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Autore: Arisu Kon    02/11/2008    3 recensioni
"È una reazione involontaria, abituale. È come se quelle 4 lettere fossero impresse dentro di me come un marchio di fuoco ardente. Mi sento così stupida ora che, mentre la prof continua la lezione nella vana speranza di essere ascoltata, ho cominciato a trascrivere i miei pensieri su questo pezzo di carta." non è granchè ... più che altro una mezza paginetta dei miei pensieri, e non mi piace molto, comunque commentate please!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sinceramente non mi piace com’è venuta, sono più che altro i miei pensieri, e per la maggior parte sono piuttosto stupidi

Sinceramente non mi piace com’è venuta, sono più che altro i miei pensieri, e per la maggior parte sono piuttosto stupidi. Comunque se vi va leggetela, e commentate, please ^_^ anche per scrivere questa mezza paginetta ho impiegato un bel po’ e mi farebbe piacere sapere che ne pensate. Ora vi lascio.

La matita scorre veloce sulla carta, e prima che me ne possa rendere conto la pagina è piena di scritte. Non saprei come spiegarlo a parole, è qualcosa di strano ... ormai la mia mano si muove automaticamente, quasi seguisse una volontà propria. Per questo, mentre la prof continua a spiegare, mi chiedo perché mai mi basti avere una matita in mano perché, senza che sia la mia mente a comandarlo, mi ritrovi a scrivere il suo nome. 

Bill.

In qualsiasi momento, anche se la mia mente vaga altrove, succede sempre la stessa cosa. È una reazione involontaria, abituale. È come se quelle 4 lettere fossero impresse dentro di me come un marchio di fuoco ardente. Mi sento così stupida ora che, mentre la prof continua la lezione nella vana speranza di essere ascoltata, ho cominciato a trascrivere i miei pensieri su questo pezzo di carta.

Continuo a chiedermi perché, quando ascolto a volume massimo le canzoni dell’i-pod, la sua voce mi percorre, trasmettendomi una carica d’energia improvvisa, e non riesco a reprimere un sorriso, mentre, distesa sul divano a guardare una sua foto, sento qualcosa d’umido scivolarmi sulla guancia, mentre la vista mi si annebbia.

Non ricordo bene la prima volta che “conobbi” i Tokio Hotel, se non quando, scorrendo i canali in cerca di qualche programma interessante, vidi il video di “ready set go”.

Mi piacque, ma non lo considerai più di tanto, solo tempo dopo, “conoscendoli”, cominciarono a piacermi le loro canzoni, e con il tempo imparai ad amarli.

Così ora non posso fare a meno di sentirmi stupida, perché so di avere mille altri problemi di cui preoccuparmi, di dovermi rassegnare alla realtà, e di smettere di farmi tante illusioni.

Forse non dovrei continuare a descrivere la situazione come una tragedia, ma è così che mi sento, e non posso fare nulla per cambiare le mie emozioni.

Ora continuo a scrivere il suo nome, finché non mi sarò stancata, nonostante sappia che non succederà.

Bill.

  
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