue gli episodi in diretta con l'Argentina
Leonetta - Diecesca accenni Naxi – BromillaxSeba - Fedemilla.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Francesca, Leon, Ludmilla, Violetta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La verità rende liberi
 
 


La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.
Anna Frank
 



Francesca nei panni di Fausta stava provando la coreografia insieme a Camilla, anche Violetta o meglio Roxy sarebbe dovuta essere lì con loro ma dopo tutto quello che era successo con Leon non se l’era sentita ed era rimasta a casa.
Dal primo istante in cui aveva indossato quella parrucca Francesca aveva avuto un brutto presentimento. All’iniziò era certa che Leon le avrebbe riconosciute subito o almeno che avrebbe riconosciuto la sua migliore amica, la ragazza che diceva di amare da ben tre anni ma con sua grande sorpresa non era andata così. E prima che se ne rendessero conto la situazione era precipitata, Leon Vargas era cambiato, sembrava tornato a essere il ragazzo egoista e prepotente che era prima che Violetta entrasse nelle loro vite.
Inoltre non aveva ancora trovato il coraggio di raccontare a Violetta della sua storia con Diego, come poteva rivelare alla sua migliore amica di essersi innamorata quando stava soffrendo per colpa del suo unico amore? Perché Francesca era certa che Leon non avesse smesso di amare Violetta, semplicemente non voleva accorgersi che le cose che lo attraevano di Roxy erano le stesse che l’aveva fatto innamorare di Violetta, semplicemente era più facile fingere di non notarle e correre dietro a una ragazza come Roxy invece di ingoiare l’orgoglio e ammette che la Castillo era l’unica che potesse amare con o senza una ridicola parrucca che la faceva assomigliare a un personaggio di un anime giapponese.   
Continuava a ballare quasi automaticamente mentre continuava a pensare a come mettere fine alla faccenda Roxy e Fausta. Terminò la coreografia e guardò Diego ansiosa di specchiarsi nei suoi occhi, rimanendo senza parole nel vedere che teneva in mano una parrucca bionda, la sua parrucca o meglio quella di Fausta.
-Maledizione! – imprecò in italiano, come faceva ogni volta che si trovava in una situazione spiacevole come quella. E dire che avevano fatto tanto per non essere scoperte, non che le importasse, se aveva accettato di indossare quella ridicola parrucca che la faceva sentire la versione italiana di Hanna Montana era solo per sostenere quella testona di Violetta.
E ora sentiva gli sguardi di tutti i suoi amici su di lei mentre Camilla al suo fianco sembrava pronta a prendere a testate il muro, come biasimarla? Anche se non aveva assunto una doppia identità era colpevole quasi quanto le sue migliori amiche. 
-Francesca? Cosa significa tutto questo? – il primo a ritrovare l’uso della parola fu proprio Leon. Era furioso, probabilmente aveva già fatto due più due e aveva capito chi si nascondeva sotto la parrucca rossa, infondo era molto intelligente, anche se nel ultimo periodo si era comportato come un perfetto idiota.
-Ehm… - balbettò incapace di rispondere, si era immaginata mille volte il momento in cui avrebbero svelato la verità ma era sempre Violetta a parlare col messicano, lei si limitava a spalleggiarla.
-Violetta e Roxy sono la stessa persona! – non era una domanda ma un’affermazione. Delusione, rabbia e una minuscola scintilla di un’emozione che non riusciva a decifrare, erano queste le emozioni trasparivano dagli occhi di Vargas.
Fu nel momento in cui lo vide allontanarsi verso l’uscita che capì che doveva almeno tentare di fargli capire il perché di quella sceneggiata, Violetta aveva il cuore a pezzi e non sarebbe riuscita ad affrontare un Leon furioso. Era suo dovere di migliore amica aiutarli a non gettare al vento il loro grande amore.
-Aspetta Leon! – urlò scendendo velocemente dal palco, era persino disposta ad attaccarsi al suo braccio come una cozza finché non l’avesse ascoltata.
-Che vuoi? – le urlò contro furioso ma Francesca non si fece intimidire e quando Diego si fece avanti per aiutarla e proteggerla da quel ragazzo che del Leon Vargas che conosceva aveva solo l’aspetto, lo bloccò, pregandolo con lo sguardo di non intervenire.
-So che sei furioso e ti senti tradito ma ti posso assicurare che ne io ne Violetta ci siamo divertite a fingere di essere chi non siamo.
-Mi ha preso in giro fin dall’inizio. – obbiettò mentre nella sua mente tutto diventava più chiaro, il perché sembrava che si conoscessero da sempre o il fatto che non avesse voluto dargli il numero di telefono, conosceva la storia di Lara, tutte le volte che aveva provato a baciarla e si era tirata indietro sempre al ultimo momento. Adesso aveva tutto un senso.
-Ha provato più volte a dirti tutto ma non l’hai mai lasciata parlare! – ribatte l‘italiana difendendo l’amica con la stessa enfasi con cui un avvocato difende il suo cliente in tribunale. – Ogni singola volta che ha provato dirtelo l’hai cacciata in malo modo, come se fosse una criminale. La prima volta che hai visto Roxy e Fausta doveva essere anche l’ultima ma… il giorno dopo ha sentito Alex dire a Gery che tu e lei formavate una bella coppia, si è ingelosita come tante volte è successo anche a te! – continuò alludendo a tutte le scenate di gelosia di cui era stato protagonista.
Il francese e la messicana fecero per avvicinarsi e dire la loro ma Diego gli si parò davanti e Camilla lanciò loro un’occhiataccia che prometteva guai se solo avessero osato fiatare. Da quando erano entrati nelle loro vite non avevano fatto che creare guai e seminare discordia ogni volta che aprivano le loro maledette boccacce.
-E poi siamo venute al garage e ti abbiamo visto cantare “Nuestro Camino” con quella Gery! Solo io so tutte le lacrime che ha versato quel giorno! – continuò, sapeva che anche Violetta aveva le sue colpe ma non riusciva a non essere furiosa con lui per come aveva ferito la sua migliore amica.
-Avrebbe dovuto parlarmene invece di mettere in piedi questo ridicolo teatrino! – esclamò con un tono arrogante che i ragazzi dello Studio non gli sentivano usare da molto tempo.
-Se hai usato questo tono ogni volta che ha tentato di dirti la verità mi stupisce che non ti abbia preso a schiaffi! – affermò una voce che nessuno di loro si sarebbe mai aspettato di sentire pronunciare neanche una parole in favore della Castillo. –Sul serio Lion sei diventato ancora più arrogante e presuntuoso di quando uscivamo insieme e già allora non eri un tipo tranquillo se capisci cosa intendo. – concluse Ludmilla trovando i consensi silenziosi di chiunque avesse conosciuto quel Leon. Specie del trio composto da Maxi, Camilla e Francesca che all’epoca si erano trovati spesso in disaccordo con lui.  
-Chi altro lo sapeva? – domandò cercando di calmarsi, anche se non voleva darlo a vedere le parole della Ferro lo avevano ferito. Stava davvero tornando a essere quel Leon che per tanto tempo aveva disprezzato e da cui era riuscito a liberarsi solo grazie al amore per Violetta?
-Quasi tutti. – rivelò Camilla prendendo la parola per la prima volta –Io e Ludmilla le abbiamo viste mentre si cambiavano, Brodway ha sentito Francesca mentre ne parlava con Diego. Maxi invece ha sentito me e Brodway.
-Lo sapevate tutti e nessuno di voi ha pensato di dirmelo? – si sentiva tradito da quelli che considerava i suoi migliori amici. Nessuno di loro lo guardava in faccia, solo Diego lo fissava con un sorriso arrogante che ebbe il potere di fargli salire il sangue al cervello.
-Anche tu le hai scoperte mentre si cambiavano? – domandò pungente riversando in quella semplice domanda tutta la frustrazione che sentiva addosso.
-No, le ho riconosciute la prima volta che le ho viste. Il giorno in cui ci hai “presentato” mi è bastato guardarle negli occhi. – rivelò una mezza verità, in realtà aveva riconosciuto solo la sua Francesca ma gli era bastata una seconda occhiata alla ragazza che era con lei per riconoscere il suo primo amore. –La cosa che mi stupisce è come tu non te ne sia accorto. Sono anni che dici di amare Violetta più di ogni altra cosa al mondo e di conoscerla meglio di chiunque altro eppure le sono bastati una parrucca e un paio di occhiali per non farsi riconoscere da te! – gli sputò in faccia la realtà, non amava più la Castillo però le voleva un gran bene e non sopportava che qualcuno le facesse del male, specie se quel qualcuno era la stessa persona che più di tutte avrebbe dovuto amarla e proteggerla. - E non solo non l’hai riconosciuta ma ti sei persino rinnamorato di lei! – sapeva di essere stato duro ma era l’unico modo per far ragionare quel testone.
Per il messicano quelle parole furono peggio di una pugnalata al petto, girò i tacchi e scappò via prima che potessero anche solo provare a fermarlo.
Francesca fece per partire al suo inseguimento ma Diego la fermò posandole una mano sulla spalla –No. – scosse il capo deciso – Abbiamo fatto tutto il possibile, ora tocca a loro. 
-E se non riuscisse a capire le sue ragioni e a perdonarla? - sussurrò spaventata, non voleva nemmeno immaginare quanto Violetta avrebbe sofferto se lo avesse perso.
-Allora significa che nonostante tutto non è quello giusto e noi le staremmo vicino per aiutarla ad andare avanti.
L’italiana sospirò, sapeva che Diego aveva ragione su tutto, non c’era più niente che poteva fare per aiutare la sua migliore amica. Tranne festeggiare con lei se fosse andata bene o consolarla se fosse andata male.
 
 
 
Angolo autrice:
Ciao a tutti, questa all’inizio era un one short ma alla fine ho deciso di dividere in tre parti anche per scusarmi del ritardo mostruoso con capitolo di “Non aspettavo che te” che conto di postare la settimana prossima.
Questa è la prima parte, la seconda verrà postata venerdì prossimo e la terza, tempo permettendo, quello dopo ancora.
Fatemi sapere che ne pensate, un bacio.
   
 
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