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Autore: diangeloshug    03/12/2014    1 recensioni
Questa è una raccolta di 12 OS, 12 capitoli per 12 coppie, ogni capitolo è dedicato ad una coppia dove viene descritto il primo incontro, il primo bacio e la prima volta, alcune sono coppie del libro altre sono coppie inventate, ognuna ha il suo modo di pensare e agire e qui verranno tutti spiegati. Spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jake lascialo stare! Quella è il mio diario! Trovati il tuo! – la piccola bambina rincorreva il fratello sulla riva del lago, aveva circa dodici anni all’epoca, i capelli marrone scuro raccolti in una treccia spettinata le cadevano sulla schiena, la sua pelle da ispanica era illuminata dal sole di giugno, indossava una maglia del campo rovinata, come ogni figlio di Efesto, un paio di pantaloncini di jeans e le scarpe da ginnastica.

Jake! Lo vado a dire a Charles! Ti metterà in punizione! – lui rideva e correva sapendo che lei odiava correre e non lo avrebbe mai raggiunto quando un ragazzo gli corse accanto rubandogli il piccolo quaderno dalle mani e spingendo il figlio di Efesto nel lago.

Nyssa li raggiunse ridendo – potrei tenermelo io, sai non restituisco mai quello che rubo – lei lo guardò, lo sguardo era tra lo stranito e il triste – ehi non mi guardare così, mio padre è il re dei ladri, Hermes – lei fece il labbruccio – no questi trucchetti da figlie di Afrodite non funzionano su di me.. no! Uffa e va bene – lui le mise il diario tra le mani, lei si alzò sulla punta dei piedi per dargli un bacio sulla guancia – per la cronaca sono figlia di Efesto, mi chiamo Nyssa – lei sorrise e riprese a correre mentre Jake cominciava ad uscire dal lago – Connor andiamo ci vogliono! – il figlio di Hermes sorrise e raggiunse il fratello.


 
Corri, le arpie! – la ragazza rideva e correva stringendo la mano al figlio di Hermes – svolto alla II, non facciamo in tempo a tornare alla IX o alla XI – le gambe di Nyssa stavano cominciando a cedere per la lunga corsa, aveva sempre odiato correre, quando sentì la porta chiudersi dietro di se si lasciò cadere sul pavimento – lumaca, alzati che è freddo – si levò la giacca e la appoggiò a terra in un angolo per poi sedersi sopra, lei si alzò pian piano per poi sedersi accanto al ragazzo, lui le strinse le spalle – ci conosciamo da sei anni e non sei mai riuscita a battermi lumachina – lei gli tirò una gomitata – almeno oggi avresti potuto farmi vincere – disse, la sua voce era come rotta da un pianto che non voleva uscire, dalle lacrime che non voleva far versare.

Oggi? E perché? Io non faccio vincere – la ragazza si alzò dandogli le spalle e incominciando a piangere – ehi no perché piangi? – lei tirò fuori tutta la sua forza – è il mio compleanno idiota! Pensavo te lo ricordassi! Sei il mio migliore amico e ti dimentichi dei miei diciotto anni! – lui rise, raggiunse la statua di Era, si sporse sul retro e raccolse un pacchetto – sono stato qui prima, avevo organizzato tutto da giorni – la ragazza si asciugò le lacrime e quando lui le posò il pacchetto tra le mani lo aprì – una collana? Non dovevi rubarla per me! – rise – lui le alzò i capelli e gliela allacciò – un mezzo cuore? – l’altra metà la ho io – disse tirandola fuori dal collo della maglia – sulla tua c’è una C e sulla mia una N, e no, per la prima volta ho comprato qualcosa, perché era speciale.

Lo strinse tra le braccia con forza – grazie – lui sorrise – ho una seconda cosa da darti e spero ti piaccia – le prese il mento tra le dita e la baciò dolcemente, i loro cuori battevano all’unisono – meccanica, mi sono innamorato di te quando a 12 anni ho per la prima volta ridato una cosa rubata indietro, a te, quando a 13 ti facevo gli scherzi con l’acqua, quando a 14 ti spaventavo con i film dell’orrore, quando a 15 ci mandavamo messaggi ad ogni ora del giorno e della notte perché, anche se lontani, volevamo sentirci vicini, quando a 16 non ti vedevi bella ma invece eri bellissima, quando 17 avevi paura di dover abbandonare il campo, quando a 18 ti ho baciato per la prima volta e ti amerò per sempre perché mi innamoro di te ogni giorno di più, vorrei avertelo detto prima ma finalmente mi sono fatto coraggio e tu non stai dicendo nulla..

Connor, ti amo anche io, da così tanto tempo che non mi ricordo nemmeno cosa sia la vita senza amarti, ti amo e sono così felice che finalmente uno dei due sia riuscito a confessarlo – lei lo baciò di nuovo, finalmente erano felici.

La festeggiata vuole farmi l’onore di questo ballo? – le porse la mano – Connor non so ballare – lui le mise la mano sul fianco e con l’altra strinse la sua – shh fa nulla, nemmeno io – la musica non serviva, si muovevano e ridevano – buon compleanno Nys.

Si sdraiarono abbracciati sul pavimento, la benedizione di Era su di loro suggellata da un bacio dolce, l’amore di due anime gemelle.
 
So kiss me where I lay down, my hands press to your cheeks
A long way from the playground

 
 



Dai vuoi dirmi che stai costruendo? – il ragazzo impaziente saltellava per le fucine – Connor, smettila di fare il curioso! – lui la guardò – ma voglio sapere qual è il mio regalo di compleanno! – lei rise senza guardarlo, sapeva che lui era come un bambino che cerca i regali la sera prima di natale – e infatti lo aprirai al tuo compleanno, ora non distrarmi o non riuscirò a finire.

Alle parole non distrarmi il ragazzo aveva già fatto vorticare la mente, si avvicino a lei e la abbracciò da dietro solleticandole la pancia – Connor potresti farti male qui vicino non sei abituato – lui non la lasciò, le spostò pian piano i capelli da un lato e incominciò a baciarle il collo – sei scorretto ladruncolo – la ragazza si voltò togliendosi gli occhiali protettivi per poi baciarlo, staccò di poco le labbra del suo ragazzo – ci non i miei fratelli, non penso che.. ladruncolo mi stai spogliando – rise mentre lui le abbassava la cerniera della tuta da lavoro – non c’è nessuno, sono al bunker 9, ho chiesto a Travis di non far avvicinare nessuno, volevo stare un po’ soli io e te – le slacciò la cintura degli attrezzi lasciandola cadere a terra per poi abbassare la cerniera fino in fondo – da quanto stiamo insieme? – le chiese levandole le maniche della tuta, indossava una canottiera nera – un anno il mese prossimo – le accarezzò i fianchi e poi le braccia, lei le alzò e lui le levò la canottiera – voglio un regalo speciale per il mio compleanno, si mia Nys, ti voglio – lo baciò e sorrise – tutta tua, ma non ti sembra scomodo qui? – lei lo prese per mano trascinandolo in una piccola stanza – avete dei letti nelle fucine? – lei rise – non li chiamerei letti, sono brandine ma sono comode – lui fece una faccia stranita mentre le levava i pantaloni della tuta per poi prenderla in braccio – sembra una stanza di ospedale meglio il tavolo, è più erotico – lei arrossì – Connor! – lui rise – ti amo – la baciò con dolcezza mentre la faceva sedere sul tavolo.

Nyssa lo fissò spogliarsi di ogni indumento non perdendosi nemmeno un particolare del corpo del suo ragazzo, il petto, gli addominali ben definiti dagli allenamenti, le braccia muscolose, il collo che lei amava baciare, la linea V che di solito spariva nelle mutande e che ora le dava modo di vedere ogni cosa – ah però ecco perché si sente tutto mentre ci coccoliamo – disse lei ridendo – e che pensavi – risero insieme, la loro relazione era divertente, riuscivano a passare ogni momento brutto con una risata – sei davvero pronta? – lei annui mentre lui si avvicinava e le levava le mutande dolcemente – sei bellissima amore – si sistemarono sul tavolo in modo da essere il più comodi possibile - se senti dolore fermami okay? – lentamente entrò in lei fino ad incontrare l’ostacolo, le prese una mano e se la posò sulla schiena mentre le sue labbra si congiungevano con quelle del suo amore, spinse in lei fino ad eliminare ogni impedimento, le unghie di Nyssa erano puntate nella schiena del suo ragazzo con forza – stai.. stai bene piccola? – chiese Connor preoccupato, farle del male era l’ultima cosa che voleva, lei sorrise come per dargli l’invito a continuare.

Fecero l’amore per la prima volta, un amore romantico e passionale, arrivando al culmine sudati e innamorati, lui uscì da lei e la strinse tra le sue braccia – grazie, è il miglior regalo del mondo, mi hai donato il tuo cuore e te stessa e te ne sono eternamente grato amore mio -  lei lo baciò – anche io ho il tuo cuore, ladruncolo, e sai, non restituisco mai quello che rubo.



buonasera! sono di nuovo qui con una nuova storia! per quelle che seguono le mie altre non preoccupatevi sto per aggiornare! Scusate se ci metto molto ma sto facendo dei pre interventi per un intervento grande che farò a giugno e con la scuola di mezzo sono sempre indaffarata! Comunque questo capitolo è dedicato alla mia amica rompipalle Romina <3
Spero vi piaccia, fatemi sapere <3

Baci 


Diangeloshug
   
 
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