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Autore: Occhio_    29/11/2014    0 recensioni
''Chi sa raccontare vive la vita osservando,ascolta i suoni che il mondo pone al suo orecchio e riesce a tramutare le sensazioni più inaspettate in parole.''
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole delle prime ore del mattino illuminava l'intera casa creando splendidi giochi di luce sul cuscino vuoto al lato di suo marito. 
Lei lo guardava fissando attentamente le sue mani forti, i suoi ricci ribelli e in silenzio ascoltava il respiro regolare. 
Gli accenni di barba gli invadevano il volto e quando lei gli toccó delicatamente la guancia lui aprí gli occhi!
《Buongiorno》sussurró prima di regalare a sua moglie un sorriso assonnato.
Lei ricambió, con le dita gli sfioró le labbra per poi avvicinarsi e posargli un caldo bacio. 
《Adoro quando mi svegli delicatamente.》disse lui ironicamente, mettendosi a sedere accanto alla sua donna. Lei rise ripensando alle mattine in cui l'aveva svegliato con forti urla nelle orecchie o accendendo la radio al massimo del volume. Di solito lo faceva perché in seguito al risveglio brusco vi era sempre una lotta, una sorta di guerra che a lei piaceva da impazzire. 
《Tu ami i miei risvegli》 
Lui sorrise ancora e con le dita sfioró il volto della moglie portandole dietro l'orecchio delle ciocche ribelli di capelli. 
《Io amo te. 》 
Si avvicinarono e i loro volti sembravano conoscer a memoria quella strada. Le labbra si trovarono e si incastrarono in modo perfetto. Non erano giovani ma neppure anziani. 
Si erano sposati appena lei si era laureata e un anno dopo era rimasta incinta di una splendida bambina.  
Ora all'età di quarant'anni lei si sentiva una donna completa, aveva fatto tutto ciò che desiderava! Aveva accanto a sé l'uomo della sua vita,una figlia fantastica. Appesa in salotto vi era la sua laurea in psicologia, tanto sudata e tanto voluta. Aveva uno studio proprio, e adorava il suo lavoro perché le aveva dato un obiettivo nella vita. 
《Vado a preparare la colazione, tra poco Mia sarà sveglia.》 
Posó un ultimo bacio a suo marito e uscì dalla loro stanza. 
Si guardò intorno, quella casa era uno spettacolo. Avevano risparmiato tanto per comprarla e in seguito per ristrutturarla ma ne era valsa la pena. Il pavimento era di un puro bianco contornato da sfumature rosa pallide. 
Il caminetto in soggiorno dava un'aria antica all'arredamento anche se di fronte a esso vi erano dei divani in pelle bianca. Le pareti erano riempite da varie foto, tutte incorniciate e appese. Lei adorava le foto,le trasmettevano un senso di infinito difficile anche da spiegare. Si diresse in cucina e fu sorpresa di vedere sua figlia seduta su uno degli sgabelli dell'angolo colazione. 
Mia si voltó, i lunghi capelli ricci le finirono disordinatamente dietro la schiena e sua madre notò che aveva gli occhi lucidi e scavati. Guardandola le venne in mente se stessa,quando piangeva e le si gonfiava il naso diventandole rosso. 
《Tesoro,che succede?》 
La ragazza fece per andarsene ma sua madre la bloccò. 
《Mia, va tutto bene?》 
Le lacrime cominciarono a rigare il volto della ragazzina che si strinse velocemente al collo di sua madre. Dopo vari minuti si allontanò e disse 《Posso non andare a scuola? Non mi va oggi.》 
Sua madre le accarezzó i capelli e Mia appoggió il capo sulla sua testa lasciandosi cullare. 《Va bene tesoro, per oggi resti a casa. Facciamo cosí, tu ora vai a prendere un bel film e dopo che papà sarà andato via lo vediamo insieme. Ok?》
Mia annuí e accennó un sorriso prima di sparire sulle scale diretta verso la sua stanza. Lei rimase a fissare le scale e ripensó a quando era incinta,15 anni prima. Il tempo passava veloce e inesorabile ed era strano trovarsi a fare i conti con i problemi che lei stessa aveva affrontato 20 anni prima. Suo marito la riportó ai suoi pensieri chiedendole del caffè. 
《Scusa è che ho trovato Mia in lacrime in cucina e mi sono soffermata a chiacchierare.》 
Il marito la guardó e poi azzardó 
《Vuoi che vada a parlarle io?》
《Oh no,ci penso io. Ora guardiamo un bel film insieme.》 
L'uomo sembrò perplesso, si avvicinó a sua moglie e le prese la mano
《Perché non le racconti una storia invece, sai che sei bravissima nel farlo 》
Era vero. Aveva la strana capacità di raccontare a meraviglia le cose. Osservava,ascoltava e tramutava immagini e suoni in parole. 
《Non è più una bambina》 
《Allora raccontale una storia da grandi.》 
Con un agile gesto lui attirò sua moglie a se e la bació per poi salutarla e darle appuntamento alla sera. 
La donna si giró intorno, pensava alle parole del marito, a una storia, una storia che facesse capire a sua figlia che nonostante la vita spesso ci deluda, il destino ha sempre in serbo qualcosa di meglio. Poi fissó una foto, ritraeva un gruppo di amiche, piccole, giovani. Sorridevano in maniera spontanea, felici di essere lí, insieme. D'un tratto tutto le fu chiaro, sapeva cosa raccontare a sua figlia.  Mia scese le scale in fretta con in mano il film Le pagine della nostra vita, era il suo preferito e stava per inserirlo nel lettore dvd quando sua madre la fermó e le fece segno di sedersi accanto a lei. 
《Non vuoi più vederlo mamma?》
《No,voglio raccontarti una storia.》
   
 
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