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Autore: Fenix_    30/11/2014    3 recensioni
Il solito litigio tra Naruto e Sasuke, ma questa volta qualcosa cambierà. Sasuke si accorgerà finalmente dei suoi sentimenti nei confronti dell'amico?
Dal testo:
Non è che mi sto affezionando a lui?. Scuoto la testa “Nah, impossibile. E’ impossibile che io mi stia affezionando a Naruto”. Mi fermo un attimo e rimango sorpreso da quello che ho appena detto, fino ad ora non lo avevo mai chiamato per nome, per me era sempre stato il “dobe” o “Uzumaki”.
Mi alzo di scatto dal divano portandomi le mani alla testa [...].
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 NOTA: i dialoghi dei personaggi sono racchiusi inelle virgolette “ ”
 
Addicted to you
 
Fisso assorto nei miei pensieri un punto indefinito fuori dalla finestra, piove.
Appoggio la fronte sul vetro freddo, rabbrividisco un attimo a quel contatto che è in contrasto alla mia fronte calda, ma mi abituo quasi subito a quella fresca sensazione.
La pioggia continua a cadere copiosa ormai da due giorni, da quando ho litigato con Naruto.
Naruto, il pensiero della pioggia mi riporta a pensare a quell'uragano biondo che è entrato nella mia vita e che ora, per uno stupido errore, sto per perdere.
Non viene più a scuola dal giorno in cui abbiamo avuto quella litigata. Il mio cervello cerca di dare un spiegazione logica alla sua assenza, forse ha fatto indigestione di Ramen, forse ha preso l’influenza, in fondo siamo a fine ottobre e fuori fa abbastanza freddo. Sì, è così, si sarà di sicuro ammalato, non dev’essere per forza colpa della discussione. Non è colpa mia.
“Ma cosa vado a pensare?” Dico tra me e me mentre mi stacco dalla finestra e appoggio la schiena contro il muro sospirando. Anche se in tutti i modi cerco una soluzione logica, sento qualche cosa in me che non va. Il cuore si appesantisce, mi si chiude lo stomaco e la sensazione di rimorso cresce dentro di me. Anche se sto nascondendo tutte queste emozioni, in un modo o nell’altro mi ritengo responsabile delle assenze di Naruto.
Vedere quel suo banco vuoti davanti al mio, non vedere più il suo sorriso raggiante lascia un vuoto enorme dentro di me.
Una risatina disperata scappa dalle mie labbra. Io, Sasuke Uchiha che mi lascio trasportare dalle emozioni?. Forse qualche anno fa non sarebbe successo, qualche anno fa me ne sarei bellamente fregato di quel dobe, ma adesso sento che è diverso e non so nemmeno spiegarlo a me stesso.
I sensi di colpa mi stanno lentamente esasperando. Una lacrima improvvisa sfugge al mio controllo e solcando il viso mi riporta immediatamente alla realtà. Tiro un pugno al muro che ho accanto “Cazzo!” impreco. Cosa mi sta succedendo?
Asciugo la lacrima e mi allontano dalla finestra. Cammino verso il letto, lasciandomi poi cadere a peso morto sopra le coperte e appoggiano il braccio destro sulla fronte mi addormento quasi cullato dai miei pensieri.
 
 
Il giorno seguente entro in classe e istintivamente con lo sguardo cerco la sua capigliatura bionda, assente. Anche oggi non si è presentato. Sento come se il cuore mi stesse per uscire da un momento all’altro dal petto, non riesco più a sopportare i sensi di colpa. Perché mi sento così strano? Non sarà che.. che sto iniziando ad affezionarmi a lui? “Nah.. impossibile..” scuoto la testa e mi dirigo verso il mio banco giusto in tempo all’ingresso del professor Kakashi in classe. “Buongiorno ragazzi, forza mettetevi a sedere che iniziamo la lezione!” esclama il professore dirigendosi a passo deciso verso la lavagna.
“Bene, oggi parleremo..” Kakashi s’interrompe all’improvviso, si guarda in torno con aria preoccupata, poi domanda “Naruto è assente anche oggi?” “Si..” risponde Kiba dal fondo della classe. Tutti si guardano con aria preoccupata, io invece tengo lo sguardo fisso sul quaderno, non voglio incontrare lo sguardo dei miei compagni. Ma la voce piena di preoccupazione di Sakura spezza il silenzio che era appena calato in classe, “Spero che stia bene, sinceramente sono un po’ preoccupata”, a quelle parole alzo lo sguardo istintivamente, e rimango a fissare il banco vuoto di Naruto.
Possibile che anche Sakura sia preoccupata per Naruto? Non posso crederci.
 
 
Le ore sembrano interminabili. Finalmente suona la campana che segna la fine delle lezioni, mi appresto a preparare lo zaino prendendo velocemente tutte le cose che ho sul banco.
Finalmente ha smesso di piovere, anche se il cielo è ricoperto ancora da nuvole cariche e minacciose di pioggia.
 
 
Arrivo a casa. Apro la porta d’ingresso, mi tolgo le scarpe e lascio cadere lo zaino blu notte a terra.
 “Itachi?” chiamo mio fratello con la speranza che sia tornato a casa dall’università. Attendo qualche secondo, ma non ricevendo nessuna risposta capisco di essere solo a casa.
Mi avvicino al divano e mi siedo lasciandomi cadere a peso morto, sono stanco di questa situazione, sono convinto che se non farò immediatamente qualcosa i sensi di colpa mi uccideranno.
Perché devo sentirmi così in colpa per quel dobe? Alla fine non ho fatto nulla di male.. bhè.. gli ho risposto molto male e gli ho detto di sparire, ma ho reagito così solo perché ero stressato e poi c’erano Sakura e Ino che mi stavano addosso come loro solito, la situazione mi è sfuggita di mano.
Adesso che ci penso bene non volevo dire quelle cose a Naruto, in fondo non lo odio e non voglio nemmeno che lui sparisca. Ma allora cos’è che voglio veramente? Perché mi sento così strano ogni volta? Perché sento il bisogno di cercarlo? Non è che mi sto affezionando a lui?. Scuoto la testa “Nah, impossibile. E’ impossibile che io mi stia affezionando a Naruto”. Mi fermo un attimo e rimango sorpreso da quello che ho appena detto, fino ad ora non lo avevo mai chiamato per nome, per me era sempre stato il dobe o Uzumaki, ma fino ad ora non l’avevo mai chiamato con il suo nome.
Mi alzo di scatto dal divano portandomi le mani alla testa “Waaaaaaaa che cosa mi sta succedendo? Prima chiamo il dobe per nome, e adesso mi metto pure a parlare da solo come un pazzo. Ecco, sto diventando pazzo, quel dobe mi farà diventare pazzo. Devo risolvere questa faccenda con Naruto il prima possibile, o sennò impazzirò seriamente”. Finito il mio dissidio interiore sul da farsi, decido una volta per tutte di andare a casa sua per parlargli faccia a faccia e per risolvere finalmente la faccenda, sperando che possa giovare alla poca sanità mentale che mi è rimasta.
 
 
Arrivo a casa di Naruto con il fiatone, per non perdere tempo ho corso per tutto il tragitto. Appoggio le mani sulle ginocchia e respiro a bocca aperta affannosamente per riprendere un po’ fiato. Dopo essermi ripreso mi faccio forza e suono il campanello. Attendo qualche secondo ma non ricevo risposta. Decido di riprovarci. Suono ancora, ma questa volta a differenza di prima Naruto apre la finestra e seccato chiede “Cosa vuoi? Perché sei qua?”.
A quelle parole deglutisco, possibile che sia così arrabbiato con me?
“Senti dobe, sono venuto qua per scusarmi con te” “Ah ah ah il grande Sasuke Uchiha che si vuole scusare con me? Non me la bevo!”. Sta per richiudere la finestra ma tento di fermarlo “Davvero dobe, non lo so nemmeno io il perché, ma lasciami salire e lasciami spiegare. L’altro giorno non volevo dire quelle parole..” “E cosa cambierebbe?” mi interrompe lui “Se adesso ti lasciassi salire tu ti scuseresti e tutto tornerebbe alla normalità e domani ricomincerebbe tutto da capo. Tu ricomincerai a prendermi in giro. Io mi sono stancato Sasuke”. Le sue parole mi colpiscono, sono diverse dal solito. Riesco a percepire tristezza e amarezza dal suo sguardo.
Provo ancora “Dai dobe, lasciami salire” “no” risponde lui mettendo una punta di acidità nella sua risposta. Sta per chiudere la finestra quando dalla mia bocca escono delle parole che lasciano sorpreso Naruto quanto me.
“Allora vorrà dire che aspetterò qua fuori fino a quando non ti deciderai ad aprire la porta”. Naruto si blocca un secondo, poi mi guarda e risponde “Bene, fa come ti pare”. Chiude la finestra quasi sbattendola.
Sono ancora sconvolto dalle parole che ho appena detto, non volevo dire quelle cose, ma le parole sono uscite dalla mia bocca come se fossero autonome. Bhè.. ormai quel che è fatto è fatto, non mi resta che aspettare.
Mi volto e appoggio la schiena alla porta, sospiro.
 
 
Passano trenta minuti, ma nulla. Ogni tanto vedo affacciarsi Naruto, forse per controllare se sono ancora qua. Intanto questo tempo mi serve per riflettere.
Che cos’è che mi spinge a rimanere qua? Perché mi sto comportando così? Il mio cuore sa già la risposta, ma la mente non vuole accettare la realtà. Cuore e mente sono in una continua lotta da giorni, ma sono dell’dea che tra poco questo dissidio finirà, tra poco scoprirò se il cuore avrà la meglio sulla mente.
Sorrido. Non posso più nascondere la realtà. Ormai è da un mese che guardo Naruto con occhi diversi, mi piace vederlo felice, sentire la sua risata, percepire la sua presenza, averlo vicino. Ho ignorato i miei sentimenti fino ad ora, ma penso che sia giunto il momento di dare ascolto al cuore e di mettermi in gioco. Non so se sono davvero innamorato di lui, per ora sono solo consapevole di una cosa: mi sono affezionato a quel dobe combina guai.
Una goccia improvvisa si deposita sulla mia guancia e mi riporta alla realtà. Alzo lo sguardo verso le nuvole grigie. Non ci voleva, ha ricominciato a piovere.
A poco a poco le gocce iniziano a susseguirsi una dopo l’altra con più frequenza.
Non riesco più ad aspettare, ho bisogno di parlare con lui, ho bisogno di lui.
 
 
Non do importanza alla pioggia e rimango appoggiato a quella porta con la speranza che si apra. Vedo Naruto affacciarsi alla finestra leggermente preoccupato. I nostri sguardi s’incrociano per un istante, ma lui si ritira subito in casa.
Io rimango li, sotto la pioggia ad aspettare fiducioso.
 
 
Passano altri trenta minuti ma ancora niente, ogni tanto Naruto si affaccia, ma si ritrae subito in casa. Ormai sono bagnato come un pulcino e sto iniziando a sentire freddo. Finalmente sento la porta aprirsi, mi volto e vedo Naruto con in mano un asciugamano e lo sguardo rivolto verso il basso a guardare il pavimento. “Tieni, entra” dice lui porgendomi l’asciugamano e sempre tenendo però lo sguardo basso si sposta per farmi passare. “Grazie” rispondo prendendo l’asciugamano ed entrando in casa sua.
Mi guardo intorno incuriosito, la casa non è molto grande, ma è accogliente, anche se secondo me è molto disordinata. Vedo Naruto sparire dietro una porta per poi tornare qualche istante dopo con in mano dei vestiti. “Tieni, è meglio se ti cambi quei vestiti bagnati” dice il biondino lanciandomi i vestiti che teneva in mano, poi aggiunge “Sappi solo che lo sto facendo come forma di cortesia, e poi non volevo che crepassi davanti la porta di casa mia”.
“Grazie” dico sorridendo, vedo Naruto arrossire leggermente, sempre però mantenendo uno sguardo triste.
 
 
Dopo essermi cambiato torno in sala dove trovo il dobe seduto sul divano intento a leggere un manga, mi avvicino e mi metto a sedere di fianco a lui iniziando il discorso che mi ero preparato nell’ora che ho aspettato fuori al freddo. “Senti dobe, io sono venuto qua per chiederti scusa, chiederti scusa per tutte le volte che ti ho preso in giro e per tutte le volte che in un modo o nell’altro ti ho fatto star male..” “A cosa servono le scuse?” mi interrompe lui “A cosa servono se poi tra qualche giorno tornerà tutto normale e noi ricominceremo a litigare come al solito? Sono stanco Sasuke” “Stanco di cosa?” chiedo io quasi incredulo. Naruto chiude gli occhi, vedo il suo viso diventare rosso e tutto d’un fiato mi dice “Sono stanco dei continui litigi, sono stanco del fatto che tu mi prenda in giro e mi stuzzichi in continuazione, sono stanco che tu mi usi come giocattolino da prendere in giro su cui sfogarti quando litighi con tuo fratello, sono stanco che tu non consideri i miei sentimenti”. Incredulo dalle parole che ho appena sentito tento di dire qualche cosa “Io non.. non pensavo che..” ma vengo subito interrotto “Non pensavi che cosa? Che mi potessi sentire così?”. Lo vedo alzarsi per poi voltarsi e portare un braccio al viso. Non starà mica piangendo?
Mi sento in colpa, di scatto mi alzo e lo abbraccio da dietro. Sento Naruto irrigidirsi per poi subito scansarsi dal mio abbraccio. Si volta e vedo che i suoi occhi sono lucidi “Cosa fai?” mi chiede incredulo.
Sento che è arrivato il momento di mettermi in gioco, prendo tutto il coraggio che ho in corpo e mi butto, o adesso o mai più.
“Ascolta Naruto, io non so cosa mi stia succedendo, ma mi sono accorto che non riesco a fare a meno di te. Prometto che non ti prenderò più in giro, ma anzi ti proteggerò, sì ti proteggerò perché tu per me sei una persona importante. Da circa un mese mi sono accorto di guardarti in modo diverso, non so ancora bene che cosa sia, ma mi sono comunque accorto di essermi affezionato a te. Io penso di essermi innamorato di te Naruto”.  Ecco.. l’ho detto, finalmente sento di essermi tolto un peso dal cuore.
Vedo Naruto sgranare gli occhi e non credere alle parole che gli ho appena rivolto, subito dopo però vedo una lacrima scendere sul suo viso e toccare il pavimento. Dopo la prima lacrima Naruto inizia a piangere e balbettare qualcosa “Tu non.. Tu non mi avevi mai chiamato per nome fino ad ora”. Non capisco a cosa si stia riferendo, poi però ripenso al discorso appena fatto : “Io penso di essermi innamorato di te Naruto”.
Sorrido. Non mi ero accorto di averlo chiamato per nome.
Mi avvicino titubante al mio dobe che sta piangendo, tento di decifrare se quelle siano lacrime di gioia, di commozione o di tristezza. Appoggio una mano sulla testa bionda di Naruto, accarezzo un po’ i suoi capelli e poi lo abbraccio. Sento Naruto ricambiare il mio abbraccio stringendo le sue braccia attorno alla mia schiena. Dopo qualche minuto si calma, alza lo sguardo fissandomi il suo sguardo sul mio “Ti amo Sasuke, mi sei piaciuto dal primo momento che ti ho visto, solo che ho nascosto i miei sentimenti per tutto questo tempo per paura, per paura di essere rifiutato da te e di essere preso in giro”.
Non so spiegare il motivo, ma a quelle parole il cuore mi si riempie di gioia.
Sorrido a Naruto il quale ricambia il mio sorriso. Poi prendo il suo viso tra le mani e avvicinando piano il mio volto al suo lo bacio. Prima un bacio a stampo, casto e timido, poi però sento il desiderio di volere di più, lecco le sue labbra che si schiudono permettendo alle nostre lingue di incontrarsi, facendo nascere così un bacio pieno di passione e di amore. Ci allontaniamo per riprendere fiato. Naruto mi sorride dolcemente arrossendo, quanto è dolce il mio dobe.
Poi mi passa una mano tra i capelli, ma sfiorando la mia fronte dice preoccupato “Sasu, ma tu scotti! Ti sta venendo la febbre!” “Deve essere stata tutta la pioggia che ho preso oggi” affermo. Effettivamente Naruto ha ragione, mi sento stanchissimo e sento che sta iniziando a farmi male la testa. D'un tratto avverto le forze abbandonare il mio corpo. Sto per lasciarmi cadere quando fortunatamente Naruto, con la sua prontezza di riflessi, riesce a prendermi per un braccio prima che io possa toccare il pavimento.
 
 
Dopo qualche ora apro gli occhi lentamente, mi fa male la testa. La luce entra tenue dalla finestra in fondo alla stanza. Ancora abbastanza stordito volto il mio sguardo verso destra, dove trovo il volto di Naruto che mi sorride dolcemente. “Finalmente ti sei svegliato” mi dice passandomi la sua mano sulla fronte per poi aggiungere “Per fortuna la febbre è scesa, le medicine stanno facendo effetto”. Mi sento ancora un po’ stordito, ma sorrido di rimando a Naruto.
“Perché sorridi?” mi domanda incuriosito.
“Mi sento felice, felice di aver finalmente trovato la persona giusta con cui voglio condividere il resto della mia vita” e detto questo allungo la mano e prendendolo per la maglietta lo tiro verso di me per baciarlo con passione.
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Buona sera a tuttiiiiiii :) *Sbuca dal nulla* questa è la mia prima Fan Fiction in assoluto, spero che vi sia piaciuta e spero di non avervi annoiati troppo :’)
Ci si vede alla prossima Fan Fiction :) Ciaaaaoooo *Sparisce dietro a una nuvola di fumo*
 
  
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