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Autore: tomlinsik    05/12/2014    4 recensioni
Louis è euforico. No, euforico no. Louis è eccitato. In tutti i sensi probabilmente. Sì, insomma, è riuscito a convincere i manager a concedere a lui e ad Harry ben una settimana libera.
Larry.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis è euforico. No, euforico no. Louis è eccitato. In tutti i sensi probabilmente. Sì, insomma, è riuscito a convincere i manager a concedere a lui e ad Harry ben una settimana libera, lontani da fans, interviste, televisioni, radio, giornali e Niall. Possono andare dove vogliono, fare quello che vogliono, quando vogliono e con chi vogliono. Cioè, lui vuole principalmente fare sesso con Harry, anche adesso possibilmente, perchè è eccitato. Ma non può, perchè la vita è ingiusta e il suo ragazzo è un cazzo di spirito libero che svolazza chissà dove con chissà chi e non sa nemmeno dov’è e lui deve assolutamente dirgli che avranno una settimana solo per loro, e devono decidere dove andare, quando partire, e vuole scoparselo, perchè devono festeggiare e perchè è fottutamente eccitato.
Così non perde altro tempo. No. Prende il suo cellulare, cerca tra i contatti ‘Harreh’ e lo chiama. E aspetta. Conta gli squilli. Uno. Due. Tre.
“Lou-”
“Harry! Dove sei? Cosa stai facendo? Torni presto?”
“Ahm.. Sì, okay. Sono, mh.. sono dall’estetista..”
“Dall’estetista? E cosa cazzo stai facendo dall’estetista?”
“Sto imparando come mettere lo smalto, Lou.”
“Smettila di prendermi in giro, Harry. Lo so che sai già metterlo benissimo lo smalto.”
“Cretino! Devo fare la ceretta e, anzi, devo anche staccare perchè è il mio turno.”
“Aspettanonstaccaredevodirtiunacosaimportanteedevoscoparti.”
“Cosa?”
“Devo scoparti.”
“Sì, Lou, è sostanzialmente l’unica cosa che sono riuscito a capire, ma il resto?”
“Aspetta, non staccare.”
“Cristo, Lou, la parte di mezzo! Ripeti la parte di mezzo!”
“Ah, sì, devo dirti una cosa importante.”
“Merda, lo sapevo! Una delle poche volte che faccio l’attivo devo pure metterti incinto, che sfiga!”
“Non sono incinto.”
“Come non sei incinto? Io volevo un bambino!”
“Harry, per la trecentoquarantaduemillesima volta: non posso rimanere incinto!”
“Ma perchè no?”
“Sono un uomo! Non ho una cazzo di vagina da cui far uscire un bambino!”
“Ma-”
“No, Harry, non può uscire da dietro. Lì al massimo ci entrano cose e vorrei che ci fosse il tuo cazzo adesso, grazie!”
“Louis, sei un pervertito!”
“...”
“Mezz’ora e sono lì. Giuro! Adesso devo staccare, ciao amore, ti amo ti amo ti amo.”
E Louis allora resta lì ad ascoltare il tututu, segno che Harry gli ha appena staccato il telefono in faccia. E nessuno si permette di staccare il telefono in faccia a Louis Tomlinson, neanche Harry Styles in persona. Proprio non può accettarlo. No.
 


“AAAAAAAH!”
Harry urla, e piange, e urla, e stringe forte la stoffa dell’asciugamano tra le dita, e urla, e impreca, e urla, e respira affannosamente, e urla. E urla ancora. Odia fare la ceretta, lo odia con tutto se stesso, ma purtroppo le sue gambe non si depilano da sole, così come non lo fa il resto del suo corpo. La stronza che ora gli sta spalmando quel liquido caldo e appiccicoso al sapor di miele lì sui peli del pube se la sta ridendo e ad Harry verrebbe da prendere a schiaffi sia lei che quel cretino del suo ragazzo che “No, voglio che tu abbia un’estetista donna” anche se comunque dubita che esistano effettivamente estetisti maschi. Insomma, lui non ne ha mai visto uno, ma la colpa di questo è solo ed esclusivamente di Louis che non gli ha permesso di accertarsi.
Sarà che è davvero concentrato su Louis, sarà che quel ragazzo occupa la sua mente -altrimenti vuota- in ogni momento del giorno, ma ad Harry sembra di sentire proprio la sua voce isterica e perforante che urla “Dov’è quello stronzo?”
Ed Harry sta per chiedersi perchè mai lui dovrebbe essere uno stronzo, quando la porta di fronte a lui si spalanca e Louis fa il suo -sempre- trionfale ingresso.
La ragazza, in tutto ciò, sta applicando la striscetta sulla cera e la sta schiacciando con le sue dita piccole e fredde.
“Lou?”
“Pezzo di merda!”
“Oh, amore mio, dimmi pure.”
“Come ti sei permesso di staccarmi il telefono in faccia?”
Harry alza un sopracciglio. “Non ti ho stacc-AAAHSANTIPORCINIBENEDETTI!”
Davvero, donna, dovevi per forza staccare quella striscia con tutta quella violenza?
In un attimo Louis è al fianco del suo ragazzo, inginocchiato di fianco al lettino, che gli tiene la mano e lo guarda con apprensione e preoccupazione. “Dio, Haz, ti sei fatto male?” Poi si gira verso la giovane e “Giuro che ti denuncio, ti faccio causa, ti farò rinchiudere in prigione per il resto della tua vita, non vedrai mai più la luce del sole, farò in modo che tu muoia di solitudine e vergogna.”
“Lou, Lou, Lou” lo richiama Harry, ansimando, mentre la ragazza guarda la scena con espressione corrucciata, tra le mani ancora la striscetta con i peli del riccio in bella vista.
“Dimmi, piccolo mio, dimmi tutto.”
“Oh, Lou, sto per morire, Louu! Loooou!”
Louis gli stringe ancora più forte la mano e “Spingi! Spingi!”
“Cosa devo spingere?”
“Non lo so, di solito nei film funziona, tu spingi, cazzo!”
“Se posso-” prova a dire la ragazza ma un “ZITTA!” ringhiato da entrambi i giovani l’ammutolisce e così, a testa bassa, esce dalla stanza.
“Prima che io abbandoni questo mondo, Lou, qual era la cosa importante che dovevi dirmi?”
“Ho convinto i manager a darci una settimana libera.”
Harry sgrana gli occhi e “Davvero?” chiede, il suo volto ad illuminarsi con lo spuntare di un enorme sorriso completo di fossette.
“Sì, davvero davvero.”
Allora il ragazzo salta giù dal letto, si sistema meglio gli slip e allarga le braccia con fare teatrale. “E cosa stiamo aspettando, allora? Andiamo a preparare le valigie e a scopare per festeggiare!”
Louis sbatte le palpebre ripetutamente, confuso. E’ ancora inginocchiato di fianco al letto. “Ma tu non stavi morendo?”
“Nah, stavo solo evitando che tu mi sbranassi per averti staccato il telefono in faccia.”
Che Harry si ritrovi a correre in mutande per il centro estetico per sfuggire alle grinfie di Louis.. beh, questo non è poi così importante saperlo.



****



Louis sorride. Il profumo di dolci mescolato a quello di pioggia penetra dalla finestra insieme alla luce di quel nuovo giorno parigino. Ah, Parigi, la città dell’amore!
Harry ricambia il sorriso, si perde in quell’azzurro immenso che sono gli occhi di Louis. Sta per dirgli di amarlo, sta per dirgli che vuole sposarlo, sta per riproporgli di fare l’amore ancora e ancora, ma un brontolio -o meglio, un rumore che somiglia molto ad un tuono nel pieno di un temporale estivo- lo precede.
“Boo, amore mio, mi vai a preparare un panino? Tipregotipregotiprego.”
E Louis, di scatto, si porta le mani al ventre, si contorce, si raggomitola su se stesso, lamentandosi dei crampi, dei forti dolori. “Oh, Harry, il bambino sta scalciando, non riesco a muovermi!”
Ed Harry ride. E mentre ride pensa che un ragazzo più stupido non poteva trovarlo. E nemmeno vuole impegnarsi a cercarlo. Perchè Louis è pazzo, sì, ma Harry è pazzo di Louis.
 


 
 
 
 
 
 
Note:
Saaalve! Okay, premetto che questa os è nata nel giro di un’ora, stavo sclerando per nulla in particolare e mi sono detta “provo a scrivere, vediamo cosa ne esce fuori.” E , sì, è una cagatella, però ho deciso di pubblicarla lo stesso perché sono mancata per troppo tempo e dovevo farmi perdonare, quindi, cosa c’è di meglio che condividere con voi la mia insanità mentale? Tante altre cose, esatto. Comunque, per chi segue anche le mie altre storie, volevo rassicurarvi: le sto scrivendo, sono lì, mi ci sto dedicando tra un compito e l’altro, prometto di fare presto prestissimo. Detto ciò, devo assolutamente ringraziare, santificare, beatificare  la mia Giov che mi sta supportando nella scrittura delle altre long, della nuova long che è in cantiere e soprattutto ha approvato la pubblicazione di codesta one shot (prendetevela con lei, quindi).
In conclusion, vi saluto, vi invito a recensire perché lo sapete che ci tengo, e vi lascio
twitter e ask .
Adios!
-tomlinsik
  
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