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Autore: Despicable Meggs    05/12/2014    3 recensioni
Tony, Ziva, McGee, Abby, Gibbs... Li conosciamo tutti perché lavorano all'NCIS. Ma cosa sarebbe successo se invece di incontrarsi al lavoro si fossero incontrati al liceo? Come sarebbe stato un Tony di 17 anni? Come mai Ziva si è trasferita a vivere in America? Come sono Tim ed Abby?
In questa mia nuova FF, decisamente molto AU, vedremo la vita dei nostri agenti preferiti al liceo. Ci sarà da divertirsi e ci saranno momenti un po' più seri. Ma soprattutto ci sarà del TIVA. Tanto TIVA love a 17 anni XD
Quindi come ho detto questa è una storia AU in cui non solo compariranno i nostri personaggi preferiti ma anche personaggi che purtroppo nel telefilm non abbiamo visto (causa decesso) XD
Buona Lettura :)
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abigail Sciuto, Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Timothy McGee, Ziva David
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Exams and Vacations

Gli esami finali si avvicinavano inesorabili e la tensione iniziava a farsi sentire.
Ogni pomeriggio i ragazzi si trovavano per studiare assieme, a volte a casa di qualcuno e a volte anche al parco se il tempo lo permetteva.

"Cosa dobbiamo fare oggi?" chiese Tony.
"Matematica e fisica" rispose Ziva.
"Che bello! Le mie materie preferite!" esclamò Abby entusiasta.

La guardarono tutti male ad eccezione di McGee.
A nessuno piaceva matematica ne tantomeno fisica, più che altro faticavano a capirle.

"Che schifo di pomeriggio si prospetta" borbottò Tony lanciando la matita.
"Se tu avessi seguito le lezioni più attentamente ora non dovresti studiare tutto in una volta" commentò Ziva.
"Grazie professoressa David, la sua opinione mi aiuta molto in questo momento" le disse stizzito.

Ziva si mise a ridere e con lei Laura.

"Oh, Tony. Non ti preoccupare ti aiutiamo noi. Non lasceremo che ti boccino all'ultimo anno" ci tenne a rassicurarlo Abby con un abbraccio.
"Male che vada copierai da Timmy" aggiunse.
"Avete così poca fiducia in me? Nessuno pensa che possa imparare anche io queste cose?" chiese sconsolato.

Rimasero tutti in silenzio, cercando di evitare il suo sguardo.

"Anche tu lo pensi, Israele?" domandò fissando Ziva.
"Diciamo che penso che tu farai del tuo meglio" rispose cercando di non essere brutalmente sincera.

Non che Tony fosse stupido ma recuperare l'intero programma di matematica in meno di un mese era un'impresa quasi impossibile. Figuriamoci anche fisica.

"Che bello, nemmeno la mia ragazza ha fiducia in me" commentò lui.
"Amore, ma certo che ho fiducia in te" disse Ziva alzandosi e baciandolo.
"Però ti dovrai impegnare molto" aggiunse.
"Io mi impegno sempre, ma se mi dai un altro bacio mi impegnerò di più" rispose.
"Opportunista" gli disse baciandolo ancora.

"Se volete fare sesso andate a casa" disse Steve tirando una gomma in testa a Tony.
"Ma sarebbe meglio che studiaste" si intromise Abby.
"Ma si vede che hanno voglia di fare sesso, solo sono nel luogo sbagliato" commentò Steve ricevendo la gomma indietro, proprio sulla fronte.

La conversazione si stava facendo imbarazzante, specialmente per Ziva.
Tony sapeva come buttarla sul ridere ma sapeva anche che probabilmente in quel momento lei voleva sotterrarsi.

"Ok, possiamo conversare su qualcosa che non sia la nostra intimità? Perché non credo parleremo di quello agli esami finali" disse.
"Bravo Tony, questo è lo spirito. Lo studio prima di tutto" confermò Abby orgogliosa dell'amico.

"Forza, con prima iniziamo con prima finiamo" aggiunse McGee.

Passarono tre ore piene a fare esercizi di matematica e fisica, per la gioia di Tony.
Essendo tutti quanti a casa di Steve, venuta sera, dovettero tornare a casa loro.
Tony e Ziva erano in macchina assieme, come al solito.

Arrivati sotto casa di Ziva, le riuscì difficile scendere per entrare in casa.

"Ho voglia di passare più tempo da sola con te, ma dobbiamo sempre studiare" disse.
"Anche io. Abbi pazienza, piccola Ninja. Fatti gli esami avremo tanto tempo solo per noi" le rispose baciandola.

"Tony ti andrebbe di fermarti a cena?" gli chiese.
"Zee, non abbiamo nemmeno avvertito tua mamma" rispose.
"Non è un problema, c'è abbastanza cibo per tutti" disse.
"Ti prego Tony, ho tanta voglia di stare ancora un po' con te" aggiunse implorandolo.

A quel punto Tony non se la sentì di dirle di no, era troppo convincente quando metteva in mostra quei suoi occhioni dolci.

Quando entrarono in casa Rivka notò subito la presenza di Tony.

"Scommetto che abbiamo un ospite a cena" disse.
"Se non disturbo" puntualizzò subito lui.
"No, però tu e Ziva dopo lavate i piatti mentre aiuto Tali a finire i compiti" rispose Rivka.
"Affare fatto" disse immediatamente lui.
"Ancora non ha finito i compiti?" chiese Ziva.
"Deve finire di ripetere storia. Aveva molte cose da fare per domani" spiegò Rivka.

Ziva annuì, le mancava essere a casa per aiutare la sorellina. Ma doveva prepararsi per gli esami non poteva rischiare di sbagliare.

Non appena Tali scese in salotto e si accorse della presenza di Tony fece una corsa ad abbracciarlo.

"Mangi con noi?" gli chiese.
"Mi prendi?" rispose.
"Certo! Io mi siedo accanto a te" disse subito.

Tutte le volte che Tony cenava a casa loro, Tali voleva mettersi di fianco a lui.
Lei per prima lo aveva considerato parte della famiglia ed ora era quasi un'abitudine vederlo e divertirsi con lui.

"Tony, le finisci le patate?" gli chiese mentre mangiavano.
"Tali! Ne hai già mangiato un piatto intero" la ammonì Ziva.
"Scusa" rispose.
"Ma io penso di essere già pieno, se vuoi puoi averle" disse Tony.

Non era vero che era pieno, ma a Tali piacevano molto le patate e lui voleva farla contenta.

"Grazie" bisbigliò Ziva per il bel gesto di Tony.
"Toda" disse Tali soddisfatta iniziando a mangiare.

Come promesso Tony e Ziva lavarono i piatti mentre Rivka interrogava Tali per vedere se aveva imparato tutto.
Tony lavava e Ziva asciugava.

"Tony, se non sfonderai nel basket puoi sempre fare il lava piatti. Te la cavi bene" commentò lei.
"È sarcasmo questo, David?" le chiese.
"Un po'. Ma facci un pensierino, Tony nella vita non si può mai sapere" rispose.
"Non fai ridere" disse lanciandole addosso un po' di acqua.

Ziva lo guardò sconvolta.

"Hey! Che modi sono" disse asciugandosi.
"Fatti subito perdonare con un bacio, DiNozzo" aggiunse severa.

Tony non ci pensò due volte e la baciò con passione, tralasciando per un attimo i piatti.
Tuttavia l'attimo divenne qualcosa di più lungo e Rivka si accorse di quello che stavano facendo.

"I piatti non si laveranno da soli, comunque" commentò.
"Scusi, signora" disse Tony ridacchiando con Ziva.
"Rivka, chiamami Rivka. Signora mi fa sentire vecchia" rispose.

Finito di lavare i piatti venne il momento per Tony di andare a casa.
Ziva continuava a volerlo con lei ma capì che la cosa non era possibile quella sera. Il giorno dopo avevano scuola e dovevano riposare.
Lo accompagnò alla porta per salutarlo.

"Buona notte, Tali. Notte sign... Rivka" disse andando via.
"Buona notte, Tony. Ci vediamo presto" rispose lui.

Tali e Rivka iniziarono a salire in camera per prepararsi per la notte, lasciando a Ziva e Tony un po' di tempo.

"Grazie per essere rimasto" gli disse.
"Grazie per la buona cena e la bella serata" rispose lui.
"Ziva, sei bellissima" aggiunse all'improvviso.

Lei lo guardò sorridendo, senza parole.
Le piacevano questo genere di complimenti spontanei da parte sua.

"Laila Tov, Tony" gli disse baciandolo.
"Notte amore" rispose Tony prima di darle un altro bacio veloce e andare alla sua macchina.

A quel punto anche Ziva andò a prepararsi per il letto.
Quando tornò in camera notò che sul cellulare c'era un messaggio di Tony.

"Un mese alla fine della scuola e poi sarai solo mia" le scrisse.

"Fai andare il tempo più veloce, per favore" rispose Ziva.

"Ti prego non troppo, mi serve tempo per imparare tutta matematica" disse Tony.

"Povero Tony impegnato a studiare :) Laila Tov, amore <3" scrisse Ziva.

"Buona notte, occhioni belli :*" concluse Tony.


Poco più di un mese dopo si ritrovarono tutti davanti a scuola la mattina degli esami.
Dovevano svolgere diversi test per le varie materie e in una settimana avrebbero saputo i risultati. Quello era il loro ultimo anno e questo voleva dire che dopo gli esami ci sarebbe stata la cerimonia per la consegna del diploma e avrebbero dovuto decidere del loro futuro.

"Quindi ci siamo! Non siete eccitati? Perché io lo sono, anche se ho un po' di ansia... Però sono felice perché siamo alla fine" disse Abby.
"Hai già preso il tuo caffè, vero?" chiese McGee sconsolato.
"Ne ho presi tre, devo essere bella sveglia oggi" commentò lei.

"Io invece ho paura" disse McGee.
"Anche se ho studiato ho sempre paura di non ricordare tutto" aggiunse.
"Io sono tranquilla, in Israele gli esami finali duravano dieci giorni con compiti e interrogazioni in ogni materia. Questo mi sembra... Semplice" disse Ziva mentre tutti la fissavano.

"Ziva, tu e il sangue freddo da agente del Mossad... Sarai quella che andrà meglio di tutti" commentò Steve mentre stringeva la mano alla sua ragazza che a differenza di Ziva era spaventata.
"Vorrei essere come te" commentò Laura.

"No non lo vorresti..." bisbigliò lei.

Anche se era molto brava a controllare le sue emozioni e a non farsi prendere dal panico, non era stato un processo facile arrivarci.
E comunque questo suo lato del carattere le causava molto stress.

L'unico che ancora non aveva parlato era Tony. Era di fianco a Ziva e ascoltava gli altri, perso nei suoi pensieri.

"Un penny per i tuoi pensieri. Si dice così no?" gli disse Ziva imitando la battuta di un film.
"Si, si dice così Israele" rispose.
"Allora? Come mai così silenzioso?" insistette lei.

"Ho mal di pancia, Zee. Da ieri sera" disse cercando di non farsi sentire dagli altri.
"Tony... Sei così agitato?" rispose lei abbracciandolo.
"Non voglio fallire, voglio rendere mio padre orgoglioso" disse.
"Non fallirai, sono sicura. E tuo padre è già orgoglioso di te" rispose Ziva.
"E ora, ho qualcosa per farti calmare" aggiunse.

Gli diede un lungo bacio, dolce ma passionale.
Poi tirò fuori dallo zaino un pezzo della torta che aveva fatto il giorno prima con la sorella e gliela diede.

"E con questa per merenda starai molto meglio" gli disse.
"Ti amo" rispose lui.
"Ti amo anche io. Andiamo a fare vedere a tutti qual'è il miglior gruppo di studio della scuola?" disse.
"Andiamo" concluse Tony prendendola per mano.

Entrarono tutti insieme non appena le porte della scuola furono aperte e si diressero nella palestra, dove tutti gli studenti del quinto anno si dovevano ritrovare per sostenere l'esame.
Decisero di sedersi tutti vicino, erano una squadra e avrebbero affrontato questa avventura assieme. E poi nulla toglieva di suggerirsi tra di loro se ce ne fosse stata l'occasione.

Fu una lunga mattinata, di grande concertazione e fatica ma alla fine uscirono tutti felici che fosse finita.

"Passato il male al pancino, piccolo Tony?" chiese Ziva prendendolo in giro e mettendogli una mano sulla pancia.
"Adesso si, la tua torta fa miracoli" rispose lui baciandola.

"Timmy, grazie per il suggerimento su quella risposta. Proprio non mi veniva in mente" disse Steve dando un colpetto sulla spalla all'amico.
"Figurati" rispose.

"Io propongo un pranzo tutti assieme per festeggiare. Siamo sopravvissuti e ci meritiamo un premio comunque siano andati gli esami" disse Abby.
"Io ci sto" rispose immediatamente Ziva, seguita da Laura.
"Ci stiamo anche noi" aggiunse Tony a nome dei suoi amici.

Presero il cibo al Fast Food e andarono a mangiarlo all'ombra di un grande albero di un parco di fronte.
Adesso che c'erano delle belle giornate non gli piaceva stare al chiuso.

"Siete tutti meravigliati che non ho chiesto aiuto per matematica, vero?" commentò Tony mangiando.
"A dire la verità, un po' si" rispose McGee.

"Ho ripassato molto ieri sera e poi i nostri intensi pomeriggi di studio mi sono serviti" disse felice.
"Hai visto che studiando anche tu ci arrivi, Tony?" commentò Abby facendo ridere gli altri.

"Cosa ne pensate di una bella vacanza tutti assieme questa estate?" chiese Steve.

Era da un po' che lui e Tony ci pensavano, credevano che fosse bello andare via in gruppo.

"Un viaggio tutti assieme? E dove?" chiese Ziva.
"Si occhioni belli, tutti assieme. Il dove lo decideremo. Qualcuno ha delle proposte?" rispose Tony.
"Io per prima cosa propongo che venga anche Delilah" intervenì Abby.
"Giusto, dovresti chiederglielo Timmy. In fondo è la tua ragazza" disse Laura.
"Ma poi non è che ti sentirai in disparte, Abby?" si preoccupò McGee.

Se anche Delilah fosse venuta, Abby sarebbe stata l'unica a non avere il fidanzato e non volevano farla sentire a disagio.

"No... Anche perché potrebbe essere che anche io ho un accompagnatore, se lo prendete" commentò lasciando tutti di stucco.

Nessuno si era reso conto che Abby avesse conosciuto qualcuno. Lei era una persona così espansiva che credevano tutti lo avrebbe urlato ai quattro venti. Ma probabilmente si sbagliavano.

"Abby e da quando hai un fidanzato?" chiese Tony sorpreso.
"Esco con una ragazzo da un po'. Ma non vi dirò nulla per il momento" rispose.
"Ok. Grande Abby" commentò Tim.

"Beh ora torniamo alle mete. Cosa ne pensate di andare da qualche parte al mare?" suggerì Abby.
"Potremmo andare a Miami" disse Laura.
"O anche in California" suggerì McGee.
"O negli Hamptons. Mio padre ha una casa lì, sarebbe gratis" intervenne Tony.

"Hai una casa anche lì? Quante case avete?" chiese Ziva sconvolta.
"Le tre che ora conosci" commentò lui.
"Ti sei presa proprio un buon partito, Ziva" commentò Steve ridendo.

Risero tutti al suo commento, ma in fondo era vero.

"È che ogni tanto se ne esce che ha una casa da qualche parte" disse Ziva ancora sorpresa.
"Le cose mi piace dirle a piccole gocce, così hai sempre qualcosa da imparare su di me" commentò lui.

"Comunque mi pare che abbiamo già trovato la nostra meta. Gli Hamptons sono bellissimi, vedrai Ziva ti piacerà" commentò Abby.
"Ora dobbiamo decidere un periodo e vedere se tutti i nostri genitori sono d'accordo" disse McGee.

Finito il loro pranzo e parte del pomeriggio assieme, tornarono a casa.
Era bella la sensazione di libertà che provavano, ora non avevano più tanto stress e potevano godersi l'inizio dell'estate.

"Appena entro in casa chiedo a mia mamma se è d'accordo per il viaggio" disse Ziva prima di salutare Tony.
"Spero che tutti siano d'accordo, questa idea del viaggio mi piace molto" rispose lui.
"Anche a me. E poi possiamo stare assieme e questo rende tutto ancora più bello" commentò Ziva.

Si baciarono per un po' prima che Ziva prendesse l'iniziativa di scendere dalla macchina.

"Israele, stasera fai un salto a casa mia e ci guardiamo un film?" le chiese prima che chiudesse lo sportello.
"Certo, alle nove sono da te" rispose.
"Ok, a dopo" concluse lui partendo.

Non appena Ziva entrò in casa fu assalita dalla sorella e dalla madre che le chiedevano dell'esame.
Erano state ad aspettarla tutto il tempo, curiose e agitate allo stesso tempo.

"È andato bene, credo. Non mi è sembrato troppo difficile e poi avevamo studiato tanto" rispose serena.
"Oh, che brava che sei sorellona. Voglio essere come te a scuola" disse Tali abbracciandola.
"Ma tu sei già come me, nanetta. Sei bravissima" le rispose.

"Ti abbiamo preparato la merenda" si intromise la madre indicando il tavolo.

C'era una fetta di pane con la Nutella e un bicchiere di succo.
Quando Ziva si avvicinò, notò anche un disegno che le aveva lasciato la sorellina con scritto 'Congratulazioni'.

"Lo hai fatti tu per me?" le chiese.
"Si, era una sorpresa" rispose Tali.
"Grazie, amore" disse Ziva dandole un bacetto.

Una volta fatta la merenda Ziva ne approfittò per chiedere alla madre il permesso di andare in vacanza con gli amici.
Le spiegò quello che avevano pensato nel pomeriggio e sperò che acconsentisse.

"Sarebbe per una settimana e non costerebbe nulla perché siamo a casa di Tony" spiegò.
"Una vacanza con gli amici! Mamma la voglio fare anche io!" esclamò Tali che stava ascoltando la conversazione.
"Quando sarai più grande, tesoro" disse Rivka.

Intanto Ziva aspettava impaziente una risposta dalla madre, sperava con tutta sé stessa che dicesse si.

"Io ti do il permesso, Ziva. Ma con delle condizioni: che ti comporterai in modo responsabile, specialmente con Tony. E sai a cosa mi riferisco" iniziò Rivka riferendosi al sesso.

Ziva ruotò gli occhi sorridendo.

"Che chiamerai a casa almeno una volta al giorno e che ti divertirai tantissimo" aggiunse.

Ziva sorrise felicissima e senza dire nulla si alzò in piedi e abbracciò la madre.
Non poteva esprimere la felicità e la gratitudine che provava in quel momento, ma Rivka lo capì dal modo in cui la stava abbracciando.

"Mamma, grazie mille! Non sai quanto sono felice" ammise lei staccandosi dalla madre.
"Te lo sei meritato, amore" rispose Rivka.
"Ma ancora non sai come è andato l'esame" disse Ziva confusa.
"Non mi interessa come è andato. Ho visto quanto ti sei impegnata e te lo meriti anche per tutto il resto. Vai e divertiti" rispose Rivka.

Ziva stava per mettersi a piangere.
Non pensava che avrebbe mai avuto un rapporto così bello con sua madre. Ma Tali interruppe il momento evitando di farla scoppiare in lacrime.

"Se Ziva va in vacanza con i suoi amici, anche io è te dobbiamo andare in vacanza, mamma" disse convinta.

Scoppiarono a ridere entrambe vedendola lottare per una vacanza.

"Ok, sai cosa facciamo? Mentre Ziva è via anche io e te andiamo qualche giorno al mare" le propose Rivka.
"Si! Al mare!" esclamò Tali.
"Ma aspetta, Ziva non potrà venire con noi" aggiunse.
"Verrò la prossima volta, nanetta. Godetevi la vostra vacanza" le disse Ziva.

Quella sera a cena Ziva era più sorridente che mai, non solo la madre le aveva dato il via libera per la vacanza ma di lì a poche ore sarebbe andata a casa di Tony.

"Ziva, fai la brava stasera mi raccomando" si raccomandò la madre mentre la figlia usciva.
"Certo mamma, come sempre" rispose Ziva chiudendo la porta di casa.

Andò da Tony a passo svelto.
No stava più nella pelle, doveva vederlo. Non appena aprì la porta gli saltò addosso baciandolo.

"Deduco che la mamma abbia detto di si" commentò lui una volta che Zova si staccò.
"Deduci bene, Watson" rispose lei.
"Oh, ottima citazione. Ma Watson? Cioè tu saresti Sherlock?" chiese lui.
"Esatto. Sono certamente più geniale di te" disse Ziva entrando in casa.

"Se la metti così... Stasera ci vediamo Sherlock Holmes così capirai che io sono Sherlock molto più di te" le rispose trascinandola sul divano.

Proprio in quel momento passò Senior.

"Ziva, ciao! Allora si parte per le vacanze?" chiese curioso.
"Certamente! E grazie per averci concesso la casa" disse.
"Godetevela, la usiamo così poco che é un peccato. Ma per favore non distruggetela" commentò sparendo in cucina.

Una volta acceso il film, Tony e Zova rimasero abbracciati tutta la sera. Mangiarono pop corn che aveva preparato Tony mentre l'aspettava e si scambiarono qualche bacio.
Ma quella sera avevano più che altro voglia della compagnia reciproca, quindi rimasero buoni a vedere il film coccolandosi a vicenda.

Era una fantastico modo di iniziare le vacanze, si prospettava davvero una bella estate per loro.







Note dell'autrice:

Buon fine settimana a tuttiiiiii :)
Eh si, siamo arrivati al penultimo capitolo anche in questa storia :(
Il prossimo sarà l'ultimo e poi saluteremo i nostri TIVA teenagers... Tristezza...

Ma concentriamoci sulle cose belle, tipo che hanno fatto gli esami e presto andranno in vacanza assieme XD
Chissà che divertimento :)

Spero vi sia piaciuto!
A prestoooooo

Baci, Meggie. 
  
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