Ieri era il compleanno di L, e ho pensato di riguardarmi qualche puntata in cui compariva, così mi è capitato di rivedere la scena in cui sia L che Light pronunciano il loro discorso all'università. Questo è quello che mi ha suggerito quell'episodio.
Una piccola flashfic come tributo per il detective migliore del mondo.

Opposti

Il primo avanzava dritto, fiero e composto nella sua curatissima giacca blu scuro.
In ordine la cravatta, pettinati i capelli, tutto di lui, partendo anche solo dallo sguardo, si poteva definire in una parola: perfetto.
L’altro invece, vestiva una comunissima maglietta bianca, degli anonimi jeans chiari e portava ai piedi scarpe vecchie e slacciate. Saltavano agli occhi quelle occhiaie pesanti sotto gli occhiacci neri infossati e quei capelli scarmigliati che da un tempo non definibile non vedevano un pettine.
E anche se nessuno dei presenti in quella sala lo sapeva, quei due non erano diversi solo su un piano di apparenza. Di lì a poco tempo i due iniziarono a combattere costantemente l’uno contro l’altro per i propri ideali, ingaggiando un duello mortale a cui solo uno dei due sarebbe sopravvissuto.
Tutti e due reputavano se stessi e l’avversario alla stessa maniera: La Giustizia contro Il Male.
Ma chi era la giustizia in realtà?

Eppure, nonostante tutto, quei due iniziarono a conoscersi.
Piccoli gesti che poi mutarono in un qualcosa di diverso, mentre entravano lentamente in contatto l’uno col mondo dell’altro.
E più passava il tempo, più quel qualcosa che li univa cresceva di forza, si faceva più rilevante nella mente del ragazzo perfetto in contemporanea a quello del ragazzo strano. E poi avvenne che quel sentimento non ben definito assunse alla fine un nome, divenne una cosa che mai ci si sarebbe potuti aspettare e a cui nemmeno loro mai avrebbero pensato.
Quei due ragazzi, diversi come il sole e la pioggia, divennero amici.