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Autore: Fausdakryma    03/12/2014    2 recensioni
“Vieni con me, Catherine” sussurra finalmente Heathcliff.
“Andare con te? Dove?”
“Non lo so ancora. Ovunque, basta che sia il più lontano possibile da Wuthering Heights, da Hindley e da quel poppante viziato di Linton! Scappiamo insieme, Cathy! Qui non potremo mai essere felici, non potremo mai stare insieme! Ma se verrai con me saremo finalmente liberi di amarci!”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Catherine Earnshaw, Ellen Dean, Heathcliff
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 “Rimpianto e fuga”
 
Finalmente quel vecchiaccio di Joseph è andato a recitare le sue interminabili preghiere e Nelly starà sicuramente dormendo. Prendo una lanterna e corro fuori di casa. Sta ancora piovendo e fa un freddo terribile, mi battono i denti. Ma non importa, devo trovare Heathcliff. So dov’è.  Come ho fatto ad essere così sciocca da non capirlo prima? E’ nella grotta vicino alla Rupe di Penistone, va sempre lì quando scappa da quel mostro di Hindley. Sicuramente quello scemo di Joseph non ha neanche pensato di andare a cercarlo lì. Devo assolutamente raggiungere quella grotta, anche se non riesco a vedere quasi nulla perché non c’è la luna e questa lanterna non illumina neanche a un metro di distanza.
 Il freddo è terribile e sono così fradicia che penso che questo vestito non si asciugherà mai… Ma non mi importa, devo trovare quella grotta, devo trovare Heathcliff.
 Vorrei continuare a correre, ma non ce la faccio, mi fa male la milza. Devo riprendere fiato, ho bisogno di fermarmi. No! Devo andare avanti, devo trovare Heathcliff! Non riesco a correre però, posso solo camminare. Cammino, cammino, cammino…
 
 Da quanto tempo sto camminando? Deve essere passata almeno un’ora, e ancora non vedo la Rupe. Non ha mai smesso di piovere e ho così freddo… Accidenti, dove devo andare adesso? E’ tutto uguale, non si vede niente… Mi sono persa.. No, quell’albero me lo ricordo, è quello con i rami che sembrano le mani di una strega e da piccola mi faceva sempre paura… Si, è proprio quell’albero! Allora la Rupe di Penistone è vicina. Oltrepasso l’albero, so che ora devo andare sempre dritto. Devo camminare in fretta, devo raggiungere Heathcliff. Ecco la Rupe! E lì c'è la grotta!
 Comincio a correre più in fretta che posso, inciampo, cado, mi rialzo e continuo a correre, ormai sono vicina, non posso fermarmi,  so che Heathcliff è qui. Più veloce, più veloce, più veloce…
 Finalmente raggiungo la grotta, mi fiondo dentro e crollo a terra, stremata. La milza mi fa malissimo, il cuore mi batte troppo forte, mi manca l’aria. Ma non importa, Heathclliff è qui. Alzo lo sguardo cercando Heathcliff, ancora non riesco ad alzarmi… Ma non vedo nessuno. No, non è possibile! No, no, no!
 Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Lui non è qui! L’ho perso! No, no, no…
 All’improvviso sento un rumore, sembra il verso di un animale… Un nitrito? Si, era un nitrito. Ma allora qui c’è il cavallo che ha preso Heathcliff! Alzo la lanterna, dirigendo il debole fascio di luce della lanterna verso il fondo della grotta … Solo adesso mi accorgo che anche lì c’è una luce, forse un fuoco. A fatica mi metto in ginocchio e finalmente riesco a distinguere la sagoma di un cavallo accovacciato… E’ il nostro cavallo, di sicuro! E vicino a lui c’è un uomo che dorme seduto, appoggiato alla parete di roccia… E’ Heathcliff! L’ho trovato, non l’ho perso, è qui!
 Finalmente riesco ad alzarmi. Raggiungo Heathcliff di corsa, cado in ginocchio accanto a lui e lo abbraccio più forte  che posso.
 Heathcliff si sveglia con un sussulto. La luce della lanterna e delle fiamme mi permette di leggere nei suoi occhi confusione, poi incredulità, poi gioia. Mi stringe a sé con tanta forza da farmi quasi male, ma non m’importa, sono troppo felice. Poi mi prende il viso tra le mani e mi bacia con forza e dolcezza allo stesso tempo. Continuando a baciarmi mi abbraccia ancora. Mi stringo a lui con tutta la forza che ho, pazza di gioia.
Solo dopo molto tempo Heathcliff allontana le sue labbra dalle mie, senza smettere di abbracciarmi. Appoggio la mia testa sul suo petto, lui mi accarezza i capelli e mi stringe più intensamente. Sento il suo cuore battere fortissimo, perfettamente all’unisono col mio. Chiudo gli occhi, cercando di assaporare il più possibile questo momento. Lui è qui con me, lui è qui con me!
  “Cathy” sussurra finalmente Heathcliff “Cathy, credevo di non vederti più… E non dovrei abbracciarti, no, per tutte le cose terribili che hai detto dovrei cacciarti via, non dovrei neppure guardarti in faccia! Ma non posso!”
Dovrebbe cacciarmi via? Ma cosa dice? Solitamente, ascoltando un rimprovero del genere, di cui non capisco la ragione, mi offenderei tantissimo. Ma adesso, invece del solito risentimento sento solo una punta di stizza, e al posto della certezza di essere nel giusto avverto dolorosamente il dubbio che io abbia commesso un errore.
 “Perché Heathcliff? Cosa ho detto che ti ha fatto tanto male? Dimmelo, Heathcliff!”
 “Hai anche il coraggio di chiederlo? Hai detto che, se ti sposassi, ti degraderei, Catherine!”
“Ma Heathcliff, io… ”
Non riesco a continuare, non so cosa dire. Mi viene da piangere. Non volevo offendere Heathcliff, non sapevo che mi stesse ascoltando... Ma perché ho detto quelle cose?
“Hai anche elencato tutti gli sciocchi motivi per cui hai deciso di sposare Linton… Ma come puoi essere caduta così in basso? Davvero preferisci quell’insignificante moccioso a me solo per quelli insulsi riccioli biondi, per quelli stupidi occhi azzurri? O peggio, per i suoi soldi? Quindi mi abbandonerai solo perché non sono abbastanza ricco da renderti la gran dama che desideri essere! Ti venderai!”
 Il tono di Heathcliff è cambiato, ora è arrabbiato, e ho percepito una nota di disgusto nella sua voce. Mi aspetto che smetta di abbracciarmi, che mi spinga via, ma invece mi stringe con più forza.
 Adesso però mi sento davvero offesa dalle sue parole: ha osato insinuare che io mi stia vendendo! Come può pensare una cosa del genere? Come può parlarmi così? Dovrei allontanarmi da lui, prenderlo a schiaffi… Ma non ci riesco! E’ come se una forza misteriosa mi impedisse di staccarmi da lui, anzi mi costringesse ad abbracciarlo più intensamente.
“Ti prego, non parlarmi così, Heathcliff, e non pensare più  a quello che ho detto, dimenticalo, non serbarmi rancore solo per un momento di leggerezza! Tu non potrai mai degradarmi, mai, neppure se fossi l’uomo più miserabile sulla faccia della Terra! Non essere arrabbiato con me per le mie parole stupide, non penso davvero quello che ho detto! E non pensare neanche per un secondo che io sia disposta a vendermi! Ti prego!”
 Sto quasi singhiozzando. Sto calpestando il mio orgoglio, mi sto umiliando, ma non ho in me la forza di ribattere alle accuse di Heathcliff, non trovo nessuna parola dura da rivolgergli, niente con cui ferirlo quanto lui ha ferito me.
 Heathcliff non risponde. Il suo silenzio mi inquieta, mi spaventa, mi tortura. Perché non dice nulla? Cosa sta pensando? Perché non parla?
 “Allora vieni con me” sussurra finalmente Heathcliff.
 “Andare con te? Dove?”
 “Non lo so ancora. Ovunque, basta che sia il più lontano possibile da Wuthering Heights, da Hindley e da quel poppante viziato di Linton! Scappiamo insieme, Cathy! Qui non potremo mai essere felici, non potremo mai stare insieme! Ma se verrai con me saremo finalmente liberi di amarci!”
 La richiesta di Heathcliff è talmente assurda che resto in silenzio per un minuto buono. Come può chiedermi una cosa simile? Come può credere che io accetti?
 “Heathcliff… Non posso” riesco infine a mormorare.
 Heathcliff improvvisamente smette di abbracciarmi e mi spinge via, poi si alza e tira con violenza le briglie del cavallo, costringendolo a seguirlo fuori dalla grotta. Spaventata e irritata dal suo improvviso cambiamento, raggiungo Heathcliff e lo afferro per un braccio, ma lui si libera con uno strattone, facendomi cadere a terra. Mi rialzo più in fretta che posso, furiosa. Una rabbia bruciante ha immediatamente preso il posto di tutta la tenerezza di prima.
 “Come puoi trattarmi così, Heathcliff? Mi fai una richiesta assurda, e poi ti permetti anche di farmi male! Non mi ami neanche un po’, allora!”
 “Perché dovrei, visto che tu non mi ami affatto? Perché non vuoi venire con me? Cos’hai da perdere qui? Quel pazzo ubriacone di Hindley? Quella larva di Linton? E’ per loro che vuoi abbandonarmi? Ma no, certamente non è per causa loro! L’unica cosa che ti spinge a rimanere qui è la possibilità di vivere da gran signora, e se questo per te vale più di stare con me, Cathy, allora non mi ami!”
 “Non è vero! Io ti amo, sei tu che non ami me! Se mi amassi davvero, non mi chiederesti di lasciare tutto quello che ho!”
 “Allora addio, Catherine”
  Heathcliff sale sul cavallo e lo sprona al galoppo. Dopo pochi secondi, non lo vedo più. 
 
E subito la mia rabbia svanisce, per tramutarsi in uno straziante senso di colpa. Questa volta Heathcliff è andato via davvero. L’ho perso per sempre! E la colpa è solo mia, solo mia!
 Esco dalla grotta, grido il nome di Heathcliff con tutta la forza che ho in corpo, urlo fino a non avere più voce.  Ma Heathcliff non torna! Non lo rivedrò mai più, ed è solo colpa mia.
Crollo a terra.
Non rivedrò Heathcliff mai più ed è solo colpa mia.
Non rivedrò Heathcliff mai più ed è solo colpa mia.
Non rivedrò Heathcliff mai più ed è solo colpa mia.
Mai più, mai più, mai più.
 
Vedo una sagoma. E’ una donna seduta, con il busto chino su di me. E’ Nelly.
Non ho più freddo. Sono nella mia camera, distesa sul mio letto. Non sono più nella brughiera, davanti alla grotta. Che sia stato solo un orribile incubo?
 “Nelly” mormoro a fatica, sembra che anche la voce mi abbia abbandonata “Nelly, dov’è Heathcliff?”
 “Vi ha riportata qui mentre eravate svenuta, mi ha raccontato tutto quello che è successo e poi è andato via”
 Sento che sto per svenire di nuovo. No, no, no! Non è  un sogno, è realtà, una realtà peggiore di qualsiasi incubo!
 Non ho neanche la voce per gridare.
 Non rivedrò mai più Heathcliff ed è solo colpa mia.
 Piango convulsamente, senza riuscire a calmarmi, anzi non voglio calmarmi! Voglio che questo pianto mi consumi, che faccia morire anche il mio corpo, perché la mia anima è già distrutta.
“Non fate così, signorina” mi dice Nelly, accarezzandomi i capelli “Si è comportato molto male con voi, chiedendovi di scappare insieme a lui. Avete fatto bene a non accettare la sua proposta indecente!”
“Come osi parlare così?”
 Mi alzo a sedere, inveendo contro quest’oca insensibile con tutta la voce che mi resta.
 “Come puoi dire che Heathcliff si è comportato male? Come puoi chiamare “indecente” la sua proposta? Se l’avessi accettata, avrei fatto l’azione migliore della mia vita, sarei stata felice per sempre! Invece ho rifiutato! Ho firmato la mia condanna!”
 Piango, piango, piango,  non posso fare nient’altro ormai. Voglio annegare nelle mie lacrime!
 “Ho distrutto il nostro amore! Io, io, solo io l’ho distrutto! Heathcliff, perdonami! Perdonami! Torna qui, portami via con te, adesso! Perdonami!”
 So che lui non è qui, so che non può sentirmi. So che sembro pazza, ma va benissimo, voglio impazzire! La follia è l’unica via di fuga da questo dolore straziante.
 All’improvviso la porta si spalanca… e Heathcliff irrompe nella stanza! Allora non se n’è andato! No, non è possibile, è troppo bello per essere vero… Forse ho le allucinazioni, magari sto davvero impazzendo… Ma va bene così! Benvenuta follia, se puoi riportarmi almeno l’illusione di avere Heathcliff con me!
 “Vieni, vieni da me, portami via!” supplico la visone, senza smettere di piangere.
 Heathcliff corre verso di me, mi abbraccia, mi bacia. Gli getto le braccia al collo e cerco di riversare tutto il mio amore per lui sulle sue labbra, lo stringo come se volessi fondermi con lui. Sia benedetta questa stupenda follia!
 “Ma cosa fate? Smettetela subito! Cahterine, non vi ricordate che vi siete fidanzata questa sera stessa? E tu, Heathcliff, lascia subito la signorina!”
E’la voce di Nelly!
Smetto di baciare Heathcliff e lo guardo incredula, tenendo il suo viso tra le mani. Poi guardo Nelly.
“Lo vedi anche tu, Nelly? Lui è davvero qui?”
 “Ma certo Catherine, non lo vedete?”
Il mio cuore sta per scoppiare.
Bacio di nuovo Heathcliff, ancora più intensamente di prima. Lui mi tiene così stretta che sembra che mi stritoli, ma va bene, va benissimo così! Ma purtroppo devo interrompere il bacio un’altra volta.
“Portami via, Heathcliff! Portami via!” mormoro con tono supplichevole.
 “Ma certo, amore mio!Subito!  Oh Catherine, mi hai restituito la vita!” risponde lui. La sua voce esprime la gioia, la passione e la tenerezza più intense che esistano.
Senza aggiungere altro, Heathcliff mi mette addosso il suo mantello, poi mi prende tra le braccia e, incurante delle proteste e dei tentativi di Nelly di fermarlo, mi porta via da questa stanza, via da questa casa, mi fa sedere davanti a lui sul cavallo e lo sprona al galoppo.
 In pochi secondi ci lasciamo tutta la nostra vita alle spalle, non importa dove andremo, perché se saremo insieme qualunque luogo sarà il paradiso.
 “Ti amo”
 Lo pronunciamo insieme, con tutto l’amore di cui siamo capaci, pazzi di gioia.
La felicità eterna per noi è già cominciata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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