L’ultima cosa che Stiles avrebbe voluto succedesse, era la scoperta non programmata di suo padre della relazione tra lui e Derek.
Inizialmente, quando se lo ritrovò davanti mentre lui e Derek erano intenti a fare cose poco caste – per non dire altro – in camera sua, non realizzò subito chi si fosse materializzato – sì, materializzato, ormai Stiles non sarebbe rimasto scioccato se avesse scoperto che suo padre fosse un vampiro in stile Edward Cullen – di fronte a lui.
Lo sceriffo, per quanto a disagio e sorpreso potesse essere, riuscì a parlare utilizzando un tono di voce incredibilmente calmo.
«Stiles, saresti così gentile da spiegarmi per quale motivo c’è un ragazzo nudo nel tuo letto?»
«Secondo te qual è il motivo, papà?» roteò gli occhi al cielo, visibilmente scocciato dalla stupidità di quella domanda.
«State facendo…sì, insomma...» lo sceriffo, imbarazzato, non seppe come continuare la frase.
«No, papà, gli sto prendendo le misure per cucirgli dei vestiti» la battuta sarcastica del ragazzo non tardò ad arrivare.
Derek, durante il dibattito tra padre e figlio, iniziò a vestirsi augurandosi di non essere notato, ma le sue intenzione furono vane.
«E tu, licantropo da quattro soldi, non pensare di svignartela da casa mia come se nulla fosse. Non avrò zanne affilate ed artigli pungenti, ma dubito che un proiettile nel cervello ti sia indifferente.» (1)
Derek rizzò la schiena e, colpito da un’improvvisa sensazione di freddo dovuta alla minaccia abbastanza esplicita del padre di Stiles, si rimise sotto le coperte, poggiando la schiena contro la testiera del letto.
«Ora io uscirò da questa camera e non si ripeterà mai più una scena del genere, perché, Stiles, quando inviti una persona a varcare la soglia di questa casa, devo e voglio saperlo» disse lo sceriffo con un tono autorevole.
Quando la porta si chiuse, Stiles iniziò a blaterare cose senza senso riferite alla figuraccia appena fatta e a cosa avrebbe dovuto dire al padre quando Derek se ne fosse andato.
«Stiles» lo riprese il ragazzo seduto al suo fianco.
«No, Stiles un accidente, ora come ne esco da questa situazione? “No, papà, gli sto prendendo le misure per cucirgli dei vestiti”. Ma da dove diamine è venuta fuori questa frase? Sono sempre più convinto di dover imparare a starmi zitto in certe occasioni, e ad infilarmi il sarcasmo nel cu…»
«Stiles.»
«So che non riesci a fare a meno di pronunciare il mio incantevole nome-barra-soprannome, ma non è questo il modo di risolvere uno dei più grandi problemi della mia vita.»
«Stiles, ti stai zitto un attimo?» lo rimproverò Derek.
La risposta del ragazzo fu un semplice sbuffo.
«Abbiamo superato difficoltà di gran lunga peggiori rispetto a questa. Hai presente le lucertole giganti, i branchi di Alpha, le pazze omicide con la passione per i celti e i demoni giapponesi che si impossessano delle persone per ripicca? Non credo che un padre scioccato per aver scoperto in un modo poco carino l’omosessualità del figlio si trovi nella nostra top ten dei problemi soprannaturali.»
Stiles, per la prima volta in vita sua, si ritrovò senza parole.
«Derek Hale, questa è la frase più lunga che io ti abbia mai sentito pronunciare da quando ti conosco.»
«Stare con te, allora, qualche effetto positivo ce l’ha» disse avvicinandosi a Stiles con un sorriso che lo fece impazzire.
«Oh oh, è sarcasmo quello che sento? Il lupo mannaro più scontroso che conosco sta cercando di fare del sarcasmo?» scherzò Stiles.
«Stai zitto o ti sbrano vivo» ringhiò Derek.
«Allora è vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio» sghignazzò.
«Fa’ silenzio e baciami, idiota» sibilò il licantropo sulle morbide labbra dell’adolescente – anche se, secondo il parere di Stiles, non poteva più essere chiamato così in quanto, in meno di due giorni, avrebbe compiuto vent’anni.
Quello fu probabilmente il bacio più dolce e coinvolgente che i due ragazzi si diedero fino a quel momento.

(1) La seconda frase che dice lo sceriffo Stilinski è simile a quella pronunciata da Chris Argent in non mi ricordo quale episodio di non mi ricordo quale stagione.




Angolo autrice: non riesco ancora a credere di aver scritto una shot Sterk *sbatte ripetutamente gli occhi per essere certa di non star sognando*
Spero solo di non venire odiata dalle Stydia shippers (che poi non ho accantonato quel fandom, anzi) che hanno letto le mie storie *prega*
Nel caso non si fosse capito dal mio precedente sclero, è la prima storia che scrivo su questo fandom.
Non so da dove mi sia venuta l'idea di scrivere una Sterek - dato che fino all'altro ieri nemmeno li shippavo.
È che durante l'interrogazione di latino mi sono messa a leggere fanfiction Sterek, e mi sono ritrovata a porgermi quesiti fondamentali per la sopravvivenza del genere umano, quali: "Come reagirebbe il padre di Stiles se trovasse il figlio a letto con un lupo mannaro rabbioso ex ricercato per omicidio?" oppure "Quando suona la campanella della ricreazione?"
Okay, smetto di cercare di risultare simpatica e mi metto a studiare.
Spero che non mi denunccrete per molestia psicologica dopo aver letto questa schifezza vi sia piaciuta questa storia.
Se volete lasciate una recensione, anche piccola piccola, giusto per farmi felice *faccia da cucciolo con tanto di occhi dolci*
Un bacio,
Gnarly

P.s. so che la gif iniziale è abbastanza scadente (non l'ho photoshoppata io, giuro), ma è quella che mi è piaciuta di più tra quelle trovate in giro.

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