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Autore: stelladineve    01/12/2014    3 recensioni
"Non c'è niente di piú triste che svegliarsi la mattina di Natale e non essere piú un bambino".
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Famiglia Black, Famiglia Dursley, Famiglia Potter, Famiglia Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Fred! George! Andatevene subito in camera vostra! Stavolta avete esagerato, non è per niente educato dire alla zia Muriel che assomiglia ad un topo spelacchiato! Per punizione, a letto senza cena, e domani non si addobba l'Albero, così Babbo Natale non passa!-
Con un sospiro, Molly continuò a preparare la cena; adorava i suoi figli, anche se erano fin troppo vivaci, ma se continuava a far finta di niente davanti ai loro scherzi allora non sarebbe mai riuscita a far sì che loro le obbedissero, e questa volta avevano proprio esagerato. Zia Muriel era uscita sbattendo la porta e promettendo che in quella casa non sarebbe tornata mai più; anche se a Molly non era particolarmente simpatica, le dispiaceva, perchè era sempre preferibile mantenere buoni rapporti con tutti, soprattuttto nel periodo di Natale. 
Stava finendo di apparecchiare quando nell'ingresso si smaterializzò Arthur, con Bill e Charlie sottobraccio; sorridendo, Molly andò loro incontro, per poi iniziare a servire la cena. Ma ovviamente, Bill notò subito l'assenza dei gemelli. - Hanno fatto arrabbiare moltisssssimo la mamma,- spiegò Percy, dall'alto dei suoi 6 anni, felice di poter essere al centro dell'attenzione.- Hanno detto alla zia Muriel che somiglia ad un topo spelacchiato, così lei se n'è andata e la mamma ha urlato che non faremo l'albero per punizione e che stasera non mangeranno. Sono stati cattivissssssimi.-
- Ma Molly,- intervenne Arthur- non sei stata un po' troppo severa? Alla fine sono solo bambini, stavano solo scherzan... No no, hai fatto bene, Molly cara, hai fatto benissimo. - aggiunse precipitosamente, vedendo la moglie diventare rossa in volto, segnale che preannunciava una sfuriata.
- Sì, ho fatto bene, e per una volta tu non darai loro ragione, altrimenti questi bambini non li educheremo mai!- rispose lei, sbattendogli il piatto davanti e tornando in cucina.

Più tardi, mentre Molly riordinava la cucina, senza farsi vedere Charlie si intrufolò nella stanza dei gemelli, portando loro due arance e due pezzi di focaccia, che aveva rubato da tavola; li trovò tristissimi, non li aveva mai visti così avviliti, e sapeva che li rendeva così la prospettiva di non addobbare l'Albero tutti insieme, perchè era un momento che tutti aspettavano con gioia, un momento che li faceva sentire più uniti che mai. Così, non riuscendo a togliersi i visi tristi dei gemelli dalla mente, Charlie andò a bussare alla stanza di Bill, ed insieme decisero che, quando i genitori sarebbero andati a dormire, loro avrebbero aspettato un po' e poi sarebbero andati in soffitta a prendere l'Albero, per poi montarlo e farlo trovare accanto alle decorazioni la mattina dopo, pronto ad essere addobbato.
Dopo essersi messi d'accordo, andarono ognuno nella propria stanza, e più tardi Molly passò per dare ad ognuno di loro il bacio della buonanotte; stanca com'era, non si stupì di trovarli già sotto le coperte con i pigiamini indossati, senza fare storie, come al solito, perchè magari volevano rimanere a giocare ancora un po'.

Quando furono certi di non sentire più nessun rumore, Bill sgattaiolò nella stanza di Charlie e insieme andarono a spiare i genitori, per essere sicuri che fossero veramente addormentati; dopo averli visti abbracciati sotto le lenzuola, immersi in un sonno ristoratore, salirono le scale che portavano alla soffitta, cercando di non farle cigolare. Da qui, però, cominciarono i problemi; la scatola che conteneva l'Albero era enorme, e anche se loro erano due forzuti bambini di 10 e 9 anni, non riuscivano a sollevarla, la potevano solo trascinare. Allora decisero di iniziare a portare giù le scatole delle decorazioni, che erano più leggere.
Le avevano portate quasi tutte nel salone, quando, scendendo con l'ultima scatola in mano, Bill non vide un gradino e scivolò, senza farsi male, ma facendo un gran rumore; in men che non si dica, comparvero Molly ed Arthur, con le bacchette sguainate, i visi stravolti ma svegli, cercando di capire da dove proveniva il rumore e se per caso si trattava di ladri. 
Il "ladro" venne individuato nel giro di poco, era seduto sulle scale e cercava di radunare in fretta gli addobbi caduti dalla scatola, e accanto a lui c'era Charlie, che scuoteva la testa sconsolato, e che all'arrivo dei genitori disse:- Ecco, vedi?? Ci hai fatti scoprire! Adesso, per colpa tua, si arrabbieranno anche con noi, e non festeggeremo mai più Natale!-
E Bill, con i lacrimoni che minacciavano di scendere, gli rispose:- Ma non l'ho fatto apposta, non avevo visto un gradino...-
Sentendo questo dialogo, con uno svolazzo di bacchetta Molly rimise tutto a posto, poi, sedendosi accanto ai bambini, sulle scale, chiese loro: - Mi spiegate cosa stavate facendo?-
- Dato che tu non volevi fare l'Albero, abbiamo deciso di fare una sorpresa per i gemelli, che stasera erano tanto tristi...- spiegò Charlie.
- E così abbiamo portato giù quasi tutte le decorazioni...- continuò Bill.
- Solo che lui non ha visto un gradino...-
- Ed è finito tutto per aria!!- scoppiò a piangere Bill.
Dopo essersi scambiato un'occhiata con Molly, Arthur lo prese in braccio e, consolandolo, gli disse di non preoccuparsi:- Lasciate fare a me e a mamma, e andate a dormire tranquilli...-

Al mattino dopo, al risveglio, tutti i bambini scesero nel salone, e trovarono l'Albero già montato con gli addobbi a fianco, pronto ad essere decorato; i gemelli e perfino Percy erano al settimo cielo, e si chiedevano l'un l'altro chi poteva averlo mai preparato, e come mai la mamma era così tranquilla, e aveva addirittura preparato i loro biscotti preferiti.
"Saranno state le fate a farci questa sorpresa!", disse convinto George, nell'innocenza dei suoi 6 anni; ma Bill e Charlie si scambiarono un sorriso malizioso, perchè avevano notato che il papà aveva degli aghi finti di pino sul maglione, e la mamma un filo d'ro impigliato nel fermaglio dei capelli. I loro genitori erano meglio delle fate, di questo erano certi.

Tanti anni dopo, seduta vicino al caminetto con un nipotino in bracccio, Molly ripensava a quel Natale e una lacrima le scendeva dal volto; era circondata dalla sua famiglia, ma all'appello ne mancava uno, e la sua assenza le dava un dolore inimmaginabile. Ripensò a quell'unica volta in cui si era arrabbiata davvero con i gemelli, e a quanto si era sentita in colpa dopo; si sentiva in colpa pure adesso, nonostante fosse passato tanto tempo, ma era convinta che Fred, in qualsiasi posto fosse, l'avesse perdonata e non le serbasse rancore.















































































































 
   
 
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