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Autore: dolls_    02/12/2014    0 recensioni
- Quindi mi stai dicendo che non ti importa più nulla di quello che siamo stati? - sussurrai, le lacrime che minacciavano di scendere.
- Certo che mi importa piccola - mormorò Harry accarezzandomi una guancia con il pollice e asciugandomi una lacrima, non mi ero accorta che fosse caduta dalle mie ciglia - Non piangere - aggiunse.
- E come faccio? Mi stai lasciando -
- Non ti sto lasciando scricciolo, ti sto salvando -
Certo, lui era famoso, anche se non lo voleva detto, faceva parte degli One Direction e come tale era adorato da tutte le sue fan. Ma quello che mi faceva più male era vedere che Niall, Louis e Liam non avevano lasciato le loro ragazze per questo, invece Harry si.
Strinsi i pugni, mi voltai e corsi via.
*Cosa succede quando quattro ragazze e cinque ragazzi si incontrano?*
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 26
Your heart will love again
 
- Chiara, esci da questa stanza, non puoi rintanarti qui dentro per sempre – mi richiamò Serena bussando alla porta della mia camera.
- I ragazzi stanno per partire – aggiunse Monica nel tentativo di convincermi ad andare all’aeroporto con loro.
Avrei voluto davvero alzarmi da quel letto e precipitarmi dai ragazzi per salutarli, avrei voluto davvero uscire da quella stanza come se fosse tutto apposto, ma semplicemente non ci riuscivo.
Il mio cuore non avrebbe retto la vista di Harry.
- Almeno lasciaci entrare – sussurrò Giordana, appoggiata contro la porta.
Effettivamente non era un gesto carino quello di lasciarle a marcire nel corridoio mentre tentavano di aiutarmi in qualche modo.
Mi alzai dal letto immerso dai fazzoletti bagnati dalle mie troppe lacrime e aprii la porta della mia camera.
- Oh, tesoro – sussurrò Serena abbracciandomi.
Di sicuro avevo un aspetto orribile: naso rosso, occhi gonfi di pianto e capelli sparpagliati per tutta la testa.
- Fa tanto male – mi lamentai continuando a piangere come una fontana.
Da dietro il collo di Serena riuscii a vedere le espressioni preoccupate di Monica e Giordana. Le mie migliori amiche erano davvero speciali: sapevano qual era la cosa giusta da fare, quali le parole da usare, sapevano farsi amare semplicemente per i loro piccoli gesti. Non avrei voluto perderle per nulla al mondo.
Giordana mi accarezzò la testa e mi fece sedere sul letto, Monica si avvicinò. Non sapeva bene cosa fare, ma a me bastava la sua presenza.
- Il tuo cuore saprà amare di nuovo – disse e scoppiai a piangere ancora più forte.
- Ma io non voglio che lo faccia -
Giordana mi sorrise – Ti ricordi quel periodo della mia vita in cui ti dicevo di aver paura di dimenticare il ragazzo che amavo? Beh, ho imparato a convivere con la paura. Il primo amore non si dimentica mai, te lo porti sempre dentro, ma vedrai che riuscirai a trovare una persona che saprà apprezzarti più di quanto abbia mai fatto Harry -
- Non so più cosa voglio – singhiozzai.
- Beh, non vorrai mica deludere i tuoi amici no? Quante ragazze, al posto tuo, vorrebbero riabbracciare gli One Direction in questo momento? Moltissime, ma loro stanno aspettando noi – mi fece notare Serena.
Indurii lo sguardo e mi costrinsi ad essere forte. Avevo tutto il resto della mia vita per continuare a piangere e a commiserarmi, in quel momento i ragazzi avevano bisogno di me e da brava directioner non potevo voltare le spalle ai miei idoli.

 
- Il volo per Londra partirà fra cinque minuti -
Il suo metallico del megafono si diffuse per tutto l’aeroporto. Dove si erano cacciati quei cinque? Era da più di dieci minuti che li cercavamo senza alcun risultato.
- E se fossero in un bar? Magari Niall aveva fame – ipotizzò Monica.
- Giusto! – esclamò Serena – Provo a chiamare Louis -
Dopo pochi minuti, seguendo le indicazioni di Tommo, riuscimmo a trovare il bar in cui i ragazzi stavano prendendo qualcosa da bere prima del viaggio.
Erano tutti lì: Louis con la sua t-shirt bianca a righe blu, rivederlo con indossi gli stessi abiti di “Up all night” mi fece un certo effetto; Liam con quel suo sorriso smagliante dipinto sul viso e quegli occhi color cioccolato che scrutavano in giro curiosi; Zayn con un braccio attorno alla vita di Perrie e gli occhi che brillavano dalla felicità; Niall che trangugiava una fetta di pizza enorme con quell’espressione soddisfatta che mi divertiva parecchio; e … Harry, semplicemente Harry.
Presi un grosso respiro prima di sedermi al fianco di Louis ed inserirmi nella conversazione come se fosse tutto apposto, come se nessun pezzo del mio cuore si fosse ridotto in frammenti ancora più piccoli.
- Ricordatevi sempre di quello che vi ho detto ieri: Potrebbe scomparire l’universo tranne noi – annunciò nuovamente Louis .
Potrebbe scomparire l’universo tranne noi.
Mai io ed Harry eravamo scomparsi, una parte del gruppo era andata distrutta.
Nel mio cuore però continuavamo ad essere tutti insieme.
- Ti prometto che non lo dimenticherò Tommo – dichiarai.
- Volo per Londra in partenza, i passeggeri sono pregati di imbarcasi il più in fretta possibile – annunciò l’altoparlante attaccato al muro.


L’aereo era in partenza; tutti i passeggeri si affrettavano con le loro enormi valige, la confusione era assordante.
Osservai i miei amici con un po’ di rammarico. Probabilmente se non avessi fatto tante storie saremmo arrivate prima e avremmo potuto passare più tempo con i ragazzi. Ero una pessima amica.
Niall mi si avvicinò a braccia aperte, aveva già salutato Giordana e Serena, ovviamente voleva concedersi del tempo con Monica, così restavo io. Gli regalai un grande sorriso e lo strinsi forte a me. Niall aveva un buon odore, sapeva di menta.
- Ciao bella – mi sussurrò prima di allontanarsi.
Osservai Zayn abbracciare Serena e Liam venire nella mia direzione. Per quanto non volessi darlo a vedere, salutarli mi faceva davvero male. Abbracciai prima Liam, poi Zayn ed infine Louis stringendoli forte contro il mio petto, come se non volessi lasciarli andare.
Chiusi gli occhi aspettando che Harry si avvicinasse, non ce l’avrei fatta. Non potevo farcela. Due braccia avvolsero per un attimo il mio corpo e mi costrinsi a riaprire gli occhi. I ricci di Harry mi sfioravano le guance, il suo profumo mi invadeva le narici e il suo corpo trasmetteva calore. Avrei voluto che il tempo si congelasse in quel preciso istante.
- Ciao Chiara – mormorò Harry allontanandosi troppo presto.
Fui invasa dai brividi, il mio cuore si incrinò e una lacrima, che mi curai bene di eliminare in fretta, solcò la mia guancia sinistra. Era la prima volta che mi chiamava “Chiara”.
Baby.
Scricciolo.
Piccola.
Piccoletta.
Amore.
Principessa.
Fu come se tutti quei nomignoli si sgretolassero al suono del mio nome pronunciato dalle sue labbra.
Mi distrusse.


La prima settimana senza i ragazzi fu terribile. Eravamo quattro depresse che cercavano di farsi forza a vicenda. Serena e Louis si sentivano spessissimo così come Monica e Niall. Giordana cercava di prendere un po’ le distanze, non voleva stare male come accadeva ogni volta che sentiva la voce di Liam.
Io ed Harry non avevamo più avuto alcun rapporto.
Avevo cancellato tutte le loro canzoni dal mio cellulare, il numero di Harry e tutte le nostre foto, tranne la prima che ci avevano scattato: riproduceva me e lui quando ancora eravamo solo amici, Harry mi abbracciava da dietro, sorridevamo.
Sul mio cellulare ormai c’erano solo canzoni depresse che rispecchiavano il mio stato d’animo.
- Voglio morire – mi lamentai gettandomi sul divano della casa di Serena.
- Smettila di dire così – mi riprese quest’ultima.
Sbuffai incapace di rispondere e lanciai il telecomando a Giordana che accese la televisione.
- Quando comincia l’intervista? – domandò Monica attirando la nostra attenzione.
- Adesso … - sussurrò Giordana mentre partiva la sigla del programma.
- Stasera con noi avremo gli One Direction! – esclamò la conduttrice.
I ragazzi entrarono nello studio e si accomodarono su un grande divano al centro della stanza.
Dopo varie domande superflue la conduttrice, con aria maliziosa, disse: - E invece, con il cuore come va? Le vostre ragazze? -
- Io e Giordana stiamo bene -
 rispose Liam.
A Giordana luccicarono gli occhi prima che si accorgesse dell’enorme errore che il suo ragazzo aveva commesso.
- Chi è Giordana? – domandò la donna, tutta eccitata per il nuovo scoop.
Liam arrossì fino alla punta dei capelli e strinse la mano destra in un pugno.
- I-il mio barboncino! – s’inventò al momento.
Io, Serena e Monica scoppiammo a ridere. Avevamo sempre considerato Giordana come un barboncino, forse a causa dei suoi capelli ricci.
- E’ come se fosse la mia ragazza, ma in realtà non ne ho una – la buttò sul ridere Liam.
Il resto dell’intervista si svolse con tranquillità ed i ragazzi cercarono di fare attenzione alle parole che usavano per non combinare altri guai.
Quando l’intervista finì, Giordana telefonò a Liam e mise la chiamata in vivavoce.
-Pronto, amore? -
- Mi hai paragonata ad un barboncino!? – strillò lei fingendosi arrabbiata.
- Scusa, non mi è venuto in mente nient’altro – esclamò Liam ridendo.
- Va bene, per questa volta ti perdono -
Le nostre giornate erano diventate difficili senza i ragazzi a tenerci compagnia. I nostri sorrisi erano sempre più falsi ed i nostri cuori sempre più incrinati, ma ce la cavavamo. Le mie amiche potevano almeno contare sulla voce dei loro ragazzi. A me andava bene, ero felice per loro. Avrei superato anche questa.
Esisteva una canzone che diceva: “Arriverà la fine ma non sarà la fine”. Da quel giorno quello sarebbe stato il mio motto.


 
Ciao piccolette <3
Come potete vedere sto aggiornando molto in fretta.
In parte anche perché voglio finire questa ff per concentrarmi sul continuo.
Eh si, ci sarà una seconda parte eh-eh.
Scusate i miei angoli autrice che fanno schifo.
un bacione immenso.
Kikkia <3 
  
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