Fandom: Sherlock (BBC)
Tipo: one shot
Personaggi: Gregory Lestrade, Mycroft Holmes,
Sherlock Holmes
Coppia: Lestrade/Mycroft
Pairing: slash
Rating: PG, verde, K
Avvertimenti: angst, OOC
PoV: terza persona
Spoiler: sì, sulla prima puntata della terza serie
Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Sir Arthur Conan Doyle, e per Sherlock (BBC) di Steven Moffat
e Mark Gatiss. I personaggi e gli eventi in questo
racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.
Bugiardo
di Bombay
“Quella roba ti ucciderà.”
Lestrade rimase immobile per un secondo, l’accendino a mezz’aria, doveva
esserselo immaginato, non c’era altra spiegazione invece, pochi istanti dopo,
una figura avvolta da un cappotto scuro gli si avvicinò lasciandolo a bocca
aperta.
Non poteva crederci. Non era vero.
Si fissarono per un lungo momento, quindi gli si avvicinò e fece l’unica
cosa che l’istinto gli suggeriva, lo abbracciò rendendosi conto che era solido,
reale, vivo.
Respirò a fondo allontanandosi, mantenendo una mano sul braccio del
consulente investigativo, era felice di vederlo sano e salvo e il suo primo
pensiero si rivolse a John a quello che avrebbe provato il dottore nel
rivederlo.
Dopo la sorpresa iniziale però una rabbia sorda e cieca gli stava montando
dentro. Quell’ira però non era rivolta a Sherlock, bensì ad
un altro Holmes.
Rientrò in centrale a passo svelto “Donovan” gridò “Me ne vado un’ora prima ci vediamo domani” sentenziò, non attese
che la collega rispondesse o facesse domande, da che lavorava a New Scotland
Yard non si era mai preso un permesso per questioni personali. Mai.
Salì su un taxi sibilando all’autista la destinazione, tenne gli occhi
chiusi per tutto il tragitto concentrandosi sul proprio respiro cercando di
contenere la collera, la frustrazione, la delusione.
Due anni di menzogne. Due anni di bugie.
Doveva intuire che c’era qualcosa di sbagliato. I genitori di Sherlock non
erano al funerale e nemmeno Mycroft. Greg aveva ingenuamente pensato che
fossero troppo sconvolti per parteciparvi.
Dopo la cerimonia funebre aveva raggiunto Mycroft ed erano rimasti
abbracciati sul divano tutta la notte, Holmes si era chiuso in un ostinato
mutismo e Greg lo aveva catalogato come il suo modo di essere addolorato e
sconvolto per la perdita del fratello minore, che Lestrade sapeva
amava profondamente anche se non lo avrebbe mai ammesso nemmeno sotto tortura.
Lentamente tutto era tornato alla normalità e loro erano andati
avanti. Lui era andato avanti mentre Mycroft teneva in piedi la sua recita!
Deglutì e respirò più lentamente che poté, fu la voce del tassista a
destarlo dai suoi cupi pensieri!
Raggiunse il Diogenes Club e, infischiandosene
dell’etichetta, percorse i corridoi
che conosceva a memoria, ignorando il richiamo del personale.
Irruppe nello studio a passo di marcia e si fermò davanti alla scrivania,
unico ostacolo che gli impediva di saltare alla gola del suo… che cosa? Cos’era
Mycroft Holmes in quel momento per lui? Solo un bugiardo!
L’assistente Anthea si ritirò senza una parola lasciandoli soli, si
fissarono per un lungo e interminabile momento, l’aria tra loro sembrava
crepitare tanto era pregna di tensione.
“Mi hai mentito” disse Greg e la sua voce gli uscì flebile e senza forza.
Tremava dalla testa ai piedi, i pugni serrati tanto forte da far sbiancare le
nocche.
Mycroft Holmes si alzò e circumnavigò la scrivania fino a porsi difronte
all’ispettore. Su suo volto non si leggeva nulla, assolutamente nulla, una
maschera di cera.
Questo fece infuriare ancora di più Lestrade che, senza rifletter un
momento in più, gli assestò un pugno in pieno viso.
Holmes barcollò indietro, appoggiando una mano sul ripiano liscio della
scrivania.
“Mi hai mentito” ripeté ancora quel silenzio alimentò ancora di più la sua
collera “Per due anni… tu mi hai ingannato” lo accusò mentre senza nemmeno
rendersene conto lacrime bollenti rigavano le sue guance.
“Gregory…” iniziò l’altro tamponandosi con la mano il labbro spaccato.
“No!” urlò puntandogli un dito sul petto “È finita!” sibilò e lo vide
vacillare per un momento.
“Pensi che per me sia stato facile fingere ogni giorno?” domandò con voce
bassa fissandolo negli occhi.
“Sì” rispose gelido e lo vide vacillare ancora “Perché
tu fai questo con tutti, sempre. Menti e manipoli fregandotene dei sentimenti degli altri. Da sciocco ho
creduto che con me fosse diverso. Quanto mi sono sbagliato”
rispose facendo un passo indietro. Mycroft istintivamente ne fece uno
avanti, ma Greg lo bloccò con un gesto.
“Sei un egoista ed un bastardo. Esci dalla mia vita,
dal mio lavoro non farti più vedere. O giuro che non
risponderò delle mie azioni” gridò preda di una furia che non credeva nemmeno
di possedere “Tu per me non esisti più” sibilò voleva ferirlo come aveva fatto
lui, indietreggiò ancora continuando a fissarlo negli occhi. Quella
mattina si erano alzati insieme avevano fatto colazione poi avevano
quasi fatto l’amore sul tavolo della cucina, ma una chiamata dalla centrale li
aveva interrotti, si erano salutati con un bacio sulle labbra e un sussurrato - A questa sera - gli sembrava fossero
passati secoli, un’altra vita.
Lestrade continuò ad indietreggiare, senza mai
distogliere lo sguardo dagli occhi di Mycroft, quel mattino era ignaro di tutto
come tutti gli altri giorni da due anni a quella parte. Si era fidato di quell’uomo,
gli aveva messo in mano il suo cuore e Holmes lo aveva
frantumato in tanti piccoli pezzi e nessuno sarebbe più riuscito ad incollarli
insieme.
Afferrò la maniglia ed uscì da quello studio, non
sarebbe più tornato in quel maledetto posto, sentì solo Mycroft pronunciare il
suo nome e questo gli fece terribilmente male.
“Greg…” mormorò la voce gli uscì incerta “Volevo solo proteggerti”
confessò, ma il detective ispettore Lestrade se ne era già andato e le sue
parole si erano infrante sulla porta di mogano scuro.
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Note dell’Autrice: salve! Faccio capolino in questo fandom che ammetto di conoscere ancora poco e su cui non
pensavo proprio che avrei scritto qualcosa.
Ho rivisto di recente degli spezzoni degli episodi e mi è frullata in mente questa cosina su
Mycroft e Lestrade, non chiedetemi perché questo pairing,
forse perché ho letto delle Mystrade, o forse perché
Mycroft mi piace un sacco come personaggio comunque eccomi qui. Non ho idea se
scriverò altro in futuro, ma mai dire mai!
Grazie a chi è giunto fino a qui e a chi vorrà
lasciare un parere, recensione, critica ^_^
Alla prossima.
Un Kiss
Bombay