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Autore: aliasNLH    03/11/2008    6 recensioni
Dopo la sconfitta di Aizen molte cose sono cambiate... Ichigo si è trasferito nella Soul Society per amore... Matsumoto si è fatta una ragione della morte di Gin... Hinamori è andata sulla terra per dimenticare... E se dopo 25 anni trovasse il coraggio di tornare? Cha cambiamenti possono esserci stati? Chi ci sarà ad aspettarla? Scritta in un periodo strano...spero vi piaccia!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Hitsugaya Toushirou
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ritorno al passato



Ero stanca...
ero stanca della vita che stavo portando avanti ormai da 25 anni...
dopo la sconfitta del capitano Aizen ero partita.
Non ce la facevo, semplicemente...
per me il capitano era stato tutto... la mia ispirazione, il mio obiettivo, forse il mio primo e unico amore...
fatto sta che lui era tutta la mia vita...
Mi aveva ingannata, abbandonata a me stessa...
forse per la prima volta ero riuscita a prendere una decisione mia, senza influenze dall'esterno.
Era partita, semplicemente...
avevo chiesto al capitano Hitsugaya di poter andare sulla terra e compiere lì il mio dovere di Dio della morte.
non aveva fatto domande, mi ricordo come se fosse stato ieri...
sedeva dietro quella scrivania che sembrava troppo grande per lui...
quella sua solita espressione severa e impassibile, forse solcata da comprensione e tristezza...
il mio povero Shiro...
abbozzai un sorriso.
Odiava quando lo chiamavo così...
alla fine avevo ottenuto il permesso di poter scendere sulla terra e avevo viaggiato...
Parigi, Milano, Oslo, New York, Londra, Dublino, ... e infine ero tornata a Karakura, dove tutto era cominciato.
Ho rivisto i vecchi amici umani... ho visto che cosa erano diventati in quei 25 anni di assenza... ho visto come ognuno di loro ha cercato di superare il dolore e la perdita.
E ho pensato che sarebbe stata ora di darmi da fare e fare lo stesso.
in questo momento ho aperto la porta per andare nella Soul Society.
E ancora ho paura.
Paura di tornare e di ricordarmi esattamente tutto quello che è successo...
paura di guardare Matsumoto negli occhi e di rivedere lo sguardo ferito di quando le ho detto che Gin era morto...
paura di non riuscire più a guardare gli occhi Shiro, non dopo avergli dato del bugiardo...
paura di non riuscire a rimanere impassibile di fronte a quello che è stato l'alloggio del capitano Aizen...
con un sospiro attraversai la porta e me la richiusi alle spalle.
Se proprio dovevo distruggermi ancora una volta era meglio farlo subito...
non sarei mai riuscita a trattenere ancora a lungo questi dubbi...

attraversare nuovamente i lunghi corridoi a cielo aperto della corte delle anime pure mi provocò un piacere immenso...
avevo dimenticato quanto fossero rilassanti...
un sorriso involontario si disegnò sul mio viso, dopo tutto era bello essere di nuovo casa.
-Ehi! Ma tu sei..!-
mi voltai e mi trovai di fronte Ikkaku, appartenente all'undicesima brigata.
-piacere di vederti...-
lui spalancò gli occhi e si diede un pizzicotto
-Ahi! Ma allora non è un sogno! Momo! Sei proprio tu!-
scoppiai a ridere all'espressione incredula di Ikkaku.
-sei propria cambiata... e pensare che l'ultima volta che ti ho visto eri una ragazzina... -
scoppiai ridere nuovamente, in effetti in quegli anni sulla terra era cambiata.
Ora dimostravo circa vent'anni, i capelli leggermente più lunghi di quando era partita erano tenuti sciolti e avevo un'espressione più seria e composta.
Insomma... ero maturata e non solo fisicamente...
-è bello rivederti Ikkaku, cos'è successo qui?-
lui si guardò intorno frastornato per poi posare il nuovo lo sguardo su di me
-cosa dovrebbe essere successo?-
altre le spalle
-non lo so... sono stata via un po'... deve pur essere successo qualcosa di nuovo...-
lui assunse una strana espressione come se stesse cercando di ricordare qualcosa di importante
-allora... tutte ne sei andato dopo la sconfitta del capitano Aiz...-
notando il sorriso spegnersi dal mio viso si bloccò
-scusami, Momo!! scusami! scusami! Non volevo...-
-non preoccuparti... è acqua passata...-
era meglio non fargli sapere quanto mi aveva fatto male il suo nome... e io che credevo di essere riuscita a dimenticarlo...
scosse la testa e sorrisi di nuovo
-allora? Che è successo qui?-
-dunque... vediamo... circa un mese fa stavo tornando a casa quando il mio capitano mi ha detto che sarei diventato il nuovo tenente dell'undicesima brigata! Ero felicissimo! Che assicuro che quella notte Ayasegawa non ha dormito per niente...-
io sgranai leggermente gli occhi e mi piegai verso di lui.
-in che senso non ha dormito? Cos'è... il narcisista non ha sopportato tuo viso felice?-
lui spalancò gli occhi e mi afferrò le braccia mentre un sorriso gigantesco gli affiorò sul viso.
-ma allora non lo sai!! Io e lui stiamo insieme da quattro anni!-
spalancai gli occhi e mi liberare dalla sua presa, incredula.
-e faceva saperlo, scusa? Guarda che me ne sono data 25 anni fa!-
-comunque non è riuscito a dormire perché noi...-
gli tappai la bocca e sorrisi incerta
-non credo di voler sapere cosa avete fatto...-
lui bofonchiò qualcosa sotto la mia mano
-come dici scusa?-
-niente... sono solo contento di averti rivisto...-
io alzai le spalle e lo salutai, non vedevo l'ora di tornarmene a casa.

Stavo ancora cercando di riprendermi dalla notizia ricevuta quando qualcosa o qualcuno mi abbracciò alla vita.
Mi voltai e mi trovai davanti una ragazzina di circa quindici anni che mi abbracciava con tutta la sua forza.
-ciao... ci conosciamo?-
lei alzò il viso e spalancò gli occhioni togliendosi la frangia rosa del viso
-ma... Momo-chan! Non ti ricordi di me?-
-ma tu sei Yachiru! Come sei cresciuta!-
lei fece suo solito sorriso da bambina e l'abbracciò ancora più forte, acontenta di rivedermi...
-ma che abbiamo qui? chi ha i trovato Yachiru?-
la voce mi distrasse dalla ragazzina e mi voltai.
Davanti a me, più imponente che mai, c'era il capitano dell'undicesima brigata, Kenpachi Zarachi in persona.
-piacere rivederla capitano-
lui si piegò verso di me e scoppiò in una risata fragorosa.
-ma guarda chi c'è! La piccola Momo è tornata a casa! Sono proprio contento di vederti, sei cambiata piccola, ormai non ti posso più chiamare così...-
-la ringrazio capitano...-
-scusaci molto ma dobbiamo proprio andare, oggi Ken-chan deve fare una cosa importante! Ci vediamo presto e non scappare ancora!!-
si guardai allontanarsi agitando leggermente una mano... mi aveva fatto piacere rivederli ma ora non potevo veramente più... volevo solo andare a casa...

Avevo in programma di passare per i tetti nascondendomi così agli occhi di chiunque avesse avuto voglia di farsi una passeggiata di primo pomeriggio.
Avevo appena cominciato a pensarci quando una voce squillante e fece girare.
Un bambino stava correndo a tutta velocità della mia direzione con in mano una piccola spada di legno.
Alle sue spalle vedevo un uomo urlare della sua direzione e, seguendo il mio istinto, fermai il bambino per un braccio.
L'uomo si fermò di fronte a me e mi sorrise riconoscente.
-Grazie, quando Sanji decide di scappare è quasi impossibile trovarlo...-
improvvisamente si bloccò e mi fissò con attenzione, come se mi conoscesse.
In effetti anch'io avevo l'impressione di aver già visto quel suo volto un po' corrucciato e quei folgoranti capelli arancioni.
-ma tu sei... Hinamori... Hinamori Momo!-
-Ichigo! Si può sapere cosa s'è facendo? Hai preso Sanji?-
ora mi ricordavo di lui... lui era Kurosaki Ichigo, l'essere umano che aveva deciso di rimanere a vivere nella Soul Society!
Il figlio di un ex capitano che aveva deciso di lasciare il suo lavoro di Dio della morte per amore.
Segretamente sorrisi; il padre, per amore, aveva deciso di diventare umano e vivere sulla terra.
Lui, il figlio, avevo deciso di seguire la sua amata nella corte delle anime pure.
Infatti eccola, Kuchiki Rukia, che correva nella sua direzione, preoccupata per la salute del figlio.
Entrambi erano cambiati... sembravano più grandi, più maturi... ma soprattutto più felici dall'ultima volta che li avevo visti... l'amore fa miracoli.
-Hinamori! Che bello rivederti! Quando sei tornata?-
abbozzai un sorriso
-proprio adesso... ho appena incontrato Ikkaku e il capitano dell'undicesima, hanno tutti delle grandi novità...-
loro risero
-lo sappiamo... lo sai quante volte Ikkaku ci abbia ripetuto di essersi trovato un ragazzo... preparati a una martellante settimana in cui riceveri un sacco di informazioni su di loro...-
sospirai rassegnata.
-senti... prima di venire qui sei passata...-
alzai lo sguardo, Ichigo si grattava una guancia imbarazzato mentre Rukia gli aveva stretto gentilmente un braccio.
Sapevo cosa voleva chiedermi.
Quando aveva deciso di seguire Rukia aveva dovuto lasciare tutta la sua famiglia giù, sulla terra.
-ci sono un po' in novità...Tatsuki sia sposata! E ha già due bambini!-
i due sembravano increduli, è proprio vero che le cose possono cambiare tanto in venticinque anni.
-ho fatto fatica a riconoscerla, sono ovviamente tutti invecchiati ora... ma più più che lei ho riconosciuto suo marito... non ci crederai mai è Chad!!!-
dai loro sguardi posso dire di averli stupiti
-e non è tutto... anche Inoue sia sposata...con Ishida, ...-
o cielo... sono quasi sul punto di svenire... però ho ancora un'altra mazzata a dare...
-per di più tua sorella Yuzu si era trovata un ragazzo e si sposerà a breve...-
Ichigo s'aggrappò alla moglie e mi fissò con occhi fiammeggianti
-e chi è..?-
-direi... aspetta che non ricordo suo nome...-
si, godevo proprio a farlo soffrire in quel modo... era divertente!
Rukia mi guardò implorante, aveva capito che fingevo.
-Se non sbaglio era uno degli aiutanti del capitano Urahara... quello che è il negozio sulla terra...ah sì! Quello con i capelli rossi! Si chiama Jinta-
-che cosa?! Io non permetterò mai che la mia sorellina sia fidanzata con quella sottospecie di costo dei capelli rossi! Adesso vado e la...-
l'espressione di Rukia mi sembrò eloquente, lasciai tutto lei che, con un sorriso divertito, colpì il marito in testa facendolo svenire.
Com'è difficile essere sposati...

Non feci in tempo fare cinque passi che venni fermato di nuovo!
Il che palle! Uno vuole soltanto andarsene a casa e stare in pace...
no... ci dev'essere sempre qualcuno che viene a romperti! Cominciavo veramente a irritarmi.
-bentornata Hinamori, si sentiva la tua mancanza da queste parti...-
di voltai e rimasi stupita di vedere di fronte a me il capitano Kuchiki, soprattutto provvisto di uno sorrisino che era tutto un programma.
Lo salutai ancora scioccata e rimasi a fissarlo in silenzio.
-che succede Hinamori? Qualcosa non fa?-
-lei... lei sta... sta sorridendo?!?! Chi è lei? Che fine ha fatto il capitano Kuchiki?-
lui guardò i miei scleri con evidente divertimento...
poi scoppiò a ridere.
Rideva di me, era ovvio...
che figura...
-mi scusi... capitano... è soltanto che... non l'avevo mai visto a sorridere in quel modo... e... io... ecco, insomma! Non sono abituata, ecco!-
-non preoccuparti Momo... posso capirti...-
ecco... questo è uno di quelle cose che fa venire un infarto, anche se sei già morta...
-capitano... cosa le è successo?-
cioè... voglio dire... mi ha chiamata per NOME! Parliamo del capitano Byakuya Kuchiki, mica di quel farfallone del capitano Shunsui!
-non è successo niente... è solo che...-
-Byakuya! Siamo ritardo! Sbrigati a cambiarti!-
come un uragano arrivò il tenente Renji che si lanciò sul capitano per stamparli un lungo bacio che non lasciava adito a dubbi...
il capitano si staccò imbarazzato e mi sorrise leggermente
-ecco...-
-Ehi! Ma tu sei Momo! Che bello rivederti!-
io sorrisi a disagio e cominciai a indietreggiare... quel posto era cambiato veramente tanto...
-sì, sì... anch'io sono contento di rivedervi... ora scusate ma devo proprio andare!-
mi voltai e scappai a tutta velocità, meglio evitare di rimanere ancora in loro compagnia... non volevo vedere assolutamente niente di quello che avrebbero potuto fare!!

-Momo! Momo! Da questa parte!-
istintivamente strinsi l'impugnatura della mia Zanpakuto, non potevo più...
-ma sei proprio tu? Come bello rivederti!-ancora prima di potermi girare mi trovai soffocata in un abbraccio.
Conoscevo quell'abbraccio... anche se erano passati anni.
Matsumoto...
mi discostai leggermente ma non alzai lo sguardo, avevo paura di conoscere i suoi pensieri...
la sua voce entusiasta, però, mi rincuorò e, anche se con difficoltà, la guardai negli occhi.
Eccola... ecco la mia Matsumoto... completamente uguale ma allo stesso tempo diversa.
Il suo carattere ha sempre lo stesso, fortunatamente era rimasto immutato ma c'era qualcosa... come un ricordo doloroso che non riusciva ad abbandonarla.
Gin...
le sorrisi e cercai di ignorare quella leggera tristezza.
-come va? Tutto bene?-
lei lanciò un urletto di abbracciò ancora.
-sono così contenta che sia tornata! Aspetta che lo venga sapere il capitano Hitsugaya! Devi assolutamente andare da lui, sicuramente non si riconoscerà... sei diventata così grande! Ma anche...-
io scolsi suo braccio e la scostai gentilmente.
-scusa Matsumoto... ho veramente sonno, ti dispiace se vado?-
lei mi guardò con comprensione; probabilmente aveva capito il mio disagio.
Mi sorrise e mi salutò con una mano
-ciao ciao! Ci vediamo eh?! ora vado che il mio Kira-kun mi aspetta!-
la guardai correre via le sorrisi.
Almeno si stava riprendendo...
con un sospiro ricominciai a correre, sperando che quello fosse l'ultimo incontro della giornata.

No! No! No! Non era possibile! Una fa di tutto per... qualche miseria!
Era da venti minuti che il capitano della seconda brigata, Soi fon, mi teneva bloccata per ricevere notizie dalla sua amata Yoruichi-sama!
Di cui io... purtroppo... avevo anticipato le notizie.
-... ma lo sapevi che Yoruichi e Urahara hanno relazione?-
ma perché diavolo ha detto quella frase?
Ora non starei qui ad ascoltare gli sfoghi di una pazza che, probabilmente, era rimasta delusa...
ma che credeva? Che la Dea del lampo passasse tutto il suo tempo sulla terra trasformata in gatto a rincorrere topi?
Silenziosamente e senza farmi accorgere, scivolare via da davanti a lei che, troppo presa delle sue delusioni d'amore, non ci fece caso.
Finalmente libera!!
Nella speranza che quello fosse l'ultimo incontro, ma veramente stravolta...

In quel momento mi trovavo abbastanza vicino a quello che era stato il mio alloggio, dagli ultimi pettegolezzi, raccolti senza farmi scoprire, avevo saputo che era rimasto vuoto, ordine del capitano della decima brigata, Hitsugaya.
Il piccolo Shiro aveva predisposto che tutto rimanesse uguale al giorno della mia partenza, che tenero... già lo vedevo, il giorno dopo, che basso come al solito e imprigionato in quel corpo da adolescente avrebbe spalancato gli occhi dallo stupore nel vedermi.
troppo presa delle mie riflessioni non mi accorsi di essere andata a sbattere contro qualcuno.
Decisamente quella era la mia giornata no!
Mi rialzai dolorante e misi a fuoco la persona di fronte a me.
Per poco non scivolai completamente a terra dallo stupore.
Davanti ai miei occhi c'era uno dei ragazzi più belli che avessi mai visto.
Non dimostrava più di vent'anni e indossava solamente un paio di larghi pantaloni neri da allenamento.
I capelli, che sparavano in tutte le direzioni, erano bianchi e sembravano quasi riflettere la luce delle pareti candide del luogo.
-io... ecco... mi scusi! Non l'avevo vista, mi dispiace!-
il giovane uomo mi squadrò e io arrossii.
Senza dire una parola mi prese una mano e mi aiutò a rialzarmi.
-tutto bene?-
che bella voce...
mentalmentemi diedi uno schiaffo, troppo presa delle mie sciocche riflessioni non avevo ancora risposto!
-sì... scusami... ti ho fatto male?-
lui alzò velocemente le spalle e mi fece un mezzo sorriso.
Che bel sorriso... sarei potuto rimanere ore a guardarlo...
nuovamente mi riscossi, stavo facendo la sicura della scema...!!!
Improvvisamente quel ragazzo, che non aveva ancora lasciato la mia mano, mi tirò leggermente a fece aderire delicatamente le nostre labbra.
Io, incapace di muovermi, sentii i sentimenti che aveva racchiuso in quel bacio.
Tristezza, malinconia, felicità... e amore...
mi staccai sconvolta e passai più volte due dita sulle labbra.
Non riuscivo a capire cosa fosse successo!
-ma... cosa...-
-ciao piccola Momo-
lo guardai sempre più sconvolta mentre mi osservava dolcemente fino a che un uomo sbucò da un corridoio laterale.
-capitano Hitsugaya! E' tornata...-
Hisagi si bloccò a metà della frase, probabilmente voleva dire al capitano Hitsugaya che ero arrivata...
stoppa! Un momento...rewind! Ha detto Hitsugaya?!
Mi voltai verso di lui e spalancai gli occhi dello stupore...
quel giovane uomo era veramente il mio piccolo Shiro?
Lui mi sorrise complice e mi accarezzò una guancia prima di unire di nuovo le nostre labbra
-ben tornata a casa Momo... mi sei mancata-


Aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!! che schifezza che ho scritto!lasciate perdere i miei scleri... ho avuto una giornata pesante.
Se siete riusciti a leggerlo tutto e a sopravvivere ai miei errori... non so come sia venuto in mente, stavo studiando filosofia quando mi è venuto questo " lampo di genio "! Una piccola Toushiro/Momo, spero vi piaccia!!! ^.^
Una piccola ficca in attesa dei prossimi capitoli di "Assassin" e "Chi sei veramente"
Recensiteeeeeeeeeee!!!!!!



AliasNLH



  
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