29/11/2014
0 recensioniFuochi D'Amore.
Il tavolo. Quel bellissimo tavolo dove ci riunivamo, chiacchieravamo, ci inebriavamo.... attaccato al muro e sporgente alla finestra, per poter vedere bene il mondo esterno. Era sera, il giorno dei fuochi. Avevano cambiato data poiché c'era stato un uragano e quindi il tutto era stato posticipato. Rammento ancora quel giorno, quando aveva quasi smesso di piovere e insieme avevamo potuto accendere i fuochi , un'emozione fantastica. Avevo Nana accanto, che probabilmente mi amava davvero, mi sorrideva e mi teneva la mano. I giorni più belli della mia vita, quelli insieme a lei, che ovviamente durarono poco. Tutti erano usciti, andati nella collina per osservare meglio quei colori che con grande fantasia comparivano nel firmamento e nel famoso appartamento "707" rimasi solo io, ad aspettare Nana. Come dovevo comportarmi? Lei era la donna peggiore al mondo, lo sapevo, ma io l'amavo da impazzire e non sapevo come fermare i miei sentimenti. Sentì un rumore. Divenni rosso e non seppi cosa fare. Aprire o non aprire quella porta? Solo quella dannatissima porta ci separava. Solo quel pezzo di legno, ma a me sembrava un muro infrangibile, fatto di emozioni contrastanti. Un muro immenso di ghiaccio, le mie lacrime a stato solido diventate il mio ostacolo per andare in contro a chi amo. Rimbombarono nella mia mente le parole di Nana. "Quindi ora se le cose ritornassero come prima si caccerebbe in un bel guaio!" Dovevo veramente fare così? Avere la felicità davanti e non accoglierla? "Se ami una persona lasciala andare, se torna sarà tua per sempre." Il per sempre non esiste, ma lei era tornata e probabilmente sarà stato il destino, il fato, il Grande demone celeste o qualsiasi altra cosa, ma era davanti a me. Girai la maniglia e la vidi. I capelli leggermente cresciuti, le rughe più in vista, la pancia più abbondante, dove forse c’era mio figlio, o mia figlia. Sembrava invecchiata di anni, ma il sorriso era lo stesso di sempre quando aprì la porta. Poi mi riconobbe. Ci guardammo, senza dire un parola. Dopo un minuto nessuno dei due riuscì a sostenere lo sguardo dell’altro e i nostri volti si abbassarono. Osservai il pavimento e notai che era bagnato, poi guardai Nana. Stava piangendo. Mi amava? “Ma finché tu sarai al mio fianco posso fare l’impossibile.” Mi ricordo ancora quando gliel’ho detto. Quando le ho espresso il mio amore. Era tutto vero. Io riuscivo a fare tutto se lei fosse sempre stata al mio fianco. E venni sottomesso dalla forza d’attrazione. Non fui io ad avvicinarmi, ma quella forza, che aveva oppresso il mio corpo, che si era impossessata di me, che mi aveva fatto capire nonostante tutto che io Nana l’amavo ancora e non avrei potuto fare niente per fermare questo sentimento, potevo solo cercare di essere ricambiato. Le nostre labbra si toccarono e ci baciammo. All’ inizio lei aveva gli occhi aperti per lo stupore, ma non si staccò, rimase attaccata a me e fu trasportata anche lei da migliaia di sensazioni e passammo insieme una sera d’amore.
Nota dell'autore:
Salve a tutti, sono tornata! è passato parecchio tempo da quando ho pubblicato una storia, comunque.. questa è la mia prima in questa categoria, ho finito quest'anime ieri e sono rimasta sconvolta per il finale, quindi ho voluto un po' cambiarlo a mio piacimento. Ho controllato il testo, ma se ci sono errori grammaticali mi scuso. Mi piace tantissimo questa coppia! Se vi è piaciuta questa mia one shot aspetto delle recensioni, Alla prossima :)
IMPORTANTE: SO CHE LA STORIA CONTINUA, ANZI, E' ANCORA IN CORSO MA ANCORA DEVO LEGGERLO QUINDI NON GRADIREI SPOILER, THANKS. BYE BYE.