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Autore: American_Idiot    03/12/2014    2 recensioni
Lui e Talia erano sempre stati amici, ne era certo fino al midollo osseo, in un anno e mezzo che si conoscevano non era mai successo niente che lo avesse portato a pensare il contrario, eppure qualcosa era cambiato. Era bastato un secondo in più del normale di contatto visivo, per perdersi...
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Castellan, Talia Grace, Talia/Luke
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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note autrice: questa shot, mi è venuta fuori di getto, non volevo pubblicarla, ma alla fine ho deciso di farlo per te Stelplena_cielo. so che questa fan fiction probabilmente conterrà errori, ma è stata una scelta stilistica non riguardarla. non scivo più da tempo per tanto dato che la ritengo ispirata, voglio che resti così.. spero vi piaccia!
American_idiot

Lui e Talia erano sempre stati amici, ne era certo fino al midollo osseo, in un anno e mezzo che si conoscevano non era mai successo niente che lo avesse portato a pensare il contrario, eppure qualcosa era cambiato. Era bastato un secondo in più del normale di contatto visivo, per perdersi tra quelle saette incandescenti, che gli avevano smosso qualcosa dentro, per la prima volta.

Tutto era successo per caso, stavano discutendo, come sempre del resto, il loro classico bisticcio giornaliero, ed erano arrivati alle mani. Come da copione aveva bloccato la figlia di Zeus contro il muro, in attesa che lei si stancasse di dimenarsi e che optasse per pestargli il piede.

Fu in quell'esatto momento che qualcosa cambiò.

Vuoi che questa volta la caverna che avevano trovato per soggiornare fosse più piccola del solito, vuoi che dopo gli ultimi inseguimenti, sempre più frequenti, la ragazzina si fosse potenziata, oppure il freddo di quella intima notte, rischiarato solo da un debole fuocherello in un angolo, fatto sta che il copione mutò.

Talia riuscì a girarsi, loro erano troppo stretti, avvinghiati nella presa salda di lui, che non era deciso a dargliela vinta. Quando incontrò i suoi occhi in quella situazione, avvertì qualcosa di mai sperimentato prima, voglia di stringerla, di attrarla ancora di più a se. Sentí per la prima volta il calore del respiro di lei sulla pelle del suo viso e credette che sarebbe impazzito. Il tutto durò un paio di attimi, ma fu come se il mondo tremasse. Riuscì a cogliere ogni sfaccettatura del viso di lei da una nuova prospettiva. Notò che quella moltitudine di lentiggini, per le quali la aveva spesso presa per il culo e che erano state motivo di molte litigate, non erano poi così male, anzi le trovava molto carine e poi la contraddianguevano, esattamente come gli zaffiri saettanti che stavano incastonati al posto degli occhi o le labbra piene anche se non grandi che quasi lo invogliano ad avvicinarsi ancora. Eppure qualcosa non gli tornava, perché avvertiva tutto ciò? Perché adesso? Tutte queste fecero irruzione nella mente di Luke, che si allontanò di scatto, esattamente come Talia, che finì per sbattere la testa contro la parete di pietra, emettendo un gemito di dolore, che risvegliò la mente del figlio di Ermes permettendogli di uscire da quella situazione imbarazzante.

<< Stai bene?>> chiese preoccupato e anche un po' divertito.

<< Ma certo, stavo solo testando se il muro era comodo, sai stavo valutando di dormire eretta stanotte >>. Fu la sarcastica risposta di lei a cui lui stranamente non rispose, il che fece piombare la caverna in un silenzio imbarazzante.

<< Va beh.. Vado a letto  notte Talia >>. Detto questo si arrotoló nel sacco a pelo e chiuse gli occhi.

No, la litigata non era assolutamente andata da copione e ciò turbava la testa iperattiva del figlio di Ermes da giorni.

Anche la ragazza doveva aver fiutato qualcosa, era più rigido con lei, che reagiva di conseguenza, mantenendo la sua stessa freddezza. Non discutevano più da giorni, parlavano, ma entrambi pensavano a qualcosa di diverso delle conversazioni che avevano è lo sapevano entrambi. Fu Talia a rompere il ghiaccio una settimana dopo l'accaduto, una sera, in una tenda da loro costruita stavolta.

<< Luke, si può sapere che ti è preso? Sei freddo da giorni, parliamo ma nessuno dei due esprime un cazzo>>.

<< Si, sai come la penso no? Un albero ha più testa di te>>

<< Luke sono seria>> replicò allora la figlia di Zeus, cercando contatto visivo con figlio di Ermes, che ce la metteva tutta per evitarlo.

<< Anche io>>

<< Cazzo Luke, non ti ho mai chiesto di essere serio da un anno a questa parte, vorrei capire che è successo!>> esplose lei.

<< Sono semplicemente stanco che la mia migliore amica appaia macchiata di succo sul viso>>. "Migliore amica" quel termine rimbalzava nella mente di entrambi senza tregua. Luke si chiedeva perché era stato così difficile pronunciare quel termine, Talia invece si chiese perchè quella definizione improvvisamente la infastidiva tanto.  Sentì una rabbia strana risalire il suo stomaco che la portò a scagliarsi contro il biondo che si era voltato a darle le spalle.

Inutile dire che rotolarono entrambi a terra e che si trovavano vicini dopo tanto tempo. Inutile dire che Luke si voltò stordito verso di lei alitandole sul viso. Inutile dire che stavolta non si allontarono, anzi, le distanze sparirono completamente, sostituite da labbra morbide, occhi sgranati che si osservavano stupiti e rapiti da quelle nuove sensazioni. Farfalle allo stomaco, voglia di avvicinarsi ancora di più all'altro e così fu. Luke la cinse a se socchiudendo gli occhi per meglio assaporare il momento magico creatosi tra di loro.

Restano molto tempo a baciarsi, ad assaporarsi e a giocare l'uno con la lingua dell'altro. Esplorando ogni angolo raggiungibile della bocca altrui. Si staccarono piano, felici e senza aggiungere altro chiusero gli occhi per addormentarsi insieme una volta arrotolatisi in un sacco a pelo, godendo del corpo dell'altro. Avevano già chiarito, quel che era era, a nessuno dei due serviva una definizione, fintanto che stavano bene così.

 
   
 
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