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Autore: Red_Dragon_1307    29/11/2014    1 recensioni
Questa è una storia d'amore come tante. Nasce come una amicizia e prosegue per diventare qualcosa di più. Questa è la mia prima storia a capitoli, spero che siate clementi e che piano piano vi appassionerete alla storia di Daniele e Marika.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa è una storia vera. I nomi sono stati modificati per la privacy delle persone coinvolte. 

13 Novembre 2014 - Milano - Ore 22.30

Mi sembra stupidissimo scrivere queste cose su un diario, ma secondo Eleonor scrivere allevierà un pò questo enorme dolore che sento dentro il mio petto. Non penso che tutto questo servirà per farla tornare indietro ma se mai il mio desiderio si avverasse e lei dovesse tornare su i suoi passi vorrei che questa piccola parte di me rimanesse impressa su queste pagine.

Io sono Daniele ho ventidue anni e abito nella provincia di Milano, sono un ragazzo normale,come tanti della mia età e non solo seguo e mi piace il calcio, tifo Ac.Milan da quando ero piccolissimo e ci sono un sacco di scatti che lo possono dimostrare. Guardandomi non è facile capirmi, ma credo che visto da fuori il mio peggior difetto sia l'essere troppo stronzo. Soprattutto quando una persona mi ferisce cambio, mi pongo in modo diverso con quella persona, e se si arriva ad una disussione cerco ogni via per fargli male con la parola. Perchè come dice sempre il mio vecchio ferisce più la parola che la spada. Per quanto riguarda un mio pregio non saprei, lascio sempre decidere alle persone che mi conoscono, alcune persone dicono che sono gentile, il che cozza un pò con il mio essere troppo vendicativo, altre dicono che sono un romanticone, e devo dire che su questo tutti sono d'accordo, sono stato cresciuto in modo da rispettare e amare incondizionatamente la persona che ho al mio fianco, e anche con lei ( dopo te ne parlerò stupido pezzo di carta ) ho dato tutto, ma evidentemente qualcosa è andato storto se dopo quattro anni ci siamo lasciati.

Parlare di lei mi fà sempre un certo effetto, non capisco se è il suo ricordo o la sua presenza costante nella mia testa, però una cosa che mi hanno detto in tanti è che quando parlo di Marika mi si illuminano gli occhi e il viso. Beh ora è il momento di dirti come l'ho conosciuta credo . . . era un giorno di Ottobre del duemilaenove quando girovagando su Netlog mi ritrovai su un profilo interessante. Era un profilo diverso da tutti gli altri era viola e rosso e dalle foto sembrava una ragazza molto introspettiva e questo mi attirava un sacco, le chiesi l'amicizia pregando qualche Dio che lei accettasse. Dopo due o tre giorni le mie preghiere furono ascoltate e lei diventò mia amica, mi disse che era lesbica e che con un maschio non ci sarebbe mai stata, ma dentro di me sapevo cosa volevo e l'unico volto che avevo in testa era il suo. Passarono i giorni e diventammo grandi amici, eravamo così in confidenza che poco dopo ci aggiungemmo su MSN ( quanto mi manca ) e anche su Facebook. Ma poco tempo dopo io non ebbi più modo di connettermi ad Internet e misi in un angolo del mio cervello l'immagine di quella fantastica ragazza dai capelli neri come la notte.

Arrivò il duemiladieci ed ero in stage presso una università quando dal nulla mi riscrisse Marika, non era cambiata, era sempre la solita ragazza che avevo conosciuto l'anno prima e dicisi che la dovevo vedere. Passarono i mesi e arrivò Luglio e in un giorno come tanti presi tutto il coraggio che avevo e la invitai da me ad Assago il giorno tredici Luglio alle ore dieci a Famagosta. Dopo una serie di preparativi preparati al millesimo di secondo arrivò il fatidico giorno e lei partì da Mortara alle nove meno dieci e si fermò ad Abbiategrasso alle nove e mezza. Solo che non era la stessa stazione che le avevo detto io, ma bensì la stazione ferroviaria e non quella della metropolitana milanese. Aspettai per un tempo che pareva infinito e a Famagosta incontrai un sacco di persone che conoscevo, soprattutto Jessica ( una mia compagna delle medie per cui avevo perso la testa, non sapendo come approcciarmi con Marika mi inventai di sana pianta che ero attratto da lei e che le volevo chiederle di uscire per un appuntamento romantico, non capendo che stavo dicendo tutto questo perchè miravo solo e solamente a lei ) e quell'incontro forse voluto dal destino cambiò radicalmente il mio modo di vedere la vita. Aspettai con pazienza che lei prendesse un'altro treno e che arrivasse a Milano per prendere la metro e arrivare finalmente a Famagosta, se dovevamo vederci alle dieci arrivò che erano quasi le undici e mezza e al tornello non la vidi subito, cercavo una persona alta quanto me, ma quando la vidi il mio cuore inizio a battere all'impazzata, quando la abbracciai il tempo si fermò e tutto il mondo scomparve, eravamo solo io e lei, cuore contro cuore, è stata la sensazione più bella che abbia mai provato in questa breve vita. Quando a mio malgrado ci staccammo il mondo tornò alla sua velocità normale e tutto mi sembrava diverso, forse i colori avevano qualcosa di diverso ? Forse ero io che percepivo qualcosa di diverso nell'aria ? A quel tempo non lo sapevo che era lei che innescava tutto questo, solo dopo con il tempo ho iniziato a capire che anche solo una passeggiata insieme a lei era un'esperienza magica.

Salimmo su con le scale mobili e prendemmo l'autobus che ci portò ad Assago e li feci da cicerone, era il mio primo vero appuntamento con una ragazza ed ero nervoso come poche altre volte, ma ero con lei, era questo che mi importava. La portai a casa mia perchè aveva sete, forse con il senno di poi non l'avrei mai fatto, ma quel che è stato non lo posso cambiare. In questo modo quasi rocambolesco feci conoscere Marika a mio padre e mia madre e dopo esserci dissetati tornammo sulla nostra strada e lei mi raccontò del suo passato medico e del suo presente da Lella e io gli raccontai del mio pieno di Bullismo e di ricoveri medici proprio come lei. Da li andammo verso la mia scuola elementare e medie fino a tornare al nostro punto di partenza e prendere l'autobus per andare al vecchio Carrefour di Assago. Passammo dei bei momenti nel centro commericale, e mi ricordo come se fosse oggi cosa passò la radio nel momento preciso in cui avevo preso dentro di me la decisione di averla come ragazza. Non mi importava fosse lesbica, non mi importava dei suoi problemi, non mi importava se era il primissimo appuntamento, lei doveva essere mia. In quel preciso istante il fato o il destino chiamatelo come volete decise che era venuto il mio momento per me di gioire e soffrire per amore e dalla radio del centro commerciale arrivò alle mie orecchie la voce di Max Pezzali ( il mio Idolo fin da quando posso ricordare ) che cantava Una Canzone D'amore. A chi conosce la canzone parola per parola come me, come fai a non rimanere di stucco quando Max dice: << Una canzone d'amore, per farmi ricordare, una canzone d'amore, per farti addormentare, che faccia uscire calore, che non ti so spiegare, una canzone d'amore, solo per te (x5) se un giorno io riuscissi a entrare, nei sogni tuoi, mi piacerebbe disegnare, sulla lavagna del tuo cuore, i sogni miei, i sogni miei lo sai >> e di fianco a te hai la persona a cui vorresti dire quelle esatte cose ma dalla tua bocca non esce niente se non aria ? Me lo sono chiesto per molto tempo cosa fosse successo se non ci fosse stato Max con la sua musica, ma non voglio rovinare un ricordo così bello con delle preoccupazioni inutili voglio tenermi tutto di quel giorno. Una volta usciti siamo andati in galleria e io ho preso il mio solito gelato alla menta ( ok, lo ammetto, posso vivere senza niente ma non toglietemi la menta ) e lei una granita allo stesso gusto. Finito tutto il giro abbiamo camminato per tanto tempo parlando di noi e di cosa facevamo nella nostra vita, dopo un tempo che mi pare infinito siamo arrivati ad una collinetta e da li abbiamo ammirato il panorama. Esattamente in quel momento ho capito che la volevo baciare, io fino a quel momento non avevo mai baciato una ragazza, e non sapendo niente, dovevo inventarmi qualcosa e in fretta e l'unica cosa che in quel momento è uscito dalla bocca è stato: << Per il bene della scienza, mi daresti un bacio ? >> frase più ridicola, banale e scema non l'ho mai sentita pronunciare. Però Marika accettò la mia strana richiesta e mi bacio e in quel preciso momento la nostra vita non è più stata la stessa.  
  
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