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Autore: Jeo 95    02/12/2014    1 recensioni
Percy e Nico. Stalcio della loro normale vita quotidiana.
Perchè fare i biscotti blu di Sally Jackson può rivelarsi più difficile -e divertente- di quanto non sembri.
Dedicata a Naydidisha, che mi ha suggerito coppia e prompt.
E a SasuNaruLove, perchè si.
Vi lowwo ragazze.
Prima opera nel fandom di Percy Jackson, siate spietati.
Baci e Abbracci
Jeo 95 =3
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quando Percy gli aveva chiesto di presentarsi a casa sua con urgenza, Nico aveva temuto che il cuore gli potesse esplodere da un momento all'altro.

Per tutto il tragitto aveva cercato di non pensare al pomeriggio che lo attendeva. Lui e Percy. A casa di quest'ultimo. Da soli. Arrossiva ogni volta che ricordava quell'ultimo particolare.

Immerso in quei pensieri, era dunque arrivato alla residenza dei Jackson. Sally e Paul erano in luna di miele, quindi quel pomeriggio l'avrebbe interamente passato in compagnia del figlio di Poseidone.

Sentì la faccia bollire. Alzando la mano incerto bussò quindi alla porta dell'appartamento. Il cuore in gola che batteva a mille.

Tutto si aspettava, meno che ritrovarsi davanti il viso sorridente di Percy, sporco in più punti d una polverina bianca che Nico classificò come farina. Ci era rimasto di sasso.

- Ehi Nico.- lo salutò il più grande, accogliendolo con un sorriso ed un cenno della mano.

Il figlio di Ade tossicchiò per ricomporsi.

- Ciao.-

Percy gli fece spazio e lo lasciò entrare, dando così a Nico la possibilità di poter vedere cosa stava combinando poco prima che arrivasse. Per poco non cadde a terra.

- Ma che stavi combinando?!- non gridò davvero, ma somigliò molto ad un rimprovero.

Affiancandolo, Percy rise nervoso e si grattò il capo, in evidente disagio.

- Ho provato a preparare i biscotti blu della mamma. Non è andata molto bene.-

- Lo vedo.-

Anche un cieco se ne sarebbe accorto. Il casino che Percy aveva causato tentando di cucinare dei semplici biscotti aveva dell'incredibile.

Con un sonoro sbuffo, alla fine Nico realizzò il perché il più grande l'avesse chiamato lì. Evidentemente voleva una mano per ripulire. Da qualche parte dentro di sé, il figlio di Ade si sentì deluso, triste in qualche modo.

- Per gli Dei, e dire che volevo farti una sorpresa.- frustrato, il ragazzo più grande si grattò di nuovo il capo, sbuffando innervosito. Tutto quel lavoro per nulla.

Rialzò il capo velocemente, tanto che gli scompigliati capelli neri rimbalzarono da soli un paio di volte prima di fermarsi.

- Come?- aveva sicuramente capito male.

- Be, volevo prepararti i biscotti prima che arrivassi tu e offrirteli, ma sono una frana in cucina ed il risultato non è stato un gran che. Scusa.-

Nico non poté giurarlo, ma gli sembrò che le guance di Percy avessero assunto una tonalità più rossa del solito.

Senti il viso scaldarsi, ancora una volta.

- Ah... ok. Cioè... io non....si insomma.... sono.... ok.- il cervello del più piccolo era completamente in tilt.

Percy lo fissò stordito, sorridendo alla vista del più giovane con il volto completamente rosso, fino alla punta delle orecchie. Si torturava nervoso il lembo della maglia, sguardo basso e perso. Lo trovò molto tenero.

- Che ne dici di darmi una mano?- propose allora il figlio di Poseidone, e Nico annuì meccanicamente, senza nemmeno aprir bocca.

Ripulirono il disastro e prepararono un nuovo impasto. Blu ovviamente.

Filò tutto liscio, fino a quando Nico non tentò di prendere un sacchetto di zucchero a velo  posizionato un po' troppo in alto per lui. Finì per rovesciarselo addosso.

- Tutto bene Nico?- Percy accorse immediatamente, e ciò che vide lo lasciò basito. Poi scoppiò in una fragorosa risata.

Il più piccolo era completamente bianco, dai capelli ai vestiti, ricoperto di zucchero a velo.

- Sembri uno dei tuoi spettri!- aveva mormorato Percy fra le risa, incurante del fastidio che provocava al ragazzino.

Per una volta, il figlio di Ade decise di lasciarsi trasportare dal suo “difetto fatale”, compiendo nei confronti del più grande una piccola vendetta.

Prese da una ciotola un po' di impasto blu, lanciandolo e centrando Percy in pieno volto. Ora aveva il naso completamente blu.

- Così ti confonderai bene tra le acque del mare.-

Da lì, era scoppiata una guerra a colpi di farina, zucchero ed impasto blu.

Nel momento di lucidità in cui ripresero controllo delle loro azioni e cessarono il fuoco, entrambi scoppiarono a ridere.

Si tesero la mano, chiamando tregua e infornando quattro biscotti. Tutto ciò che avevano ricavato dall'impasto salvato.

Sistemarono e si diedero una pulita.

Mentre aspettarono che i biscotti cuocessero, tra loro calò uno strano silenzio, che in qualche modo era perfino piacevole. Poi qualcosa catturò l'attenzione di Percy.

Una chiazza di impasto blu era rimasta appiccicata sulla guancia di Nico, che non sembrava essersi accorto di nulla.

Non disse nulla. Gli si avvicinò silenzioso, e con un rapido gesto gli depositò un bacio sulla guancia, togliendo così i residui blu dell'impasto. Nico si pietrificò, ma Percy non sembrò accorgersene.

Cosa era appena successo? Percy non l'aveva appena baciato sulla guancia vero? Vero?!

Nico si sentì morire.

- Avevi della roba blu sulla faccia. Era deliziosa!-

Nonostante questo, il viso di Nico prese fuoco ugualmente.

Erano buoni i biscotti blu di Sally Jackson, ma quelli fatti da lui e Percy gli sembrarono cento volte più buoni e dolci di quanto non fossero mai stati.









For Nay and Boo. I love You my friends :*

   
 
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