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Autore: Angelika and demons    28/11/2014    4 recensioni
Possibile preveder il futuro? Per la nuova amica di Laney sì! Tante avventure aspettano la Grojband e sarà ovviamente una storia con la CORNEY!
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
 
Pov Laney:
 
-NO! Non voglio provarmi questo, è... rosa!- dico indicando il vestito che mia madre ha preso per me. -Ma dai, tesoro! È così carino e femminile!- mia mamma mi piazza la stampella di plastica praticamente nel naso. -Appunto! Non mi ci vedo!- protesto io. Ho una dignità io e non indosserò mai un vestito rosa con i lustrini. -Ma dai, guarda le altre ragazze, sono così carine!-. -Sembrano tutte delle s...- mi fermo a metà frase -strane- mi correggo. Sono tutte assurdamente magre, bionde e vestite di fucsia e tonalità simili. Sembrano tutte Barbie, infatti sono completamente finte. Mia madre tenta il tutto per tutto e mi prende un vestito nero pieno di paillettes. È già un passo avanti, ma non voglio mettere un vestito. Lei sfoggia la sua espressione da “fai quello che ti dico o passerai in punizione il resto della tua vita” ed è terrificante, per cui mi avvio verso i camerini, seguita dal suo sorrisetto da Joker.
Sono talmente concentrata a guardare in basso per evitare che qualcuno mi riconosca che urto qualcuno. Una ragazza con lunghi capelli ondulati color castano e due grandi occhi blu scuro cerchiati di matita nera, si gira verso di me. Non è una delle aspiranti Barbie, per fortuna, lo capisco da come parla:-Oddio, scusa! Ti sei fatta male?- mi chiede. -No, tranquilla- dico io. -Meno male- si volta di nuovo verso lo specchio. Indossa un vestito blu con il top coperto di lustrini dello stesso colore e un paio di scarpe con il tacco quindici che io non oserei mai nemmeno toccare. Faccio per allontanarmi, quando sento una mano che mi afferra la spalla:-Scusami, rossa- la ragazza mora -questo vestito mi ingrassa?- mi chiede mordicchiandosi il labbro inferiore. -No- con tutta la sincerità -stai benissimo-. -Grazie, rossa- mi risponde poco convinta. -Mi chiamo Laney- mi presento tendendole la mano. -Piacere di conoscerti, Laney- dice lei stringendomi la mano -io mi chiamo Angelica-. -Scusami ma adesso devo andare a provare questo vestito orrendo, altrimenti mia madre mi mette in punizione perché “non mi vesto da ragazza”- faccio il segno delle virgolette sull’ultima affermazione. -Non ti piacciono i vestiti?-. -No, li odio-. -Grande! Li odio anche io, è che la mia matrigna mi ha obbligata a venire qui per trovarmi un vestito da ballo della scuola-. -Anche tu hai un ballo a scuola?-. -Già, anche tu?-. -Già, a che scuola vai?-. -Alla Peaceville High School-. -Anche io! Non ti ho mai vista però...-. -Forse abbiamo corsi diversi- alzo le spalle. Una donna alta, bionda e truccatissima si avvicina a noi. Mi ricorda la matrigna di Cenerentola in una versione rifatta dal chirurgo plastico. Angelica si volta di nuovo verso lo specchio alla parete. -Angelica, dolcezza, hai scelto il vestito che ti ho preso io vedo...- dice la donna bionda -lo compri?-. -Mai! È troppo... un vestito!- protesta lei e io mi metto a ridacchiare sotto i baffi (che non ho!) per la pessima scusa. -E lei chi sarebbe?- commenta la signora indicandomi. -Lei è un’amica- spiega frettolosamente la mora -e queste scarpe sono scomodissime, Jess- si lamenta, anche se io noto che non fa alcuna fatica a restare in equilibrio con due trampoli attaccati ai talloni. -Ma va’, devono essere belle non comode. E poi ti prego di chiamarmi mamma, tesoro- la donna sfodera lo stesso sorriso da Joker di mia madre. -Come no- sbuffa Angelica. -Non ho sentito “maaa-mma”-. -Non sei mia madre, stronza- ci si aspetta che una frase del genere venga urlata o che almeno abbia un punto esclamativo alla fine, invece la ragazza sussurra appena, quasi sibilando. Se non è autocontrollo questo (almeno la mia idea di autocontrollo poi non so voi)! La donna ringhia come un’animale feroce, tipo una tigre o un leone o forse tutti e due insieme.
A quel punto succede un’altra cosa inaspettata. La matrigna di Angelica fa per darle uno schiaffo, anche con abbastanza forza, ma lei la ferma senza fatica afferrandole il polso come se nulla fosse. Cavolo, wow! Che riflessi! Come se avesse previsto quello che avrebbe fatto la “donna di plastica” (ormai l’avevo ribattezzata così). Mi appunto mentalmente di chiederle come abbia fatto.-Non lo rifare- sussurra melliflua Angelica (tenendo fede all’opposto del suo nome) -non ti conviene-. Poi si schiarisce la voce e sorride:-Questo è stretto, non lo compro- commenta indicando l’abito che ha addosso. Mi avvicino e lei mi dà il cinque.
In quel momento arriva mia madre, incavolata nera:-Lanes, ma insomma, quanto ti ci vuole?- poi guarda la mora, poi di nuovo me e poi finalmente fa un sorriso normale non da killer -Ti sei fatta una nuova amica vedo-. -Già- confermo io, sperando che si dimentichi di farmi provare il vestito. -Vi va se andiamo insieme a prendere un gelato?- propone rivolgendosi alla mia “nuova amica” e alla sua schiavista matrigna. Loro accettano e Angelica va a cambiarsi. Sospiro di sollievo.
Dopo poco siamo in gelateria, comodamente sedute sulle sedie di plastica verde. Angelica indossa una maglietta nera a maniche lunghe tanto larga che le scende da una spalla, un paio di leggings-jeans e la All Star nere. Sui lunghi capelli castani porta un berretto rosso. È molto più rock così, mi riesce ancora più simpatica. All’improvviso la mia tasca vibra e io estraggo il mio smartphone. Un messaggio su Whatsapp: “Ciao pulce, come va? Dove sei?” più una foto allegata con un selfie di Corey, Kin e Kon che stanno in piedi sul divano. Oddio! È troppo carino, cioè... ehm... la foto è carina... e tu, stupido cuoricino, smettila di fare tutto questo casino per una foto del ragazzo più bello del mondo (nella mia immaginazione voi non sapete leggere sotto una riga). Angelica si sporge verso di me e sbircia:-Chi è quel tipo strafigo?-. -Chi?- copro il display del cellulare a velocità supersonica. -Quello occhialuto- dice lei. -Kin Kujira?- chiedo sorpresa. Non ho mai pensato che potesse essere definito “figo”, almeno non più di Corey. -Ah, bel nome- dice lei, seria. Rimane in silenzio per un secondo, come se stesse riflettendo, mentre io cerco di non mettermi a ridere come una matta. Quando ho la certezza assoluta che posso parlare senza ridacchiare, le chiedo:-Senti, prima... sei stata brava a... insomma...- già, come si dice -difenderti dalla tua matrigna- ecco, sono disastrosa e ho anche un vocabolario mooooooolto limitato -come hai fatto?-. Lei alza le spalle:-Allenamento-. Mi lascia poco convinta:-Ma le avrai pure prese qualche volta?-. -No, mai. Riesco sempre a bloccarla, è talmente lenta-. Lenta? Aiutatemi, ho sentito bene? Lenta? È stata veloce come la luce.
Angelica si morde il labbro inferiore e guarda da un’altra parte. C’è qualcosa di strano, ma non capisco cosa. So solo una cosa per certo: devo aspettarmi un mare di guai.
 
Angolo Autrice
 
Ciao a tutti raga, scusate se ho scritto un capitolo corto ma è il mio primo e non sapevo bene cos’altro far succedere. Prometto che scriverò di più. Recensite, please, altrimenti piango :’-(
 
Laney: tu piangi sempre
 
Ma va’, non è vero! *mette il broncio*
 
Laney: scusatela è caduta dal seggiolone da piccola
 
Se, se, come no. Vabbè
A presto
 
By Angelika and demons
 
P.s. scusate gli errori di grammatica se ne trovate, non sono molto brava in italiano :-O
   
 
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