04/12/2014
9 recensioniPROLOGO.
Riom, Francia, 1650.Ho sempre amato quel rumore scricchiolante che creava la frizione tra le suole e la ghiaia. Il braccio iniziava a pesare, mentre portavo in braccio le brocche d’acqua per il mio padrone.
Il sole si specchiava bruciante tra le mattonelle in pietra delle case del vecchio quartiere.
Era caldo, ma non quel caldo umido che appesantisce l’aria e accalda la fronte. No, era una temperatura confortevole, come il torpore del fuocherello sfrigolante durante le giornate più fredde.
Giravo lo sguardo osservando bimbi giocare e domestiche badare loro, adempiendo allo stesso tempo alle logoranti mansioni casalinghe.
Voltai a destra e l’ampiezza della Piazza Nuova mi colse quasi di sorpresa, nonostante l’avessi calpestata molte volte.
Immagini iniziarono ad avvolgersi attorno alla mia testa: dolci ricordi della mia infanzia trascorsa con le mie sorelle ed i miei fratelli mi strinsero in una leggera morsa il cuore; Joy, la mia sorella più piccola, d’appena sei anni, si divertiva ad osservare i riflessi dell’acqua, immaginando esseri provenienti da altri mondi; Axel, mio fratello maggiore, che aveva diciott’anni e da un anno era stato preso come garzone da un mercante, ci raccontava di guerre epiche e di viaggi avventurosi.
Di tanto in tanto riuscivamo ad incontrarci, ma il suo lavoro lo teneva molto impegnato, ed ora che anch’io ero al servizio di una casa ritrovarci sembrava impossibile.
Erano solo due anni fa quando mio padre ci lasciò, causa un incidente sul lavoro.
Mia madre e la nostra famiglia passò un periodo di totale disperazione, sia per la morte del nostro adorato uomo di famiglia sia per la carenza sempre più evidente di viveri e stoffe. Tutti, tranne la piccola Joy, dovemmo aiutare al sostentamento dei nostri congiunti.
Fu così che mia madre trovò un buon lavoro in un piccolo granaio poco distante dalla nostra casa, di seguito anche Axel ed io cercammo dei lavori, non molto retribuiti ma sempre necessari alla nostra sopravvivenza.
Proprio quel giorno iniziò la mia storia. Durante una festa estiva, nel centro della Piazza Nuova, mi accorsi di un uomo che mi scrutava da sotto un cappello nero…