Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: Nyarlatothep    03/12/2014    1 recensioni
Riccardo ha appena finito gli esami di stato e si trova in una situazione particolare in famiglia.
Cercando disperatamente un lavoro, Riccardo inizia a lavorare dal mago Nicolas, che in seguito si rivelerà essere il peggior incubo del ragazzo. Tra spettacoli terrificanti e rivelazioni inaspettate Riccardo verrà catapultato in un mondo di agonia e paura.
"Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto"
H.P.Lovecraft
Genere: Horror, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                            THE DEATH BEHIND THE TRICK

 
 
 
L’aria rinfrescava la faccia di Riccardo, che stava attraversando per l’ultima volta l’atrio della scuola.
Aveva appena finito gli esami e con aria soddisfatta e felice si avviò verso la piazza che affacciava sulla sua ormai vecchia scuola.
Il Liceo Classico per Riccardo era ormai diventato un ricordo, seppur bello.
Pensando tra se e se che gli esami erano stati relativamente facili, si affrettò ad accendersi una sigaretta sedendosi sul bordo della piazza.
Le nuvole oscuravano il sole e davano un non so che di triste al paesaggio urbano.
Dopo qualche minuto il sole affiorò e un grande sorriso spuntò sulla faccia di Riccardo che spense la sigaretta buttandola a terra e calpestandola come di consueto.
Tra se e se pensò anche ai momenti passati a Piazza Italia.
La piazza che sembrava così vuota quel lunedì mattina ma che di sera si riempiva di gente di tutte le età.
Quella piazza che lo aveva nascosto dai genitori mentre fumava, quella piazza che lo aveva fatto stare bene per cinque anni.
Adesso, compiuti i diciotto anni qualche mese prima, Riccardo stava osservando il palazzo della scuola, che risaliva all’ormai antico periodo della seconda guerra mondiale.
Altra gente continuava a uscire dall’edificio, ma nessuno che lui conoscesse.
Dopo una decina di minuti uscì Azzurra, la sua ragazza.
L’aveva conosciuta circa tre anni prima e andava in 2B, la classe dei raccomandati.
Mentre pensava a questo, lei si avvicinava.
Capelli biondi che spiccavano alla luce del sole appena uscito, bellissimo sorriso raggiante e occhi verdi come le foglie di una sana quercia.
Parlarono degli esami mentre Riccardo si accendeva un’altra sigaretta.
Un sospiro di sollievo uscì dalla bocca di Azzurra, mentre si posava sulla spalla del ragazzo che osservava un cane passare.
Era un Pastore Tedesco, fiero e con la coda aguzza.
Il cane osservava Riccardo con aria di sfida e solo dopo un po’ il ragazzo si accorse che il cane aveva degli occhi rossi come il sangue e che non aveva nessun collare o segno di riconoscimento.
Un fischio acuto e forte si innalzò nell’aria e a quel richiamo il cane si girò e corse via.
Riccardo non riuscì a vedere il proprietario ma subito si girò verso Azzurra e la bombardò di domande
Lei rispose che un cane non avrebbe potuto avere degli occhi rossi di giorno e che sicuramente erano il frutto della sua immaginazione.
Il ragazzo però era sicuro di averli visti ma non osò continuare, temendo la reazione di Azzurra.
La conversazione dei due giovani andò a parare in un contesto completamente differente: il lavoro.
Finiti gli esami, Azzura avrebbe cercato lavoro in qualche compagnia in città oppure in un paese vicino, per stare insieme al ragazzo.
Riccardo non ne aveva la più pallida idea.
Quel problema lo affliggeva già da un po’ di tempo ma non gli diede mai tanto peso.
Disse che avrebbe trovato qualche lavoretto e quando avrebbe fatto abbastanza soldi se ne sarebbe andato da lì.
L’unico problema era che non riusciva a trovare lavoro, neppure in qualche negozietto dimenticato, da qualche parrucchiere, in qualche bar…niente di niente.
Il vento si era intensificato, ora i capelli di Azzurra svolazzavano e Riccardo si girava i pollici dal nervosismo.
Le foglie erano scaraventate via sul marciapiede e il ragazzo osservava il loro tragitto fin quando non si fossero posate sul terreno.
Azzurra lo sgridava ma lui non ascoltava. Era immerso nei pensieri.
Pensava al cane. Pensava alla madre. Pensava al padre morto.
Alla fine si ritrovò da solo, senza nessuno al suo fianco.
Azzurra se n’era andata portandosi con se il pacchetto di sigarette di Riccardo, probabilmente buttandolo.
Un dispetto da ragazzine di terza media, pensò il ragazzo.
Alzandosi e camminando verso casa notò attaccato al muro un volantino che prima non c’era.
Nemmeno lui sapeva bene perché avesse girato lo sguardo in quel preciso punto, ma appena lesse il foglietto, rimase di stucco.
“Si cercano apprendisti per il numero di magia del mago Nicolas, il migliore show dell’intera città.”
Sul foglio apparivano disegni tipici per uno spettacolo di magia ma non c’era traccia della faccia di questo Nicolas.
Dopo una lunga pausa, decise di strappare il volantino e di correre verso casa.
Appena prese il foglio, un vento improvviso si abbatté sulla città.
Tornato a casa, il vento non era ancora cessato ma, posato il volantino sul comodino della sua stanza, andò a mangiare in tutta tranquillità.
 
Non fu una notte tranquillissima.
Le mura della casa di Riccardo scricchiolavano sotto l’impeto del forte vento e combattevano contro le intemperie del tempo.
Il vento sembrava un forte urlo nel mezzo della notte e del sudore grondava sulla faccia del ragazzo.
Si dovette svegliare, andò in cucina e prese una bottiglia d’acqua, scolandola in un sol sorso.
Tornato in camera sua, Riccardo guardò il volantino ancora appoggiato sul comodino.
Pensò al da farsi e tornò a dormire, questa volta per bene.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Nyarlatothep