Anime & Manga > Mikami
Segui la storia  |       
Autore: tyus    01/11/2008    0 recensioni
Yokoshima è cambiato. La morte di lucciola è stato un durissimo colpo per il giovane ghost sweeper, ora è diventato un ragazzo freddo e asociale...ma un giorno, quando trovò un piccolo libro nero, la sua vita cambiò per sempre...
Genere: Romantico, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5 anni...sono passati 5 anni da quando lasciai Tokyo...e solo 3 giorni dalla laurea...se ripenso alla mia vita di 5 anni fa e ora....che cambiamento...


???: Tad ! Hey Tad !!


Il giovane neo-laureato venne distolto dai suoi pensieri sentendo il suo nome "americanizzato", voltandosi vide uno dei suoi ex-compagni di corso ed amico: Steve Bascemi(1000 euro del monopoli a chi indovina da chi ho preso il nome nd autore).


Yokoshima: Heila.


Steve: Hey Tad come va ?


Yokoshima: Non c'è male...be a parte il fatto che mia madre continua a starmi appiccicata come una piovra ripetendo sempre: "il mio bambino c'è l'ha fatta" .


Steve: Be che ci vuoi fare, in fondo non è da tutti diventare medico ad appena 23 anni, io, essendo un comune mortale, devo fare ancora 8 esami per la laurea !!! Insomma amico sei un medico, ce l'hai fatta !! Ora non ti resta che fare la specializzazione e poi ti dai alla bella vita.


Yakoshima: La fai facile tu...


Steve: Be per te lo è !!! Piuttosto parlando di cose più serie...quando hai intenzione di fare la festa ?


Yokoshima: ...Quale festa ?


Steve: Come quale festa ?! La festa di laurea ovviamente !!!


Yokoshima: ...Non si farà nessuna festa.


Steve guardò Yokoshima come se gli fosse cresciuta un'altra testa.


Steve: Amico ma ti senti bene ?! Come sarebbe a dire che non ci sarà nessuna festa insomma pensaci...! Le ragazze, l'alcohol, le ragazze dopo aver preso un po di alcohol...


Yokoshima: Steve non ci sarà nessuna festa, ok ? Ora se mi vuoi scusare dovrei proprio tornare a casa.


Steve: ma...ma...m-


Yokoshima: Ci vediamo Steve.


Detto questo il nostro eroe si allontanò dall'amico che borbottava ancora parole incomprensibili.


Sulla via verso casa Yokoshima ricominciò a pensare alla sua vita passata, ai suoi vecchi amici, non c'era un giorno in cui non pensava a loro, soprattutto Okinu l'ex-fantasma che considerava come una sorella minore, insomma pensava alla suo vecchia vita, doveva ammettere che un po gli mancava, così come gli mancavano i suoi vecchi amici, si anche una certa rossa...


Chissà che stanno facendo....


Andando avanti Yokoshima notò una folla davanti ad un palazzo con la polizia che si assicurava che nessuno si avvicinasse troppo, Yokoshima si avvicinò ad un poliziotto e gli chiese:


Yokoshima: Agente, ma che sta succedendo qui ?


Poliziotto: C'è uno spirito li dentro, degli acchiappafantasmi stanno provvedendo all'esorcismo.


Yokoshima: Un fantasma...ancora ?! Ma quanti ne stanno apparendo ?


Poliziotto: Già, ce ne sono parecchi, ormai anche qui l'esorcismo è diventato un business redditizio.


Già...da qualche anno il numero di fantasmi in america continua a crescere...Chissà perché...


CRASHHHH


???: AAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH


Di scatto tutti i presenti alzarono la testa. Una gigantesca mano ectoplasmatica teneva imprigionata una giovane ragazza che urlava con tutto il fiato che aveva in corpo, dalla finestra fracassata uscì la testa dello spirito che si parò davanti alla ragazza.


Fantasma: Io....Io non volevo morire...è stato un incidente, sono inciampato e poi sono caduto di sotto...Non volevo morire...


???: L-lo so, è stato un incidente, e ti giuro mi dispiace moltissimo, però ti prego...METTIMI GIUUUUUU !!!!


Fantasma: Io non volevo morire...Io voglio vivere...IO VOGLIO VIVEREEEEEEE !!!


La mano del fantasma lanciò con tutte le sue forze la ragazza, che stava per spiaccicarsi al suolo.


???: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH


Senza pensarci due volte Yokoshima, facendo leva sulla gamba meccanica, si tuffò in avanti per attutire la caduta con il suo stesso corpo.


PLOF


Yokoshima: Ahio...


???: Uuuuhhh il mio sederino...


Intanto un ragazzo conficcò un bastone spirituale nella testa dello spirito, eliminandolo, poi guardò giù e urlò:


???: JEEEEEESSSSSSS, TUTTO OK ?????


Jes: TUTTO OK ?!?!?! OK UN CORNO BRUTTO BASTARDO !!! È PER COLPA TUA SE STAVO PER MORIRE SPIACCICCATA !!! MA ADESSO BASTA QUESTA È L'ULTIMA VOLTA CHE MI SFRUTTI PER ESORCIZZARE UNO SPIRITO, MI LICENZIO !!!!!!!


Tutti i presenti li guardarono stupiti compreso il poliziotto che si avvicinò ai due.


Yokoshima: Ehi, potresti toglierti per favore ?


Solo in quel momento la ragazza si accorse di stare seduta sulla schiena di Yokoshima, subito si alzò imbarazzatissima, e Yokoshima, alzatosi pure lui, si tolse tutta la polvere da dosso mentre la ragazza si scusava ancora rossa in viso.


Poliziotto: Però hai fatto un bel volo .


Jes: Mi hai salvato la vita...Io non so come ringraziarti...


Yokoshima: Non ce ne bisogno, e ora, se volete scusarmi, devo proprio scappare...


Jes: Aspetta ! Prima dimmi almeno il tuo nome !


Yokoshima: Tadao Yokoshima...Ci vediamo.


Col viso chino per nascondere le guance diventate rosse dagli applausi della folla, Yokoshima si avviò di nuovo verso casa mentre la ragazza riprese a litigare con l'acchiappafantasmi.


A volte la vita può essere davvero strana...


Si ritrovò a pensare il giovane alchimista, in un modo o nell'altro è riuscito ad intromettersi in una di quelle situazioni che si era completamente messo alle spalle. Mostri, demoni, fantasmi...pensava che certe cose, certe situazioni non gli sarebbero più capitate, che ormai nella sua vita non c'era più spazio per certe cose. Eppure, quando si buttò per salvare la vita di quella ragazza, sentì un qualcosa, un brivido che gli percorse la schiena, un eccitazione che non sentiva da tanto tempo...


Ora basta però, di esperienze eccitanti ne ho avute fin troppe.


Pensò mestamente l'alchimista, guardando la sua mano meccanizzata, abilmente nascosta da uno speciale strato di plastica speciale inventata da Caos, che riproduce alla perfezione la pelle umana, dove crescevano pure i peli, unico neo, doveva essere cambiata una volta ogni due mesi.


Perché ?


Be diciamo soltanto che non è una bella visione svegliarsi con la pelle del tuo braccio squagliata...Ogni volta che Yokoshima ci ripensava, gli veniva sempre qualche dolorino allo stomaco...


Ora che ci penso in questi giorni mi dovrebbe arrivare il pacco spedito da Caos con il nuovo flacone.


Negli ultimi 5 anni Yokoshima aveva preso l'abitudine di fare una passeggiata ogni giorno, era un modo per restare solo, per allontanarsi da tutti e per pensare in tranquillità, neanche lui sapeva da dove è nata quest'abitudine, sapeva solo che per almeno mezz'ora doveva stare in pace, senza che qualcuno lo assillasse per chissà che cosa, in modo da schiarirsi la mente, troppe volte occupate da pensieri inutili, ad esempio Lucciola...


Non sapeva se vergognarsi del fatto che riteneva la memoria della sua ragazza un pensiero inutile, o se fregarsene e cercare di non pensarci più, per evitare inutili sofferenze. Tadao Yokoshima è un ragazzo freddo e a volte cinico, non più di come lo era dopo la morte di Lucciola ma neanche come era prima.


Così immerso nei suoi pensieri che quasi non si accorse che si trovava sulla soglia di casa sua. Prese le chiavi, aprì la porta ed entrò dentro. Mettere a confronto la nuova casa con il suo vecchio appartamento, è come mettere a confronto una Ferrari con una vecchia Panda 100, o una Lamborghini ad una Autobianchi Y10. oppure...vabbè avete capito il concetto. Abitare di nuovo con i propri genitori non era poi così male, decise Yokoshima.


xxxxxxxxxxxxxx


Yokoshima guardò l'orologio stropicciandosi gli occhi.


Sono già le sette...sono quasi quattro ore che sto davanti ai libri, è ora di prendersi una pausa.


Yokoshima si stese sul letto accendendo la televisione, fece un pò di zapping finché non trovò un canale che trasmetteva le notizie del giorno.


"Il numero di spiriti negli States, è in continuo aumento. E con esso anche il numero di Acchiappafantasmi abilitati, il Giappone quindi non trattiene più il suo primato. Anche oggi ci sono stati una ventina di casi solo a New York. Ancora non si sa il perché di questo aumento, ma sappiamo che gli esperti del settore stanno lavorando per darci una risposta..."


Yokoshima smise di seguire la trasmissione e cominciò a pensare:


Uhm, che strano...Non c'è mai stato un grande numero di spiriti e mostri negli USA, eppure negli ultimi cinque anni il numero è aumentato a dismisura...Negli ultimi cinque anni...Cinque anni, esattamente da quando mi sono trasferito qui...Nah ma che vado a pensare, non sono mica Ashtaroth, non possiedo tutta quella potenza spirituale da attirare qui centinaia di migliaglia di spiriti, e poi non pratico da tanto tempo, i miei poteri devono essere calati di parecchio.


Yokoshima stese il suo braccio destro, quello sano, verso l'alto, osservandolo mentre lo muoveva, poi chiuse gli occhi, concentrando tutto il suo essere nel suo arto, nella forma che voleva che il suo braccio prendesse. All'improvviso, in un lampo di luce, il suo braccio mutò in qualcos'altro. Una membrana nera ricopriva il suo intero braccio, fino alla spalla. Era solcato da linee verticali sottilissime, come fossero rughe, che partivano dalla sfera rossa posta al centro della mano artigliata, che era di un nero lucidissimo. Rimase li, steso, a contemplare il suo braccio, erano passati cinque anni da quando non usava la Hand of Glory, anzi l'Arm of Terror, come era stata rinominata durante il periodo di apprendistato da alchimista, perciò non era una sorpresa il fatto che Yokoshima rimaneva li impalato a fissare il suo braccio. Poteva sentire l'enorme potere che emanava la sua arma, un potere enorme, superiore a quello della Sig.Mikami, a quello di Pito e Yukinojo, e a quello di tutti gli altri suoi amici in Giappone, certo sapeva che i suoi poteri erano destinati a superare quelli di tutti, gliel'aveva detto la madre della sig.Mikami, ma ad arrivare fino a questo punto ? Insomma i suoi amici erano considerati il meglio, l'elite degli acchiappafantasmi, eppure, a soli 18 anni, i suoi poteri surclassarono quelli degli altri, avvicinandosi più a quelli di Shoryuki, una Dea. Un umano che si avvicinava ad un Dio...Gli tornò in mente, quando, durante un lavoro, Yokoshima mostrò per la prima volta le sue nuove capacità a Mikami e Okinu. Inutile dire che furono abbastanza sorprese. Da allora Mikami lo tenne d'occhio, ad ogni lavoro, anche durante un combattimento, lo osservava in continuazione, cercano di essere il più discreta possibile, con scarsi risultati. Yokoshima si accorse subito del suo strano comportamento, in fondo era da parecchio che lavoravano insieme, ma non disse mai niente, perché in fondo...be perché non gli importava più di tanto.


Già a 18 anni ho sorpassato la sig.Mikami, i miei poteri aumentavano giorno dopo giorno, aumentando sempre di più l'abisso che mi separava dagli altri. Mi avvicinavo sempre di più ai poteri di Shoryuki, lo riuscivo a sentire...Ne ero quasi infatuato...Un umano che si avvicinava ad un Dio...Anzi un umano che STAVA per diventare un Dio...Io un Dio...Umano, Dio...Ma poi ebbi paura...Tutto quel potere, tutta quell'energia...Ne avevo timore, io sono solo un semplice essere umano in fondo, un umano non dovrebbe avere tutto quel potere, va contro le leggi della natura...Forse è stato per quel motivo che decisi di abbandonare la professione di acchiappafantasmi, il motivo originale...Usare Lucciola come scusa, anche se inconsciamente, non è stato una delle azioni più nobile che abbia mai fatto. Lo devo ammettere sono stato davvero uno stronzo...Lucciola...Eccomi di nuovo a pensare a lei, mi ero ripromesso di dimenticare, di smettere di provare questo dolore, ma a quanto pare ancora non ci riesco...


Yokoshima strinse la mano in un pugno, poi riaprì le dita, e ripeté il processo, di nuovo, di nuovo, fissando la sua mano che si apriva e si chiudeva, entrando così in una sorta di trance. Inconsciamente caricò il suo braccio di energia spirituale. L'Arm of Terror ora emanava un bagliore, che diventava man mano più luminoso, venendo alimentato dalla continua emissione di energia spirituale emanata da Yokoshima, diventando sempre più luminoso, quasi come se volesse imitare il sole. Piccole scariche di energia venivano emesse dal braccio del giovane alchimista, che si avvolgevano al braccio di Yokoshima come un serpente si avvolge alla sua preda, erano blu all'inizio, poi diventarono rosse ed infine nere, come a sottolineare l'aumento di energia emessa dl braccio dell'alchimista. Le lampade nella stanza di Yokoshima incominciarono a lampeggiare, mentre la televisione emetteva solo statico, il bagliore emesso da Yokoshima continuava ad aumentare d'intensità, e le scariche di energia saettavano attorno al braccio dell'alchimista come trottole impazzite, aumentando di frequenza.


Il potere di un Dio nel palmo della mia mano.


Lo schermo del televisore esplose, mandando schegge in tutte le direzioni. Questo fece svegliare Yokoshima dalla trance, che di scatto, alzò il braccio metallico per ripararsi la faccia. Fu fortunato, solo due schegge lo colpirono, tutte e due sul braccio metallico, evitandogli dei brutti tagli. Si guardò intorno, la maggior parte delle schegge giacevano sul pavimento, altre si erano conficcate sulla scrivania e sul letto. Yokoshima non riusciva a capacitarsi di ciò che era successo. Si guardava attorno confuso, chiedendosi come possa essere accaduto questo disastro, poi notò un leggero bagliore provenire dalla sua destra, e si girò.


E li Yokoshima smise di pensare, quasi come se gli fosse stato posto un blocco ai suoi neuroni. L'Arm of Terror era ancora attivata, e continuava ad essere circondata da un bagliore, e li ad un tratto tutto gli tornò in mente.


Yokoshima: Merda !!


Disattivò subito l'Arm of Terror, ripensando a ciò che era successo. In un modo o nell'altro era riuscito ad emettere una quantità tale di energia spirituale da far impazzire tutti i congegni elettrici nella sua stanza.


Yokoshima: E meno male che il computer era spento...


D'un tratto la porta della sua camera si spalancò, e fecero il loro ingresso i genitori del nostro protagonista. Visto le condizioni della stanza i due sbiancarono in viso e corsero verso il figlio, Yuriko si buttò letteralmente sul figlio, stringendolo forte a se, mentre Daiju continuava a domandargli se stava bene.


Yokoshima: Mamma, Papà sto bene ! Davvero !


Yuriko: All'improvviso sembrava che tutto ciò che funzionava ad elettricità sia impazzito, poi abbiamo sentito un botto venire da camera tua ! Ci siamo spaventati tantissimo sai !


Daiju: Sembra che anche i vicini abbiano avuto lo stesso problema, ho visto le luci che andavano e venivano, tu piuttosto, sei stato incredibilmente fortunato che nessuna scheggia ti abbia colpito, sai ?


Anche i vicini ?! Ma fino a dove si è estesa questa cosa ?!!


Scrollandosi di dosso sua madre, Yokoshima si alzò dal letto. Si sentiva leggermente indolenzito, controllò l'orologio e vide che erano passate due ore.


Yokoshima: Hey, è rimasto qualcosa della cena ?


Yuriko: Si certo, vuoi che ti prepari qualcosa ?


Yokoshima: Si, grazie.


I tre scesero giù in sala da pranzo. Tutto sembrava essere tornato alla normalità, la TV funzionava bene, e le luci non davano alcun problema. Yokoshima stava beatamente mangiando gli avanzi della cena, quando squillò il telefono, rispose Yuriko, che diede il telefono a Yokoshima, era Steve.


Steve: Tad, hai visto che bel casino poco fa ?


Yokoshima si sentì mancare un battito.


Yokoshima: Che casino ?


Steve: Come cosa ?! Tutti l'hanno sentito ! Tutti gli apparecchi elettrici nel raggio di 5 km sono impazziti !


Yokoshima si sentì mancare due battiti.


Yokoshima: 5 km ?!


Steve: Eh già, un bel casino eh ?


Porca vacca !!!


Steve: Comunque non ti ho chiamato per questo, ti volevo dire che stasera andiamo a ballare, Lora dice di aver trovato una discoteca niente male, allora che ne dici ci sei ?


5 km, 5 KM ?! E tu, Steve mi chiedi di andare a ballare ?! Però ripensandoci, forse staccare la spina non può che farmi che bene...Ma si, andiamoci...


Yokoshima: Ok, mi vieni a prendere ?


Steve: Eddai amico !!! Non puoi sempre rifiutarti di usci- Uh ? Hai detto "ok" ?


Yokoshima: Perché, ti dispiace ?


Steve: M-ma no, certo che no ! Allora ti vengo a prendere io dopo ok ? A dopo !


xxxxxxxxxxxxxx


Questo posto non è male.


Yokoshima ed il suo gruppo di amici, erano finalmente arrivati in discoteca, ora voleva solamente pensare a divertirsi, cosa non molto facile dati gli ultimi eventi. Si avvicinò così all'angolo bar, sperando che un drink lo avrebbe fatto rilassare, ordinò un White Lady, il suo drink preferito. Osservava i vari personaggi che si trovavano in questa discoteca, ce n'erano proprio di tutti i tipi, riusciva a distinguerli con una sola occhiata. Ricevuto il drink, cominciò a sorseggiarlo mentre continuava ad osservare la sala, il suo sguardo si posò su una coppietta , che discutevano abbastanza animatamente, in un angolo. Guardandoli meglio notò che avevano un viso familiare, gli ci vollero pochi secondi per riconoscerli. Erano la coppia di acchiappafantasmi di questa mattina.


È proprio vero che il mondo è piccolo.


Osservando meglio la ragazza, Yokoshima poté constatare che era molto carina. Non era molto alta, ma aveva un gran bel fisico, aveva un viso spigoloso con gli zigomi alti, e capelli biondi ondulati, che gli arrivavano fino a metà schiena. Yokoshima, pensò, che se mai gli elfi di Tolkien esistessero, sarebbero sicuramente molto simili a lei. La ragazza, stizzita dal suo compagno girò i tacchi e si avvicinò al bancone del barman, poggiandosi con i gomiti proprio affianco al giovane alchimista, senza però accorgersi della sua presenza, così arrabbiata com'era. Ordinò un appletini, osservandosi le unghie smaltate nell'attesa. Ora che poteva osservarla meglio notò che aveva degli occhi azurrissimi, come quelli di un husky, e labbra carnose ma non troppo. Yokoshima dovette ricredersi, la ragazza non era carina, era davvero bellissima. Yokoshima non poté fare a meno di riservarle un sorriso quando lei si accorse finalmente della sua presenza, inutile dire che rimase a bocca aperta, e per poco non rovesciò il suo drink.


Yokoshima: Mi stavo incominciando a chiedere quando ti saresti accorta di me.


Jes: T-tu sei, tu...wow chi l'avrebbe mai detto che ti avrei rivisto, proprio qui tra l'altro !


Yokoshima: Be il mondo è piccolo...umhhh...


Jes: Jessica. Jessica Larton, ma gli amici mi chiamano Jes. Tu invece sei Tadao Yokoshima, giusto ?


Yokoshima: Hai buona memoria.


Jes: Mi hai salvato la vita, non potrei mai dimenticarti.


Yokoshima: Esagerata...


Jes: Non penso sai ? Quando quel fantasma mi ha buttato giù, pensavo di per certo che era finita, e non lo dico tanto per dire, infondo mi ci sono quasi abituata a situazioni pericolose, sai, col mestiere che faccio...anzi che facevo !


Yokoshima: Così hai lasciato il lavoro ?


Jes: Già, sai com'è, il mio datore di lavoro non è esattamente la persona più gentile che ci sia. Insomma, è un tirchio da far paura, non esita ad usarmi come esca per i fantasmi, è arrogante, è un bastardo, e, e...lo già detto che è un taccagno ?


Yokoshima: Me l'hai menzionato, si.


A Yokoshima, questa storia era stranamente familiare.


Yokoshima: E ora che farai ?


Jes: Non lo so, davvero non lo so...


Li Yokoshima comprese di aver fatto un errore, si rimproverò per avergli fatto proprio quella domanda, osservò come il viso della ragazza si stava oscurando. Yokoshima era un ragazzo freddo e cinico, si è vero, ma anche i ragazzi freddi e cinici avevano una coscienza, e quella di Yokoshima aveva l'irritante abitudine di farsi sentire ogni qualvolta che Yokoshima si sentisse in colpa per qualcosa. Il che era un problema per il giovane alchimista. Così Yokoshima si ritrovò li, con un bicchiere quasi vuoto in mano ed una ragazza sconsolata di fronte a lui. Poi gli venne un'idea, un'idea che il vecchio Yokoshima avrebbe pensato subito, ma che il nuovo avrebbe preferito non pensarci affatto. La invitò a ballare.


Yokoshima: Vuoi ballare ?


La ragazza parve stupita dalla domanda posta così all'improvviso ma poi rispose:


Jes: Certo.


Yokoshima poté, quindi, conseguire all'obiettivo che si era posto per la serata, divertirsi. Passo un'ora intera a ballare con la splendida ragazza dinanzi a se. Unica nota dolente, erano le continue occhiatacce che gli lanciava l'ex-datore di lavoro di Jes, che Yokoshima cercava d'ignorare. Ma l'acchiappafantasmi non demordeva, e continuava a lanciargli occhiate piene di rabbia, finché non trovò il coraggio e si avvicinò al nostro protagonista.


La vedo male.


Acchiappafantasmi: Jes, posso sapere che stai facendo ?!


Jes: Sto ballando, Rick. Perché, non si vede ?


La vedo molto male.


Rick: Balli con questo perdente ?


Ce l'ha con me ?


Jes: Come ti permetti di chiamarlo così ?! Tadao è l'uomo che tu non sarai mai !!


Rick: Come puoi anche solo pensare di paragonarmi a questo cinese ?!


Sono giapponese, idiota.


CIAFF


La situazione stava andando di male in peggio. La ragazza aveva suonato un sonoro ceffone all'acchiappafantasmi, attirando la curiosità dei presenti in sala, riservandogli anche uno sguardo pieno d'astio. Qui Yokoshima comprese che sarebbe finita male. Durante il periodo di tempo trascorso come assistente di un'acchiappafantasmi, Yokoshima riuscì a sviluppare una sorta di sesto senso per i guai, sapeva, con precisione, quando sarebbero state necessarie usare "le mani" per vincere determinati "argomenti". Stava quasi per dirgli di uscire fuori a fare una "chiacchierata", ma Jes riuscì a batterlo sul tempo e disse:


Jes: Tu, sporco razzista schifoso ! Ma chi ti credi di essere, eh ?! EH ?! Non so come ho fatto a farmi convincere di uscire di nuovo con un animale come te, ma ora ho chiuso, basta ! Non voglio vederti mai più, sparisci !!


Sia Rick che Yokoshima rimasero impressionati per la sfuriata di Jes, ma lo stupore di Rick si tramutò presto in rabbia. Alzò la mano destra, pronto per mollarle un ceffone, ma venne prontamente fermato da Yokoshima, che gli strinse il polso in una morso di ferro, letteralmente dato che usò la sua mano meccanica.


Yokoshima: Non ci provare, stronzo !


Sibilò Yokoshima. Rick parve un po intimorito dalla minaccia di Yokoshima e gli rispose:


Rick: 'Cazzo vuoi tu ?! Pensa a farti i fottutissimi cazzi tuoi, coglione !!


Yokoshima: Brutta risposta...


Yokoshima aumentò la pressione sul polso dell'acchiappafantasmi, trasformando il la sua espressione di rabbia in una smorfia di dolore, poi spostò la presa, in modo che il pollice e l'indice stringessero sui lati dell'osso, e aumentando man mano la pressione, gli fece sentire un dolore mai provato prima. Yokoshima guardava con soddisfazione lo sforzo dell'acchiappafantasmi di non gridare dal dolore, poi aumentò ancora la pressione facendogli venire le lacrime agli occhi. Rick afferrò la mano dell'alchimista con il braccio sinistro, cercando di fargli mollare la presa sul suo polso dolorante, era sicuro che se avesse aumentato ancora un po la pressione, il suo polso si sarebbe fatto a pezzi. E, in effetti, aveva ragione. Poi decise di andare all'attacco, e gli mollò un pugno giusto sullo zigomo. Yokoshima barcollò per un attimo, Rick ne approfittò dandogli un calcio e allontanandolo, poi lo buttò a terra con un placcaggio. Cercò di dargli un pugno, ma Yokoshima, completamente infuriato, lo bloccò con la mano meccanica mentre lo colpì con la mano destra, togliendoselo da dosso, si alzò facendo leva sulle braccia(pensate a Jakie Chan o Bruce Lee. nd Autore, cioè Dio) e gli diede una ginocchiata, facendolo piegare dal dolore, poi alzando la gamba sinistra, quella sana, fino a tracciare un perfetto angolo di 180 gradi, lo colpì alla nuca con il tacco, la sua reazione fu però inaspettata, invece di accasciarsi a terra, stordito, afferrò la gamba di Yokoshima, ancora in aria, ma il giovane alchimista, con grande agilità, gli rifilò un ginocchiata con la gamba meccanica sulla guancia, poi lo colpì in faccia, ancora in aria, con la pianta del piede, allontanandolo, e allo stesso tempo facendo una capriola all'indietro completando l'acrobazia aerea, lasciando tutti gli spettatori, compresa Jes a bocca aperta. Yokoshima non pratica da cinque anni, e quando dico pratica, intendo che non utilizza i suoi poteri spirituali e/o alchemici da cinque anni, ma non ho mai menzionato nulla sulle arti marziali, si perché di tutti i suoi talenti, l'unico che non aveva mai abbandonato sono proprio le arti marziali.


Yokoshima: Già stanco ?


Rick si alzò tremante e dolorante, teneva la bocca impastata di sangue e saliva, che cercava di nascondere con la mano destra, insomma non era messo proprio bene. Ma non si era ancora arreso, anzi sembrava ancora più infuriato. Si avvicinò col pugno alzato, ancora intento nel fare il più male possibile, ma venne bloccate da due paia di grosse braccia, lo stesso Yokoshima veniva bloccato dalla presa di un altro energumeno.


Buttafuori n1: Ora voi due ve ne andate fuori, e se avete ancora intenzione di pestarvi l'un l'altro, lo farete fuori da questo locale, tutto chiaro ?


Yokoshima: Cristallino.


La risposta di Rick, invece, non fu delle più calme.


Rick: Lasciatemi, lasciatemi, cazzo !! Io l'ammazzo, L'AMMAZZO QUELLO STRONZO !!!!


Buttafuori n2: Fai quello che vuoi, ma fuori da questo locale !!!


I due buttafuori portarono di peso Rick verso l'uscita e lo buttarono fuori, quello che manteneva il braccio di Yokoshima, invece, lo guardò e gli disse:


Buttafuori n3: Te ne vai tranquillo, o devo usare lo stesso metodo dei miei colleghi ?


Yokoshima: Non penso che sia necessario.


Buttafuori n3: Bene.


E così Yokoshima uscì fuori dal locale, con Jes e Steve, che aveva visto tutto, che lo seguivano a ruota.


xxxxxxxxxxxxxx


Steve: Tad, sei stato FANTASTICO !!! Sapevo che eri cintura nera di karate, o qualcosa di simile, ma mai che eri così bravo ! Cazzo sembravi Bruce Lee !!!


Jes annuì con foga dicendo:


Jes: Si, si, quello che ha detto.


Yokoshima: Piuttosto, sono stupito che quell'idiota non mi abbia aspettato qui fuori...


Steve: Se l'ha sarà fatta sotto !


Jes: Ora che mi ci fai pensare...È sempre stato testardo come un mulo, non penso che se ne sia andato per paura...Tu piuttosto, chi sei ?


Mentre i due facevano conoscenza, Yokoshima si appartò in un angolo per pensare. Appena uscito fuori dal locale, sentì qualcosa, un brivido che gli percorreva la sua schiena, quello che di solito accompagnava il suo sesto senso. E poi lo sentì. Gli faceva un strano effetto, dopo tutti questi anni. Pensava che non gli sarebbe più successo, eppure...A volte la vita può essere davvero strana...Il nostro alchimista, sentiva un emanazione spirituale, e non quella di un semplice spettro, ma quella di un diavolo di alto livello. Ora capì perché Rick non si fece trovare, aveva sentito anche lui questa presenza ed era fuggito. La mente di Yokoshima andò subito in assetto da combattimento, preparando il suo braccio ad invocare L'Arm of Terror.

Intanto Jes e Steve, osservavano il loro amico comportarsi in modo strano, si alzò di scatto da dove stava seduto, poi guardò l'intera area con aria circospetta ed infine estese il braccio destro verso l'esterno, piegando leggermente le ginocchia, quasi come se si stesse preparando per un agguato, e, in effetti, non erano molto lontani dal vero. Yokoshima, si raddrizzò e prese una posizione pensosa.


Forse è meglio non usare la mia energia spirituale, non vorrei perdere di nuovo il controllo. Mi dovrò arrangiare con l'alchimia. Avanti, vieni fuori, non farti aspettare...Sta arrivando !!


Yokoshima: Jes, Steve, allontanatevi subito da qui !!! Scappate !!!


Steve: ??? Tad, tutto ok ?


Yokoshima: CAZZO STEVE, CHIUDI IL BECCO E VATTENE, QUESTO NON È UNO SCHERZO !


Steve continuava a non capire, ma Jes invece... Lei conosceva bene quell'espressione, l'aveva vista tante volte su Rick durante il lavoro.


Jes: Anche qui nooooo.


Steve: Eh ? Ma di che stai parl-


BOOM !!


Ci fu un esplosione grandissima di fronte ai due, proprio dove stava Yokoshima. I due osservarono, pallidi, la scena di fronte a loro. All'improvviso una palla di fuoco esplose proprio dove si trovava il loro amico. I due temettero il peggio, ma poi ci fu un lampo di luce dieci metri più in la e i due osservarono, completamente stupefatti, un Yokoshima VIVO, che roteava con maestria una specie di...spada attaccata ad un altra spada, che emetteva piccole scariche elettriche.


xxxxxxxxxxxxxx


Yokoshima schivò la palla di fuoco, però fu travolto dall'onda d'urto che lo fece sbattere contro il muro dieci metri più indietro. Si alzò subito, poi unì le mani, quasi in posizione da preghiera, e le poggiò sull'asfalto. In un lampo di luce, uscì una spada a doppia lama caricata spiritualmente, che roteò con maestria prima di mettersi in posizione da combattimento.


Il mostro lanciò un urlo da battaglia, poi si scagliò sull'alchimista. Cercò di squartarlo con i suoi artigli, ma Yokoshima non si fece cogliere impreparato, ed evitò l'attacco buttandosi di lato, poi passò al contrattacco. Con un fendente cercò di mozzare la testa del mostro, ma il diavolo si abbassò, evitando l'attacco, il mostro scagliò un pugno sull'addome dell'alchimista, ma Yokoshima reagì prontamente facendo roteare la lama, come fosse un ventilatore, sperando di mozzargli la mano, il demone però ritirò subito la mano, allontanandosi poi con un salto.


Yokoshima: Dimmi un po mostro, chi ti ha mandato ?


Il mostro di tutta risposta emise un ruggito.


Yokohima: Andiamo, ora, non prendermi per stupido, so benissimo che non sei un orco idiota come mi vuoi far credere di essere. Tu sei un diavolo di alto livello, uno come te non verrebbe mai sulla nostra terra senza un motivo ben preciso, perciò ripeto la domanda, chi ti ha mandato ?


Il mostro emise un ringhio, poi rispose:


Diavolo: Sei sveglio umano, complimenti. Per quella questione su chi mi ha mandato...Be, non dovrai fare altro che battermi, per saperlo.


Yokoshima: Be se la metti così...


Yokoshima, partì come un razzo, con la doppia-lama pronta a colpire. Scaricò un fendente sul braccio destro del mostro, che schivò senza problemi, poi, però, senza preavviso, utilizzò la lama opposta, tranciando di netto le gambe del demone, poi senza dargli tregua, gli mozzò entrambe le braccia roteando la lama. Il demone era ora ridotto ad una massa urlante e sanguinolenta, Yokoshima poggiò il piede meccanico sul petto del mostro, facendo una leggera pressione. Intanto Jes e Steve si avvicinarono a passo lento, un pò bianchi per aver assistito a quella scena così cruenta.


Yokoshima: Allora, che ne dici di darmi qualche informazione ?


Diavolo: Tadao Yokoshima...sei considerato l'uomo più pericoloso del mondo giu nell'Inferno...e non a caso a quanto vedo...


Yokoshima rimase impassibile, mentre Jes e Steve lo guardavano come se fosse un alieno. Poi, all'improvviso, Yokoshima trapassò lo stomaco del mostro, torcendo la lama lentamente, provocandogli grida di dolore, poi, freddo come il ghiaccio, gli disse:


Yokoshima: Rispondi(altra torsione)alla mia domanda.


Diavolo: Sono stati gli Homunculus !!!


Jes: Basta, smettila Tadao !!!


Jes prese il braccio di Yokoshima, evitandogli di infliggere ulteriori sofferenze al demone. Yokoshima osservò Jes. Aveva il volto rigato dalle lacrime. Yokoshima rivolse di nuovo il suo sguardo sul demone, dopo cinque secondi poté constatare che non era una bella visione. Yokoshima mise una mano sulla spalla dell'amica e con il tono di voce più dolce che poteva intonare gli disse:


Yokoshima: Chiudi gli occhi...


La ragazza obbedì, e anche Steve fece la stessa cosa. Yokoshima sfilò la spada dallo squarcio, facendo emettere un gemito di dolore al demone, poi avvicinò la lama alla gola del demone, pronto a porre fine alla sua sofferenza, quando il demone incominciò a parlare.


Diavolo: Li stanno uccidendo tutti...Uno ad uno...Attento alchimista, perché presto toccherà ai tuoi amici in Giappone...Non si fermeranno...Morirete tutti...


Yokoshima affondò la lama, ponendo fine alla vita del demone, e lo guardò mentre il suo corpo, compresi gli arti mozzati, si sciolse sull'asfalto. Gli Homunculus...dove aveva già sentito questa parola ? Poi ricordò, sentì quella stessa parola da un altro demone morente, quando fece quel lavoro con Yukinojo. Gli Homunculus...


Devo tornare in Giappone. Vado la e che faccio ? "Heila, sono tornato perché vi devo proteggere da una bando di demoni assassini che hanno intenzione di uccidervi.", no, non penso...Ma allora cosa ? Devo trovare un modo per non destare sospetti, e devo anche scoprire qualcosa in più su questi Homunculus.....L'abilitazione ce l'ho ancora...Tecnicamente sono ancora un acchiappafantasmi...forse potrei...


Steve: Ok, Tad, ora ci sediamo e ci rilassiamo un attimo, però poi...MI SPIEGHI CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO ?!?!


Yokoshima: Si, vi devo delle spiegazioni, ma questo non è il posto adatto.


Jes: Potete venire da me, li staremo tranquilli.


Yokoshima: Per me va bene, Steve prendi la macchina. Anzi, aspetta, ma gli altri ?


Steve: Ma chissenefrega degli altri, staranno ancora dentro a farsi i fatti propri !!


Yokoshima: Be, allora andiamo.


xxxxxxxxxxxxxx


Erano appena arrivati all'appartamento di Jes. Non era una casa molto grande, anzi. Era poco più grande del vecchio appartamento di Yokoshima, A quanto pare vive da sola, pensò l'alchimista. Arrivati in soggiorno i tre si sedettero, Yokoshima in una piccola poltrona e Steve e Jes su due sedie di fronte a lui, Yokoshima si sentiva quasi sotto interrogatorio in quella posizione. Yokoshima pensava a cosa dirgli, se l'intera storia, compresa Lucciola, o una versione ridotta dei fatti. Jes, la conosceva da poco, qualche ora appena non considerando il breve incontro nel pomeriggio, eppure pensava, no, sapeva che poteva fidarsi di lei, il suo sesto senso, in fondo, non lo aveva mai tradito. Steve invece, è da sempre stato suo amico, non l'avrebbe mai ammesso, neanche sotto minaccia di castrazione, ma è stato soprattutto grazie a lui, se con la sua personalità allegra e socievole, riuscì ad uscire dalla depressione che seguì la sua partenza da Tokyo. Alla fine, decise, di raccontare la versione completa.


Yokoshima: Allora, mi sa che vi devo una spiegazione.


Steve: Direi proprio di si.


Yokoshima: Sapete chi è Reiko Mikami ?


Jes: Certo. È quella famosa acchiappafantasmi giapponese, è la maggiore esponente del mondo dell'occulto, ho sentito anche che era coinvolta nella faccenda di quel demone, com'è che si chiamava ? Asf...Asr...Adr...


Yokoshima: Ashtaroth.


Jes: Si, giusto.


Steve: Ma cosa centra ora questa Mikami ?


Yokoshima: Centra molto se volete sentire la mia storia, ero il suo assistente.


Jes: Co-cosa ?!?! Tu eri l'assistente di Reiko Mikami, QUELLA Reiko Mikami ?! Ecco perché sai combattere così bene !


Steve: Cioè, fammi capire bene. Tu lavoravi con un'acchiappafantasmi ?


Yokoshima: Già.


Jes era completamente allibita, e aveva un espressione di completa ammirazione, Steve invece, sembrava un pò scettico.


Jes: Eri l'assistente di Reiko Mikami...Hey, allora anche tu avrai visto Ashtaroth.


Yokoshima: Di più, ho combattuto contro di lui.


Steve: ...Tad, mi vuoi far credere che tu facevi parte di quel gruppo di acchiappafantasmi che ha ucciso Ashtaroth ?


Yokoshima: ...


Steve: Insomma, ti conosco da cinque anni, e non ho mai neanche pensato a una cosa del genere, ne tu mi hai mai dato un motivo per pensarlo ! E ora mi vieni a dire questo, è assurdo !! Non posso credere che il mio amico un pò solitario e musone faceva parte del gruppo che ha steso quel diavolo !!!


Yokoshima: ...Oggi hai visto in prima persona di cosa sono capace, eppure non riesci a credermi ?


Steve: ...


Yokoshima: E va bene...Ascolta il resto della mia storia.


Yokoshima raccontò, per filo e per segno, ciò che gli successe durante tutta la faccenda di Ashtaroth e dopo. Al termine del raccontò Jes aveva gli occhi lucidi, mentre Steve non sapeva se credere all'amico o no.


Jes: Oddio...Che storia triste...Ma davvero potrà rinascere come tua figlia ?


Yokoshima: Non lo so...Non ne sono più sicuro dopo...Quello che fatto...


Steve: E il tuo braccio e la tua gamba...?


Yokoshima: Ancora non ci credi, eh ? Jes, per favore, puoi prendermi un coltello ?


Jes: ...Un coltello ? Che ci vuoi fare ?


Yokoshima: Vedrai.


Jes gli portò il coltello, era abbastanza grande e affilato, perfetto. Yokoshima si alzò in piedi e si tolse la camicia, rimanendo a torso nudo, lasciando un sempre più confuso Steve ed una Jes dalle guance arrossate. Poi prese il coltello e se lo ficcò nella spalla sinistra.


Steve: MA SEI IMPAZZITO ?


Jes: Oddio !!


Ma Yokoshima non si scompose, anzi incominciò a far scivolare la lama su tutto il braccio, fino alla mano, poi prese un lembo di pelle-plastica con la mano destra, e con un forte strattone, si tolse completamente la finta pelle, mostrando il suo arto meccanico. Jes era un pò verde in faccia, mentre Steve si limitò a dire:


Steve: Santi cazzi...


Yokoshima: Allora ?


Steve: E...E va bene, ti credo. Ma mi sembra ancora impossibile...


Yokoshima: Ora sapete tutto.


Steve: Ma...Ora che hai intenzione di fare con questi Homunculus ?


Yokoshima: Be per ora la mia priorità è di assicurarmi che in Giappone vada tutto bene, poi penserò a questi Homunculus.


Steve: Quindi te ne vai in Giappone...


Yokoshima: Devo...Ah già, penso che aprirò un'agenzia di acchiappafantasmi una volta arrivato.


Jes e Steve: COSA ?!?!



(continua...)


----------------------------------------------------


Signori e signore, dopo una lunga attesa, ecco un nuovo capitolo di Yokoshima the Fullmetal Alchemist. Mi raccomando commentate.


Al prossimo capitolo.


Tyus

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Mikami / Vai alla pagina dell'autore: tyus