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Autore: maryjane80    30/11/2014    3 recensioni
Sono passati quattro anni dal loro addio, Candy riceve un misterioso biglietto da Terence, che chiede di incontrarla per rivelarle una verità sconvolgente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Candy continua a rigirarsi quel biglietto tra le mani, l’aveva riletto almeno 100 volte da ieri, quando l’aveva trovato presso la portineria dell’ospedale. “Per Candy” c’era scritto sulla busta, l’aveva aperta incuriosita, la grafia le pareva vagamente familiare, ma non poteva essere lui…ed invece sì: “Cara Candy, è passato tanto tempo, ma mi è successa una cosa importante e vorrei dirtela di persona. Domani alle 15 verrò al parco di fianco al tuo ospedale, mi piacerebbe incontrarti. Terence”. “Terence?!?!?”. Dopo quattro anni da quel drammatico e lacerante addio, su quelle maledette scale dell’ospedale dove era ricoverata Susanna… Da ieri si chiede cosa potesse essere ciò che Terence ha da dirle, ma non si aspetta nulla di buono; “si sposa con Susanna…Susanna incinta, o peggio, entrambe le cose!” Tenta di auto convincersi che può anche scegliere di non andare, che dopo quattro anni non gli deve proprio nulla, che lui non ha alcun diritto di sbucare fuori così, tornando a sconvolgerle la vita. Ma chi vuole ingannare? La sua vita non aveva avuto un attimo di pace e serenità dall’ultima volta che l’aveva visto, continuava a pensare a lui in ogni istante! Sa che ci sarebbe andata, ha già mosso mari e monti, si è pure fatta spostare il turno al lavoro dalla comprensiva Nathalie, pur di esserci. Non si sarebbe persa per nulla al mondo l’occasione di rivederlo ancora, di perdersi nuovamente nei suoi occhi, fosse stata anche l’ultima. E sia quel che sia, sarebbe stata pronta a tutto, a ricevere qualsiasi notizia, tanto già si immagina a cosa va incontro. Forse è meglio così, prima o poi doveva succedere: rivederlo, leggere l’indifferenza nei suoi occhi, l’avrebbe forse aiutata ad andare avanti finalmente con la sua vita, a spezzare quel filo sottile ed invisibile che ancora la lega a lui e che molto probabilmente ormai sente solo lei. Forse da domani sarebbe stato tutto diverso, forse sarebbe stata in grado di dare una chance a Peater, ad apprezzare il suo entusiasmo, la sua onestà e dedizione, ad accettare i suoi timidi baci senza pensare ogni volta “ Non è Terence…”. sono trascorsi quasi sei anni da quell’unico casto bacio, durante la Festa di Maggio, cui peraltro erano seguiti ceffoni e rimproveri; eppure ancora non riesce a toglierselo dalla testa, dal cuore e dalle labbra, come fosse un marchio a fuoco. Forse domani tutto questo passerà, o probabilmente ci vorrà ancora molto tempo, intanto è arrivata l’ora di andare al fatidico appuntamento. Terence ha deciso di proposito di arrivare con qualche minuto di ritardo. Qualche giorno prima gli era balenata in testa questa pazza idea di rivederla e aveva tentato la sorte, lasciandole quel biglietto alla portineria dell’ospedale Mary Jane, dove sa che ancora lavora, ma non sa se lei avrebbe accettato, per questo ha deciso di risparmiarsi almeno il martirio di arrivare prima e stare a guardare affannosamente a destra e a sinistra per vedere se arriva: di ansia ne ha già vissuta troppa negli ultimi giorni! Sono passati quattro anni, non sa cosa aspettarsi, Candy potrebbe essere fidanzata, innamorata di un altro, o semplicemente essersi resa conto che lui è un perfetto idiota ed averlo dimenticato! In ogni caso non sarebbe stato né leale né altruista, non le avrebbe augurato di essere felice con un altro, sarebbe stato inconcepibile: solo lui può renderla felice, solo lei può renderlo felice. Avrebbe dato battaglia a chiunque si fosse messo sulla sua strada. Nel frattempo è arrivato a passi veloci davanti al cancello del parco. “ci sarà?” Ancora pochi istanti e l’avrebbe saputo. Eccola! Seduta su una panchina, sembra tesa, le mani nervose cercano di stirare una piega inesistente della gonna…ed è bellissima: i lunghi capelli dorati adesso sono sciolti, è cresciuta, è diventata una donna ormai! Lei non l’ha ancora visto, può permettersi di osservarla di nascosto, lasciandosi travolgere dalle emozioni. Ora sta per girarsi…è ora di andare, forza Terence, entra in scena! “Ciao Candy, ti trovo bene,come stai?” le dice gentilmente porgendole la mano. Lei alza gli occhi, allunga la mano incerta e si accorge che nessuna delle sue speranze si è avverata: non è diventato brutto, grasso o pelato, anzi è più bello che mai e rivederlo le fa tremare le gambe esattamente come quattro anni fa. Ma no, la mano no, che tristezza….come fossimo due colleghi di lavoro “sto bene Terence, grazie” risponde lei asciutta. Sta cercando con tutte le forze di ricacciare indietro le lacrime, sente gli occhi che le pungono, ma non vuole cedere, non subito, non davanti a lui! Candy sta malissimo, aveva immaginato milioni di volte di rivederlo e nelle sue fantasticherie più romantiche ciò doveva avvenire dopo aver superato mille peripezie, sulla collina di Pony, loro due corrono l’uno verso l’altra, si dichiarano amore eterno si abbracciano, si baciavano e non si lasciano mai più. Invece eccoli lì, loro due, che credeva essere speciali, sono diventati due comuni conoscenti, in un anonimo parco pieno di gente che tira dritto, nessuno li guarda, nessuno si accorge di quanto sono speciali, forse non lo sono più, SICURAMENTE non lo sono più. E’ successo anche a loro, sono stati travolti dagli eventi ed il trascorrere del tempo ha dato il colpo di grazia a ciò che sono stati. La situazione è chiara da come si comporta Terence, ed è altrettanto evidente che lei non avrebbe potuto resistere un minuto di più. Era abituata al Terence impetuoso, passionale ed impertinente, non può sopportare questo Terence educato e formale, non lo riconosce, non è più il SUO Terence. Deve decisamente andarsene al più presto. “Scusa Terence, ma tra poco devo tornare al lavoro, non ho molto tempo, di cosa volevi parlarmi?” Accidenti, non si aspettava di essere accolto a braccia aperte, ma neppure una Candy così fredda e distaccata, questa cosa lo spiazza e manda un po’ a monte i suoi piani, lei sta per andarsene, tanto vale essere diretti: “Negli ultimi tempi mi è successa una cosa molto bella: ho deciso di sposarmi” Ecco, ha detto la cosa che più aveva temuto, è quella che ha appena sentito, lui sta per sposarsi e sembra pure contento! Le sue ultime flebili speranze sono crollate, non può restare un secondo di più “Sono contenta per te Terence, ti auguro ogni felicità. Scusami ma ora devo proprio andare” e alzandosi di scatto dalla panchina si avvia a passi rapidi verso l’uscita. “Candy, aspetta”, grida Terence inutilmente, lei non si volta neppure, ha già il volto rigato di lacrime e non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla ridotta in quello stato. Terence la rincorre, la afferra per un braccio “lasciami” dice lei debolmente, ma senza rendersene conto si trova stretta tra le sue braccia, il viso affondato e nascosto contro il suo petto. E’ travolta da un’ondata di emozioni, riconosce il suo profumo, la sua pelle, la meravigliosa sensazione di essere finalmente nell’unico posto dove vuole stare, la sua casa. Sa che è una sensazione ingannevole, lui non è più il suo Terence, non l’ama più ormai: quelle braccia stringono ora altre braccia. Sa che avrebbe pagato cara quella debolezza, quegli attimi di illusione, stretta ancora una volta a lui, avrebbe pianto lacrime amare nei prossimi giorni, ma quella sensazione vale una vita e deve assaporarla, anche se è l’ultima volta. Non si sente in colpa nei confronti di Susanna, ha rinunciato alla felicità per lei, si sente in diritto di rubarle per pochi attimi l’uomo che, comunque, non sarebbe mai stato suo: Terence non può amare Susanna, almeno non come aveva amato lei un tempo, anche se ora non è più così. Terence è sopraffatto dall’emozione, ha tutta la sua vita tra le braccia e questa volta non se la sarebbe lasciata sfuggire. Stringe Candy tra le braccia, la sente sussultare e singhiozzare piano, il viso nascosto contro il suo petto…il cuore gli batte a mille: questa reazione gli dà speranza, certamente non è dettata dall’indifferenza che aveva temuto. Le accarezza dolcemente la schiena, il viso sprofondato tra i suoi capelli morbidi, ne annusa il profumo, vorrebbe baciarle il collo, il viso…ma si trattiene, non è il momento, non ancora. Gli sfugge un “amore mio” appena sospirato, ma Candy lo sente perfettamente. La ragazza si raddrizza immediatamente, si allontana per poterlo guardare negli occhi, lo sguardo scintillante di rabbia e rancore: “Ma come di permetti, Terence?!?” Lui continua a tenerla stretta “Come ti permetti cosa?” “Sparisci per quattro anni, mi lasci per stare con un’altra, poi riappari all’improvviso con quello stupido biglietto, pretendi di vedermi, io lotto con tutte le mie emozioni per venire qui e sentirmi dire…” Candy non riesce a proseguire, la voce rotta dal pianto, scoppia ora in singhiozzi incontrollati “Quali emozioni, Candy, di che emozioni parli?” “ Ma che ti importa? Perché continui a torturarmi, vuoi umiliarmi fino all’ultimo?” Terence la guarda intensamente negli occhi, tenendola stretta per le braccia, se non altro è tornato ad essere il Terence impetuoso di una volta, ma continua a non riconoscerlo; questo Terence è crudele, quasi sadico, non vuole il suo bene. “Candy, che dici? Perché dovrei volere questo? Ma per me è di fondamentale importanza capire di che emozioni stai parlando” “Ah sì? Le stesse Terence, sto parlando delle stesse identiche emozioni che ho provato quattro anni fa, quando mi hai lasciata per Susanna, le sto provando oggi, visto che hai avuto il buon cuore di venirmi a dire che hai deciso di sposarla…grazie tante!” “Susanna? Chi ha mai detto di voler sposare Susanna? Ci siamo lasciati un mese fa, ormai.” No, non è possibile: saperlo sposato a Susanna per pietà è difficile da accettare, ma insieme ad un’altra per amore è inconcepibile, impossibile da sopportare! Vuol dire che ha conosciuto una donna capace di sconvolgerlo a tal punto da dargli la forza di lasciare Susanna, quello che non è riuscito a fare per lei. Vuol dire che ama veramente questa donna e che tra loro è davvero finita. Inizia a battergli i pugni sul petto in modo convulso ed incontrollato, piangendo e gridando “ Ti odio Terence, ti odio, sei un mostro, come hai potuto farmi questo?” Terence cerca di bloccarla alla meglio, ma è sempre più felice, consapevole dell’equivoco in cui è caduta Candy e da cui non vede l’ora di sollevarla. “Mi odi?” “Sì” “Davvero?” “Davvero!” “Mi odi così tanto dal volermi sposare?” Candy si blocca un attimo e lo guarda incredula…nel frattempo Terence si è inginocchiato ai suoi piedi, con una mano continua a trattenerla, per evitare fughe improvvise, con l’altra ha estratto dalla tasca una scatoletta di velluto blu, dal contenuto inequivocabile, che in effetti si rivela essere un anello con un meraviglioso diamante. Terence inizia ad infilare l’anello all’anulare sinistro di una Candy paralizzata dalla sorpresa e dall’emozione, restando sempre in ginocchio il giovane dice: “Candy Andrew, mi hai totalmente stregato 6 anni fa, la prima volta che ti ho vista sul Mauritania. Conoscendoti le cose non sono andate meglio per me, così presto ho capito che ero totalmente perduto, in balìa dei tuoi meravigliosi occhi verdi. Separarmi da te quattro anni fa è stato come subire l’amputazione di un arto, il tempo non ha lenito per niente il mio dolore e le mie ferite, anzi il ricordo di te era ogni giorno più bruciante. Ed ora che finalmente sono libero e posso scegliere con chi stare, non ho altra scelta che te, Ti amo Candy, come non ho amato nessuno mai, come nessun altro uomo potrà amarti mai. Candy, vuoi diventare mia moglie?” L’ha detto tutto d’un fiato, continuando trepidante a guardare Candy, cercando di indovinarne la reazione e le emozioni, totalmente impaziente. Lei è rimasta immobile e muta ad ascoltarlo, guardandolo negli occhi, il suo volto continua ad essere rigato di lacrime, che questa volta però sono di commozione e gioia. Appena Terence ha finito lo costringe ad alzarsi in piedi tirandolo per la mano e gli balza letteralmente tra le braccia, cingendogli il collo “ Sì, Terence, sì, un milione di volte sì, voglio diventare tua moglie!”- Candy di nuovo tra le sue braccia, ancora tremante, ma questa volta di emozione e gioia, per un amore condiviso, che finalmente ha una chance di poter essere vissuto. Terence sente sciogliere tutta la tensione degli ultimi giorni, il cuore danza di gioia, è l’uomo più felice del mondo. La scosta appena un attimo per poterla guardare negli occhi: “Ma non mi hai detto la cosa più importante…” “ E quale sarebbe?” “Mi ami anche tu?” Candy si intenerisce ancora di più e con un filo di imbarazzo ammette: “Certo che ti amo Terence, provo le stesse cose che provi tu. Quattro anni fa ho creduto di impazzire quando ci siamo lasciati e non sono riuscita a dimenticarti. Poco fa, quando credevo che volessi sposare un’altra, ho perso davvero il controllo, non so cosa avrei fatto se fosse stato vero. Ti amo Terence, con tutta me stessa”. Terence sorride soddisfatto “Certo che tu la tua testolina calda mica l’hai persa: prima mi stavi picchiando di brutto…” Candy fa una smorfia “se fosse stato vero te lo saresti meritato!” “Ma non lo era!!” Terence si avvicina al suo viso, guardandola intensamente, la bocca a pochi centimetri dalla sua, la voce sempre più bassa e roca “certo che potrei anche pensare di perdonarti se mi concedessi un bacio, ma prima voglio assicurarmi di non essere preso a ceffoni come l’altra volta…” Una Candy insolitamente audace, anche se è arrossita fino alla radice dei capelli risponde “Questa volta potrei prenderti a sberle se non ti sbrighi a baciarmi”. Terence non si fa ripetere l’invito ed inizia a baciarla, prima dolcemente, poi sempre più appassionatamente, sentendo che lei risponde con lo stesso ardore. Quando finalmente si staccano scroscia un applauso: un bel po’ di gente si è fermata ad osservare la scena incuriosita, si è resa conto che non si tratta di due conoscenti, che sta accadendo qualcosa di straordinario, che loro due sono speciali, che uniti sono una forza, sono Candy e Terence, finalmente insieme! Restano ancora a lungo seduti stretti stretti su di una panchina a parlare (poco) e a baciarsi (molto), totalmente incapaci di staccarsi l’uno dall’altra, increduli di essere finalmente insieme, senza vincoli né ostacoli: non le regole severe del collegio, non Iriza, non Susanna, solo loro due. Terence spiega a Candy che ha provato ad amare Susanna, ma non ci è riuscito, avevano mantenuto un rapporto di facciata per la stampa e per fare pubblicità alla compagnia teatrale, ma tra loro le cose erano chiare: lui stava con lei come una sorella, solo per gratitudine e per aiutarla nel suo percorso di recupero fisico e psicologico. Susanna non si era mai rassegnata a questa situazione, aveva tentato in tutti i modi di sedurlo e conquistarlo, ottenendo solo l’effetto contrario di infastidirlo ed allontanarlo sempre più, totalmente perso com’era nel ricordo di Candy. Rievocare i brevi momenti di felicità vissuti insieme a lei erano la sua boccata d’ossigeno, gli consentivano di non impazzire, ma gli davano anche la giusta misura delle cose, di ciò che voleva e di ciò che non poteva accettare, la prima era Candy e la seconda era un rapporto di compromesso con Susanna. Quest’ultima negli anni, grazie ad una protesi di ultima generazione ed al costante esercizio aveva fatto notevoli progressi, rendendosi quasi del tutto indipendente. Questo successo è andato di pari passo con il progressivo e rapido deteriorarsi del loro “non rapporto”, lui era sempre più insofferente, lei sempre più arrabbiata e frustrata perché non vedeva ricambiati i suoi sentimenti- Per fortuna, grazie alla sua autonomia ritrovata, Susanna aveva potuto tornare a recitare in teatro, in ruoli minori, ma pur sempre sul palcoscenico. Qui aveva conosciuto un giovane produttore che si era invaghito di lei, iniziando a corteggiarla con insistenza. All’inizio Susanna aveva incoraggiato la sua corte, accettando di uscire con lui, al solo scopo di cercare di fare ingelosire Terence. Quando si era accorta che lui invece era felice ed addirittura sollevato dalla novità, si era finalmente resa conto che non aveva speranza di essere ricambiata, aveva quindi coltivato la nuova tenera amicizia con il suo corteggiatore, assaporando il fatto di essere finalmente apprezzata ed amata. Un mese fa finalmente lo aveva lasciato e da allora Terence non aveva fatto altro che pensare al modo migliore per riavvicinarsi a Candy; se non l’aveva fatto subito era solo per il terrore paralizzante di trovarla impegnata con un altro. Candy ascolta il suo racconto totalmente assorta e rapita, accarezzandogli il viso di tanto in tanto, o schioccandogli qualche bacio, del tutto incapace di stargli lontana, come se possedesse una calamita in grado di attrarla. Candy a sua volta gli confessa che in quei quattro anni la gelosia è stata la sua fedele compagna, temeva che, con il tempo, Terence l’avrebbe dimenticata e che la vicinanza di Susanna, la sua bellezza, dolcezza e dedizione, oltre che la comunanza di interessi, l’avrebbero inevitabilmente fatto innamorare. Pensava che la logica conclusione di quella situazione fosse il matrimonio di Terence e Susanna…temeva di leggere la notizia sui giornali, per questo evitava accuratamente le riviste che potevano trattare di loro due. Quando si era recata all’appuntamento di quel giorno era preparata al peggio, così almeno credeva, pensava che Terence volesse annunciarle il matrimonio con Susanna, ma quando aveva pensato che ci fosse addirittura un’altra aveva capito di non essere per niente pronta e non ci aveva più visto. Terence la stringe ancora di più a sé sorridendo compiaciuto: “sciocchina, avrei mai potuto dimenticare la mia Tarzan Tuttelentigini?” Candy lo riprende semiseria, imitando la voce di Suor Grey “ Terence Granchester, le ricordo che sto per diventare una signora, le proibisco quindi di rivolgersi a me in quel modo!” Terence ride di gusto “Diventerai la Duchessa di Granchester, ma non c’è niente da fare, per me resterai sempre la mia Tarzan Tuttelentiggini”, Candy mette un finto broncio, in realtà quel nomignolo le era mancato da morire. Terence ad un certo punto si fa serio “Candy, ma prima non avevi detto di avere poco tempo? Non è che ti prendi una strigliata al lavoro?” “No, prima era solo una scusa per fuggire via, visto che mi stavi dando notizie sconvolgenti, ma ora che guardo l’orologio è effettivamente tardi, devo scappare al lavoro” “Anch’io devo andare alle prove in teatro, ma stasera a che ora finisci?! “Alle 9” “Ok alle 9 sarò fuori dalla porta dell’ospedale ad aspettare la mia bellissima fidanzata, abbiamo tantissime cose di cui parlare ed un matrimonio da organizzare!” Candy sorride felice ed annuisce, si baciano con il trasporto consentito in relazione al luogo pubblico in cui si trovano, nettamente inferiore alla passione e al desiderio che provano l’uno per l’altra. Si staccano con fatica, una Candy ubriaca di felicità e leggera come una piuma si avvia verso il lavoro “Ciao Terence, a dopo” “Ciao Candy, amore mio”. Terence la richiama “Senti Candy, sei sicura di riuscire a lavorare oggi senza combinare pasticci?” “Non ti preoccupare Terence, per fortuna oggi sono di turno in amministrazione, devo solo riordinare cartelle cliniche, nessun paziente rischia la vita a causa mia!” e gli fa una linguaccia seguita da un sorriso radioso. “E’ sempre la solita” pensa Terence compiaciuto. Candy si dirige a passi veloci e leggeri verso l’ospedale e si sorprende a pensare a quanto la vita sia meravigliosa, tutto intorno a lei è natura, armonia ed esplosione di fiori e di primavera, gli alberi hanno messo le foglie nuove e gli uccelli cinguettano sui rami, ma ciò che è più incredibile è che finalmente ed inaspettatamente Terence è tornato nella sua vita e le ha ridato colore, anzi Terence E’ la sua vita e finalmente c’è solo un orizzonte limpido davanti a loro, possono camminare insieme verso un futuro carico di promesse.
   
 
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