- .L'ombra di una guerriera.
- Chiusa nella sua stanza, all'interno del Crystal Palace, in piedi davanti ad un grande specchio argentato osservava la sua immagine riflessa.
- Immobile.
- Il lungo abito bianco senza spalline con decorazioni dorate, il grande fiocco dietro sulla schiena simile ad ali di farfalla, e, per finire, la grande corona dorata ad adornarle il capo.
- Era cambiata moltissimo in quegli ultimi anni.
- Quasi non si riconosceva in quella figura dal corpo esile e slanciato, dal viso maturo e dallo sguardo fiero.
- Stentava a credere che fosse realmente lei...
- La ragazzina piagnucolona, sbadata e pasticciona non era che un lontano ricordo.
- Eppure Serenity sentiva che quella buffa ragazzina era ancora lì da qualche parte, la sentiva ancora parte di lei; ma dal giorno dell'incoronazione aveva deciso di nascondere Usagi al mondo intero e di mostrare solo Neo Queen Serenity.
- Solo con una persona si sentiva libera di poter essere ancora Usagi, poter essere una semplice donna, con pregi, ma anche con un'infinità di difetti.
- Questa persona era Re Endymion, il suo amato Mamo-chan.
- Le responsabilità, comportate da quella corona, erano tali da non potersi più permettere di essere piagnucolona,sbadata e immatura.
- Di essere imperfetta, umana.
- Doveva mostrarsi all'altezza del compito che le era stato assegnato, doveva mostrarsi perfetta agli occhi del popolo che tanto l'adorava.
- Nello specchio le parve di scorgere l'immagine quasi evanescente della Usagi di cinque anni prima, al suo fianco una seconda figura, una seconda se stessa.
- Sailor Moon.
- Il giorno in cui fu incoronata Neo Queen Serenity decise di dire addio anche a quella parte di sé, alla guerriera che per tanti anni aveva lottato con tutte le sue forze per portare la pace sulla Terra e per far valere ideali quali amore, pace e giustizia.
- Ma ora era finita.
- Ce l'aveva fatta.
- La sua missione era finalmente compiuta.
- Non si sarebbe più trasformata nella guerriera dalla veste alla marinara.
- Non avrebbe più combattuto, a meno che non ce ne fosse stata l'assoluta necessità.
- Aveva sempre desiderato un mondo nel quale lei non dovesse combattere.
- Quel mondo adesso esisteva.
- Ma era tranquilla.
- A proteggere lei, la sua famiglia e il suo regno c'erano le persone di cui lei si fidava di più in assoluto.
- Le sue ormai ex compagne di mille battaglie, le sue migliori amiche, la sua seconda famiglia, le protettrici di Crystal Tokyo, le Sailor Senshi.
- Aveva deciso di affidare la sua vita completamente nelle mani delle guerriere sailor che l'avevano accompagnata e supportata durante quei cinque lunghi anni.
- Usagi e Sailor Moon...
- Le essenze più profonde dell'anima di Serenity.
- Lei ormai non poteva più essere né Usagi, né Sailor Moon.
- Lei era solo l'ombra di quelle figure, ma non avrebbe permesso che entrambe sparissero nel nulla senza lasciare una traccia, un ricordo della loro esistenza.
- Fu allora che Serenity decise di dare a sua figlia il nome di Usagi Small Lady Serenity e di crescerla raccontandole le mille avventure di una guerriera speciale che, con il nome di Sailor Moon, combatteva in nome della Luna.
fine...