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Autore: Lady Alice    03/11/2008    1 recensioni
Volevo scrivere qualcosa di diverso visto che ultimamente le cose non vogliono andare... non sono davvero così ma... diciamo che è un'altra faccia del mio cubo... questa rappresenta quella che ero... sperando di non ritornarlo
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La povera piccola bimba sta seduta sul bordo della fontana bianca dai bordi lambiti d'edera

 

La povera piccola bimba ammira il suo riflesso nella fontana bianca

 

Vede due occhioni verdi da fare invidia al più bello dei gatti

 

Vede un nasino alla francese che non hanno nemmeno i parigini d.o.c.

 

Vede una bocca che definire meravigliosa è poco

 

Chiude gli occhi e sente le ammirazioni di tutti coloro che conosce risuonargli nelle orecchie

 

Sente mille voci ripeterle che sembra un angelo

 

Un meraviglioso sedicenne angelo dai capelli neri

 

Il suo sguardo fisso sul riflesso scende sulle maniche rimboccate del vestito verde scuro

 

Su quella pelle color neve che reca i segni di mille torture, tutte rigorosamente autoinferte

 

Morsi, tagli, bruciature, incisioni con ogni tipo di materiale tagliente

 

Odia questa vita la povera piccola bimba

 

Vorrebbe poter vivere in un dormiveglia infinito

 

Vorrebbe vivere in un mondo nei toni del grigio e del nero

 

Popolato da alberi scheletrici e dura pietra

 

Vorrebbe essere la regina di quel lugubre mondo

 

Vorrebbe essere un angelo, sì, ma un angelo nero

 

Come quelli che ha visto raffigurati in quel libro di storie dell'orrore

 

Vampiri si chiamano, o almeno così le sembra di ricordare


La povera piccola bimba (che ormai bimba non è più) seduta sul bordo della bianca marmorea piscina medita la sua morte

 

Sei un angelo

 

Sei un angelo e gli angeli volano

 

Continua a ripetersi nel salire le scale

 

La povera piccola bimba osserva i suoi neri capelli scompigliarsi al vento

 

La vista dalla torre ad ovest da direttamente sulla scogliera.

 

Cammina sicura verso il panorama e si ritrova in precario equilibrio su un fil di muro

 

Chiude gli occhi e sente una voce che le ordina di non farlo.

 

Ma la voce non è nella sua testa appartiene ad un ragazzo di bianco vestito, il suo angelo custode che la affianca

 

Poi un'altra voce la chiama, viene dal basso.

 

Vieni con me le dice la voce suadente e persuasiva.

 

La povera piccola bimba guarda affettuosa il suo angelo custode dagli occhi liquidi di lacrime

 

Non andare la implora

 

Dimmi com’è il paradiso allora gli chiede la povera piccola bimba

 

Come lo descrivono tutti risponde l’angelo

 

La povera piccola bimba allora si sporge dalla torre

 

La voce di sotto le chiede di nuovo di seguirla.

 

La povera piccola bimba osserva quello che sembra essere la rappresentazione vivente dell’angelo nero che tanto avevano i suoi occhi bramato…

 

Le sembra che tutti i suoi sogni si siano realizzati in un secondo

 

La povera piccola bimba guarda nuovamente il suo angelo custode

 

Lui è il male chiede

 

Sì le risponde vieni con me e sarai felice

 

La povera piccola bimba si sporge tenendosi aggrappata al muro con una mano sola

 

Gli occhi verdi si specchiano in quelle iridi color opale perdendosi

 

In quegli occhi vede un mondo infinito

 

Una notte eterna costantemente illuminata da fuochi d’artificio

 

Dove l’inverno regna perenne ma le notti sono riscaldate da camini che ardono in stanze dalle pesanti vellutate tende color sangue facenti da sipario a sfarzose feste

 

La povera piccola bimba cede a quella tentazione eterna e dopo aver rivolto un dolcissimo sorriso al suo angelo custode molla dal lembo di muro la presa

 

Mentre precipita sente il vento fischiarle tra i capelli simile all’acuto suono prodotto dai tasti di un pianoforte

 

Poi più niente

 

Finché l’aria fredda non viene squarciata da un urlo

 

Trovano il suo corpo riverso sulla pancia ma gli arti non hanno assunto una posizione scomposta e il suo dolce viso non ha su di esso dolorose smorfie dipinte

 

I suoi occhi fissano un punto indefinito sui sassi

 

Adesso sorride la povera piccola bimba

 

Immagina lo strazio dei parenti nel scoprirla cadavere

 

Poi allontana quel pensiero e si volge verso il camino che le sue fredde mani riscalda

 

Aspetta il poco tempo necessario alla gente per riempire la stanza prima di accostare la sfarzosa purpurea maschera al volto e lanciarsi nelle danze

 

Specchiandosi nei loro occhi color opale sorride

 

Adesso è felice…



Eh certo, bastasse così poco…
Comunque… visto che alcuni continuavano a chiedermi una storia diversa… eccola qui… niente marche, niente soldi, niente amori strani e niente eroine che salvano il mondo.
Solo Alice.

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