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Autore: _Riddle    05/12/2014    4 recensioni
{ obrobrio di ranmasa| fuck Rowan | la.prossima.volta.io.vado.in.giro.con.la.bici.anche.in.casa(?) }
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“ Finalmente sei arrivata! C’era qui, fino a un minuto fa, il tuo amico che giocava a nascondino con Marill ”
- Dimmi te se qualcuno può essere così deficiente da giocare a nascondino con un topo…-
- Esiste anche gente solitaria, Masaki – ridacchiò nuovamente.
- O asociale…un po’ come te del resto…- ribatté sghignazzando.
- Hai la stessa finezza di uno Snorlax -.
- E tu di un Rubbish -.
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Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Let’s play Pokémon!

 
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Masaki aprì molto lentamente gli occhi, quel poco che serviva per intravedere uno squarcio del soffitto blu oltremare, e serrò di scatto le palpebre.
La voglia di dirigersi a scuola risultava pari allo zero.
Si stiracchiò pacatamente e raggomitolò gli arti al petto, cingendoselo da solo con le braccia infreddolite.
Quella notte la temperatura doveva esser scesa parecchio: l’azzurro, nonostante il piumone e il pigiama in plaid, tremava, scosso da brividi di freddo.
Improvvisamente, però, un pensiero inquieto, come un fulmine a ciel sereno, squarciò la sua tranquillità mentale: quella mattinata ci sarebbe stata la verifica di storia e, diamine, lui non aveva nemmeno aperto il libro!
Balzò fuori dal letto, colto da un’ansia crescente, afferrò da dentro l’armadio i primi vestiti che gli capitarono sotto mano e scese le scale a due a due, con uno stacco finale da ben quattro gradini.
Atterrò ammortizzando con le ginocchia, per poi dirigersi verso il salotto repentinamente, scivolando occasionalmente sul parquet lucido e lindo.
La sera precedente si era ripromesso di studiare, o, quantomeno, dare una letta veloce il giorno seguente.
Oramai anche gli innocenti arbusti erano a conoscenza della triste realtà: la memoria non compariva assolutamente fra le – poche – virtù del giovane sbadato.
Si fiondò dritto nella cucina, ma qualcosa lo distrasse.
Fece marcia indietro, sulle punte dei piedi, e sgranò gli occhi: un Kirino piuttosto divertito - e spaparanzato sul divano - ridacchiava, tenendo saldamente in mano una console dall’aspetto usurato dalla vernice scrostata.
- Che.diamine.ci.fai.qui.sul.mio.adorato.sofa?! – sbraitò allibito Masaki, scandendo le parole a una a una, con fare aggressivo.
Il rosa sbadigliò distratto, stropicciandosi le palpebre; sembrava essersi alzato da poco.
Il blu gli si avvicinò circospetto, aggrottando le sopracciglia quando un pensiero molesto gli scatenò un certo timore.
- Ma… hai dormito qui?- domandò, assottigliando gli occhi, come un felino.
L’altro, dal canto suo, scoppiò in una fragorosa risata che echeggiò per l’intera abitazione.
Masaki, in preda alla disperazione gli si scaraventò contro, con tutte le sue forze: come osava prenderlo per i fondelli?
- Che fai scemo! - disse con le lacrime agli occhi per il divertimento Ranmaru.
- Ti voglio menare, non è chiaro FragolinaDolcecuore*?-
E detto questo sferrò un pugno mirando al petto del giovane, il quale, però, lo scansò immediatamente, immobilizzando il compagno con le braccia.
- Invece di picchiarci, ti propongo un’attività assai più costruttiva – sussurrò sensuale all’orecchio del blu, le cui gote si imporporarono.
- Giochiamo ai Pokémon! –
- …Eh? – esalò confuso Masaki, aspettandosi tutt’altra proposta. Ci rimase da cani, non cani qualunque, bensì di quelli obesi e dal muso schiacciato, notoriamente conosciuti al pubblico come cani alla carlona, o meglio, carlini*
- Te lo rammenti questo nDs? – domandò accennando un sorriso sincero, che si delinea solo quando il proprio cuore assapora il dolce – e malinconico - gusto di ricordi lontani.
- Ehm…no – borbottò cupo, mettendosi a sedere.
Ad un tratto si ricordò perché di tanta fretta precedente: doveva studiare e andare a scuola; anzi, era in ritardo! Si rizzò con veemenza e, imprecando qualcosa sul tempo, si diresse verso l’uscio principale.
Lo spalancò, trovandosi dinanzi a circa un cumulo di tre metri di neve.
- Oggi non c’è scuola, genio, le strade sono quasi inagibili, e io sono qui da esattamente tre minuti - iniziò pacatamente Kirino, guardando intensamente l’amico, che parve ridestarsi da uno stato di trance, più felice e spensierato che mai.
Un peso enorme gli si era sollevato dallo stomaco, ormai libero di fare le cose che più lo aggradavano.
Senza far trapelare troppo la propria gioia, posò il suo delicato fondoschiena accanto al confetto rosato e fissò la console che reggeva in mano: senz’ombra di dubbio un nDs lite, rosa pallido.
- Ricomincio la partita, eh - parlò piano, come se stesse facendo un favore a Masaki.
Un mini-video animato da un Pokémon, che sembrava un dinosauro sottomarino con le ali, apparve nello schermo inferiore, mentre quello superiore recitava:

Pokemon
Versione Argento
SoulSilver

 
Kirino, che ben amava quel genere di animazione, passò un buon minuto a ammirare, sospirando come una fanciulla al suo prima appuntamento, quelle immagini, finché Masaki sbottò, sostenendo che la scritta “ tocca per iniziare ” era già lampeggiata ben quarantacinque volte.
Il rosa lo ascoltò, cliccando con il pennino il touchscreen.
Un uomo, dalle folte sopracciglia nere e la chioma grigia, si piazzò nel centro dello
schermo, provocando uno sbuffo infastidito dal blu.
 
" Sono il professor Oak, il maestro di Pokémon, e sarò la tua guida in questa meravigliosa avventura! "
 
Ranmaru osservava il tutto eccitatissimo, convinto di rivivere una parte della sua infanzia.
Il cobaltino, invece, si stava già annoiando a morte: non era mai stato un patito per quei mostriciattoli che si combattevano a vicenda.
 
“ Prima di tutto, parlami un po’ di te! Sei un ragazzo o una ragazza? ”
 
- La stessa domanda che mi feci io quando ti vidi per la prima volta, Kirino – ghignò maligno Kariya, meritandosi un’eloquente occhiataccia da parte del soggetto in questione.
- Guarda, anche la bamboccia ha i codini come i tuoi, siete gemelli separati dalla nascita cazzo! - gridò trionfante, schiacciando con l’indice l’opzione femminile.
- Non cambierai mai, neh - sospirò rassegnato.
- Per te manco morto -.
- La mia era un’affermazione, non una domanda, sciocco - lo liquidò il rosa, continuando a leggere incuriosito.
 
“ Allora sei una ragazza! Come ti chiami? ”
 

- Teletubbies fucsia, Hell* Kitty, La Signora in rosa… - non riuscì a finire la frase, che Kirino gli tappò la bocca.
- Mhgmgmgngmn – mugugnò imperterrito, tentando di liberarsi dalla stretta.
Riprendendo il controllo, Ranmaru articolò una frase, che per la maggior parte degli essere viventi – e non – sarebbe risultata ridicola, ma per lui consona e normalissima.
- Mi voglio chiamare come feci esattamente sei anni fa: Ashirino -  sentenziò in fine, lasciando andare l’amico.
- Che? Ashirino? Sembra una marca di medicinali. Non so se hai ben presente Eva Q, ma la figura che fai è la stessa - borbottò il blu, seccato dalla manata in volto.
- Demente - soffiò a denti stretti, mentre digitava quell’assurdo nickname.
Improvvisamente, il minore* tirò una gomitata all’amico, il cui pennino scivolò sulle varie lettere, componendo l’assurdo nome “ Asaaaa ”.
 
“ Ti chiami Asaaaa, giusto? ”
 
Veloce come la luce, mentre Kirino massaggiava la zona colpita, premette il “ sì ”.
- Brutto stronz –
- Ehi, guarda, siamo in una camera da letto! – gridò ad alta voce Masaki per sviare l’attenzione, indicando col dito la console, riuscendoci pienamente.
Difatti, il rosa si dimenticò quasi completamente dell’accaduto, preso dall’esplorazione della stanza. Così si mise a piroettare, a piroettare, da un angolo all’altro del luogo virtuale.
- Saranno cinque metri quadrati a farla grande, con una tv meno evoluta di quella dei Flinston, perché cavolo continui a girare su te stesso come un idiota? -
Ignorò anche quella frecciatina, scendendo le scale.
Venne interrotto, però, da una signora, che possedeva tutte le carte in regola per essere sua madre.
 
“ Ah, Asaaaa ”.
 
- Sta praticando riti spiritici questa simpatica donnina? - continuò il blu, strappando questa volta un mezzo-sorriso a Ranmaru.

“ Finalmente sei arrivata! C’era qui, fino a un minuto fa, il tuo amico che giocava a nascondino con Marill ”
 
- Dimmi te se qualcuno può essere così deficiente da giocare a nascondino con un topo…-
- Esiste anche gente solitaria, Masaki – ridacchiò nuovamente.
- O asociale…un po’ come te del resto…- ribatté sghignazzando.
- Hai la stessa finezza di uno Snorlax -.
- E tu di un Rubbish -.
- Allora li conosci un po’ i nomi! -.
- Non sei stato l’unico infante su questa terra, Kirino Ranmaru -.
- Non sei stato uno di quei poveri bambini privati dai Pokémon, Kariya Masaki -.
- Ma va all’Hoopa*! – esclamò, questa volta emettendo una voce maledicente e, nei meandri più remoti del suono, incredibilmente dolce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
*( avete presente il cartone animato di quella zingara che si veste sempre come se la la terra fosse esplosa sotto forma di coriandoli zuccherosi e stelle filanti amabili? Ecco, love e fuck pace )
* ( nessun carlino è stato maltrattato in questa fan fiction, e non è mia intenzione offendere nessun carlino nel mondo, non sono razzicarlista; semplicemente, li detesto)
* ( è scritto volutamente Hell, mgmgmgmgmgm(?) )
* ( l’Hoopa è un Pokémon speciale dell’edizione X e Y, comunemente conosciuto come “ Il Pokémon diavolo ” { più semplicemente Masaki manda all’inferno Kirino, ma shhhhh } )
* ( nel mio immaginario Masaki è più piccolo di Kirino, dopo di che non so se corrisponda veramente alla realtà .u. )

 
 

Riddle’s Corner

Prima di iniziare l’angolo, vorrei lasciarvi a un messaggio importante.
 

 
“ Contribuisci, anche tu, nella nobile impresa di far pullulare il fandom dei Pokémon di Evashipping e di ColdCofeeshipping. Potete donare una drabble, una flash e, se vi sentite generosi, una one-shot. Aiuterete tante autrici a non sentirsi più le sole a shippare due povee coppie di cristi che nemmeno vengono defecati(?) insieme.
Grazie per la gentile collaborazione.”
 

Mmm, questo messaggio me piase u.u(?)
(…?)
Salve a tutto il magnifico fandom di IE  e che i settantaseiesimi Hunger Games abbiano inizio!
Coffcoff

Non chiedetemi il senso di questa fic. Io odio la RanMasa, la odio con tutta me stessa caVoli.
E non mi piace nemmeno la versione SoulSilver dei Pokémon, insomma, io sono la generazione di Sinnonh, eh cuc
Però la mia mente ha deciso così. Che questa fic sa da fare, sia domani sia per sempre(?).
Vi saluto, devo ancora studiare grammatica è questo.è.un.problema.
Byeboybye(?).
 
_Riddle
  
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