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Autore: Evil_Sah    04/12/2014    5 recensioni
SPOILER post 4x09
Cosa sarebbe accaduto se Emma avesse raggiunto Regina nella cripta e avesse fatto ciò che voleva fare da tempo?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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SPOILER 4X09  

I Charming erano bloccati all’interno delle celle nella centrale.
Kristoff era ammanettato alla scrivania dello sceriffo.
Anna, Elsa ed Emma erano immuni alla maledizione.
La sceriffo tremava, stava stringendo a se un fagottino azzurro. Fortunatamente Neal era troppo piccolo per scontrarsi con gli altri. La maledizione non avrebbe tardato ad arrivare. Emma mise il bambino nel passeggino e lo affidò ad Elsa. Quando Snow la vide andare verso la porta scattò in piedi.
“Emma!” disse spaventata.
La Salvatrice e girò e guardò sua madre con gli occhi lucidi.
“Prima che arrivi la maledizione c’è una cosa che devo fare!”
Iniziò a correre verso l’uscita. Salì sul suo maggiolino e lo mise in moto, arrivò a destinazione in pochi secondi. Scese di corsa e si trovò proprio avanti la cripta della famiglia Mills. Entrò e iniziò a cercare Regina in ogni angolo, in tutte le stanze e urlò decine di volte il suo nome. Anche se la trovoò con le gambe strette al petto e la testa china su di esse, tirò un sospiro di sollievo non appena la vide. Pensò di entrare, ma la luce che l’arco emanava la convinse a non farlo.
“Regina” disse, aveva ancora il fiatone.
La donna alzò lo sguardo e si asciugò le lacrime.
“Swan, che ci fai qui?!” disse, mettendosi in piedi.
“Fammi entrare!” rispose Emma con voce ferma.
“No! È troppo pericoloso!” la voce di Regina, come il suo corpo, era ancora scossa dal pianto.
“Regina, ti prego…”
I loro sguardi si incrociarono e Regina decise di abbassare le barriere che la circondavano.
Quando il sindaco riportò le braccia lungo i fianchi, lo sceriffo scattò all’interno della stanza, le mise le mani sui fianchi e la baciò. L’ex sovrana della foresta incantata ci mise qualche secondo per capire ciò che stesse accadendo, quando lo fece porto le braccia attorno al collo di Emma e ricambiò il bacio. Si staccarono soltanto quando iniziò a mancargli l’aria e quando si separarono le mani di Emma erano ancora sui fianchi di Regina.
“Io…” disse Emma in tono incerto.
“Vai via, Swan!” disse Regina in tono fermo e allontanandosi.
“Cosa?!” chiese Emma in tono incredulo.
“Vattene Emma! Non voglio farti del male!”
“No! Ho abbandonato la mia famiglia per venire a.” Regina la interruppe.
“Emma ti prego!” disse iniziando a piangere.
“Potrei fare delle cose orribile di cui pentirmi! Emma…tu sei immune all’incantesimo ed io sono una delle persone più pericolose con cui stare! Ti prego…”
Emma si avvicinò a Regina di qualche passo.
“Io non ti lascio!” disse accarezzandole il viso.
Regina, però, decise di rimanere impassibile.
“Emma non farmi usare la magia!” disse in tono fermo e quasi glaciale.
Si allontanò da Emma e si voltò per non farle vedere le lacrime.
“Esci dalla cripta. Quando tutto questo darà finito verrò da te e ne parleremo!”
Emma la guardò dritta negli occhi, ma subito dopo abbassò lo sguardo girandosi verso l’uscita.
Stava per andarsene, ma Regina la fermo per un braccio e la fece girare verso di lei.
Labbra rosse come il sangue incontrarono una bocca sottile e delicata.
Una strana luce scaturì da quel  bacio,  ma nessuna delle due ci fece caso, nemmeno quando un vento leggero spostò i capelli dalle loro spalle.
Non si dissero niente ed Emma uscì dalla cripta.
Non sapeva se essere felice per il bacio che lei e Regina si erano appena scambiate o essere terrorizzata per la maledizione che stava per arrivare. –LA MALEDIZIONE! – pensò Emma alzando di scatto gli occhi al cielo.
Era convinta che avrebbe visto un’enorme nuvola viola. Il cielo era sereno.
Non c’erano nuvole, di nessun tipo o colore, il sole splendeva e i suoi raggi, per quanto potessero essere luminosi in pieno inverno, riscaldavano il viso di Emma. I suoi occhi si spalancarono, non sapeva come dovessero andare queste cose, ma era piuttosto sicura che un sortilegio portasse cose ben differenti da raggi di sole e cinguettio di uccelli.
Ritornò, di corsa, sui suoi passi. Scese in fretta le scale e si trovò nella stanza in cui aveva lasciato Regina poco prima.
“Regina!” la barriera era abbassata e Regina non si trovava all’interno della stanza.
“Regina!” urlò.
Emma era terrorizzata, non dalla possibilità di ritrovare la Regina Cattiva, ma dal fatto che la donna sembrava essere scomparsa nel nulla.
“REGINA!” continuò ad urlare il suo nome finché un rumore alle sue spalle non attirò la sua attenzione.
Si girò lentamente.
Era Regina, tremava e aveva ancora gli occhi lucidi, forse non aveva nemmeno smesso di piangere.
“Regina…” disse il suo nome in un sospiro.
“Che ci fai ancora qui?!” chiese a quel punto Regina.
“La maledizione! La nuvola è scomparsa e il sole sta splendendo…”
Gli occhi di Regina si spalancarono.
“Cosa?!”
“Credo che sia stata spezzata o qualcosa del genere…”
rispose Emma.
Il sindaco si sedette e iniziò a pensare.
“Avete ritrovato Anna…”
Emma annuì.
“Ma le fate non sono riuscite a creare il contro-incantesimo, giusto?!”
“Giusto.” Confermò Emma.
“Ma allora…?” non riusciva a darsi una spiegazione.
Passarono dei minuti infiniti in silenzio. Silenzio che venne interrotto dal cellulare di Emma.
-Emma?!
“Snow?!”
-La maledizione… si è spezzata!
“Si… sì, lo so!”
-Come?
“Io non ne ho idea!”
-Dove sei?
“Io…sto arrivando.”
Il suo sguardo si spostò verso Regina.
-D’accordo…

“Era Snow…”
“e…?”
“la maledizione è stata spezzata davvero!”

“ma come?!” chiese Regina, si sentiva frustrata, non capiva il motivo e questa cosa le dava terribilmente fastidio.
Dopo un po’ gli occhi di Regina si spalancarono il movimento del suo petto si fece irregolare.
Emma scattò verso di lei, temeva che Regina si sarebbe sentita male da un momento all’altro.
“Siamo state noi…” disse poi Regina. “Emma…siamo state noi!” si alzò. “Regina…” Emma fu interrotta prima di finire la frase. “Emma, cosa provi per me?” le chiese con la voce tremante “Cosa?!” “Cosa. Provi. Per me? Emma, rispondimi, ti prego!” teneva gli occhi fissi in un punto non definito della stanza. Emma boccheggiò un paio di volte e le sue guance si colorarono leggermente. “Io…non lo so, cioè lo so ma…” tirò un sospirò e abbassò lo sguardo. “Credo…di essere innamorata di te. Anzi…sono sicura di essere innamorata di te!” teneva lo sguardo basso e le mani in tasca.
Regina sorrise e si morse il labbro. Dopo qualche secondo Emma ruppe il silenzio che si era venuto a creare tra loro.
“Tu?” chiese la salvatrice alla regina.
Il sindaco ripuntò lo sguardo su di lei.
“Il Bacio del Vero Amore può spezzare ogni maledizione!” affermò sorridendole.
Lo sceriffo, inizialmente sembrò confusa e disorientata, ma quando capì spalancò gli occhi e sorrise.
“Quindi tu…?”
Il sindaco si avvicinò a lei e iniziò a scrutarle gli occhi e il suo meraviglioso sorriso si allargò.
Emma le circondò i fianchi e la fece avvicinare, Regina invece mise le mani sul volto di Emma. Non ci misero molto ad eliminare la distanza tra loro e far scontrare le loro labbra in un dolce e lungo bacio. 


Una nuova One-Shot e la Long è sempre ferma allo stesso punto... NON COSA SCRIVERE, ACCIDENTI!!! Non ho molto da dire sto guardando OUaT su Rai4 Addio. 
(Ah, ovviamente fatemi sapere cosa ne pensate! :D ) 
          Sarah         
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