17 CAPITOLO NOVEMBRE 2070
Asia guardava il fiume, mentre il fiume guardava altrove. Il frusciare dei suoi flutti contro le pareti le ricordava un rumore di passi, così non si sentì più sola. Erano ore ormai che se ne stava lì, in bilico sul suo futuro. Aveva preso, inconsciamente, la sua decisione ancora prima di finire su quella balaustra ma l'ignoto la spaventava ancora terribilmente. Quando aveva letto le ultime righe del diario aveva visualizzato chiaramente quale era il suo posto nel mondo, con grande stupore di era resa conto che il luogo adatto a lei non faceva parte di nessun continente conosciuto. Come aveva letto tra le righe scritte da Ale, che adesso sapeva essere con certezza il nonno che non aveva mai conosciuto, sarebbe stata felice solo al fianco di Leo, e per quanto fosse assurdo sapeva con abbagliante certezza che lui si trovava al di là di quel salto che per quanto spaventoso, avrebbe dovuto fare. Chiuse gli occhi ma non riuscì ad immaginare alcunché. Poi prese coraggio, allargò le braccia come un'aquila che spiega le ali per prepararsi a volare, il suo ultimo volo. Il vento la accarezzò come per infonderle sicurezza, pensò a suo padre, l'unica persona di cui avrebbe sentito la mancanza, ma la convinzione che un giorno non molto lontano si sarebbero abbracciati ancora la tranquillizzò. Non sarebbe mai giunta a compiere ventisei anni, amaramente si disse che così sarebbe stata giovane per sempre. Poi spiccò il fatidico salto ed improvvisamente fu buio, il gelo.