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Autore: Goldor    30/11/2014    2 recensioni
Preparatevi a seguire il viaggio di Luca, un giovane allenatore pokemon alle prime armi con il sogno di vincere la lega pokemon della sua regione. Durante il suo viaggio, incontrerà nuovi amici, molti pokemon e si scontrerà con il terribile Team Climax, determinato a mettere le mani sui pokemon leggendari in grado di controllare il clima del mondo.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Salve ragazzi, Ecco pronto il prossimo e spero atteso capitolo di questa fanfic. Come sempre, mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione o un commento! E adesso ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno commentato questa storia, grazie mille, continuate così! Per finire ecco un breve riassunto dell’episodio precedente.
Durante il saggio di lotta della gara pokemon di Porto Marinia, Claudio si è scontrato contro Drew in semifinale. Dopo una dura battaglia senza esclusione di colpi, il ragazzo è riuscito a vincere anche grazie alla nuova mossa di Spektr, dispetto. Dopo una spettacolare lotta contro Corinne in finale, Claudio è riuscito a sconfiggerla, guadagnandosi quindi il suo primo fiocco. Dopo una breve consulta, Luca e Claudio hanno deciso di dirigersi verso Magentia, dove Luca farà la sua prossima lotta in palestra e Claudio tenterà di vincere il suo secondo fiocco.
E per finire, vi auguro come sempre… Buona lettura!!!


 

8° CAPITOLO : IL PARADISO DELLE BACCHE

La mattina successiva, Claudio controllò attentamente che non avessero lasciato nulla nella stanza dell’hotel in cui alloggiavano già da un paio di giorni. Finito di preparare gli zaini, scese a colazione, dove Luca lo attendeva già da qualche minuto.
-Allora oggi partiamo per Magentia, giusto?-, chiese Luca sorseggiando una tazza fumante di Latte Mumu.
Claudio rise. –Non riesci proprio a pensare ad altro che alla tua prossima lotta in palestra, vero?-.
-Eh, già-, ammise lui. –Non vedo l’ora di vincere la mia seconda medaglia!-.
-Comunque sì. Non sei il solo a desiderare di raggiungere Magentia il prima possibile-. Così dicendo, Claudio prese il suo portafiocchi e lo aprì, rimirando il piccolo fiocco che luccicava ai primi raggi di sole che illuminavano la sala.
Luca osservò rapito il trofeo dell’amico. –Anche tu non vedi l’ora di vincere il tuo secondo fiocco, vero?-.
Claudio annuì. –Sì, anche se a dire il vero non ho ancora deciso che pokemon utilizzare-.
I due finirono velocemente di fare colazione e pagarono il conto alla reception. Poi uscirono nel sole ormai abbagliante che splendeva sulla città. Claudio aveva contattato Corinne con il Pokenav, per chiederle di venire con loro verso Magentia, ma scoprirono che la ragazza era già partita la sera prima.
In ogni caso, i due si diressero velocemente verso la parte sud-est della città, dove partiva il percorso 3 che congiungeva la città con il Bosco Baccoso, naturalmente evitando la zona del mercato per non fare la fine di qualche giorno prima.
Luca e Claudio, con gli zaini in spalla si lasciarono alle spalle la città portuale di Porto Marinia, imboccando il verdissimo percorso 3. La strada era completamente immersa nella natura e i due  trovarono a camminare in mezzo ad alberi fioriti, cespugli e prati color smeraldo.
Seguendo scrupolosamente le indicazioni fornite dal Pokenav, i due seguirono il percorso fino ad arrivare in vista di una gigantesca foresta rigogliosa, il cui ingresso era delimitato da un grosso arco fiorito.
-Ci siamo-, disse Claudio. –Quello deve essere il Bosco Baccoso-.
Luca sorrise. –Tu credi che troveremo qualche pokemon interessante nel bosco?-.
-Certo-, confermò Claudio. –Nella foresta vivono moltissimi pokemon di tipo coleottero o erba-.
-Bene, allora se avremo tempo credo proprio che ne catturerò uno-.
-D’accordo-, disse Claudio. –Non temere, il tempo lo troveremo di certo. Tanto la gara pokemon comincerà tra tre giorni-.
Luca annuì. –A proposito di gare pokemon, ti dispiacerebbe spiegarmi nuovamente cos’è quella storia della Coppa Adriano?-.
-Ok, facciamo una piccola pausa prima di entrare nel bosco, ti va?-.
Luca acconsentì e i due si fermarono in un grande prato, a pochi metri dall’ingresso del Bosco Baccoso. Claudio raccolse un paio di Baccapesche da un albero vicino e insieme le gustarono con i loro pokemon.
-Vedi-, cominciò Claudio -la Coppa Adriano è una gara pokemon internazionale che si tiene ogni anno sempre in una regione diversa-.
-Ed è molto importante per i coordinatori?-, chiese Luca curioso.
-Altroché!-, rispose l’amico. –Il fiocco della Coppa Adriano viene considerato valido in tutte le regioni del mondo pokemon e non solo in quella in cui è stato vinto-.
-In tutte le regioni del mondo?-, esclamò Luca –Vuoi dire che è valido persino a Kanto, Jotho, Hoenn e Sinnoh?-.
-E anche a Unima ovviamente-, confermò Claudio. –è per questo che la Coppa Adriano attira anche molti coordinatori di altre regioni-.
-Wow, ma è fantastico!-, esultò Luca. -Dove si tiene questa gara?-.
-Beh, in realtà questo non si sa ancora. Verrà comunicato solo poco prima dell’inizio ufficiale-, ammise Claudio, anche se poi aggiunse: -Però sono pronto a scommettere che si terrà presso una spiaggia o un lago-.
-Come fai ed essere così sicuro?-, gli chiese Luca.
-Beh, è semplice-, rispose l’amico –La gara è sponsorizzata dal grande Adriano, da cui prende anche il nome. E come tutti sanno, Adriano è un maestro di pokemon d’acqua, quindi non mi sorprenderei se venisse organizzata vicino a un maro o un lago-.
-Adriano è il campione della regione di Hoenn, vero?-, chiese Luca.
Claudio annuì. –Già, prima era il capopalestra della città di Ceneride, ma grazie al suo impegno ha raggiunto il grado più alto della Lega di Hoenn. E poiché è anche un coordinatore di alto livello, da allora ogni anno ha sempre organizzato la gara della Coppa Adriano-.
-Fantastico!-, disse Luca –Tu hai mai partecipato a una Coppa Adriano?-.
-No-, rispose Claudio. –Finora non si era mai tenuta nella nostra regione. L’anno scorso si è svolta a Jotho, al Lago d’Ira e quello prima a Sinnoh, al Lago Valore-.
-Allora sarai emozionatissimo!-, esclamò Luca.
Claudio annuì. –Puoi scommetterci. Ora però ci conviene rimetterci in marcia-.
-D’accordo-, disse Luca alzandosi in piedi e iniziando a raccogliere tutte le loro cose.
Cinque minuti dopo, i due si rimisero in cammino e attraversarono il grosso arco fiorito che segnava l’inizio del Bosco Baccoso.
Man mano che procedevano, la vegetazione aumentava, diventando sempre più fitta, tanto che in certi punti, i grossi alberi arrivavano a oscurare il sole. Nell’aria c’era un rilassante silenzio, rotto solo dallo scricchiolio delle foglie sotto i loro piedi e dai versi sommessi dei pokemon che abitavano nel bosco.
-Perché non facciamo uscire qualcuno dei nostri pokemon a godersi il panorama?-, propose Luca.
-Ottima idea-, disse Claudio, lanciando la pokeball e liberando Focus. –Meglio che prendano un po’ d’aria fresca-. Luca annuì e liberò il suo Flye.
I due pokemon sembravano molto contenti e iniziarono a scorrazzare lungo il percorso, giocando tra loro.
-Mi raccomando Flye-, disse Luca –Non allontanatevi troppo-.
-E tu, Focus stai attento-, aggiunse Claudio –Se dovessi appiccare un incendio al Bosco Baccoso non basteranno tutti i nostri soldi a risarcire il danno-.
Entrambi i pokemon fecero un cenno come per dire che avevano afferrato e continuarono le loro ludiche attività. Luca e Claudio continuarono il cammino fino ad imbattersi in una piccola radura in mezzo al bosco.
Gli alberi erano molto più radi in quel punto, facendo filtrare la calda luce del sole di mezzogiorno fino ad illuminare completamente la zona. Luca vide degli alberi e dei cespugli pieni di bacche colorate.
-Questo posto è veramente bellissimo-, esclamò. –è così pieno di piante e di natura!-.
Claudio al suo fianco annuì. –Già, è proprio fantastico. Pensa che nel bosco ci sono decine di radure come questa-.
-Wow-, disse Luca emozionato –Davvero?-.
-Certo-, rispose l’amico –Alcune sono così grandi da poter ospitare centinaia di persone!-.
-Forte-, esclamò Luca –Ti spiace se facciamo una pausa? Inizio ad aver un certo languorino-.
Claudio accettò la proposta con entusiasmo. Lasciarono i loro pokemon liberi di scorrazzare nella radura e si sedettero sull’erba, dopo aver raccolto qualche baccarancia da un albero. Claudio approfittò della sosta anche per fare un po’ di scorta di bacche.
Raccolse decine di tipi diversi, dando la precedenza alle bacche più utili, quelle che curavano le alterazioni di stato o restituivano energia ai pokemon. Infine raccolse anche un paio di bacche più rare, che avrebbe potuto utilizzare per cucinare.
Finita la raccolta, colse un altro paio di bacche e si sedette con l’amico a gustarle. Frattanto, a giudicare dai versi felici che sentivano, i loro pokemon dovevano essere poco distanti.
All’improvviso il rilassante silenzio nella radura fu rotto da un verso acuto, che riecheggiò nell’aria. Un getto di lapilli incandescenti volò al di sopra degli alberi fino in cielo. Claudio balzò in piedi e vide i loro pokemon venire velocemente verso di loro, inseguiti da un essere misterioso.
Claudio lo osservò attentamente, trovandolo sorprendentemente simile ad una foglia. Era alto una ventina di centimetri, con grandi occhi viola e una protuberanza simile ad un gambo.
Luca nel frattempo aveva già estratto il Pokedex e l’aveva puntato verso l’essere misterioso, analizzandolo. –Leaflit, il pokemon Velenfoglia. La sua pelle è coperta da una potente tossina che lo difende dai nemici. Vive nei boschi e se viene disturbato contrattacca lanciando attacchi velenosi-.
Claudio imprecò, certo che in qualche modo il suo pokemon avesse infastidito quel Leaflit, mentre si riposava. Fortunatamente né Focus né Flye sembravano essere stati avvelenati, ma comunque il pokemon foglia non sembrava intenzionato a cedere.
-Forza, Focus- esclamò infine, vedendo che lo scontro era inevitabile. –Usa braciere per fermarlo!-.
Focus annuì e Leaflit fu colpito in pieno dall’attacco superefficace, ma si rialzò subito contrattaccando con un velenpolvere e diffondendo nell’aria una nuvola di polvere violacea altamente tossica.
-Flye usa raffica!-, ordinò Luca e il pokemon ubbidì, disperdendo l’attacco velenoso.
Claudio ringraziò l’amico per l’aiuto e continuò la sua lotta. –Focus, finiscilo con un altro braciere!-.
Il pokemon scagliò un attacco spettacolare, ma tuttavia fu inutile. Leaflit usò protezione per crearsi un impenetrabile barriera difensiva. Dopo un paio di attacchi falliti, Focus sembrava quasi esausto.
-Andiamo Focus-, lo incoraggiò Claudio. –So che puoi farcela! Attacca ancora con braciere!-.
Il pokemon fiammella non si mosse e Claudio temette di averlo sforzato troppo, ma poi il suo corpo brillò di luce rossa e si ricoprì di fuoco. Focus caricò il nemico con tutte le forze e lo centrò in pieno, mandandolo ko.
Claudio consultò immediatamente il Pokedex per identificare il nuovo attacco. Scoprì che si trattava di nitrocarica, che oltre a causare danni all’avversario aumentava anche la velocità di Focus.
Alzando gli occhi, Claudio vide che Leaflit si era ripreso e tentava disperatamente di tornare nel bosco. –Eh, no-, disse lanciando una pokeball. –Non ti lascio certo scappare!-.
Il pokemon fu risucchiato dentro la sfera e non riuscì a opporre resistenza. Pochi secondi dopo, Claudio teneva in mano la pokeball con il suo nuovo amico.
-Complimenti!-, si congratulò Luca –Quel Leaflit era proprio un osso duro!-.
-Hai ragione-, rispose l’amico –Grazie ancora per l’aiuto di prima-.
-Niente. Non vedo l’ora di ammirarlo in una gara pokemon!-.
Claudio sorrise. –Lo vedrai presto. Ti va se proseguiamo ora?-.
Luca annuì e i due si rimisero in cammino dopo aver richiamato i loro pokemon nelle rispettive pokeball per sicurezza. Ormai era mezzogiorno passato, ma fortunatamente gli alti alberi del bosco li proteggevano dal sole abbagliante.
I due proseguirono fino a trovarsi in una nuova radura, più grande della precedente. Stupiti, Claudio e Luca videro una casetta con un grande appezzamento di terra tutto coltivato a bacche. I due si avvicinarono e videro un cartello appeso fuori dalla porta. “Casa Poffin. Corsi gratuiti di cucina per aspiranti cuochi per pokemon”.
-Hai visto-, chiese a Luca. –In questa casa fanno corsi per imparare a preparare i Poffin!-.
-I cosa?-, chiese Luca confuso.
Claudio lo guardò un po’ storto. –Stai scherzando, vero? Vuoi dirmi che non conosci i Poffin?-.
Luca scosse la testa. –No, cosa sono?-.
-I Poffin sono dei dolcetti per pokemon che li aiutano a crescere e a mantenersi in salute-, spiegò Claudio. –Sono molto utili nelle gare pokemon-.
-Fantastico!-, esclamò Luca. –Ti va se proviamo a iscriverci al corso? Mi piacerebbe imparare a prepararli!-.
-D’accordo!-, disse Claudio.
I due bussarono alla porta della casa e furono subito accolti da una giovane ragazza dai capelli scuri. –Benvenuti, il mio nome è Melinda, siete qui per il corso di cucina?-.
I due annuirono e si presentarono. La ragazza li invitò ad entrare e li condusse in cucina. –Bene, dato che non credo per oggi avremo altri partecipanti direi che possiamo cominciare, se vi va-.
Luca e Claudio annuirono e lei cominciò. –Allora, come penso saprete i Poffin sono dei dolcetti che aiutano i pokemon a mantenersi sani e in forma. La loro preparazione è naturalmente a base di bacche, per cui per prima cosa dovete scegliere la combinazione di bacche che vorreste utilizzare-.
La ragazza porse loro due piccoli libricini con tutte le informazione sulle bacche più importanti come ad esempio gusto, effetto e modalità di crescita e di coltivazione.
-Bene-, continuò lei –Scegliete pure con quale bacca vorreste incominciare. Tenete conto del gusto finale, mi raccomando!-. I due annuirono sfogliando l’opuscolo. Claudio scelse di utilizzare una baccapesca, mentre Luca una baccaliegia.
-Ottima scelta-, si complimentò Melinda. –Venite con me, per favore-.
La ragazza li condusse fuori nei suoi campi e fece loro raccogliere le bacche che avevano scelto, aggiungendo: -Ricordatevi che più le bacche sono fresche e più intenso e saporito sarà il gusto dei Poffin che otterrete-. Poi i tre tornarono in cucina.
-Ora state attenti-, disse Melinda. –La preparazione non è complicata, ma nasconde delle insidie. Siete pronti?-.
-Si!-, esclamarono in coro i due amici.
E così, dopo un inaspettato incontro, Claudio e Luca si apprestavano a imparare i misteriosi e dolcissimi segreti dell’arte di preparare i Poffin. Riusciranno a fare un buon lavoro?


Salve ragazzi! Vi è piaciuto questo capitolo? Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una piccola recensione. A proposito, una piccola nota post-capitolo. Inizialmente questo capitolo e il successivo dovevano essere un unico episodio, ma ho deciso di separarli per non allungare troppo il capitolo. In ogni caso, finalmente i nostri amici si sono inoltrati nel Bosco Baccoso e dopo un incontro inaspettato con la casa Poffin hanno deciso di imparare a cucinare i famosi dolcetti.
Nel prossimo capitolo, i nostri amici continueranno a seguire il corso di cucina, imparando i segreti dei Poffin. Inoltre affronteranno una singolare avventura che porterà Luca a catturare il suo quarto pokemon. Quali nuovi sviluppi li attendono e riuscirà Claudio a vincere la sua prossima gara?

  
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