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Autore: clotildelabella    04/12/2014    0 recensioni
storia romantica tra due ragazzi giovani
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                               Primo capitolo:
                                                   “L’estate incomincia”
 
 
 Mi presento per tutti quelli che staranno per leggere questa incredibile storia e che non sanno nulla su di me. In particolare scrivo questa storia per la persona che sono riuscita a conoscere attraverso questa nuova esperienza, ma anche per me stessa, per capire veramente le mie azioni passate e quelle che accadranno nel futuro. Sono Clara Smith, una studentessa del Dumi school, nata in Inghilterra, 24 gennaio 2000 e frequento il Conservatorio. Sono una ragazza estroversa e solare, mi piace fare amicizia con persone nuove. Il mio difetto più grosso è quello di essere molto fragile e debole quando qualcuno mi critica in modo negativo e riesco a crollare subito e tendo a chiudermi nel mio mondo. Vi racconto la mia storia per mostrarvi quanto sono cambiata, da oggi all’inizio di quell’avventura incredibile che incominciò durante i primi di giugno, nell’ estate appena passata.  Era una delle prime giornate di vacanza, la mia prima estate da liceale. Mi svegliai alle 9:30, piuttosto presto per i miei standard, però non mi sentii affatto stanca. Io e la mia famiglia ci eravamo spostati per l’estate a Sestri Levante dove avevamo una casa. I miei genitori purtroppo avrebbero lavorato fino all’inizio di agosto; fino a quel periodo non sarei potuta andare sulla barca che avevamo li in un porticciolo. Non vedevo l’ora di salirci sopra e scoprire posti fantastici sulle coste li vicine che si potevano visitare. Scesi dal letto un po’ assonnata e controllai subito la batteria del mio cellulare. Era carico al 100%, pronto per essere usato al massimo. Era mio solito caricare il mio cellulare sempre, ogni sera al massimo per avere sempre a portata di mano la musica e in pratica il mio mondo. La musica è sempre stata una delle mie dipendenze più grandi. La mia giornata incominciava sempre accompagnata dalla mia musica che mi rimetteva al mondo ogni mattina. Mentre l’ascoltavo, camminavo per la piccola Sestri, in cerca di gente, emozioni perse, ricordi che erano stati parte della mia vita. Salutavo tutti quelli che incontravo, perché tutti conoscevano molto bene mia mamma, che lavora li e che da piccola abitava in questo splendido posto. Ero già stata a Sestri , 4 anni prima, ed ero stata molto bene, ma poi non avevamo più avuto modo di rivisitarla, pur essendo vicina a Genova. Questa piccola citta l avevo sempre portata nel cuore, perché rappresentava le estati più belle della mia vita, ma anche amicizie lunghissime ed emozioni indimenticabili. Per questa estate sarebbe stato il mio più grande sogno tornare li, e cosi sin avvero. Decisi di fare colazione, una bella abbondante: te, biscotti e tanta focaccia. Una buona colazione mi raddrizzava sempre la giornata. Cosi finito di mangiare, mi spostai in camera per guardare un po’ di tv, ma non trovai nulla di interessante da vedere. Allora dopo decisi di aprire il mio cellulare e curiosare un po’ sui miei social, Ask, Facebook e Instagram. Aprri per primo Ask, un sito dove persone ti potevano fare domande e tu a tua volta potevi fare domande ad altri. Vidi delle risposte a mie domande: lui mi aveva risposto. Gli piaceva una ragazza e si scriveva con lei. Mi sentii a pezzi ed ogni volta che pensavo che fra di noi potesse funzionare ancora, perdevo tutte le speranze, lasciandomi cosi triste e vuota. Ero stata profondamente delusa da lui e dal suo comportamento. Era stato il mio primo ragazzo di cui mi ero mai innamorata e ovviamente lo stesso che mi aveva deluso ed affranto più di tutti. L’avevo conosciuto tra i corridoi di scuola, scontrandolo e incontrando quel suo sguardo che ti faceva morire dal desiderio di baciarlo. Quel sorriso che era come una droga, più lo vedevi e più lo volevi vedere ancora e ancora. Il desiderio di poterlo vedere solo tu e nessun altro. Insomma, ci eravamo scontrati, mi erano caduti i libri, un po’ come nei film, io e lui ci eravamo chinati per raccoglierli e i nostri sguardi si erano incontrati e lui mi sorrise per la prima volta. Mi chiese se stavo bene e intanto mi aiuto a raccogliere il resto dei libri . Io feci fatica a rispondergli, incantata dai suoi occhi limpidi che mi fissavano in modo dolce, erano occhi limpidi e puri , quelli di un angelo. Mi persi totalmente nel suo sguardo e rimasi li per terra, piegata con lui vicino. Dopo un bel po’ di sorrisi accennati e sguardi rubati, ci alzammo insieme per rientrare a lezione e ritornare sulla terra. Grazie a quell’incontro persi completamente la ragione e la testa; era riuscito a catturare la mia attenzione piu assoluta, ma non soltanto. Era riuscito a rubarmi il cuore in attimi di secondi, in quell’incontro speciale. Mi sembrava cosi impossibile tutto quello che era accaduto, ma alla fine realizzai con mia grande felicita che tutto quello , era vero, molto reale e stupendo. La mia vita muto grazie a quell’esperienza. Ottenni il suo numero di cellulare, anche se per primo lui mi cerco e mi scrisse. Ci scrivevamo tutte le sere, parlavamo a lungo al telefono, confidandoci tutti i nostri più remoti pensieri e preoccupazioni. I giorni seguenti, a scuola ,ci salutavamo impacciati e timidi, tra sorrisi rubati e ciao detto a voce bassa. Io lo salutavo con un sorriso da ebete e riuscivo a farlo sorridere sempre. Sempre. Io seppi che lui racconto ai suoi amici di noi due, dell’incontro speciale che ci fu quel venerdì mattina, alla terza ora. Incominciai a crearmi tanti film mentali ed a volare con la mente , sognando cose del tutto irreali che avrei voluto tanto che accadessero tra noi due.

Dopo aver visitato Ask, stavo ascoltando la canzone “Am I wrong?” che mi faceva ritornare alla mente dei nostri ricordi, troppo intensi da dimenticare. “Dimentica tutto ti prego” pensavo e ripensavo alla sue parole amare. Mi ricordai subito del nostro primo e vero bacio. Un bacio rubato. Io un pomeriggio uscita da scuola, ti presi da parte e incominciai a parlarti. Ero dispiaciuta e delusa, confusa, gli raccontai le visioni e i sogni che feci, che mi portavano ad un’illusione troppo grande da sopportare. Cosi, di colpo, mi bacio. Me lo ricordai benissimo. Dopo scuola all’uscita, lasciandomi senza parole mi bacio, e anzi io riuscì a contraccambiare quel lungo, dolce, passionale bacio. Poi dopo passeggiammo mano nella mano, senza paura che qualcuno ci avesse potuto notare, ma soprattutto senza problemi per la testa. Dopo ci separammo, cosi quel pomeriggio lo lasciai con un bacio stampato sulla bocca, aspettando che lui potesse contraccambiarmi, con quelle labbra stupende, quei baci che toglievano il fiato. Ogni volta rimanevo senza fiato ma anche confusa e innamorata. Presi poi l’autobus per tornare a casa e ascoltai per tutto il tragitto, le mie canzoni per riuscire ad isolarmi dal mondo esterno. Mi rivenne in mente anche quel momento in cui lui non si fece più vivo, scomparse. Schivava i miei sguardi, non rispondeva ai miei messaggi, non mi guardava più in faccia. Cercai di ottenere delle spiegazioni ma non me le diede e lasciando in me molte domande e molti rancori…

Cosi un giorno, lo presi da parte gli parlai a lungo su tutto quello che era successo, ma lui mi guardava sconsolato, impalato a fissarmi, senza dire una parola. Mi rivennero in mente quelle parole che mi dicesti:” Dimentica tutto ti prego!”. Io rimasi senza parole e riuscii solo a trovare la forza per scappare da lui ed andare a casa. Avevo le lacrime agli occhi, che incominciarono a rigarmi le guance e scivolavano calde, sulle guance rosse fredde. Fu il giorno più brutto della mia vita . Eravamo una coppia , pensai per alcuni istanti , ma purtroppo mi sbagliai. E poi come avrei potuto fare a dimenticare tutto quello che era successo? Come avrei dovuto fare per dimenticarlo? Per dimenticare il suo viso, il suo sorriso, i suoi baci e le sue parole? Ero ritornata bambina in quel momento e piangevo, tanto per mandare via tutto il dolore che provavo dentro ma senza successo. Rimasi triste, delusa e vuota. Feci fatica a dimenticare e no riuscii a far finta di nulla, ma in realtà non smisi mai di amarlo. Il mio angelo era passato dal lao oscuro e mi aveva abbandonato. Non fu solo la sua bellezza, ma anche quel suo carattere distaccato ma allo stesso tempo dolce. Nei mesi seguenti cercai di non pensare ad altro che me stessa e alla mia vita. Mi deprimevo ogni volta di più, quando lo vedevo passare per i corridoi abbracciato alle sue amiche, bello come non mai, sicuro e forte di se, come se nulla fosse mai accaduto. Ma cosa avrei dovuto fare io? Imitarlo? Andare avanti, sorridere e nascondere tutto quello che provavo dietro un sorriso finto? No, non ci sarei mai riuscita e continuai a ripetermi per mesi che sarei stata benissimo anche senza di lui… ma purtroppo non riuscii a capirlo.
La mia giornata estiva ideale stava per incominciare , ma fu interrotta da pensieri tristi e pesanti. Misi poi della musica e scelsi dei vestiti da indossare per andare al mare. Andai poi in bagno a lavarmi, mi truccai per riuscire ad avere un aspetto esteriore decente. Profumo, spazzola, matita nera per occhi e qualche foto. Cosi dopo essermi vestita e profumata preparai anche la borsa da mare. Costume , telo mare, crema solare, cuffiette, soldi, chiavi e cellulare. Preparata per uscire, chiusi la porta con le chiavi e mi isolai dal mondo con la musica, pensando a varie cose ma senza ricordarmi momenti brutti. Scesi giù in paese, salutai molta gente, vecchi amici milanesi, una mia vecchia cotta quando ero piccolina ed ero contentissima di come stesse incominciando la mia giornata relax. Che bellezza! Incominciava l’estate e nessuno avrebbe mai potuto ostacolarmi dal divertimento e dal relax totale.
 
 
 
   
 
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