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Autore: Hanairoh    02/11/2008    3 recensioni
ATTENZIONE: SPOILER BREAKING DAWN! A volte pensiamo di conoscere una persona come le nostre tasche; ma che succede quando ci accorgiamo di avere torto marcio a credere così? Ho provato ad immaginare i pensieri di Edward in uno dei momenti più belli e tristi del quarto libro. Spero vi piaccia!
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Non avevo capito niente
 
 
 
 
 
Edward Cullen aveva la presunzione di sapere tutto su sua moglie.
 
Anche se gli era impossibile leggerle nel pensiero, era convinto di saper riconoscere ogni sua espressione, ogni impercettibile mutamento del viso, ogni battito del cuore.
Una riga in mezzo alla fronte esprimeva preoccupazione; quando arricciava il naso o le belle labbra significava disappunto; spostare i capelli sulla spalla per nascondere il viso era per lei un atteggiamento teso, di difesa. E infine, quando il cuore accelerava io suoi battiti, Edward capiva che lei era felice di vederlo.
 
Ma quella volta era andata diversamente.
 
 
Durante il viaggio in aereo Bella non aveva abbandonato nemmeno per un istante quell'espressione accigliata e pensierosa, quasi timorosa. Edward non ci trovò nulla di strano, in fondo era logico che sua moglie avesse paura; quale essere umano non sarebbe rimasto terrorizzato di fronte alla prospettiva di finire ucciso per mano del proprio figlio? Perché Bella non avrebbe dovuto essere arrabbiata con lui, dopo che l'aveva messa in pericolo ancora una volta? Per questo motivo non le chiese cosa stesse pensando, come faceva sempre.
 
Una volta arrivati all'aeroporto successe qualcosa che inizialmente Edward non seppe spiegarsi.
 
Ancor prima che da Alice o Esme, Bella si era precipitata tra le braccia di Rosalie.
 
ROSALIE?!
 
In quel momento sentì i pensieri della sua biondissima sorella.
 
Non preoccuparti, ti aiuterò io.
 
E allora Edward capì che non ci sarebbe stato nulla da fare per convincere Bella a desistere dal suo folle proposito.
 
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"La sta uccidendo, non è vero? Sta morendo".
Non era una domanda, piuttosto un'affermazione.
 
Come diavolo aveva fatto quel cane a capirlo subito? Sembrava quesi che lui potesse leggerle nel pensiero.
 
Edward ci era arrivato solo dopo averl letto nella mente di Rosalie la conversazione telefonica tra lei e Bella. A Jacob, invece, erano bastati solo pochi istanti.
Questo significava forse che lui la conosceva meglio di chiunque altro, persino di Edward?
 
"Si".
 
Quanto dolore gli avevano arrecato quelle sole due lettere! Un dolore immenso, insopportabile, quasi Bella fosse già...morta.
Il solo pensiero gli faceva contorcere lo stomaco in una morsa dolorissima; per quanto impossibile, avvertiva una certa nausea e, se fosse stato ancora umano, il cuore avrebbe perso un battito per poi accelerare con forza come se volesse uscirgli dal petto. Già se lo sentiva squarciare da un senso di perdita ed agonia, non osava immaginare quando fosse giunto il momento...
 
 
Nella mente piena di pensieri rubati del vampiro c'era spazio per una sola domanda.
 
In fondo, Edward Cullen quanto aveva capito di Isabella Marie Swan?
 
La risposta si presentò chiara negli occhi scuri del licantropo. Non aveva bisogno di frugargli nella testa per leggerla.
 
 
Niente.
 
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ANGOLO DELL'AUTRICE:
 
Hola! Vi sono mancata? Ehm...probabilmente no, ma voi si che mi siete mancate! E' un'eternità che non posto nulla, causa (ri)lettura ossessiva di Breaking Dawn. Leggendo il capitolo 9, però, mi è venuta l'ispirazione per questa breve one-shot. Credo sia chiaro che i pensieri sono quelli di Edward quando si rende conto che, mentre lui ha avuto bisogno di leggere le intenzioni di Bella nei pensieri di Rosalie, a Jacob è bastato guardarla un attimo per capire tutto. Povero Eddino, nel Libro Due mi fa proprio pena...
Ringrazio tutte coloro che leggeranno e recensiranno! Spero di vedere tante belle recensioni...
A presto,
Oriana
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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