Can’t buy me love
Secondo la
rispettabile opinione di Sharpay Evans (opinione che includeva sei auto, un
jet, tre barche, otto cavalli, sei ville italiane, sei case sulla spiaggia in
Costa d’Avorio, e il numero del cellulare personale di Karl Lagerfeld),
si può ottenere praticamente tutto ciò che si vuole fornendo una semplice
spiegazione:
“E’ per
beneficenza.”
Quando suo
padre le chiedeva la validità di acquistare una nuova Mercedes Classe C per i
bambini denutriti in Etiopia, Sharpay Evans sospirava cupamente e diceva:
“Papà, avere una nuova auto mi porterà ai miei incontri giornalieri con il
Gruppo Giovanile di Beneficenza molto più
velocemente, e secondo vari studi, un bambino muore ogni tre secondi di fame, e
nella mia nuova Mercedes, potrei salvare almeno
cento bambini semplicemente sgusciando nel traffico dell’ora di punta! È per beneficenza, papà!”
Quando sua
madre ridacchiava impazientemente al pensiero di procurarle un’altra casa sulla
costa del Mediterraneo, Sharpay Evans roteava gli occhi con fare esperto e
diceva: “Mamma, davvero, sei così egoista. Quegli appartamenti non sono per noi. Sono per l’Associazione Nazionale
Italiana della Carità, perché loro non hanno un quartier generale ufficiale ed
è il minimo che posso fare prestare loro le nostre case per le vacanze! È per beneficenza, mamma!”
Quando il
pilota del suo Boeing 707 commentava che
probabilmente volare a Parigi ogni weekend non era esattamente fare un favore
all’ambiente, Sharpay Evans lasciava sfuggire dai suoi occhi nocciola una
perfetta occhiata triste e sussurrava: “Capitano Crawford, Parigi, non essendo
solo il luogo di nascita di Sua Santità in persona Coco
Chanel, ha anche uno dei peggiori divari tra poveri e
ricchi nel mondo. Davvero è il minimo che posso fare, dedicare i miei weekend a
insegnare ai bambini disagiati e senza casa a leggere, e servire pasti caldi
alla mensa gratuita per i poveri. È per beneficenza,
Capitano Crawford!”
Era un
metodo sicuro per ottenere tutto ciò che vuoi. Tutto quello che serviva era una
cristallina lacrima che scendeva elegantemente lungo la sua guancia e un’appena
udibile preghiera di “E’ per beneficenza” ed era assolutamente garantito che
Sharpay Evans avrebbe avuto tutto, assolutamente tutto, ciò che il suo freddo cuore di pietra desiderava.
Questo era
il perché scioccò così tanto ogni centimetro della sua anima quando Troy Bolton
rifiutò di aiutarla con i bambini orfani terremotati del Darfur.
“E’ per beneficenza, Bolton!” pianse
disperatamente per la quinta volta in così tanti secondi “Beneficenza!”
Troy battè
le palpebre, assottigliando le labbra: “No.”
“Sei morto
dentro, Bolton,” singhiozzò la regina del Drama Club “Come fa questo a non
colpirti? Bambini che muoiono di fame, tormentati dai disagi…” guardò di nuovo
in alto, i suoi occhi nocciola che supplicavano “Per favore? Perché non lo
farai? Dammi una buona ragione e ti lascerò in pace, promesso!”
“Una
ragione?”
“Una
ragione.”
“PERCHE’ NON MI SVENDERO’ ALL’ASTA PER
L’INTERA POPOLAZIONE FEMMINILE DELLA EAST HIGH, EVANS!”
“A parte
quello,” Sharpay disse dolcemente, come se quel piccolo dettaglio le fosse
scivolato di mente “A parte quello, va bene, no? E comunque, sono quasi sicura
che Kelly Freeman è lesbica, quindi non è che l’intera popolazione femminile dell’East
High farà un’offerta per te. E diciamo anche che la metà ha un fidanzato, e
alcune non sono autorizzate ad avere un appuntamento, e un paio non offriranno
mai per te perché sono troppo timide o spaventate, e in più i secchioni
frequentano solo i secchioni, quindi solo le cheerleader vorrebbero far
un’offerta per te – e guarda, ad alcune nemmeno piaci.” fissò il suo compagno con una sdegnosa occhiata “Quindi
davvero, solo una decina di ragazze vorrebbero offrire per te. Dio, sei così
sicuro di te stesso.”
Troy fece
una smorfia: “Ti stai dimenticando di Heidi Spencer, vero?” rabbrividì,
riferendosi alla bionda studentessa del secondo anno che si era autodefinita la
sua più grande fan, cheerleader personale e ‘sollevatrice d’umore’, e
fondatrice, presidentessa e tesoriera dell’unico Troy Bolton Fan Club nella
scuola che poteva quasi infrangere dieci leggi statali contro il seminare
panico. “Perché lo sai che si
mostrerà e farà un’offerta di diecimila dollari su di me e allora sarò costretto a passare un’intera serata con
lei, discutendo se i miei occhi sono realmente cobalto o ceruleo!”
“Oh, Heidi
è così carina,” Sharpay disse innocentemente “Allora forse le piaci e scribacchia ‘Troy e Heidi per sempre’
sopra tutti i suoi quaderni-”
“Ha
affittato un jet che scrive nel cielo ‘Io amo Troy’
ogni giorno alle otto e mezza di mattina!” protestò Troy.
“–e forse ti ha regalato un mazzo di fiori a
San Valentino-”
“Abbiamo
dovuto saltare la scuola perché aveva inondato l’intera ala est di rose!”
“–e forse le piace passare un po’ di tempo a
casa tua-”
“Mia mamma
le ha dato una mensola tutta sua per gli asciugamani nel mio bagno!”
“–e forse ha già pensato un pochino sui vostri figli insieme-”
“Ha aperto
un fondo per il college per il nostro primogenito!”
“–ma è
solo perché ci tiene.” terminò Sharpay “Comunque,” sibilò “Ho già messo il tuo
nome nel cartellone.”
Troy
guardò la sua compagna con qualcosa tra l’incredulità e l’orrore, qualcosa che
stava diventando sempre più comune più tempo spendeva con Sharpay Evans.
“Non lo
farò.” disse deciso “E tu lo stai facendo solo perché non vuoi che la tua prima
raccolta di fondi per beneficenza come presidentessa del comitato sia un totale
fallimento.”
“Quindi?”
Sharpay mise il broncio “Mi importa ancora dei bambini in…” si bloccò, pensando.
“Darfur,” Troy la soddisfò roteando gli occhi.
“E’ quello
che ho detto.” esclamò la bionda “Senti, solo fai l’asta, per favore?
Raccoglieremo tantissimi soldi, ed è per beneficenza dopotutto.” Sharpay attese
per un momento e poi sorrise furbescamente
“In più, Gabriella potrebbe fare un’offerta per te.”
Troy
soffocò sul suo respiro: “Oh,” incrociò le braccia, arrossendo “Davvero? Perché
dovrebbe… perché dovrebbe fare la differenza?”
“Perché
sei innamo-o-orato-o di lei,” canticchiò Sharpay “Tu
vuoi spo-o-osa-a-arla. Vuoi avere i suoi fi-i-i-i-gli!”
“Lei non mi piace!” tossicchiò Troy, così poco
convincente che anche la signora Darbus sbuffò con una risata dal fondo della
classe “Non mi piace!” insistette lui, girandosi verso la sua compagna dall’aria
colpevole “L’hai detto a tutti della
mia non-esistente cotta per la mia migliore amica?”
Sharpay
rise impaziente: “Nooooo…” disse lentamente “Ho fatto promettere al custode che
non l’avrebbe detto a sua moglie.”
Troy
sbattè la fronte sul tavolo.
“Oh, su,
dai!” Sharpay diede un colpetto rude sulla spalla del capitano della squadra di
basket “Tutti conoscono la vostra storia. Non potete nemmeno provare a negarla!
Il ragazzo e la ragazza si incontrano allo Sky Lodge. Il ragazzo e la ragazza cantano. Il ragazzo e la
ragazza si innamorano. Il ragazzo vuole davvero essere fortunato con la
ragazza, ma la ragazza parte. Il ragazzo è triste. Ma, ha il suo numero di
telefono! La ragazza si trasferisce alla scuola del ragazzo. Il ragazzo è
felice. Il ragazzo e la ragazza sono idioti e-” il suo viso s’incupì
vistosamente “… rubano i ruoli principali del musical della scuola ai gemelli
Evans che avrebbero davvero dovuto avere
i ruoli principali ma non hanno potuto a causa di un’ingiusta opinione di una
fonte non professionale, ma i gemelli Evans regnarono supremi in ogni modo e
UCCISERO IL RAGAZZO E LA RAGAZZA NEL SONNO CON UNA SEGA-”
Troy alzò
la testa dal tavolo: “Sono sicuro che questo è successo –in Saw
VII: La vendetta di Sharpay.”
Sharpay
sospirò e riluttante continuò a raccontare la ‘vera’ storia: “Il ragazzo e la
ragazza ottengono i ruoli principali. Il ragazzo e la ragazza stanno per
mettersi insieme tipo cinque volte ma non succede mai perché la prima volta il
ragazzo è stato stupido ed ha accidentalmente detto alla mamma della ragazza
che assomigliava a una prostituta-”
“Quello è
stato un incidente!” replicò imbronciato Troy “Ho detto a Maria che era molto
carina e che poteva passare per la sorella di Gabriella!”
“O una
cameriera da Hooters.”
“Era un complimento!”
“La
seconda volta il ragazzo è stato stupido ed è caduto dall’albero su cui si
stava arrampicando sul balcone della ragazza e si è rotto una gamba.”
“Era un
albero vecchio e i rami erano deboli,” rispose Troy sulla difensiva “Chiunque
avrebbe potuto cadere. Era davvero pericoloso.”
“La terza
volta, il ragazzo è stato stupido ed è caduto dal balcone.”
“Non sono caduto. Sono ruzzolato leggermente.”
“La quarta
volta, il ragazzo è stato stupido e ha portato la ragazza per chiederle di
uscire davanti una macchina dei coriandoli.”
“Come se
avessi saputo che sarebbe scoppiata.”
“La quinta
volta, il ragazzo è stato stupido e si stava ficcando dei marshmallow
su per il naso mentre la ragazza stava cercando di chiedergli di uscire.”
“Beh, io-”
Troy si fermò “Okay, non ho una scusa per questo. Ma era un’idea di Chad.
Volevamo vedere quanti ce ne stavano.”
“Ma il
nocciolo della storia è che il ragazzo è stupido, la ragazza è timida, e
nessuno chiederà all’altro di uscire perché… non ne ho idea!” Sharpay mutò la sua espressione in quello che
assomigliava ad un sorriso “Come ho detto, tutti conoscono la vostra storia. Tutti
sanno che voi due siete fatti l’uno per
l’altra. Come puoi vedere come fare touchdowns da
tre punti e non vedere questo?”
Troy sembrò
impassibile con il suo discorso. Aprì la bocca per replicare, ma l’allegra
entrata di un certo membro del Decathlon scolastico dai capelli corvini lo
distrasse per dieci secondi pieni, prima di realizzare che fissare sognante la
sua non-cotta non lo stava certo aiutando con il suo caso.
“Sta
zitta.” schioccò alla sogghignante figura di Sharpay.
“Non ho
detto niente!” disse trionfante la bionda, prima di voltarsi per salutare
Gabriella, facendo il broncio “Gabriella, a Troy non importa dei bambini orfani
in Darfur.”
La fronte
di Gabriella si corrugò e lei scivolava nel posto di fianco a Troy: “Oh, state
parlando dell’asta?” chiese sorridendo “Perchè credo che Heidi Spencer abbia
avuto un attacco di cuore nell’ala est e sia dovuto venire il Pronto Intervento.”
“Oh, Dio
caro…” mormorò Troy, accasciandosi sulla sua sedia “Si tatuerà la mia faccia
sul braccio, vero? Evans, questo è esattamente
il perché non lo volevo fare.”
“Oh, ma
dovresti!” saltò su Gabriella, afferrandogli il braccio. Lo fissò, gli occhi
lucidi: “E’ per beneficenza, ricordi? Immagina quanti soldi potremmo
raccogliere, e quanti bambini in Darfur potremmo
salvare!”
Troy
sospirò, cercando di raccogliere tutta la sua forza di volontà per rifiutare la
ragazza in fronte a lui: “Uhm…” temporeggiò, mentalmente rovinando il giorno in
cui aveva deciso di innamorarsi di Gabriella Montez “Beh, okay. Se ti rende
felice.”
“Oh,
grazie!” Gabriella balzò fuori dal suo posto, gettando le braccia attorno al
suo migliore amico.
Sharpay
Evans, che era rimasta in silenzio per gli ultimi minuti, non perse il debole
sorriso sul viso del ragazzo.
Secondo la
rispettabile opinione di Sharpay Evans (opinione che includeva sei auto, un
jet, tre barche, otto cavalli, sei ville italiane, sei case sulla spiaggia in
Costa d’Avorio, e il numero del cellulare personale di Karl Lagerfeld),
si può ottenere praticamente tutto ciò che si vuole da Troy Bolton fornendo una
semplice spiegazione:
“Beh, è
per Gabriella.”
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Non
falliva mai di stupire Chad Danforth ciò che Troy Bolton poteva rovinare.
“Aspetta,
quindi tu hai acconsentito di essere
messo all’asta?” Chad si sentiva come se avesse avuto un peperoncino in gola
“Cioè, potevi dire di no… ma hai detto di sì?”
Troy si
restrinse nella sua sedia mentre spiava Heidi Spencer, circondata da una folla
di alunne del secondo anno, che (rumorosamente) dichiarava il suo amore
profondo per lui “Tu non capisci, amico!” protestò “Gabriella mi stava guardando!”
Chad smise
di masticare: “Ti stava guardando.”
ripetè piattamente “Lei ti stava guardando,
quindi hai deciso di ucciderti? Perché lo sai che è ciò che succederà! Heidi
Spencer farà un’offerta su di te e poi ti ucciderà!
E vorrà discutere se i tuoi occhi sono veramente cobalto o ceruleo!”
Troy
gemette: “Lo so.”
Chad
scosse la testa miseramente: “Sei vinto, amico. Tu hai bisogno di invitare
fuori Gabriella al più presto. Non puoi continuare a mettere in pericolo la tua
vita. Hai bisogno di essere in una vera relazione e avere un po’ di controllo!”
finse di pensare per un momento “Come me!” s’indicò teatralmente “Io sono un vero uomo in una vera relazione e tengo in riga la mia ragazza!”
Taylor
McKessie lo guardò male dall’altra parte del tavolo da pranzo: “Mangia le tue
verdure, Chad.”
“Sissignora.”
Troy fece
una pausa mentre Chad rispettosamente raccoglieva una forchettata di carote:
“Stavi dicendo?” domandò, contraendo la bocca.
Chad
sospirò: “Senti, tutti conoscono la vostra storia.” disse a bocca piena. Prese
in mano la sua forchetta di plastica e il cucchiaio “Forchetta e cucchiaio sono
migliori amici. Forchetta e cucchiaio vogliono fare sesso selvaggio da posate.
Ma forchetta e cucchiaio sono separati dalle limitazioni delle loro –cucchiaieria e forchetteria,
benchè tutti sappiano che sono fatti
l’uno per l’altra.” mise giù le posate quando Taylor lo ammonì che forchette e
cucchiai erano fatti per mangiare, non per giocare “Ma hai colto il mio
nocciolo,” continuò “Chiedile di uscire.”
“Quindi
pensi davvero che io le piaccia?” Troy chiese lentamente.
Chad roteò
gli occhi: “Pron-to? Non hai sentito
riguardo forchetta e cucchiaio?” scosse irritabilmente
la sua forchetta e il suo cucchiaio “Allora, cosa farai stasera?”
“Cosa vuoi
dire?”
“Beh, non
vorrai mica lasciare che Heidi Spencer faccia un’offerta per te, giusto?” Chad
sembrava atterrito “Perché lei farà un’offerta.
E tu morirai.”
Troy pensò
per un momento: “Senti questo,” propose “Tu offri per me. Quando lei fa
l’offerta, tu offri contro di lei. Offrirai di più di lei.”
Chad
annuì: “Okay,” disse pensieroso “E’ un buon piano. È un ottimo piano. Come
faccio a riprendermi i soldi?”
“Non li
riprendi. È per beneficenza.”
Chad
infilò un’altra forchettata di carote in bocca: “Continua a pensare.”
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Gabriella
Montez non era una persona egoista sotto ogni aspetto. Lei era tutta per la
beneficenza. Sosteneva tre bambini etiopi e regolarmente dava aiuto dopo i
disastri naturali. Aiutava alla mensa dei poveri ogni volta che poteva. Quando
passava davanti ad un senzatetto, gli dava sempre tutte le monete di cambio che
aveva nella borsa.
Ma una
bionda studentessa del secondo anno di 45 chili chiamata Heidi Spencer era
riuscita a convincerla di rovinare il giorno in cui lei aveva convinto Troy
Bolton ad aiutare i bambini orfani terremotati del Darfur.
“Quindi,
tu e Troy siete, come dire, molto uniti?” Heidi girò una pagina del suo
quaderno e sorrise vincente a Gabriella “Quale pensi sia la sua sfumatura di
rosso preferita? Pensavo il cremisi, ma potrebbe anche essere quello della
rosa. E il bianco? Quale sfumatura di bianco pensi gli piaccia?”
Gabriella
strinse i denti: “Sono abbastanza sicura che gli piacciano il blu e il giallo.”
rispose dolcemente.
Heidi si
fermò: “Ma quelli sono i colori della West High.”
“Oh,”
Gabriella mosse vagamente la mano “Ma lui li apprezza davvero. Come ogni volta
che una ragazza arriva a casa sua vestita di blu e giallo con uno striscione
che recita ‘Forza West High’, lo
impressiona davvero.”
Heidi
sorrise enormemente, ovviamente confondendo i molari per carisma: “Oh,
Gabriella, so che io e te saremo migliori amiche. Intendo, tu sei la migliore
amica di Troy e io sarò la sua ragazza e avremo un sacco di tempo da spendere
insieme. Ehi, che colore pensi siano gli occhi di Troy, cobalto o ceruleo?”
Gabriella
alzò un sopracciglio: “Tu sarai la sua ragazza?” domandò asciutta.
“Beh,
certo!” esclamò Heidi dolcemente “Dopo che l’avrò comprato all’asta di stasera,
staremo insieme per sempre!” si fermò e sorrise di nuovo, lo sforzo sembrava
che le avrebbe rotto la mascella “Ad essere onesti, non so come fai a
sopportare a stare sempre con lui e non, come dire, innamorarti completamente
di lui.”
Gabriella
arrossì.
“Perché,
come dire, alcune persone stavano dicendo come voi due vi sareste messi
insieme, ma non l’avete fatto,” Heidi la guardò compassionevole “e il perché
deve essere quanto è innamorato di me.”
“Sì…”
Gabriella disse lentamente “Dev’essere questo.” si schiarì nervosamente la
gola, sentendo il calore salire lungo il suo collo “Ma, uhm, come fai ad essere
così sicura che riuscirai a comprarlo? Voglio dire, un sacco di ragazze
vorrebbero fare un’offerta per lui, giusto?” si morse il labbro, calcolando
mentalmente quanti soldi aveva nel suo conto in banca e accigliandosi quando
realizzò che li aveva spesi tutti al centro commerciale quando Sharpay l’aveva
convinta che nessun guardaroba femminile era completo senza un paio di
scaldamuscoli colorati e orribilmente cari.
“Beh, sì,”
rispose felice Heidi “Ma mio papà è il produttore esecutivo di quel grande
reality show a Beverly Hills, e abbiamo tonnellate di
soldi.”
Gabriella
forzò gli angoli della bocca a salire verso l’alto. Forse sua madre avrebbe
potuto prestarle dei soldi…
“Oh!”
Heidi rabbrividì di eccitazione “Pensi che forse mi porterà nel suo castello in
Messico?”
“Lui non
ha un castello in Messico.”
“Lo aveva
in ‘Amore senza fine’!”
Gabriella alzò un sopracciglio.
“Oh,
giusto…” Heidi sorrise ancora “Me lo sono inventato. È chiamata fanfiction.”
###
“Quanto?”
Chad
lasciò cadere una banconota da un dollaro dalla sua mano: “Seicentotre dollari
e venticinque centesimi.”
“Seicentotre
dollari?” gridò Troy “Solo?”
“E
venticinque centesimi.” ricordò Chad al suo amico.
“E’ tutto
ciò che abbiamo?” Troy apparve sinceramente terrificato “Di tutti i nostri
amici, genitori, parenti e vicini che abbiamo potuto trovare, questi sono tutti
i soldi che abbiamo trovato? Oh mio Dio, sono morto.”
“Okay,
ascolta, non farti prendere dal panico, va bene?” disse Chad, stranamente calmo
“Sono ancora un sacco di soldi e chissà, forse Heidi non ha tutti questi soldi.
Forse non ha pensato che ci sarebbe stata molta competizione. Forse… oh, ma chi
stiamo prendendo in giro, sei morto.” si fermò “Ma se vuoi la mia opinione
personale, i tuoi occhi sono più cerulei che cobalto.”
Ci fu un
lungo silenzio mentre entrambi ponderavano su come sarebbe stata la morte a
causa di Heidi Spencer.
“Vuoi
rapinare una banca?”
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“Benvenuti
alla Prima Annuale Raccolta di Fondi per Beneficenza!” Sharpay annunciò ad alta
voce nel microfono, battendo ripetutamente il suo martelletto sul palco.
Esaminò soddisfatta la palestra piena “Tutti i profitti della raccolta di
questa sera –che, per vostra informazione, batterà senza dubbio il record del
2007 della East High- andranno ai bambini orfani terremotati in…”
“…Darfur.” sussurrò rispettosamente Ryan dietro di lei.
“…Darfur, dove è richiesto molto soccorso.” qualche applauso
risuonò in palestra e Sharpay sorrise ampiamente “Il nostro primo articolo per
l’asta è…” un entusiasta rullo di tamburo si elevò dalla folla e Ryan tirò una
tenda rosa e piena di pailletes per rivelare quattro matricole in tight, ognuno
che impugnava un violino come se fosse la cosa più fantastica del mondo “…una
stupefacente serata con i membri dell’orchestra della scuola al locale emporio
del violino.” lesse la bionda sul suo foglietto “Le offerte partono da quindici
dollari. Qualcuno?”
I grilli
cantarono in sottofondo.
Qualcuno
tossicchiò dalle ultime file.
Una
ragazza alzò docilmente la sua mano dalla prima fila: “Ho tre dollari e un buono
per un gelato?” offrì debolmente.
“Venduto!”
###
Gabriella
Montez spinse pigramente il suo purè attorno il piatto. Fino a quel momento,
aveva finito i compiti, si era sistemata le unghie, messo a posto la sua
camera, guardato il telegiornale, dato da mangiare al gatto, confortato il
gatto mentre vomitava, era andata all’emporio a comparare le scatolette di cibo
per gatti e rimpianto il giorno in cui aveva comprato un gatto. Ed erano ancora solo le sette, e non c’era
nient’altro per distrarla mentre l’asta per beneficenza iniziava, e il suo
migliore amico era attualmente messo in svendita ad una sciocca ragazza del
secondo anno, mentre in realtà, lei
era innamorata di lui.
La vita
era così ingiusta.
“Gabriella,
c’è qualcosa che non va?” domandò sua madre, occhieggiando il piatto pieno.
Sì, sono innamorata del mio
migliore amico e sono troppo fifona per dirglielo.
“No,”
sospirò Gabriella “Solo non penso di avere molta fame.”
“Stai
male?”
Sì, malata d’amore.
“Che cosa
hai fatto oggi?”
Ho setacciato la casa in cerca di
soldi perché voglio comprare Troy all’asta di beneficenza perché sono
segretamente innamorata di lui e lui non lo sa, ma viene fuori che abbiamo solo
venti dollari in casa adesso, e io non posso assolutamente comprarlo con venti
dollari, sei matta? Quindi sono seduta qui, depressa, perché non ho abbastanza
soldi o coraggio per dirgli cosa provo davvero.
“Gabriella,
mi stai trattando male nella tua testa?”
“No,” la
mora sospirò “Cosa hai fatto oggi, mamma?”
“Beh, ti
ricordi la vecchia sedia a dondolo della nonna? Beh, oggi l’ho finalmente
venduta.”
Gabriella
si sforzò di sorridere: “Che bello.”
“Ed è
fruttata abbastanza, in realtà. Oh, e oggi c’è stato un grande caso…”
Gabriella
la interruppe bruscamente: “Cosa?”
Sua madre
apparve confusa: “Cosa cosa?”
“I soldi,”
Gabriella gridò agitata, saltando su dalla sua sedia “Dove sono? Hai preso in
contanti?”
“Beh, è
sul tavolo in cucina. Che cosa sta succedendo, Gabriella?”
Ma la
figlia era già fuori dalla porta.
###
“E il
prossimo!” Sharpay attese mentre qualcuno eseguì un incredibilmente lungo e
complicato rullo di tamburo “Okay, sta’ zitto adesso, Ragazzo del Tamburo. Il
prossimo, uno dei più buoni partiti della East High…” si fermò per un momento
mentre Ryan le piazzava utilmente un paio di paraorecchi in testa “… Troy Bolton!”
Tuonanti
applausi e urla scoppiarono quando Ryan aprì la tenda rosa per rivelare Troy
goffamente in piedi con le mani nelle tasche, completamente rosso dal collo in
su. Chad, Zeke e Jason lo circondavano, indossando un equipaggiamento
protettivo e brandendo delle mazze da baseball, creando una barriera fisica tra
il ragazzo e le fanatiche ragazze. Un paio di mutandine di pizzo rosa
atterrarono sull’estremità della mazza di Jason, che gridò e lasciò cadere la
sua arma come se fosse stata una patata calda.
Sharpay
battè il martello per un intero minuto: “Iniziamo con le offerte,” annunciò.
“Cinque!”
“Quindici!”
“Venti!”
“Trenta!”
“TRECENTO!”
La
palestra divenne silenziosa e tutte le teste si voltarono verso Heidi Spencer,
in prima fila, che stringeva trionfante il libretto degli assegni di suo padre.
“Qualcuno
trecento?” Sharpay osservò la calca di persone.
Troy spinse
Chad: “Tre e cinquanta!” contrastò il ricciolino, con un coro di ‘oooh’ dalla
folla.
“Quattrocento!”
esclamò coraggiosamente una ragazza dai capelli rossi.
“CINQUECENTO!” strillò Heidi, soffocando
la banda una volta per tutte.
“Cinque e
cinquanta!” rispose Chad.
“Seicento!”
Troy
guardò disperatamente il suo migliore amico: “Seicentotre dollari e venticinque
centesimi?” Chad si alzò in piedi debolmente “No? Okay.” Si sedette di nuovo, e
il capitano sembrò vicino al vomitare.
“Settecento.”
Heidi disse vittoriosa. C’era un tronfio sorriso sul suo viso.
“Settecento,”
ripetè ad alta voce Sharpay “Settecento e uno, settecento e due…”
“CINQUEMILA DOLLARI!”
Un rantolo
collettivo si diffuse per la palestra.
Sharpay
roteò gli occhi: “Troy,” disse bruscamente all’offerente “Non puoi offrire per
te stesso.”
Troy si
risedette: “Ma perché no?” piagnucolò quasi.
Con
un’altra roteata di occhi, Sharpay afferrò di nuovo il suo spropositato
martelletto: “E uno, e due…”
Improvvisamente,
dal nulla, ci fu una raffica di vento e un tuonare di passi: “Settecen… settecento dollari!” arrivò un rantolo senza
fiato. Dozzine di teste si voltarono per guardare chi aveva piazzato la nuova
offerta. Troy si alzò in piedi dalla sua sedia, accigliandosi alla voce
familiare: “… Gabriella?”
“Okay,
questa scuola è ritardata?” Sharpay apparve seccata “Uno, non si può offrire
per se stessi. Due, non si può offrire la stessa
cifra di qualcun altro. Non è così difficile, gente!”
“Oh,”
Gabriella sembrava agitata mentre provava a recuperare il respiro “Uhm,
settecentocinquanta allora.” camminò lentamente fino a sedersi su una delle
gradinate, chiaramente rifiutandosi di riconoscere lo sguardo confuso di Troy e
quello omicida di Heidi.
“Novecento.”
sibilò la bionda.
“Mille.”
“Millecento.”
“Milledue.”
“Milletre.”
“Millequattro.”
“Millecinque.”
“Millesei.”
“Aspettate,
posso interrompervi?” Sharpay alzò la mano “Non che non sia contenta che voi
due ragazze state facendo sì che questa sia la raccolta di fondi per
beneficenza che ha più successo in tutta la storia dell’East High, ma…” guardò
direttamente Gabriella “Almeno avete tutti questi soldi?”
“Uhm…”
Gabriella si agitò “Sì.”
“Continuate,
allora.”
“Duemila.”
“Duemilacento.”
Troy
guardò da ragazza a ragazza, mentre Gabriella e Heidi sparavano prezzi, uno
dopo l’altro, come se stesse guardando una partita di tennis. Nel profondo
della sua mente, una domanda persistente tormentava il suo cervello: perché
Gabriella era lì? E stava facendo delle offerte su di lui?
“Tremilaottocento.”
“Tremilanovecento.”
Heidi
inspirò, la faccia bianca di rabbia: “Diecimila.” disse rigidamente “Diecimila.
Batti questo.”
“Undicimila.”
“Dodicimila.”
“Tredicimila.”
Chad si
sporse per sussurrare all’orecchio del suo migliore amico: “Gabriella non ha
tutti quei soldi, vero?”
“No.”
“Allora
perché…?”
“Non ne ho
idea.”
“Cinquantamila!”
Gabriella
apparve come se volesse scoppiare in lacrime e tirare un cazzotto in faccia a
qualcuno: “Troy,” disse con una voce che rasentava appena il sussurro. La
palestra era silenziosa “Tu sei il mio migliore amico.” lanciò un’occhiata ad
Heidi “E cinquantunomila, comunque.”
“Cinquantadue!”
“Ma dal
musical, ho avuto questi sentimenti…cinquantatre.”
“Cinquantaquattro!”
Troy
fissava ammutolito Gabriella, cercando di raccogliere abbastanza intelligenza
per ricordarsi come respirare.
“E ho
provato a dirtelo,” riprese lei disperatamente, mentre tutta la palestra
osservava a bocca aperta. “Ma la prima volta che ci ho provato, tu hai detto a
mia mamma che aveva un bell’attaccapanni e poteva essere una cameriera da Hooters, e la seconda volta sei caduto dal mio balcone.” si
fermò “Cinquantacinquemila.”
Heidi
sembrava completamente e totalmente mortificata che il suo tuono e l’attenzione
di Troy erano portati via da lei: “Sessantamila!” strillò.
“Io solo…”
Gabriella si affievolì lentamente, sembrando addolorata “Io avevo solo bisogno
di dirtelo. Prima di perdere i nervi. Settantamila.”
“Ottantamila!”
“Ed è…”
deglutì, e finalmente alzò lo sguardo, per lasciare che gli occhi cobalto-o-ceruleo si connettessero con i suoi “E’ che ti
amo. Questo è quello che avevo bisogno di dirti.” spostò lo sguardo e si alzò
lentamente “Ottantamila.” disse infine e sorrise genuina ad Heidi “Immagino tu
abbia vinto.” Senza guardare indietro, uscì dalla palestra, i suoi passi che
battevano leggermente sul pavimento.
Ci fu un
lungo silenzio in palestra, la maggior parte della folla non aveva mai avuto
l’opportunità di ascoltare una così drammatica confessione d’amore.
Troy sembrava
avere perso la parola, la sua prima e più importante priorità era ricordarsi di
tenere la bocca aperta giusto per lasciare filtrare l’ossigeno.
Finalmente,
Sharpay battè leggermente il suo martelletto: “Uhm…” disse lentamente
“Ottantamila? Qualcuno? E uno… e due…”
Heidi si
alzò sdegnata: “Aspetta, questo vuol dire che devo veramente pagare ottantamila
dollari?”
“Dovrai se
vuoi una serata con Troy.” rispose Sharpay, le sopracciglia alzate.
“Ma io non
ho ottantamila dollari!”
Troy balzò
giù dalla sua sedia: “Aspetta,” urlò saltando giù “Gabriella!” chiamò, sfrecciando
verso l’uscita della palestra “Aspetta, Gabriella!”
“Amico,” Chad
sbuffò “Azione ritardata, eh?”
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Troy
serpeggiava per i corridoi vuoti della East High, gli occhi in cerca della
piccola figura di Gabriella.
“Gabriella!”
chiamò “Gabriella!”
Catturò la
vista delle scale che portavano al giardino sul tetto e scattò su per gli
scalini, facendoli a due a due. Mentre raggiungeva la fine, iniziò lentamente a
sorridere.
Gabriella
era appoggiata ad una delle ringhiere, le braccia strette forte l’una attorno
all’altra.
Lui la raggiunse:
“Cosa ci fa una ragazza carina come te quassù tutta sola?”disse, completamente
serio.
Avvertì il
sorrise nella sua voce: “Per uccidermi.” rispose piatta.
“Oh, qual
è il problema?” domandò con nonchalance.
Lei si
girò per guardarlo, gli occhi annuvolati: “Beh, per prima cosa, ho quasi
sprecato ottomila dollari.”
Troy si
sporse impaziente: “E…” premette.
“Ho detto
al mio migliore amico che lo amo.”
“E che
cosa ha detto lui?”
I suoi
occhi si chiusero per un momento prima di dargli le spalle, la luce della luna
catturata tra i suoi capelli: “Perché non me lo dici tu?” sussurrò.
Lui le
prese la mano, trascinandola dolcemente vicino a lui. Appoggiò la fronte contro
la sua, sentendo lentamente le rughe sulla sua tempia che si rilassavano: “Beh,
sta pensando.” si fermò, fingendo di pensare.
Gabriella
rise delicatamente, circondandogli il collo con le braccia, muovendo la sua
bocca più vicina a quella del ragazzo: “Cosa sta pensando?” mormorò, il suo
respiro caldo contro il viso del castano.
Lui sorrise
e la guidò ancora più vicina, i loro occhi che non si lasciavano mai: “Sta
pensando se lei sa se i suoi occhi sono cobalto o ceruleo.”
Fine
Ecco
qui un’altra shot da me tradotta per festeggiare: HO VISTO HIGH SCHOOL MUSICAL
3!!!!!
Mio
Dio, quant’è bello?? Me lo aspettavo con più colpi di scena, ma è bellissimo lo
stesso ^^ Peccato che non abbiano fatto vedere il ballo L
Poi
me lo sono goduto ancora di più perché sono riuscita ad andare al primo
spettacolo, il primo giorno in cui è uscito in Italia, non ho dovuto aspettare
come previsto XD
A
voi com’è sembrato?? Io non vedo l’ora di comprarlo XD
Mi
aspetto qualche commento, please XD Lo sapete che sono importanti XD
Un
bacione grande
Hypnotic Poison