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Autore: Chiara Castelli    02/12/2014    4 recensioni
Sofia è una ragazza che si trasferisce a Torino per cominciare gli studi. Qui, con la sua coinquilina, farà incontri inaspettati, ma dovrà anche vedersela con le varie difficoltà che si prospettano per una neo-abitante di Torino. Storia piena di gelosia, amicizia, amore, ma anche tanto divertimento e situazioni che mai vi aspettereste!
Dalla storia:
-E come mai se sai che è impossibile ci tenti ancora?-.
-Perchè mi hanno sempre insegnato che se puoi sognarlo, puoi farlo.-.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Favij, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sabato mattina. Come ogni sabato, devo alzarmi per andare a scuola. E che seccatura. Con la faccia schiacciata contro il cuscino, muovo il braccio in cerca della sveglia. Premo un tasto e l'orario si riflette sul soffitto. Ma al contrario.
-E che cavolo! Ogni mattina sempre la stessa storia!-.
Con la leggiadria di uno zombie incallito, giro la sveglia, premo nuovamente il tasto e stavolta l'orario si riflette dalla parte esatta. Le 5:30. Perchè diavolo mi sono svegliata alle 5:30? Amareggiata per aver perso dieci minuti di sonno (capirai quanto tempo!) ma anche un po' sollevata per il semplice fatto che non mi sarei dovuta alzare, sospiro e appoggio nuovamente la testa al cuscino. Chissà perchè ogni volta che mi sveglio, non riesco a riprendere sonno. E vabbè, significa che per stavolta mi alzerò molto prima del previsto. Con gli occhi semichiusi, scendo dal letto, alzo la persiana della mia camera e... 
Wowo, aspettate, ma se non sono ancora scesa dal letto! E, cosa più importante, non ho aperto io la persiana...! Oh, no, non ditemi che...
- Avanti, Sofia! Sbrigati! Non vorrai lasciarmi da sola, proprio oggi che devo andare a cena con Niccolò! E sai, quelle scarpe color tortora si abbinavano così bene alla collana; ho sempre desiderato avere una Tortora per casa ma...- comincia la mia amatissima coinquilina.
-C-A-R-L-A! Sono le 5:40, dannazione! Ti rendi conto che io entro a scuola alle 8:00? Oppure no? E poi:
1) Chi è Niccolò? Da dove è uscito? O_o
2) Da quando le scarpe si abbinano alle collane?
3) CREDO CHE NON AVREMO MAI UNA TORTORA, IN QUESTO APPARTAMENTO! E poi, che cosa te ne fai? Prendi, che ne so, un cane, almeno abbiamo il giardino!-.
-E perchè, una Tortora non può stare in giardino?-.
Non ci credo. Ma che ho fatto di male? Eseguo una facepalm alquanto precisa, per poi fissarla e chiederle:-Dove dovrei venire? Io devo andare a scuola! E...e... sono ancora le 5:45...-.
-Senti, sarai pure più intelligente di me, ma qualche giorno fa hai passato la Maturità con il voto più basso e...- cerca di spiegarmi Carla.
-Ah, già... l'abitudine del Liceo, sai... ma... co-cosa? Con il voto più basso? Com'è possibile? Ho studiato così tanto e... e... nooooo, non può essere... dimmi che stai...-.
-Sì, sto scherzando, sapientona! Hai passato la Maturità con il massimo dei voti, ma ormai dovresti ricordartelo! E in questi giorni è vacanza, di certo non vorrai studiare d'estate! Siamo a Torino, goditela, su!-.
Torino. Mi ero dimenticata di aver già lasciato la mia famiglia. Ma avevo preso questa decisione perchè volevo abituarmi alla nuova città prima di cominciare gli studi. Io studio Giurisprudenza. O almeno, è quello che ho intenzione di fare quando inizierà settembre.
-D'accordo, hai ragione.-dico un pochino più convinta-Ma ancora non mi hai spiegato in quale posto ti dovrei accompagnare!-.
-Allora, intanto verso le 9 usciamo... tu adesso preparati, perchè per raggiungere il negozio che interessa a me ci vuole un bel po' di tempo! Compreremo le scarpe e la collana, poi qualche profumo e infine ti farò una sorpresa come regalo per la Maturità!-.
-Ma Carla... ci conosciamo da poco, non devi... e comunque... vado a fare una doccia... però posti più vicini no, eh? Probabilmente andremo a finire a Palermo, o che ne so io dove! Vabbè... a dopo.-.
E così, dopo una bella lavata, si avvia la preparazione accurata: i capelli mossi, dorati e con striature ramate sono sciolti, naturali. Niente trucco, solo un po' di lucidalabbra per risaltare le labbra carnose; gli occhi di un castano molto scuro che esprimono un non so che di profondo. Un jeans, una maglietta carina, delle Converse alte. Un look perfetto per le prime uscite a Torino in compagnia di una coinquilina matta.
-Non che io sia normale...!- esordisco tutto d'un tratto, e dal salotto dell'appartamento proviene in risposta la voce di Carla.
-Ma che fai, parli da sola? Si vede che stai sfogando tutto lo stress accumulato fino ad ora. Su, esci dal bagno, io sono pronta!-.
Incerta sul mio aspetto, apro la porta e mi ritrovo la mia amica a fissarmi con tratti soddisfatti.
-Sei uno schianto!-mi informa lei, e io sorrido. Non ci credo, ma non credo mai ai complimenti che mi fanno. Quindi tantovale stare zitti e ringraziare. E così faccio io.
Ci mettiamo in macchina e mi chiede:-Guidi tu? So che ti piace guidare.-.
-Ma no, la macchina è tua. E poi, sai tu la destinazione! Non mi hai voluto dire nient'altro oltre al fatto che vuoi acquistare le scarpe e la collana color... ehm... tortora.-.
-Ah, giusto. Be', partiamo, allora!-.
E con la radio accesa camminiamo per un bel pezzo. Io non smetto di ammirare la città: perchè non abbiamo mai viaggiato a Torino, io e la mia famiglia? Sempre troppi impegni, lo so. Ma da adesso ho tre mesi di riposo! Troppo bella, davvero. Finalmente giungiamo al negozio voluto da Carla, che velocemente acquista le scarpe e la collana. Beata lei. Ecco cosa mi piace della mia nuova amica: sa esattamente cosa vuole, così ogni volta che deve comprare qualcosa ci mette poco. Io invece sono di un'indecisione unica e ho bisogno di consigli per sapere se sto bene con quel vestito, se quella collana mi dona, o se quelle scarpe sono adatte a me. Nella vita, invece, siamo decise entrambe: io seguo il mio corso facendomi influenzare da persone a cui tengo molto, ma solo da loro, altrimenti me ne frego del parere altrui e proseguo. Tosta. Ecco, mi sono fatta prendere dai pensieri e non mi sono accorta che Carla mi sta letteralmente TRASCINANDO in un negozio di dolciumi vari, nel quale non ho la minima voglia di entrare.
-...E ci compreremo taaaaaaaaaaaanti dolci! Su, che tu hai la pressione bassa, lo sai, ti fanno bene ogni tanto; non hai nemmeno fatto colazione stamattina quindi compra tutto quello che vuoi cara! Ma paghi tu, eh? u.u-.
-Wowo, "cara", a parte che io sono a dieta, lo sai. E poi grazie, eh, è naturale che se pago io compro tutto ciò che voglio, no?? XD Per la colazione, "cara"-questo "cara" mi piace .-. -c'è un bar qui vicino, e faremmo meglio a prendere del succo di frutta piuttosto che caramelle su caramelle!-.
-Umpf, d'accordo! Ma ogni volta che delicatamente ti faccio notare che devi pagare tu, cerchi sempre di scappare e questa cosa non va affatto bene, nono! u.u E comunque DIETA?? Quale dieta?? Per poco non cadi a terra! Ti rendi conto che pesi 58 chili e sei alta 1.75 m? Non dire sciocchezze! Vabbè, su, andiamo a 'sto benedetto bar...-.
-Dai, non te la prendere! Se vuoi entri tu e offro io, ma ti do i soldi e rimango fuori... non è proprio giornata di zuccheri oggi... magari un altro giorno... tieni, quanto ti serve? Dici che con €20 mi riporterai qualcosa oppure ti sgraffignerai tutto?-scherzo io sapendo che Carla è un'inguaribile golosona.
Lei prende i soldi, mi ringrazia ed entra in quello che nomina "il paradiso", mentre io, sempre sorridendo, mi dirigo al bar. Appena vedo l'insegna, noto che è chiuso, e pensando che alla fine non c'é problema perchè non ho nemmeno fame, torno indietro.
-Ehi, scusa, c'è per caso scritto quando apre il bar?- mi chiede qualcuno lì vicino.
-No, nessuna indicazion...-trattengo le parole quando voltandomi mi ritrovo davanti una ragazza con dei bei capelli biondi e degli occhi stupendi.
La conosco. Si chiama Diletta, ed è la fidanzata di... di... Favij. Cioè, di Lorenzo Ostuni, detto Favij. Uno Youtuber famoso in Italia, con oltre un milione di iscritti. Ma è inutile stare a fare la descrizione adesso... neanche è presente, e Diletta mi guarda preoccupata come se avessi preso una botta in testa.
-Piacere!-mi dice sfoggiandomi un sorriso a trentadue denti e tendendomi la mano-Mi chiamo Diletta. Dalla tua espressione credo che mi conosci già, grazie a Lorenzo.-.
-Sì, effettivamente ti conosco grazie a lui. Sei molto gentile e complimenti, mi piacciono tantissimo i video in cui ci sei anche tu. Rappresenti tutte noi donne!-rispondo contenta. Ovviamente il mio idolo è Favi, ma Diletta è molto brava.-Io sono Sofia, molto piacere.-finisco poi stringendo la sua mano fresca e leggera.
-Grazie mille, Sofia. Anche tu sei simpaticissima, ma... Guarda, sta aprendo il bar! Entriamo insieme a prendere qualcosa? Ti va?-.
-Ovvio, mi piace conoscere nuova gente!-.
E così insieme prendiamo del succo di frutta, io alla pesca, lei all'ananas, e facciamo conoscenza l'una dell'altra.
-E quindi sei da sola a Torino? Per studiare cosa?- mi chiede lei ad un certo punto.
-Vorrei studiare Giurisprudenza. Sono sempre stata legata alla Legge. Comunque no, non sono da sola. Cioè, sì, senza la famiglia, ma ho una coinquilina che si chiama...-non termino nemmeno la frase che una ragazza robusta e con almeno quattro buste diverse piene zeppe di dolci irrompe nel bar.
-Sofiaaaaa, è tornata la tua Carlaaaa! Guarda qui cos'ho!!-.
Non voglio guardare. Ho paura. Ma non la paura che magari si prova con un gioco horror, no, magari fosse quella. Una paura strana, come a dire "ma che cavolo ha fatto di nuovo?". Ed ecco, mi mostra caramelle a forma di teschio, di uova, marshmallow, serpenti di zucchero, orsetti gommosi e chi più ne ha, più ne metta. No. Oh, no. Meglio cambiare discorso e procedere alle presentazioni. Diletta sta guardando la scena con fare "questo sì che è strano", e io eseguo nuovamente una facepalm.
-Ca-Carla, questa è Diletta, la ragazza di Favij. Quello Youtubers famoso, ricordi? Offrile qualcosa, non avrai intenzione di mangiarti tutto...-.
-Oh, molto piacere cara.-.
Di nuovo con 'sto cara!
-Come avrai capito io sono Carla. Molto piacere. L'ho già detto? Eh Sofia? Non mi ricordo...-ride come se fosse ubriaca, e ciò mi preoccupa non poco.
Certo, lei è SEMPRE così, ma stavolta è come se fosse turbata dalla presenza di Diletta. È strana.
-Comunque, mia cara Sofy, una busta è per me, una per la nonna Romilda, quella che vive nel Texas...-.
-Da quando hai una nonna di nome Romilda che vive nel Texas? O_o E come avresti intenzione di portargliela, così lontana?-.
-...una è per lo zio Rambo, quello che vive in Cile...-.
-Altro soggetto sconosciuto... ma poi, in Cile? O_o Carla, cosa...-.
-...e l'ultima è...-.
-Ma non mi dire, ho paura di saperlo. Magari un fratello di nome Girolamo che vive in Alaska?- tento io, tanto per.
-No, stupidina, è per te. In tutto ho spesso circa €75, quindi mi devi rimborsare circa €55. Mi hai lasciata senza un soldo, mi hai fatto fare brutta figura, sappilo. u.u E mio fratello Girolamo non mangia dolci, perciò non ne ho comprati.-.
Alzo lo sguardo alzando le braccia e tenendole aperte, con in viso un'espressione da "wtf??", ma ci rinuncio a capirla. Sospiro, le do €55 e le sussurro:-Stai certa che è l'ultima volta che ti rimborso senza motivo. Hai strafato tu, non è colpa mia.-.
Prendo il pacchetto, ma evito di ricordarle che non volevo dolci. Così, lo mostro a Diletta e dico:-Su, o lo prendi tutto, o prendi qualcosa da qua. Scegli.-.
Lei abbozza un sorriso, tentenna un pochino, ma dopo essere stata incitata sceglie la scatolina di Ferrero Rocher.
-Bene, sei sicura di non volere altro? Magari per Lorenzo?- continuo io.
-A pensarci, io prenderei i marshmallow!- esclama una voce calda, ma non troppo, però gioviale.
Eccolo, è arrivato. Difatti mi giro, appena mi vede si blocca per un attimo e poi si ricompone subito, sorridendomi come aveva fatto Diletta. I due si scambiano frasi del tipo:-Eccoti, dove sei stato?- e -Sai, un po' in giro...-.
Poi gli porgo la bustina con i dolci richiesti e lui esita, visibilmente sconvolto. -Stavo scherzando, non voglio di certo toglierti i marshmallow!-.
-Su, io non mangerò quasi niente di tutto ciò. Prendili, sul serio, o se non ti piacciono, anche qualcos'altro.-.
-G-grazie, sei gentilissima... andranno benissimo i marshmallow...-.
Sorrido e mi volto a vedere che fine ha fatto Carla, che ci sta squadrando con una faccia da ebete. Totalmente ebete.


Angolino autrice:
Ciao a tutti! Questa è in assoluto la mia prima FF! Non siate troppo cattivi, so che non è molto bella, ma ci ho lavorato tantissimo e mi sono scervellata per trovare qualche idea! Stavo cercando FF su Favij, ieri sera, quando ho notato che le ho lette quasi tutte, e ho pensato: "Be', perchè non scriverne una io?". Si accettano tutti i consigli possibili, voglio migliorare sempre di più, e grazie se leggerete questo capitolo! Cercherò di lavorarci spesso, non mi piace lasciare sulle spine i miei lettori per troppo tempo, mi immedesimo in voi T.T grazie ragazzi, a presto!
P.S: il mio vero nome è Sofia, quindi mi immedesimo anche nel personaggio della storia XD
  
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