I prompt sono presi da qua: http://klaineadvent.tumblr.com/ ovvero il tumblr dedicato alla challenge stessa. Ogni anno viene ripetuta e su tumblr accoglie un sacco di consensi! Se vi va di partecipare, trovate lì la lista dei prompt :)
Le fic non saranno betate, anche perché non riesco a trovare nessuno che giorno per giorno mi rilegga ciò che scrivo, ma mi auguro che non ci siano troppi errori!
Bene, ho finito di blaterare, vi lascio alla raccolta.
Warning: Angst, lievi spoiler per la sesta serie (ma lievissimi proprio)
Evening.
Aveva deciso lui di rompere con Blaine, o almeno, c’era stato una sorta di tacito accordo.
Una lite un po’ troppo marcata, un braccio che indicava la porta e solo il freddo che passava da essa, niente di più.
Blaine se ne era andato tra le lacrime e Kurt si era raggomitolato sul divano, in un pomeriggio di ottobre, gettando sul pavimento l’anello con rabbia.
Erano troppo giovani, avevano commesso un errore.
Eppure, adesso, quella casa era così vuota che avrebbe voluto piangere. Nemmeno l’albero di Natale riusciva a riscaldarla con i suoi colori accesi e le lucine lampeggianti. Aveva passato l’intero pomeriggio a decorarlo, ma non vi era la metà della gioia e farlo da solo era una delle cose più deprimenti al mondo.
Si sedette sul pavimento, rannicchiandosi su se stesso.
Forse, se avesse chiuso gli occhi ed espresso un desiderio, Blaine sarebbe tornato.
Non aveva più provato a chiamarlo, nemmeno per sbaglio. E neanche Blaine lo aveva fatto, e quel silenzio poteva voler dire soltanto una cosa: era finita. Finita davvero, non come quella volta al liceo.
Chiunque gli aveva consigliato di avere pazienza: Rachel, Elliot, Mercedes, ma aveva agito d’impulso e ne stava pagando le conseguenze.
Si accarezzò il collo, sfiorando la collana con appeso l’anello di Blaine a mo’ di ciondolo: non aveva ancora avuto il coraggio di rimetterlo al dito o di nasconderlo in un cassetto. Tenerlo al collo era come ricordarsi che tutto poteva succedere: era a metà via tra il cassetto del comodino e la sua mano. Era sul suo corpo ma al tempo stesso era appeso alla catena, sospeso. Aveva deciso di tenerlo lì finché dentro di sé non avesse davvero sentito che era finita del tutto. E in fondo, sperava non fosse davvero finita.
Scorse la rubrica del cellulare, sentendo la tentazione di mandare una foto dell’albero a Blaine, di dirgli che farlo senza di lui non era lo stesso. Lo spense e appoggiò di lato. Non sarebbe comunque tornato, non una seconda volta.
Si distese sul pavimento, mentre le luci lo illuminavano a intermittenza.
Sarebbe stato un altro normale pomeriggio d’inverno, dove il pavimento freddo e la neve fuori dalla finestra gli avrebbero fatto compagnia.
Note finali: giuro che la prossima sarà più allegra! Purtroppo il mio mood attuale non è dei migliori e quindi partorire cose angst è più facile, tuttavia sono felice di aver deciso di tornare a scrivere. Sono senz'altro un po' arrugginita, e la speranza è quella di riaccendere il motore e ritornare in pista!
Come sempre, se avete qualcosa da dire, i commenti sono graditissimi ;) vedrò di rispondervi quanto prima!
PS: per chi segue You've Got Mail... giuro che la continuerò. Ho pronti un paio di capitoli, ma vorrei finirla tutta prima di tornare a pubblicare. Mi auguro che un po' di quiete natalizia mi faccia tornare tantissima voglia di scrivere.
A domani,
Flan