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Autore: Chris little star    30/11/2014    4 recensioni
Non posso anticipare nulla, voglio che leggiate questa fiction e recensiate! Non rimarrete delusi!
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corey Riffin, Kin Kujira, Kon Kujira, Laney Penn, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
 
In un garage della tranquilla cittadina di Peaceville, un gruppo di amici si gode il pomeriggio insieme senza fare compiti. Nonostante ciò, non sembrano tutti contenti (come la sottoscritta quando non ha compiti)...
-...E così è nata la prima chitarra elettrica- Kin e Kon finiscono di raccontare una delle loro leggende sulla storia del rock. Corey e Laney stanno l’uno steso di fianco all’altra sul divano, con aria annoiata. Dopo un po’ addirittura iniziano a rispondere su Twitter ai commenti dei loro fan. Non per essere scortesi, ma non ne possono più delle storie dei due gemelli! -Ragazzi!- Kin cerca di attirare l’attenzione dei suoi amici. -Mh?- fanno loro all’unisono, alzando contemporaneamente gli occhi dal display del cellulare. -Stavate ascoltando vero?- chiede il moro, un po’ risentito per le scarse attenzioni dei suoi amici. -Mm-mh- annuisce la rossa. -Certo- sbuffa il blu. -Bene- riprende Kon, sorridendo -perché potremmo raccontarvi la leggenda dello gnomo metro-gnomo, o quella del...-. -NO!- urla Laney con tutto il fiato che ha in gola -Non possiamo fare qualcos’altro?- chiede con un tono quasi aggressivo, quasi come quando nei cartoni si vedono le fiamme sullo sfondo dello schermo. -Rilassati, Pulce- sospira il blu -abbiamo sempre Twitter-. I due gemelli scambiano un’occhiata perplessa. -Ma dai, scherzavo ragazzi, voi due siete super!- si corregge subito dopo, cercando di buttarla sul comico come fa sempre. Ma stavolta il senso dell’umorismo è stato un tantino pungente e Kin e Kon non ne sono stati contenti:-Ah, è così? Preferite Twitter a noi? È meglio messaggiare con un gruppo di fan che stare con i vostri amici?- chiede Kin. -Ma no, certo che no!- ha replica Corey -Sentite, adesso facciamo le prove, poi andiamo al parco a dare da mangiare agli scoiattoli, eh?-. -No, mordono troppo per i miei gusti- risponde Kon. -Ma...-. -Beh, noi andiamo a cercare qualcuno a cui importi sentire le nostre storie- dice Kin. -Beh, buona fortuna- borbotta Laney, guardando i due che prendono le loro giacche e si avviano fuori.
 
Pov Kin:
 
Non capisco: perché a Corey e Laney non interessa la storia del rock? Noi SIAMO il rock! Dovrebbero essere super-interessati. Il mio ragionamento non fa una piega, no?
Mi accorgo che sto riflettendo solo quando Kon mi picchietta sulla spalla:-Ehi, Kin-. -Che c’è?-. -Tu hai già scelto chi inviterai al ballo di Natale?-. Scuoto la testa:-Dubito che una ragazza voglia ballare con me, non sono il tipo “figo” che piace alle ragazze, io sono lo “sfigato di turno”- abbasso lo sguardo. -Beh, io ci vado con Konnie- dice mio fratello con noncuranza, come se uscire con la propria rivale fosse la cosa più normale del mondo. -COSA? TU? CON UNA NEWMAN?-. -Sì, è così carina e dolce-. -Dolce?- non so se mettermi a vomitare o a ridere -Carrie lo sa? E soprattutto: Corey lo sa?-. -No, perché dovrebbe?- risponde lui, con una sfacciataggine pari solo a quella di Corey con il prof di matematica (cito il mio amico:“Prof, non ho fatto i compiti perché non avevo la matita”). -Poco male, forse è meglio che non venga a saperlo mai, ti ucciderebbe-. -In tal caso lascio a te la mia collezione di videogiochi-. -Grazie, amico, ma non credo che mi aiuterà a rimorchiare una ragazza per il ballo scolastico- sospiro. -Ma va’, vedrai che ti troverai la più bella ragazza di tutta Peaceville, dopo Konnie ovviamente-.
Stiamo passando per il parco. Le foglie sono già quasi tutte cadute dagli alberi e non so dove Corey avesse intenzione di trovare gli scoiattoli, ma da lui ormai ci aspettiamo di tutto, letteralmente. Mi guardo intorno: c’è una coppia di genitori con due bambini, due fidanzatini che si baciano seduti su una panchina, un bimbo e una bimba che giocano a raccogliere i sassi del vialetto. Uffa, ma cos’è oggi, la giornata degli innamorati! Kon mi mette una mano sulla spalla:-Dai, fratello, non guardarli che se no vai in depressione- indica i due fidanzatini. -Ci sono già in depressione, Kon, e sto anche per andare in crisi di nervi- mi innervosisco io. Un gruppo di gente, forse operai, è raggruppato intorno ad un albero e scuote il tronco sottile con forza. Non mi fermo a vedere cosa stiano facendo. -Perché le ragazze non piovono dal cielo?- chiedo sottovoce a me stesso. In quel momento sento una voce femminile urlare una parolaccia e una ragazza piomba a terra proprio di fianco a me. -Mi devo ricredere- sbotto io, sorpreso. -Ehi!- urla lei, rivolta agli uomini che scuotevano l’albero -Ma che cazzo! Mi sarei potuta rompere un osso! E non ve la farò passare liscia, vi farò causa! Questa è un’ingiustizia!-. -Ma sentitela un po’- ride uno di questi tizi -che vorrebbe farci una ragazzina che non ha nemmeno finito la scuola?-. -Se fate questo lavoro schifoso allora nemmeno voi avete finito la scuola!- replica lei -e non mi fotte un cazzo di quello che ha detto il vostro capo, adesso voi portate via questa merda dal mio albero, subito! Forza!- ordina decisa. Gli operai ridono ancora di più e con le motoseghe iniziano a tagliare il tronco alla base. La ragazza sta per mettersi a piangere e corre a mettersi con la schiena contro l’albero, con un sospiro di disapprovazione da parte degli uomini che la prendono per le spalle e la spingono via in malo modo, facendola cadere. Io, da vero galantuomo, mi precipito i per prenderla. Non si può definire esattamente un salvataggio elegante, visto che non reggo il suo peso e cadiamo a terra entrambi, ma almeno è atterrata su di me e non si è fatta troppo male. Gli operai finiscono di abbattere l’albero, lo caricano su un camioncino e lo portano via. La ragazza scoppia in lacrime e si siede su una panchina, sconsolata. Ora che la guardo meglio, devo dire che è carina. Ha i lineamenti delicati, lunghi capelli castani e gli occhioni color nocciola. Indossa un pullover rosa chiaro, un paio di leggings neri e un paio di Nike bianche. Si passa il dorso della mano sulle guance e mi guarda:-Grazie, per prima- mi dice. -Di nulla- rispondo io. -Stavo cercando di salvarlo, l’albero. Era importante- singhiozza. -Tranquilla- le appoggio una mano sulla spalla -come ti chiami?-. -Astrid- dice lei -tu?-. -Io mi chiamo Kin- poi mi viene in mente un’idea -hai bisogno di distrarti. Ti piacciono le storie?-.
 
 
Angolo Autrice
 
Allora giovani Grojfans, vi piace la mia fiction? Sono nuova e lo so che la storia è cortissima, ma è solo il primo capitolo. Recensite e ditemi che ne pensate, ovviamente aspetto suggerimenti per proseguire la storia, anche se ho già qualche idea un po’ pazza per il finale hihihi. Spero che il prossimo capitolo venga un po’ più lungo e magari con meno errori di grammatica (ce ne sono una marea, voi non ci fate caso)! A prestissimo!
 
Chris little star
   
 
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