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Autore: somewhereonlyiknow    01/11/2008    7 recensioni
“Aspettate, posso interrompervi?” Sharpay alzò la mano “Non che non sia contenta che voi due ragazze state facendo sì che questa sia la raccolta di fondi per beneficenza che ha più successo in tutta la storia dell’East High, ma…” guardò direttamente Gabriella “Almeno avete tutti questi soldi?”
“Uhm…” Gabriella si agitò “Sì.”
“Continuate, allora.”
“Duemila.”
“Duemilacento.”
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez, Troy Bolton
Note: Traduzione, Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Can’t buy me love

Can’t buy me love

 

 

Secondo la rispettabile opinione di Sharpay Evans (opinione che includeva sei auto, un jet, tre barche, otto cavalli, sei ville italiane, sei case sulla spiaggia in Costa d’Avorio, e il numero del cellulare personale di Karl Lagerfeld), si può ottenere praticamente tutto ciò che si vuole fornendo una semplice spiegazione:

 

“E’ per beneficenza.”

 

Quando suo padre le chiedeva la validità di acquistare una nuova Mercedes Classe C per i bambini denutriti in Etiopia, Sharpay Evans sospirava cupamente e diceva: “Papà, avere una nuova auto mi porterà ai miei incontri giornalieri con il Gruppo Giovanile di Beneficenza molto più velocemente, e secondo vari studi, un bambino muore ogni tre secondi di fame, e nella mia nuova Mercedes, potrei salvare almeno cento bambini semplicemente sgusciando nel traffico dell’ora di punta! È per beneficenza, papà!”

Quando sua madre ridacchiava impazientemente al pensiero di procurarle un’altra casa sulla costa del Mediterraneo, Sharpay Evans roteava gli occhi con fare esperto e diceva: “Mamma, davvero, sei così egoista. Quegli appartamenti non sono per noi. Sono per l’Associazione Nazionale Italiana della Carità, perché loro non hanno un quartier generale ufficiale ed è il minimo che posso fare prestare loro le nostre case per le vacanze! È per beneficenza, mamma!”

 

Quando il pilota del suo Boeing 707 commentava che probabilmente volare a Parigi ogni weekend non era esattamente fare un favore all’ambiente, Sharpay Evans lasciava sfuggire dai suoi occhi nocciola una perfetta occhiata triste e sussurrava: “Capitano Crawford, Parigi, non essendo solo il luogo di nascita di Sua Santità in persona Coco Chanel, ha anche uno dei peggiori divari tra poveri e ricchi nel mondo. Davvero è il minimo che posso fare, dedicare i miei weekend a insegnare ai bambini disagiati e senza casa a leggere, e servire pasti caldi alla mensa gratuita per i poveri. È per beneficenza, Capitano Crawford!”

 

Era un metodo sicuro per ottenere tutto ciò che vuoi. Tutto quello che serviva era una cristallina lacrima che scendeva elegantemente lungo la sua guancia e un’appena udibile preghiera di “E’ per beneficenza” ed era assolutamente garantito che Sharpay Evans avrebbe avuto tutto, assolutamente tutto, ciò che il suo freddo cuore di pietra desiderava.

 

Questo era il perché scioccò così tanto ogni centimetro della sua anima quando Troy Bolton rifiutò di aiutarla con i bambini orfani terremotati del Darfur.

 

“E’ per beneficenza, Bolton!” pianse disperatamente per la quinta volta in così tanti secondi “Beneficenza!”

 

Troy battè le palpebre, assottigliando le labbra: “No.”

 

“Sei morto dentro, Bolton,” singhiozzò la regina del Drama Club “Come fa questo a non colpirti? Bambini che muoiono di fame, tormentati dai disagi…” guardò di nuovo in alto, i suoi occhi nocciola che supplicavano “Per favore? Perché non lo farai? Dammi una buona ragione e ti lascerò in pace, promesso!”

 

“Una ragione?”

 

“Una ragione.”

 

PERCHE’ NON MI SVENDERO’ ALL’ASTA PER L’INTERA POPOLAZIONE FEMMINILE DELLA EAST HIGH, EVANS!”

 

“A parte quello,” Sharpay disse dolcemente, come se quel piccolo dettaglio le fosse scivolato di mente “A parte quello, va bene, no? E comunque, sono quasi sicura che Kelly Freeman è lesbica, quindi non è che l’intera popolazione femminile dell’East High farà un’offerta per te. E diciamo anche che la metà ha un fidanzato, e alcune non sono autorizzate ad avere un appuntamento, e un paio non offriranno mai per te perché sono troppo timide o spaventate, e in più i secchioni frequentano solo i secchioni, quindi solo le cheerleader vorrebbero far un’offerta per te – e guarda, ad alcune nemmeno piaci.” fissò il suo compagno con una sdegnosa occhiata “Quindi davvero, solo una decina di ragazze vorrebbero offrire per te. Dio, sei così sicuro di te stesso.”

 

Troy fece una smorfia: “Ti stai dimenticando di Heidi Spencer, vero?” rabbrividì, riferendosi alla bionda studentessa del secondo anno che si era autodefinita la sua più grande fan, cheerleader personale e ‘sollevatrice d’umore’, e fondatrice, presidentessa e tesoriera dell’unico Troy Bolton Fan Club nella scuola che poteva quasi infrangere dieci leggi statali contro il seminare panico. “Perché lo sai che si mostrerà e farà un’offerta di diecimila dollari su di me e allora sarò costretto a passare un’intera serata con lei, discutendo se i miei occhi sono realmente cobalto o ceruleo!”

 

“Oh, Heidi è così carina,” Sharpay disse innocentemente “Allora forse le piaci e scribacchia ‘Troy e Heidi per sempre’ sopra tutti i suoi quaderni-”

 

“Ha affittato un jet che scrive nel cielo ‘Io amo Troy’ ogni giorno alle otto e mezza di mattina!” protestò Troy.

 

“–e forse ti ha regalato un mazzo di fiori a San Valentino-”

 

“Abbiamo dovuto saltare la scuola perché aveva inondato l’intera ala est di rose!”

 

“–e forse le piace passare un po’ di tempo a casa tua-”

 

“Mia mamma le ha dato una mensola tutta sua per gli asciugamani nel mio bagno!”

“–e forse ha già pensato un pochino sui vostri figli insieme-”

 

“Ha aperto un fondo per il college per il nostro primogenito!”

 

“–ma è solo perché ci tiene.” terminò Sharpay “Comunque,” sibilò “Ho già messo il tuo nome nel cartellone.”

 

Troy guardò la sua compagna con qualcosa tra l’incredulità e l’orrore, qualcosa che stava diventando sempre più comune più tempo spendeva con Sharpay Evans.

 

“Non lo farò.” disse deciso “E tu lo stai facendo solo perché non vuoi che la tua prima raccolta di fondi per beneficenza come presidentessa del comitato sia un totale fallimento.”

 

“Quindi?” Sharpay mise il broncio “Mi importa ancora dei bambini in…” si bloccò, pensando.

 

Darfur,” Troy la soddisfò roteando gli occhi.

 

“E’ quello che ho detto.” esclamò la bionda “Senti, solo fai l’asta, per favore? Raccoglieremo tantissimi soldi, ed è per beneficenza dopotutto.” Sharpay attese per un momento e poi sorrise furbescamente  “In più, Gabriella potrebbe fare un’offerta per te.”

 

Troy soffocò sul suo respiro: “Oh,” incrociò le braccia, arrossendo “Davvero? Perché dovrebbe… perché dovrebbe fare la differenza?”

 

“Perché sei innamo-o-orato-o di lei,” canticchiò Sharpay “Tu vuoi spo-o-osa-a-arla. Vuoi avere i suoi fi-i-i-i-gli!”

 

 “Lei non mi piace!” tossicchiò Troy, così poco convincente che anche la signora Darbus sbuffò con una risata dal fondo della classe “Non mi piace!” insistette lui, girandosi verso la sua compagna dall’aria colpevole “L’hai detto a tutti della mia non-esistente cotta per la mia migliore amica?”

 

Sharpay rise impaziente: “Nooooo…” disse lentamente “Ho fatto promettere al custode che non l’avrebbe detto a sua moglie.”

 

Troy sbattè la fronte sul tavolo.

 

“Oh, su, dai!” Sharpay diede un colpetto rude sulla spalla del capitano della squadra di basket “Tutti conoscono la vostra storia. Non potete nemmeno provare a negarla! Il ragazzo e la ragazza si incontrano allo Sky Lodge. Il ragazzo e la ragazza cantano. Il ragazzo e la ragazza si innamorano. Il ragazzo vuole davvero essere fortunato con la ragazza, ma la ragazza parte. Il ragazzo è triste. Ma, ha il suo numero di telefono! La ragazza si trasferisce alla scuola del ragazzo. Il ragazzo è felice. Il ragazzo e la ragazza sono idioti e-” il suo viso s’incupì vistosamente “… rubano i ruoli principali del musical della scuola ai gemelli Evans che avrebbero davvero dovuto avere i ruoli principali ma non hanno potuto a causa di un’ingiusta opinione di una fonte non professionale, ma i gemelli Evans regnarono supremi in ogni modo e UCCISERO IL RAGAZZO E LA RAGAZZA NEL SONNO CON UNA SEGA-”

 

Troy alzò la testa dal tavolo: “Sono sicuro che questo è successo –in Saw VII: La vendetta di Sharpay.”

 

Sharpay sospirò e riluttante continuò a raccontare la ‘vera’ storia: “Il ragazzo e la ragazza ottengono i ruoli principali. Il ragazzo e la ragazza stanno per mettersi insieme tipo cinque volte ma non succede mai perché la prima volta il ragazzo è stato stupido ed ha accidentalmente detto alla mamma della ragazza che assomigliava a una prostituta-”

 

“Quello è stato un incidente!” replicò imbronciato Troy “Ho detto a Maria che era molto carina e che poteva passare per la sorella di Gabriella!”

 

“O una cameriera da Hooters.”

 

“Era un complimento!”

 

“La seconda volta il ragazzo è stato stupido ed è caduto dall’albero su cui si stava arrampicando sul balcone della ragazza e si è rotto una gamba.”

 

“Era un albero vecchio e i rami erano deboli,” rispose Troy sulla difensiva “Chiunque avrebbe potuto cadere. Era davvero pericoloso.”

 

“La terza volta, il ragazzo è stato stupido ed è caduto dal balcone.”

 

“Non sono caduto. Sono ruzzolato leggermente.”

 

“La quarta volta, il ragazzo è stato stupido e ha portato la ragazza per chiederle di uscire davanti una macchina dei coriandoli.”

 

“Come se avessi saputo che sarebbe scoppiata.”

 

“La quinta volta, il ragazzo è stato stupido e si stava ficcando dei marshmallow su per il naso mentre la ragazza stava cercando di chiedergli di uscire.”

 

“Beh, io-” Troy si fermò “Okay, non ho una scusa per questo. Ma era un’idea di Chad. Volevamo vedere quanti ce ne stavano.”

 

“Ma il nocciolo della storia è che il ragazzo è stupido, la ragazza è timida, e nessuno chiederà all’altro di uscire perché… non ne ho idea!” Sharpay mutò la sua espressione in quello che assomigliava ad un sorriso “Come ho detto, tutti conoscono la vostra storia. Tutti sanno che voi due siete fatti l’uno per l’altra. Come puoi vedere come fare touchdowns da tre punti e non vedere questo?”

 

Troy sembrò impassibile con il suo discorso. Aprì la bocca per replicare, ma l’allegra entrata di un certo membro del Decathlon scolastico dai capelli corvini lo distrasse per dieci secondi pieni, prima di realizzare che fissare sognante la sua non-cotta non lo stava certo aiutando con il suo caso.

 

“Sta zitta.” schioccò alla sogghignante figura di Sharpay.

 

“Non ho detto niente!” disse trionfante la bionda, prima di voltarsi per salutare Gabriella, facendo il broncio “Gabriella, a Troy non importa dei bambini orfani in Darfur.”

 

La fronte di Gabriella si corrugò e lei scivolava nel posto di fianco a Troy: “Oh, state parlando dell’asta?” chiese sorridendo “Perchè credo che Heidi Spencer abbia avuto un attacco di cuore nell’ala est e sia dovuto venire il Pronto Intervento.”

 

“Oh, Dio caro…” mormorò Troy, accasciandosi sulla sua sedia “Si tatuerà la mia faccia sul braccio, vero? Evans, questo è esattamente il perché non lo volevo fare.”

 

“Oh, ma dovresti!” saltò su Gabriella, afferrandogli il braccio. Lo fissò, gli occhi lucidi: “E’ per beneficenza, ricordi? Immagina quanti soldi potremmo raccogliere, e quanti bambini in Darfur potremmo salvare!”

Troy sospirò, cercando di raccogliere tutta la sua forza di volontà per rifiutare la ragazza in fronte a lui: “Uhm…” temporeggiò, mentalmente rovinando il giorno in cui aveva deciso di innamorarsi di Gabriella Montez “Beh, okay. Se ti rende felice.”

 

“Oh, grazie!” Gabriella balzò fuori dal suo posto, gettando le braccia attorno al suo migliore amico.

 

Sharpay Evans, che era rimasta in silenzio per gli ultimi minuti, non perse il debole sorriso sul viso del ragazzo.

 

Secondo la rispettabile opinione di Sharpay Evans (opinione che includeva sei auto, un jet, tre barche, otto cavalli, sei ville italiane, sei case sulla spiaggia in Costa d’Avorio, e il numero del cellulare personale di Karl Lagerfeld), si può ottenere praticamente tutto ciò che si vuole da Troy Bolton fornendo una semplice spiegazione:

 

“Beh, è per Gabriella.”

 

 

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Non falliva mai di stupire Chad Danforth ciò che Troy Bolton poteva rovinare.

 

“Aspetta, quindi tu hai acconsentito di essere messo all’asta?” Chad si sentiva come se avesse avuto un peperoncino in gola “Cioè, potevi dire di no… ma hai detto di sì?”

 

Troy si restrinse nella sua sedia mentre spiava Heidi Spencer, circondata da una folla di alunne del secondo anno, che (rumorosamente) dichiarava il suo amore profondo per lui “Tu non capisci, amico!” protestò “Gabriella mi stava guardando!”

 

Chad smise di masticare: “Ti stava guardando.” ripetè piattamente “Lei ti stava guardando, quindi hai deciso di ucciderti? Perché lo sai che è ciò che succederà! Heidi Spencer farà un’offerta su di te e poi ti ucciderà! E vorrà discutere se i tuoi occhi sono veramente cobalto o ceruleo!”

 

Troy gemette: “Lo so.”

 

Chad scosse la testa miseramente: “Sei vinto, amico. Tu hai bisogno di invitare fuori Gabriella al più presto. Non puoi continuare a mettere in pericolo la tua vita. Hai bisogno di essere in una vera relazione e avere un po’ di controllo!” finse di pensare per un momento “Come me!” s’indicò teatralmente “Io sono un vero uomo in una vera relazione e tengo in riga la mia ragazza!”

Taylor McKessie lo guardò male dall’altra parte del tavolo da pranzo: “Mangia le tue verdure, Chad.”

 

“Sissignora.”

 

Troy fece una pausa mentre Chad rispettosamente raccoglieva una forchettata di carote: “Stavi dicendo?” domandò, contraendo la bocca.

 

Chad sospirò: “Senti, tutti conoscono la vostra storia.” disse a bocca piena. Prese in mano la sua forchetta di plastica e il cucchiaio “Forchetta e cucchiaio sono migliori amici. Forchetta e cucchiaio vogliono fare sesso selvaggio da posate. Ma forchetta e cucchiaio sono separati dalle limitazioni delle loro –cucchiaieria e forchetteria, benchè tutti sappiano che sono fatti l’uno per l’altra.” mise giù le posate quando Taylor lo ammonì che forchette e cucchiai erano fatti per mangiare, non per giocare “Ma hai colto il mio nocciolo,” continuò “Chiedile di uscire.”

 

“Quindi pensi davvero che io le piaccia?” Troy chiese lentamente.

 

Chad roteò gli occhi: “Pron-to? Non hai sentito riguardo forchetta e cucchiaio?” scosse irritabilmente la sua forchetta e il suo cucchiaio “Allora, cosa farai stasera?”

 

“Cosa vuoi dire?”

 

“Beh, non vorrai mica lasciare che Heidi Spencer faccia un’offerta per te, giusto?” Chad sembrava atterrito “Perché lei farà un’offerta. E tu morirai.”

 

Troy pensò per un momento: “Senti questo,” propose “Tu offri per me. Quando lei fa l’offerta, tu offri contro di lei. Offrirai di più di lei.”

 

Chad annuì: “Okay,” disse pensieroso “E’ un buon piano. È un ottimo piano. Come faccio a riprendermi i soldi?”

 

“Non li riprendi. È per beneficenza.”

 

Chad infilò un’altra forchettata di carote in bocca: “Continua a pensare.”

 

 

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Gabriella Montez non era una persona egoista sotto ogni aspetto. Lei era tutta per la beneficenza. Sosteneva tre bambini etiopi e regolarmente dava aiuto dopo i disastri naturali. Aiutava alla mensa dei poveri ogni volta che poteva. Quando passava davanti ad un senzatetto, gli dava sempre tutte le monete di cambio che aveva nella borsa.

 

Ma una bionda studentessa del secondo anno di 45 chili chiamata Heidi Spencer era riuscita a convincerla di rovinare il giorno in cui lei aveva convinto Troy Bolton ad aiutare i bambini orfani terremotati del Darfur.

 

“Quindi, tu e Troy siete, come dire, molto uniti?” Heidi girò una pagina del suo quaderno e sorrise vincente a Gabriella “Quale pensi sia la sua sfumatura di rosso preferita? Pensavo il cremisi, ma potrebbe anche essere quello della rosa. E il bianco? Quale sfumatura di bianco pensi gli piaccia?”

 

Gabriella strinse i denti: “Sono abbastanza sicura che gli piacciano il blu e il giallo.” rispose dolcemente.

 

Heidi si fermò: “Ma quelli sono i colori della West High.”

 

“Oh,” Gabriella mosse vagamente la mano “Ma lui li apprezza davvero. Come ogni volta che una ragazza arriva a casa sua vestita di blu e giallo con uno striscione che recita ‘Forza West High, lo impressiona davvero.

 

Heidi sorrise enormemente, ovviamente confondendo i molari per carisma: “Oh, Gabriella, so che io e te saremo migliori amiche. Intendo, tu sei la migliore amica di Troy e io sarò la sua ragazza e avremo un sacco di tempo da spendere insieme. Ehi, che colore pensi siano gli occhi di Troy, cobalto o ceruleo?”

 

Gabriella alzò un sopracciglio: “Tu sarai la sua ragazza?” domandò asciutta.

 

“Beh, certo!” esclamò Heidi dolcemente “Dopo che l’avrò comprato all’asta di stasera, staremo insieme per sempre!” si fermò e sorrise di nuovo, lo sforzo sembrava che le avrebbe rotto la mascella “Ad essere onesti, non so come fai a sopportare a stare sempre con lui e non, come dire, innamorarti completamente di lui.”

 

Gabriella arrossì.

 

“Perché, come dire, alcune persone stavano dicendo come voi due vi sareste messi insieme, ma non l’avete fatto,” Heidi la guardò compassionevole “e il perché deve essere quanto è innamorato di me.”

 

“Sì…” Gabriella disse lentamente “Dev’essere questo.” si schiarì nervosamente la gola, sentendo il calore salire lungo il suo collo “Ma, uhm, come fai ad essere così sicura che riuscirai a comprarlo? Voglio dire, un sacco di ragazze vorrebbero fare un’offerta per lui, giusto?” si morse il labbro, calcolando mentalmente quanti soldi aveva nel suo conto in banca e accigliandosi quando realizzò che li aveva spesi tutti al centro commerciale quando Sharpay l’aveva convinta che nessun guardaroba femminile era completo senza un paio di scaldamuscoli colorati e orribilmente cari.

 

“Beh, sì,” rispose felice Heidi “Ma mio papà è il produttore esecutivo di quel grande reality show a Beverly Hills, e abbiamo tonnellate di soldi.”

 

Gabriella forzò gli angoli della bocca a salire verso l’alto. Forse sua madre avrebbe potuto prestarle dei soldi…

 

“Oh!” Heidi rabbrividì di eccitazione “Pensi che forse mi porterà nel suo castello in Messico?”

 

“Lui non ha un castello in Messico.”

 

“Lo aveva in ‘Amore senza fine’!”

 

 Gabriella alzò un sopracciglio.

 

“Oh, giusto…” Heidi sorrise ancora “Me lo sono inventato. È chiamata fanfiction.”

 

 

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“Quanto?”

 

Chad lasciò cadere una banconota da un dollaro dalla sua mano: “Seicentotre dollari e venticinque centesimi.”

 

“Seicentotre dollari?” gridò Troy “Solo?”

 

“E venticinque centesimi.” ricordò Chad al suo amico.

 

“E’ tutto ciò che abbiamo?” Troy apparve sinceramente terrificato “Di tutti i nostri amici, genitori, parenti e vicini che abbiamo potuto trovare, questi sono tutti i soldi che abbiamo trovato? Oh mio Dio, sono morto.”

 

“Okay, ascolta, non farti prendere dal panico, va bene?” disse Chad, stranamente calmo “Sono ancora un sacco di soldi e chissà, forse Heidi non ha tutti questi soldi. Forse non ha pensato che ci sarebbe stata molta competizione. Forse… oh, ma chi stiamo prendendo in giro, sei morto.” si fermò “Ma se vuoi la mia opinione personale, i tuoi occhi sono più cerulei che cobalto.”

 

Ci fu un lungo silenzio mentre entrambi ponderavano su come sarebbe stata la morte a causa di Heidi Spencer.

 

“Vuoi rapinare una banca?”

 

 

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“Benvenuti alla Prima Annuale Raccolta di Fondi per Beneficenza!” Sharpay annunciò ad alta voce nel microfono, battendo ripetutamente il suo martelletto sul palco. Esaminò soddisfatta la palestra piena “Tutti i profitti della raccolta di questa sera –che, per vostra informazione, batterà senza dubbio il record del 2007 della East High- andranno ai bambini orfani terremotati in…”

 

“…Darfur.” sussurrò rispettosamente Ryan dietro di lei.

 

“…Darfur, dove è richiesto molto soccorso.” qualche applauso risuonò in palestra e Sharpay sorrise ampiamente “Il nostro primo articolo per l’asta è…” un entusiasta rullo di tamburo si elevò dalla folla e Ryan tirò una tenda rosa e piena di pailletes per rivelare quattro matricole in tight, ognuno che impugnava un violino come se fosse la cosa più fantastica del mondo “…una stupefacente serata con i membri dell’orchestra della scuola al locale emporio del violino.” lesse la bionda sul suo foglietto “Le offerte partono da quindici dollari. Qualcuno?”

 

I grilli cantarono in sottofondo.

 

Qualcuno tossicchiò dalle ultime file.

 

Una ragazza alzò docilmente la sua mano dalla prima fila: “Ho tre dollari e un buono per un gelato?” offrì debolmente.

 

“Venduto!”

 

 

###

 

 

Gabriella Montez spinse pigramente il suo purè attorno il piatto. Fino a quel momento, aveva finito i compiti, si era sistemata le unghie, messo a posto la sua camera, guardato il telegiornale, dato da mangiare al gatto, confortato il gatto mentre vomitava, era andata all’emporio a comparare le scatolette di cibo per gatti e rimpianto il giorno in cui aveva comprato un gatto. Ed erano ancora solo le sette, e non c’era nient’altro per distrarla mentre l’asta per beneficenza iniziava, e il suo migliore amico era attualmente messo in svendita ad una sciocca ragazza del secondo anno, mentre in realtà, lei era innamorata di lui.

 

La vita era così ingiusta.

 

“Gabriella, c’è qualcosa che non va?” domandò sua madre, occhieggiando il piatto pieno.

 

Sì, sono innamorata del mio migliore amico e sono troppo fifona per dirglielo.

 

“No,” sospirò Gabriella “Solo non penso di avere molta fame.”

 

“Stai male?”

 

Sì, malata d’amore.

 

“Che cosa hai fatto oggi?”

 

Ho setacciato la casa in cerca di soldi perché voglio comprare Troy all’asta di beneficenza perché sono segretamente innamorata di lui e lui non lo sa, ma viene fuori che abbiamo solo venti dollari in casa adesso, e io non posso assolutamente comprarlo con venti dollari, sei matta? Quindi sono seduta qui, depressa, perché non ho abbastanza soldi o coraggio per dirgli cosa provo davvero.

 

“Gabriella, mi stai trattando male nella tua testa?”

 

“No,” la mora sospirò “Cosa hai fatto oggi, mamma?”

 

“Beh, ti ricordi la vecchia sedia a dondolo della nonna? Beh, oggi l’ho finalmente venduta.”

 

Gabriella si sforzò di sorridere: “Che bello.”

 

“Ed è fruttata abbastanza, in realtà. Oh, e oggi c’è stato un grande caso…”

 

Gabriella la interruppe bruscamente: “Cosa?”

 

Sua madre apparve confusa: “Cosa cosa?”

 

“I soldi,” Gabriella gridò agitata, saltando su dalla sua sedia “Dove sono? Hai preso in contanti?”

 

“Beh, è sul tavolo in cucina. Che cosa sta succedendo, Gabriella?”

 

Ma la figlia era già fuori dalla porta.

 

 

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“E il prossimo!” Sharpay attese mentre qualcuno eseguì un incredibilmente lungo e complicato rullo di tamburo “Okay, sta’ zitto adesso, Ragazzo del Tamburo. Il prossimo, uno dei più buoni partiti della East High…” si fermò per un momento mentre Ryan le piazzava utilmente un paio di paraorecchi in testa “… Troy Bolton!

 

Tuonanti applausi e urla scoppiarono quando Ryan aprì la tenda rosa per rivelare Troy goffamente in piedi con le mani nelle tasche, completamente rosso dal collo in su. Chad, Zeke e Jason lo circondavano, indossando un equipaggiamento protettivo e brandendo delle mazze da baseball, creando una barriera fisica tra il ragazzo e le fanatiche ragazze. Un paio di mutandine di pizzo rosa atterrarono sull’estremità della mazza di Jason, che gridò e lasciò cadere la sua arma come se fosse stata una patata calda.

 

Sharpay battè il martello per un intero minuto: “Iniziamo con le offerte,” annunciò.

 

“Cinque!”

 

“Quindici!”

 

“Venti!”

 

“Trenta!”

TRECENTO!”

 

La palestra divenne silenziosa e tutte le teste si voltarono verso Heidi Spencer, in prima fila, che stringeva trionfante il libretto degli assegni di suo padre.

 

“Qualcuno trecento?” Sharpay osservò la calca di persone.

 

Troy spinse Chad: “Tre e cinquanta!” contrastò il ricciolino, con un coro di ‘oooh’ dalla folla.

 

“Quattrocento!” esclamò coraggiosamente una ragazza dai capelli rossi.

 

CINQUECENTO!” strillò Heidi, soffocando la banda una volta per tutte.

 

“Cinque e cinquanta!” rispose Chad.

 

“Seicento!”

Troy guardò disperatamente il suo migliore amico: “Seicentotre dollari e venticinque centesimi?” Chad si alzò in piedi debolmente “No? Okay.” Si sedette di nuovo, e il capitano sembrò vicino al vomitare.

 

“Settecento.” Heidi disse vittoriosa. C’era un tronfio sorriso sul suo viso.

 

“Settecento,” ripetè ad alta voce Sharpay “Settecento e uno, settecento e due…”

 

CINQUEMILA DOLLARI!

 

Un rantolo collettivo si diffuse per la palestra.

 

Sharpay roteò gli occhi: “Troy,” disse bruscamente all’offerente “Non puoi offrire per te stesso.”

 

Troy si risedette: “Ma perché no?” piagnucolò quasi.

 

Con un’altra roteata di occhi, Sharpay afferrò di nuovo il suo spropositato martelletto: “E uno, e due…”

 

Improvvisamente, dal nulla, ci fu una raffica di vento e un tuonare di passi: “Settecen… settecento dollari!” arrivò un rantolo senza fiato. Dozzine di teste si voltarono per guardare chi aveva piazzato la nuova offerta. Troy si alzò in piedi dalla sua sedia, accigliandosi alla voce familiare: “… Gabriella?”

 

“Okay, questa scuola è ritardata?” Sharpay apparve seccata “Uno, non si può offrire per se stessi. Due, non si può offrire la stessa cifra di qualcun altro. Non è così difficile, gente!”

 

“Oh,” Gabriella sembrava agitata mentre provava a recuperare il respiro “Uhm, settecentocinquanta allora.” camminò lentamente fino a sedersi su una delle gradinate, chiaramente rifiutandosi di riconoscere lo sguardo confuso di Troy e quello omicida di Heidi.

 

“Novecento.” sibilò la bionda.

 

“Mille.”

 

“Millecento.”

 

“Milledue.”

 

“Milletre.”

 

“Millequattro.”

 

“Millecinque.”

 

“Millesei.”

 

“Aspettate, posso interrompervi?” Sharpay alzò la mano “Non che non sia contenta che voi due ragazze state facendo sì che questa sia la raccolta di fondi per beneficenza che ha più successo in tutta la storia dell’East High, ma…” guardò direttamente Gabriella “Almeno avete tutti questi soldi?”

 

“Uhm…” Gabriella si agitò “Sì.”

 

“Continuate, allora.”

 

“Duemila.”

 

“Duemilacento.”

 

Troy guardò da ragazza a ragazza, mentre Gabriella e Heidi sparavano prezzi, uno dopo l’altro, come se stesse guardando una partita di tennis. Nel profondo della sua mente, una domanda persistente tormentava il suo cervello: perché Gabriella era lì? E stava facendo delle offerte su di lui?

 

“Tremilaottocento.”

 

“Tremilanovecento.”

 

Heidi inspirò, la faccia bianca di rabbia: “Diecimila.” disse rigidamente “Diecimila. Batti questo.”

 

“Undicimila.”

 

“Dodicimila.”

 

“Tredicimila.”

 

Chad si sporse per sussurrare all’orecchio del suo migliore amico: “Gabriella non ha tutti quei soldi, vero?”

 

“No.”

 

“Allora perché…?”

 

“Non ne ho idea.”

 

“Cinquantamila!”

 

Gabriella apparve come se volesse scoppiare in lacrime e tirare un cazzotto in faccia a qualcuno: “Troy,” disse con una voce che rasentava appena il sussurro. La palestra era silenziosa “Tu sei il mio migliore amico.” lanciò un’occhiata ad Heidi “E cinquantunomila, comunque.”

 

“Cinquantadue!”

 

“Ma dal musical, ho avuto questi sentimenti…cinquantatre.”

 

“Cinquantaquattro!”

 

Troy fissava ammutolito Gabriella, cercando di raccogliere abbastanza intelligenza per ricordarsi come respirare.

 

“E ho provato a dirtelo,” riprese lei disperatamente, mentre tutta la palestra osservava a bocca aperta. “Ma la prima volta che ci ho provato, tu hai detto a mia mamma che aveva un bell’attaccapanni e poteva essere una cameriera da Hooters, e la seconda volta sei caduto dal mio balcone.” si fermò “Cinquantacinquemila.”

 

Heidi sembrava completamente e totalmente mortificata che il suo tuono e l’attenzione di Troy erano portati via da lei: “Sessantamila!” strillò.

 

“Io solo…” Gabriella si affievolì lentamente, sembrando addolorata “Io avevo solo bisogno di dirtelo. Prima di perdere i nervi. Settantamila.”

 

“Ottantamila!”

 

“Ed è…” deglutì, e finalmente alzò lo sguardo, per lasciare che gli occhi cobalto-o-ceruleo si connettessero con i suoi “E’ che ti amo. Questo è quello che avevo bisogno di dirti.” spostò lo sguardo e si alzò lentamente “Ottantamila.” disse infine e sorrise genuina ad Heidi “Immagino tu abbia vinto.” Senza guardare indietro, uscì dalla palestra, i suoi passi che battevano leggermente sul pavimento.

 

Ci fu un lungo silenzio in palestra, la maggior parte della folla non aveva mai avuto l’opportunità di ascoltare una così drammatica confessione d’amore.

 

Troy sembrava avere perso la parola, la sua prima e più importante priorità era ricordarsi di tenere la bocca aperta giusto per lasciare filtrare l’ossigeno.

 

Finalmente, Sharpay battè leggermente il suo martelletto: “Uhm…” disse lentamente “Ottantamila? Qualcuno? E uno… e due…”

 

Heidi si alzò sdegnata: “Aspetta, questo vuol dire che devo veramente pagare ottantamila dollari?”

 

“Dovrai se vuoi una serata con Troy.” rispose Sharpay, le sopracciglia alzate.

 

“Ma io non ho ottantamila dollari!”

 

Troy balzò giù dalla sua sedia: “Aspetta,” urlò saltando giù “Gabriella!” chiamò, sfrecciando verso l’uscita della palestra “Aspetta, Gabriella!”

 

“Amico,” Chad sbuffò “Azione ritardata, eh?”

 

 

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Troy serpeggiava per i corridoi vuoti della East High, gli occhi in cerca della piccola figura di Gabriella.

 

“Gabriella!” chiamò “Gabriella!”

 

Catturò la vista delle scale che portavano al giardino sul tetto e scattò su per gli scalini, facendoli a due a due. Mentre raggiungeva la fine, iniziò lentamente a sorridere.

 

Gabriella era appoggiata ad una delle ringhiere, le braccia strette forte l’una attorno all’altra.

 

Lui la raggiunse: “Cosa ci fa una ragazza carina come te quassù tutta sola?”disse, completamente serio.

 

Avvertì il sorrise nella sua voce: “Per uccidermi.” rispose piatta.

 

“Oh, qual è il problema?” domandò con nonchalance.

 

Lei si girò per guardarlo, gli occhi annuvolati: “Beh, per prima cosa, ho quasi sprecato ottomila dollari.”

 

Troy si sporse impaziente: “E…” premette.

 

“Ho detto al mio migliore amico che lo amo.”

 

“E che cosa ha detto lui?”

 

I suoi occhi si chiusero per un momento prima di dargli le spalle, la luce della luna catturata tra i suoi capelli: “Perché non me lo dici tu?” sussurrò.

 

Lui le prese la mano, trascinandola dolcemente vicino a lui. Appoggiò la fronte contro la sua, sentendo lentamente le rughe sulla sua tempia che si rilassavano: “Beh, sta pensando.” si fermò, fingendo di pensare.

 

Gabriella rise delicatamente, circondandogli il collo con le braccia, muovendo la sua bocca più vicina a quella del ragazzo: “Cosa sta pensando?” mormorò, il suo respiro caldo contro il viso del castano.

 

Lui sorrise e la guidò ancora più vicina, i loro occhi che non si lasciavano mai: “Sta pensando se lei sa se i suoi occhi sono cobalto o ceruleo.”

 

 

Fine

 

 

 

 

 

Ecco qui un’altra shot da me tradotta per festeggiare: HO VISTO HIGH SCHOOL MUSICAL 3!!!!!

 

Mio Dio, quant’è bello?? Me lo aspettavo con più colpi di scena, ma è bellissimo lo stesso ^^ Peccato che non abbiano fatto vedere il ballo L

 

Poi me lo sono goduto ancora di più perché sono riuscita ad andare al primo spettacolo, il primo giorno in cui è uscito in Italia, non ho dovuto aspettare come previsto XD

 

A voi com’è sembrato?? Io non vedo l’ora di comprarlo XD

 

Mi aspetto qualche commento, please XD Lo sapete che sono importanti XD

 

Un bacione grande

 

Hypnotic Poison

  
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