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Autore: Moka95    01/12/2014    2 recensioni
Tutto inizia con il ricordo di Ross di "quella" giornata, sembrava un giorno qualsiasi, Laura lo pensava, Ross lo sapeva, nessuno si sarebbe mai aspettato quel che è successo."Lei era fragile come una rosa, delicata e profumata, che però ormai è...."
ciao a tutti questa è la mia prima/seconda storia
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Laura Marano
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE ROSE OF MY LIFE

E ancora una volta, riguardo quella foto incorniciata, seduto sul letto, lei è lì, che mi fissa sorridente mentre sul mio viso scende una lacrima, una lacrima amara. Mi sembra ancora di sentire la sua voce delicata, il suo profumo dolce, i suoi capelli morbidi, c'era solo una parola per descriverla: unica, era vero, lei era l'unica che mi rendeva felice, l'unica che amavo, l'unica persona che mi stava facendo soffrire immensamente, ma non riesco ad odiarla. Mi ricordo ancora di quel giorno, era stato..... perfetto, si assolutamente perfetto

Inizio flashback

Mi stavo avvicinando alla porta del suo appartamento, lei viveva con i genitori e la sorella minore, l'adorava, avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei. Bussai un paio di volte e poi la vidi, lì, davanti a me. I suoi occhioni grandi che mi fissavano sorpresi, erano marrone cioccolato, mi perdevo nel guardarli. Portava una coda alta con il ciuffo fuori ed indossava un pigiama rosa con dei cuoricini stampati. Era proprio tenerissima. Mi ripresi dall'incanto per via della sua dolce voce 
":Ross che ci fai qui? Entra pure:"
":Volevo farti una sorpresa, i tuoi ci sono?:"
":No, tornano tra mezzora che c'è in quel sacchetto." disse inicando il pacco che avevo in mano
":è una sorpresa, va' di sopra e vestiti, ti porto in un posto speciale:"
":Ok, aspettami qui:" disse ridendo
Lei si fidava di me, nonostante fossero le 9:00 di sera, lei era sempre pronta a seguirmi, anche se non conosceva la destinazione. Mi guardai intorno, la sua casa era davvero carina, non era la prima volta che la vedevo ma mi piaceva molto. Poi all'improvviso...
":Ross:"
Quella era la voce della mia Laura. Salì di corsa le scale e andai in camera sua correndo
":Dove sei?:" dissi quasi senza fiato per la corsa
":Nella cabina armadio, ma non entrare mi sto vestendo:"
":Stai bene?:" Ormai mi stavo davvero chiedendo perchè mi avesse chiamato
":Cosa mi devo mettere? Non so dove andiamo:"
":Non lo so, scegli tu:" Nonostante volevo essere arrabbiato con lei, perchè mi aveva fatto spaventare, non ci riuscivo.
":Ok:", fu la sua risposta,":Grazie del tuo inutile aiuto:" disse lei ironicamente.
La sua cameretta era rosa e molto colorata, sembrava proprio la stanza di una bambina, poi....eccola, stupenda come sempre che esce dalla cabina armadio, indossava dei jeans bianchi strappati, una canottiera blu a balze, e delle zeppe. I capelli erano sciolti e mossi, non era truccata, credo.Fece una buffa giravolta dicendo
 ":Come sto?:"  Non riuscì a trattenere le risate
":Sei cattivo:" dice dandomi un pugno sulla spalla. Questo, invece di farla sembrare cattiva la rese ancora più tenera e finimmo entrambi per ridere.
":Sul serio, come sto?:" volevo dirle che non c'erano parole per descrivere la sua bellezza, ma mi limitai a dirle ":Sei stupenda:", perchè, perchè non avevo il coraggio di dirle quel che provavo, ormai chiunque ci vedeva in giro insieme pensava che fossimo fidanzati, tutti lo pensavano, ma noi non ce lo siamo mai detti. Più di una volta l'ho baciata, o abbracciata, ma non siamo mai stati più di amici.
":Allora andiamo?:" disse lei sorridente
":Certo:" le risposi prendendola per mano e dandogli un bacio sulla guancia. Questo ultimo mio gesto, la fece arrossire parecchio così, ridendo, ci avviammo alla macchina. Le aprì la portiera, salimmo in macchina, e le misi una benda sugli occhi
":Cosa!Andiamo Ross pure la benda?:" disse ridendo
":è necessario:"ribattei
":Almeno metti la musica:"
":Ok,Ok:"
 
":Siamo arrivati:"
": Siiiiiiiiiiiii:" esultò Laura entusiasta
Scendo dalla macchina e le apro la portiera ": Andiamo madame:"
ride, è stupenda quando ride, la sua faccina si illumina. La accompagno visto che ha ancora la benda sugli occhi.
":Voilà:" dico togliendole la benda
":wow:" disse lei con molto stupore
": Tu sei venuto qui prima, hai organizzato un pic-nic stupendo al parco e mi ci hai portato?:" chiese lei stupefatta, mentre ancora si guardava intorno.
": Si, ma non ti preoccupare, sono solo venuto qui al Central park un ora fa', ho montato il gazebo, preparato il cibo, steso un telo, portato una radio a batterie, e posizionato delle candele ai lati del sentiero e del telo per illuminare,pfff, niente di che:".
Rise di nuovo, ":dai andiamo:" dissi prendendola per mano e portandola sulla collinetta seguendo il vialetto illuminato dalle candele
":è...stupendo:" disse lei stupefatta
Ci sedemmo sul telo e iniziammo a ridere e scherzare, il tempo passava, ma insieme a lei, nemmeno me ne accorgevo. Poi alla radio trasmisero la canzone preferita di Laura, "Stuck on you" così mi alzai le porsi la mano e dissi ":Vuole ballare signorina?:"
":Lo sai che non so ballare:" disse lei timidamente, nascondendosi tra le spalle
": oooh, andiamo:" ribattei prendendola per mano e sollevandola, ": Ti fidi di me?:"
": Si ma..:" la interrompei mettendole un dito sulla bocca
": Seguimi :" presi le sue braccia, le misi attorno al mio collo, e posizionai le mie sui suoi fianchi, iniziammo a ballare sulle note di quella canzone, poi, lei poggiò la testa sulla mia spalla e chiuse gli occhi, e io feci lo stesso. Eravamo lì, femi, l'uno nelle braccia l'altro. Ma quel momento magico, fù spezzato dal suono del suo cellulare, ci staccammo a malavoglia, e lei rispose,
":Sì, sono io, dove? adesso? s..sì a...r..ri..vo:" La sua faccia era bianca, sembrava un fantasma, e io mi stavo preoccupando,
":Laura che succede?:" stava balbettando cose a caso, così la presi per le spalle e la strinsi ":Laura parla, che è successo?:" mi stavo davvero preoccupando
": i miei genitori e mia sorella sono, sono:" ormai stava singhiozzando, l'abbracciai e chiesi
": sono cosa?:"
":Sono MORTII!!!!:" disse lei con un fil di voce mentre piangeva,
Dopo qualche minuto di silenzio, mentre Laura piangeva le chiesi ": Come è successo?:"
": non lo so, mi hanno detto che li hanno ritrovati a casa m.....:" e riprese a piangere
":si ho capito:" dissi in fretta per non farle ripetere QUELLA parola
": ti accompagno all'ospedale:" lei annuì, non era in grado di guidare, salimmo in macchina.
dopo qualche minuto di singhiozzi, mentre eravamo in coda sul ponte di New York, Laura mi chiese quasi istericamente
":Ora io come faccio, ho solo 16 anni, mi affideranno a chi? non mi rimane più nessuno:"
 Stava per aprire la portiera, e visto che eravamo su un e anche trafficato, capì subito cosa voleva fare, così chiusi la macchina e l'afferrai per il polso
      ": no Laura, ti rimango io:" ormai piangevo anche io, non sapevo cosa avrebbe potuto fare, la stavo per abbracciare, ma urtai il volante, e la macchina svoltò a destra andando a sbattere contro la ringhiera, che si sfondò,l SAREMMO PRECIPITATI, provai a frenare ma ormai era troppo tardi. Stavamo cadendo in acqua, tra pochi secondi saremmo morti, solo per colpa mia. Lei stava urlando spaventata in preda al panico e io sussurrai solo un misero "mi dispiace", sarebbe morta senza sapere la causa della morte della sua famiglia, senza poter vivere la sua vita, sì, è vero,prima voleva suicidarsi ma non era lucida. No, prima di morire avrei dovuto pronunciare quelle due parole che avrei dovuto dirgli molto tempo prima, e lo feci, gliele dissi,": TI AMO :"e le presi la mano, lei smise di urlare, mi guardò fisso nrgli occhi e mi disse ":Ti Amo:", e poi ci fù l'impatto con l'acqua, provai ad aprire la portiera ma l'avevo chiusa prima. Era la fine, la mia fine, la nostra fine,la fine del nostro amore, no, il nostro amore sarebbe stato infinito. La sua mano, era ormai fredda, la scossi, ma non dava segni di vita, era lì, l'amore della mia vita, morta, davanti ai miei occhi, per colpa mia. Speravo fosse solo un incubo, ma non era così, ma lo feci lo stesso, non potevo non farlo vedendo quelle labbra rosee, la baciai. E poi...........tutto buio
      
Fine flashback

E allora vi chiederete, se io sono ancora vivo,

L'ho uccisa, l'ho vista morire, e io sono vivo. Le prime notti non dormivo, ho pianto per un anno, ma poi mi sono ricordato, il nostro amore è infinito. Ho parlato molte volte con la sua immagine, le ho spiegato come è morta la sua famiglia. Quel giorno, quando sono tornati a casa, un ladro gli ha sparato, perciò io avevo salvato la vita di Laura, portandola fuori di casa, ma poi l'ho distrutta.  Lei era fragile come una rosa, delicata e profumata, che però ormai è appassita.






 
                                                      SPAZIO AUTRICE
CIAO, come va?
alcuni di voi mi avranno gia sentito, perchè commentavo le storie. nella descrizione ho scritto prima/seconda perchè, ho scritto un'altra storia che però non ho pubblicato ma che pubblicherò si chiama "I Need your Love to Continue", spero che la leggerete. Parliamo della storia, io l'ho definita "triste" perchè comunque mi sembrava così, se non vi sembra triste perfavore scrivtemelo per commento. Ci sentiremo ancora 
scrivetemi dei commenti pleaseeeeeeeeeeeeee
CIAO
ps: se c'è qualcosa che non avete capito scrivetemelo nelle recnsioni
pps: scusate per gli eventuali errori di scrittura
 
   
 
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