Serie TV > Chuck
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Autore: mask89    01/12/2014    1 recensioni
Dal famoso bacio sulla spiaggia sono passate diverse settimane ma Sarah continua a non ricordare, Chuck decide di partire in missione solitaria per trovare i piani di costruzione dell'Intersect così da riottenere la sua vecchia vita ma qualcosa va male. Il team Bartowski riunito si ritroverà a incrociare la strada di un uomo dal passato misterioso, che per vendetta dichiara guerra a diversi governi.
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IN REVISIONE 02/2021
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


I corridoi di quella base, situata in un luogo dimenticato da Dio, si susseguivano tutti uguali. Si fermò un attimo a riprendere fiato, fu un grave errore. I ricordi che fino a quel momento aveva cercato di reprimere, ritornarono con tutta la loro forza, con tutto il loro carico di emozioni a farsi risentire e rivedere nella sua mente; si impegnò con tutto sé stesso per reprimerli, doveva andare avanti, aveva una missione da compiere.
Si accertò che nessuno lo avesse seguito. Controllò sulla mappa che, la stanza per la quale si era infiltrato in quel luogo, fosse vicina. Deglutì rumorosamente, fin troppo pensò. Riprese a camminare. Continuò ad avanzare per quel corridoio poco illuminato, finché non arrivò alla porta che da diverse ore stava cercando. Come si aspettava era protetta elettronicamente ma questo, per lui, non era certo un problema; era fin troppo abituato a quelle situazioni. Tirò fuori il suo fidato smartphone e lo collegò al terminale. Si guardò intorno nervosamente mentre il programma cercava di decifrare il codice di accesso ma, fortunatamente, nessuno si face vivo. Finalmente, sentì il bip il quale confermava che il codice era stato trovato; velocemente lo digitò sul terminale ed entrò nulla stanza che gli era costata oltre un mese di ricerche.
Fece vagare lo sguardo per tutto l’ufficio; quella cassaforte conteneva un pezzo che poteva restituirgli la sua vecchia vita. Finalmente la trovò, era nascosta dietro un quadro che mal si abbinava a quella stanza; sorrise, a volte i suoi avversari volevano proprio rendergli la vita facile.
Rimosse il dipinto ed ebbe immediatamente un flash sul modello della cassaforte e sulla combinazione; la inserì e aprì freneticamente lo sportello. Sentì tutte le sue speranze andare in frantumi. L’unità che conteneva alcuni progetti, del dispositivo che doveva costruire, era stata rimossa. Batté furiosamente i pugni contro la parete, giorni e giorni di ricerca andati persi; vedeva la sua vecchia vita allontanarsi sempre più. Iniziò a per girarsi per uscire da quella maledetta stanza, quando un suono familiare lo fece raggelare sul posto.
«Buonasera signor Carmichael o dovrei chiamarla Chuck Bartowski?» Chiese ironicamente l’uomo, mentre armava il cane della pistola che gli puntava contro.
«Chuck va benissimo.» Rispose, mentre si voltava lentamente verso l’uomo che in quel momento lo teneva sotto scacco. «Gentilmente, potrebbe abbassare quell’arma? Deve sapere che non mi piace che mi sia puntata roba di quel genere addosso. Come fa a conoscere il mio nome?» Chiese sorpreso.
L’uomo sorrise ironicamente. «Potrei anche farlo, ma sono del tutto sicuro che al mio datore di lavoro andrebbe proprio a genio; inoltre, non trova che sarebbe troppo poco professionale? Riguardo al suo nome, beh, deve sapere che la stavamo aspettando da tempo, Chuck».
«Ascolta amico, non so tu chi sia o chi ti abbia passato informazioni su di me, ma fa finta di non avermi mai visto; lasciami andare e ti assicuro che non ti farò del male.” La sfumatura della sua voce era nervosa; ne aveva abbastanza di quel posto, era stanco di perdere tempo, ogni secondo che perdeva lì sentiva Sarah allontanarsi sempre di più e questo era un lusso che non poteva permettersi. Fece un respiro profondo e lasciò che l’intersect caricasse il programma di kung fu.
Chuck si scagliò contro il suo nemico facendogli volare via la pistola, che ebbe un attimo di smarrimento, da cui si riprese immediatamente. Superata la sorpresa dovuta all’attacco improvviso, prontamente rispose alle sue mosse parando tutti i suoi attacchi. Doveva ammetterlo, il suo avversario era abile, molto abile. L’uomo, nonostante la sua altezza e la poderosa muscolatura, si stava dimostrando molto agile. La guardia passò rapidamente al contrattacco e approfittando di un attimo di esitazione di Chuck, gli assestò un potente montante allo stomaco, che fece piegare in due il malcapitato; rapidamente lo colpì con una gomitata sulla schiena, che lo fece stramazzare al suolo.
«Devo ammetterlo Chuck, erano anni che non mi divertivo così, devo farti i miei complimenti, ottimo scontro, mai nessuno aveva resistito così tanto.» Disse l’uomo ansimando a causa dello sforzo «Però, devo mettere fine a tutto questo.» Dalla tasca interna della giacca tirò fuori un’altra pistola. “Addio signor Bartowski”.
Ci fu uno sparo. All’improvviso per Chuck il mondo si fece buio.
   
 
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