Benvenuti al panda day, il giorno del delirio in cui da un'unica parola nascono fan fiction di ogni genere!
Perche panda?! Perchè ci serviva un modo veloce per chiamarlo, perchè “panda day” suona che è una meraviglia e perchè i panda sono carini e coccolosi.
Il meccanismo se qualcuno vuole partecipare è semplice. Ogni settimana sceglieremo una parola aprendo a caso il dizionario e quello sarà il prompt per le varie fan fiction ( tutti i generi, tutti i rating, tutti i paring, ma niente long) e basterà scrivere * panda day* nell'intro alla storia e il prompt della settimana in piccolo sotto al titolo sempre fra i due asterischi. E non dimenticate la foto di pandaman in fondo a destra!
La parola per mercoledì prossimo è: Scarico
Grazie a tutti e buona lettura!
Quel balordo del mio inquilino
*inquilino*
Come
aveva fatto a dividere l'appartamento con quello zotico di Zoro Sanji
ancora se lo stava chiedendo.
Aveva bisogno di un aiuto con
l'affitto visto che era uno studente della famosa scuola di
cucina.
Aveva trovato e accettato lavoro in un bar in centro città
nonostante fosse lontano da dove abitava ma non gli importava perche
avrebbe fatto di tutto per vedere quella dea di Nami, la proprietaria
della casa.
Sanji era sempre puntuale a pagarla e non come quella
testa verde, poiche
Zoro, nonostante fosse un maestro conosciuto
in tutto il mondo e con la nomina di allievo migliore del
più grande
spadaccino di tutti i tempi, si dimenticava quasi sempre di pagare
Nami.
Sanji aveva scelto di pagare separatamente non voleva far
arrabbiare quella stupenda crostatina, come era suo solito
chiamarla.
Sì preparò per andare a lavoro quando la rossa
arrivò
tutta infuriata.
"Zoro apri questa porta! Lo so che ci sei!
Sotto c'è la tua moto!"
Zoro c'era ma dormiva come un ghiro
sul divano.
"Ooooh mia crostatina arrivo!"
Corse
Sanji a far entrare Nami.
"Ciao Sanji tu si che sei un bravo
ragazzo..."
"Se non dovessi andare a lavorare resterei
qui a farti tanti massaggi!"
"Grazie... vedo che devi
andare."
"Oooh si corro non posso arrivare in ritardo,
se dovesse farti del male grida."
"Sempre un
galantuomo"
Sanji tutto contento di aver fato colpo sulla sua
dea arrivò dalla macchina e si accorse di non aver preso le
chiavi.
"Aaaaaah!" un forte grido riecchieggio dal suo
appartamento.
Sbiancato a quell'urlo il principe che è in lui
volò dalla fanciulla in difficoltà.
"Aaaaaah...
siiiiiii..."
Di colpo si blocco davanti alla porta per
ascoltare.
"Oooh."
A quell'esclamazione sanji pensò:
"No, si stanno rincorrendo per casa".
Fece per inserire
la chiave.
"Zoro sai che non te la caverai tanto, i soldi li
voglio comunque"
Ansimava mentre parlava.
"Strozzina
non ti basta prosciugarmi fisicamente?"
"Aaaaah
no!"
"Allora vedrò di fare del mio meglio..."
Ora
capiva perché Nami veniva quando lui se ne andava,
perché ogni
giorno veniva da loro.
Non per lui, non per i soldi ma per il suo
inquilino.
Rassegnato andò a lavorare a piedi, pensando ancora
una volta alla sua dea e a Zoro.